AKKO, uno fra i marchi più attivi nel campo delle tastiere meccaniche custom e non, è sempre alla ricerca di nuovi prodotti in grado di accontentare sia l'utenza mainstream che quella di nicchia. MU01 è un prodotto a metà fra questi due mondi: la sua scocca è realizzata con un pezzo unico di legno di noce, lavorato in modo da essere quanto più pregevole e resistente al tempo. Ciò nonostante, sotto il cofano vanta tutti i comfort possibili, fra cui connettività senza fili, programmabilità e tanto altro. Non ci rimane che scoprirla insieme!
INDICE
Una confezione sulla falsa riga di quella di tante altre tastiere AKKO. Forse, vista la particolarità dell'oggetto, qualcosa di diverso non avrebbe guastato. All'interno troviamo la tastiera protetta da una copertura in plastica trasparente, il manuale con scorciatoie e funzioni principali e la classica scatolina allungata con gli accessori extra. Qui dentro ci sono un cavo USB-C/USB-A piuttosto anonimo (purtroppo), strumenti per rimozione copri-tasto e switch, ricevitore USB per l'uso senza fili e un set di switch di ricambio. Ci sono anche un paio di sorprese però: un vasetto di cera e un panno per lucidare la tastiera, tutto il necessario per prendersi cura della particolare scocca in legno di questo modello.
AKKO MU01 è disponibile in tre varianti, ma sono tutte accomunate dalle stesse specifiche tecniche e dalla stessa scocca in legno di noce. Tolta questa caratteristica dal sapore artigianale, siamo di fronte a una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato 65%.
Manca quindi tastierino numerico, isola dei tasti sopra le frecce direzionali e anche la linea dei tasti funzione. È un formato che predilige più che mai la compattezza, e anche per questo non adatto a tutti.
Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il tasto invio è su un'unica riga, e la u accentata (ù), se sul sistema operativo in utilizzo si utilizza il layout ITA, è il tasto posto subito sopra invio. AKKO comunque realizza anche tastiere in formato ISO, come questa.
La cosa bella è che anche i tasti sembrano in legno. In realtà sono realizzati in plastica PBT con stampe Dye-Sub: resistentissimi quindi, in grado di sopravvivere per anni senza risentire del sudore delle dita. Sarebbero stati belli tutti in legno, ma la tastiera sarebbe costata 3 o 4 volte tanto. Set di copri-tasto in legno di noce arrivano a costare anche 300€, giusto per farsi un'idea.
Comunque sia, i keycap della variante in questione, la MU01 Mountain Seclusion, sembrano davvero fatti di legno a prima vista, il che non guasta. Per quanto riguarda la grafica, avrete notato i vari ideogrammi presenti un po' su tutti i pulsanti. Dal tasto Q in poi, la tastiera riporta il testo completo della poesia cinese "Autumn Twilight, Dwelling Among Mountains". Altri tasti invece hanno illustrazioni che richiamano la Cina, come pagode, canne di bambù, gru della Manciuria e richiami anche alle montagne e al tramonto, vista la poesia protagonista della composizione. L'effetto complessivo è molto suggestivo. A fianco degli ideogrammi ci sono comunque anche le lettere e i numeri nostrani, mentre Invio, Backspace e altri lasciano invece spazio alle illustrazioni appena citate. Il font è molto sottile ed elegante, e visto il colore beige chiaro dei pulsanti principali, risulta anche ben leggibile.
Il profilo dei tasti è decisamente atipico: si chiama MOA, ed è simile al profilo XDA.
Praticamente tutte le linee hanno tasti con la stessa altezza (9,8 mm per la precisione), e a differenza del "vecchio" XDA, le altezze sono maggiori e i tasti sono ancora più stondati.
Gli switch scelti per questo modello sono gli AKKO V3 Piano Pro. Li avevamo già provati a bordo della MonsGeek M1W SP ISO, anche se questi sono leggermente diversi. Sono switch meccanici di tipo lineare a 5 pin. Sono dotati di una forza di attuazione di 45 ± 5 gf, di una distanza di attuazione di 1.9 ± 0,5 mm e di una corsa totale di 3,5 mm. Il nome deriva dalla scelta dei colori, visto che sembrano tasti di un pianoforte. Tra le altre caratteristiche da evidenziare: stelo classico senza paratie (presenti invece negli switch della MonsGeek) e lubrificante applicato a livello di fabbrica. Il rumore emesso in digitazione è la riprova che le sonorità dipendono tantissimo non solo dagli switch, ma anche dai copri tasto e da come è costruita la tastiera.
Se nella MonsGeek interamente in metallo emettevano un rumore decisamente più cliccoso, qui invece hanno un rumore cavernoso, "Thock" in gergo degli appassionati. Personalmente l'ho adorato: è deciso ma non troppo, profondo e azzeccato per il tipo di tastiera.
Buoni gli stabilizzatori. Il suono dei tasti stabilizzati è coerente con il resto della tastiera. Si tratta di un modello a piastra colore viola realizzato dalla stessa AKKO, la quale non ha esagerato con il lubrificante. Possono essere cambiati all'occorrenza, ma non se ne sente molto il bisogno. È compatibile anche con gli stabilizzatori da avvitare alla PCB, a patto di sapere come smontare il tutto.
La PCB è compatibile con switch a 3 o 5 pin. Ogni socket include un LED RGB orientato verso sud. Il polling rate ammonta a 1.000 Hz in modalità cablata o in Wi-Fi tramite ricevitore e a 125 Hz in modalità Bluetooth. Non c'è un vero e proprio schema costruttivo della tastiera, ma un video ufficiale di AKKO ci mostra la tastiera smontata.
Si notano sul fondo una batteria da 4.000 mAh, che in caso di decadimento può anche essere cambiata senza grosse difficoltà. Subito sopra c'è uno strato di PORON attaccato direttamente alla PCB. Si notano anche un altro strato fonoassorbente fra PCB e piastra e una serie di guarnizioni in silicone sulla PCB. Si tratta infatti di un modello Gasket Mount, che però, a differenza di quelle classiche che vantano guarnizioni sulla piastra, le ha direttamente sul circuito stampato. La piastra è in vetronite FR4, un materiale premium che di solito presenta più fessure del solito.
La scocca è un pezzo unico in legno di noce. La scelta del materiale dà pregio al tutto, ma bisogna specificare che non si tratta di una lavorazione artigianale, anche perché per ospitare componenti precisi e realizzati a livelli industriali come quelli delle tastiere meccaniche ci vogliono produzioni altrettanto precise.
AKKO specifica che si tratta di "legno CNC" (Computerized Numerical Control, controllo numerico computerizzato), realizzato quindi con una macchina a controllo numerico computerizzato che lavora il legno seguendo parametri ben precisi. Il fatto che sia un pezzo unico rende anche abbastanza semplice lo smontaggio, a patto di rimuovere la striscia in gomma sul retro. Le dimensioni nel complesso ammontano a 327 x 125,3 x 46,7 mm, mentre il peso ammonta a 0,85 kg.
Lato connettività, come avrete già intuito da quanto detto finora, la AKKO MU01 può essere usata in 3 modi: via cavo, con quelli inclusi in confezione o con altri cavi USB-C; via Wi-Fi con l'apposito ricevitore USB-A incluso in confezione; o via Bluetooth 5.0. Si possono collegare fino a 5 dispositivi contemporaneamente, 3 in Bluetooth, uno in Wi-Fi e uno via cavo. Si passa fra uno e l'altro con combinazioni da tastiera. A vista non ci sono né LED di stato (come CapsLock o simili) né interruttori.
Come si accende quindi? Rimuovendo fisicamente il tasto CapsLock si scopre un piccolo interruttore a 3 stati. Spostandolo in alto si accende la tastiera e si sceglie il layout macOS; al centro è in off (ma funziona via cavo) ed è in modalità Windows, in basso è accesa e in layout Windows. Occhio alla porta USB-C: è in un incavo che potrebbe risultare incompatibile con cavi più "creativi".
Estetica, costruzione ed ergonomia
AKKO MU01 con scocca in legno di noce è disponibile in tre varianti. Non cambia la scocca, né la striscia metallica dorata. Cambia invece la fantasia dei copri tasto (ma non profilo o materiale). Quella protagonista di questa recensione è la Mountain Seclusion che integra appunto la poesia cinese di cui vi abbiamo già parlato; ci sono poi la MU01 Autumn, con keycap classici neri e marroni con simboli bianchi completamente privi di decorazioni, e la MU01 Joy of Life, sempre in stile asiatico con decorazioni ispirate alla serie TV cinese Joy of Life e al suo protagonista, Fan Xian.
Forse le prime due varianti sono più eleganti, ma anche la terza, senza necessariamente sapere che serie TV è Joy of Life, può avere il suo perché. Nulla vieta poi di cambiare i tasti e mettere qualcosa di ancora più classico. In ogni caso, la MU01 è una tastiera elegante e pregiata, che sicuramente non passere inosservata proprio per via della sua scocca in legno. Anche la striscia metallica color oro ha il suo perché, sia da un punto di vista estetico che costruttivo. L'assenza di interruttori e LED e il riunire tutti i tasti in un'unica isola contribuiscono ulteriormente a rendere la tastiera gradevole all'occhio. A renderla anche più preziosa ci sono le imperfezioni del legno, che ci ricordano appunto la nobiltà del materiale. E la cosa bella è anche riuscire a usare materiali ed estetiche del genere mantenendo comunque tutte le funzionalità che ci si aspetterebbe da una tastiera meccanica di casa AKKO: socket hot-swappable, programmabilità, modalità d'uso senza fili e così via.
Da un punto di vista costruttivo, la scocca in legno di noce dona al tutto una rigidità strutturale meravigliosa. Anche gli interni sono altrettanto curati. Come accennato la striscia metallica color oro ha anche una funzione costruttiva. Sul retro, rimuovendo la striscia gommata che dona grip alla struttura, si possono notare le viti che tengono insieme il tutto, viti che vanno a finire anche nella striscia in metallo. Anche internamente, come già evidenziato nella precedente sezione dedicata alle caratteristiche, la MU01 è costruita con attenzione al dettaglio. Ci sono strati fonoassorbenti, guarnizioni in silicone che si adagiano su apposite nicchie della scocca, compatibilità con stabilizzatori a piastra, insomma, un vero gioiellino.
La retro-illuminazione è buona, ma di fatto serve a poco vista l'assenza di tasti shine-through. Inoltre i LED RGB su una tastiera dotata di una simile estetica risultano anche bruttini, a meno di non usare pattern di illuminazione a colore uniforme, magari tendente al bianco o al giallo.
Sul retro, come accennato, troviamo una lunga striscia gommata orizzontale più altre due più corte. Sono quelle che donano resistenza allo scorrimento alla struttura. Con i suoi quasi 1.000 grammi di peso è sicuramente più difficile da spostare di altri modelli in plastica, ma con queste due soluzioni è anche meglio. Non ci sono soluzioni per modificare l'inclinazione della tastiera. Ci si deve di conseguenza abituare a usarla così com'è.
È oramai qualche settimana che la AKKO MU01 mi fa compagnia durante le mie giornate lavorative. Non è propriamente una tastiera gaming nonostante il polling rate a 1.000 Hz, anche se l'ho usata per qualche sessione di gioco a Fallout 4. In digitazione però dà il meglio di sé. Nonostante l'assenza di rialzi, i tasti dotati di profilo particolare (il MOA di AKKO), l'inclinazione della struttura e il feeling in scrittura degli switch, contribuiscono a rendere la scrittura piacevole e comoda.
Si riesce a mantenere un'ottima velocità di digitazione, il tutto con sonorità eleganti e ottimo feedback a livello tattile. Certo, si va incontro a un layout ANSI USA e alle limitazioni del formato 65%. Nel mio caso specifico (scrittura, editing video e foto) non ho riscontrato problemi, ma per certe esigenze servono più tasti di quelli offerti dalla MU01. Nulla vieta comunque di equipaggiarsi con un tastierino numerico separato, visto che ce ne sono anche senza fili.
Come quasi tutte le tastiere AKKO, anche la MU01 vanta scorciatoie da tastiera già pre impostate e il supporto del software ufficiale del brand denominato AKKO Cloud Driver. Le scorciatoie indicate anche sul manuale incluso in confezione permettono di modificare i parametri della retro illuminazione, accedere ai tasti F1-F12 con la pressione di FN e i tasti numero e passare fra i 5 dispositivi connessi alla tastiera. Su Windows ci sono altre combinazioni utili ad esempio a catturare screenshot (FN+P), modificare il volume di sistema o aprire la calcolatrice (FN+C).
Su macOS FN in combinazione con la fila dei numeri ha effetti diversi: si può modificare la luminosità del display dei laptop, aprire Mission Control, Siri e controllare la riproduzione dei contenuti multimediali.
Da AKKO Cloud Driver potete fare un bel po' di cosettine, fra cui:
- Modificare la mappatura dei tasti, organizzando il tutto in 4 diversi layer
- Mettere mano al layer FN modificando effetti e posizione dei tasti alternativi
- Creare macro da associare ai tasti con un editor che permette di aggiungere eventi (inclusi click del mouse) e modificare parametri temporali
- Cambiare pattern di illuminazione dei tasti e crearne di nuovi e personalizzati
- Accedere al pannello Share, dove trovare pattern e mappature create e condivise dagli altri utenti AKKO
L'unico limite è la vostra fantasia. Se avete qualche necessità specifica di mappatura è molto probabile che riuscirete a implementarlo con il software AKKO, a patto di avere un po' di pazienza.
È un pelo meno intuitivo di VIA ed è solo in inglese.
4.000 mAh per alimentare un numero più esiguo del solito di LED non sono affatto male. Ci arrivate tranquillamente in fondo alla classica settimana lavorativa, ed è probabile che vi avanzi anche qualcosina. Certo è che se la usate con i LED spenti l'autonomia farà un balzo in avanti mostruoso, sia che la usiate in Bluetooth sia che la usiate in Wi-Fi. Da Akko Cloud Driver potete rendere più aggressivi i parametri di standby, in modo da risparmiare ulteriore batteria.
Mettiamola così: AKKO MU01 non costa poco, ma poteva andare decisamente peggio di così. La potete acquistare sullo store europeo di AKKO a 146,39€, a cui non ci dovete aggiungere né spese di spedizione né tasse. Queste ultime sono pagate direttamente da AKKO (per un totale di circa 23€). Non solo, se in fase di checkout usate il codice SMARTWORLD riceverete un 10% di sconto sul prezzo della tastiera.
Considerato che state acquistando un modello decisamente diverso dal solito realizzato in legno di noce non è così male. Il modello Joy of Life vi costa circa 10€ in più.
Il sample per la recensione per questa recensione è stato fornito da AKKO che non ha avuto un'anteprima di questa recensione testuale e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
AKKO MU01 Mountain Seclusion
Come già detto, la cosa più sorprendente della AKKO MU01 è il riuscire a coniugare estetica ricercata, materiali pregiati e funzionalità degne delle migliori tastiere meccaniche custom (hot-swappable, programmabilità, interni e switch al top). Ci si scontra, come spesso accade, con il layout americano e con il formato 65%, che non tutti apprezzano. Il prezzo poteva essere più alto, visto l'uso del legno, ma è anche quella può essere una discriminante. Valutandola però per quello che è, la MU01 è un'ottima tastiera che si distingue dalla massa già a colpo d'occhio. E se i copri tasto non dovessero piacervi, basta cercare quelli giusti e trasformarla in ciò che desiderate. Ciò che conta infatti è la pregevole scocca in legno e tutto il resto dell'hardware di alta qualità.
Sommario
Caratteristiche tecniche 9
Estetica, costruzione ed ergonomia 10
Voto finale
AKKO MU01 Mountain Seclusion
Pro
- Un unico pezzo in legno di noce costituisce la scocca
- Hot-swappable (3 o 5 pin)
- Anche Bluetooth e Wi-Fi
- Programmabile tramite software AKKO
- Ottime sonorità
Contro
- Layout ANSI USA
- Il formato 65% non è per tutti
- Retro-illuminazione solo estetica
- Prezzo buono, ma non per tutti
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.