Recensione Atari THE400 Mini: la console per chi pensa che l'età sia solo un numero

7 months ago 239

Non ricordo qual è stata la mia prima console in assoluto. Ero piccolo, molto piccolo. E sapete, ci penso spesso a questa cosa: ciclicamente ripropongo la domanda ai miei, in particolar modo al mio babbo, che puntualmente risponde alla stessa maniera di sempre: "ti dico solo che non mi ricordo cosa ho mangiato ieri". Ci facciamo una risata, e poi non gli do più peso.

Se la memoria non m'inganna, e ne sono (quasi) sicuro, di giochi a 8 bit con joystick a leva centrale ne ho macinati una manciata da piccino: ricordo benissimo Galaxian, che mi stupiva per i suoi colori all'epoca sgargianti, e poi ho ricordi offuscati di un clone di Pac-Man e anche di un gioco sportivo di sci, al quale nemmeno mio fratello più grande riusciva a giocare. Ah, a proposito, mio fratello più grande. Cavolo, potrei chiedere a lui se si ricorda qual è stata la nostra prima console. Gli mando un messaggio.

"ZX Spectrum". Risolto il mistero! Il clone del gioco di Pac-Man si chiamava Muncher, mentre quello degli sci Horace Goes Skiing. I ricordi sono comunque flebili, ma le emozioni di quei pochi pixel in qualche modo hanno condizionato la mia fantasia e quella di chissà quanti videogiocatori. Nell'attesa che qualcuno produca una riedizione dello ZX Spectrum, ecco che Retro Games Limited, già noti per TheC64 Mini, pubblicano Atari THE400 Mini, una ricostruzione moderna in formato ridotto del mitico home computer Atari 400 del 1979. Vediamo di che pasta è fatto, vi va?

Confezione

La confezione di Atari THE400 Mini è relativamente piccola e contiene buona parte di ciò di cui ha bisogno per funzionare. Una volta aperta la scatola, si viene subito accolti dalla console, di dimensioni davvero ridotte e coperta da una plastica rigida trasparente, e dal joystick THECXSTICK, una riedizione dell'originale che analizzeremo a breve. In più, vi sono un cavo HDMI per il collegamento a monitor/TV, il manuale e un cavo USB-C / USB-A per l'alimentazione. È apprezzabile che i colori dei cavi riprendano quelli della console, regalando all'insieme una maggiore armonia e coesione. Mancherebbe solo l'alimentatore, che purtroppo è assente: ovviamente vi basta utilizzare uno di un qualsiasi smartphone 5V/1A.

Caratteristiche tecniche

Come anticipato, Atari THE400 Mini è una ricostruzione in miniatura dell'originale Atari 400. L'aspetto che salta subito all'occhio è che la tastiera sul suo dorso è finta: i tasti sono sì, in rilievo, ma non permettono alcun tipo di pressione.

Del resto la console è minuscola (15 x 15 x 5 cm circa) e anche molto leggera (250 grammi), dunque era lecito aspettarsi che la tastiera fosse finta, sebbene possa far storcere il naso. La stessa cosa vale per lo sportello per la lettura delle cartucce, che è sigillato e non interattivo.

A livello di materiali, la THE400 Mini è realizzata prevalentemente in plastica di buona qualità. Sul retro, oltre all'ingresso per l'HDMI e l'USB per l'alimentazione, vi è il pulsantino dell'accensione, che va ad illuminare il LED frontale quando la console è accesa.

La mini console in questione non va quindi paragonata ad una riproposizione fedelissima come quella dell'Atari 2600+, che era praticamente identica alla controparte originale, ma a prodotti come TheC64 Mini e TheA500 Mini, i quali, tra l'altro, sono stati cuciti dalla stessa azienda. Di conseguenza, pur sposando l'estetica (miniaturizzata) della controparte originale, in realtà THE400 Mini è una sorta di emulatore di tutti i sistemi Atari 8 bit, dal 400 all'800 XL, compresa l'Atari 5200.

Detta in soldoni, è un prodotto più moderno se rapportato ad un semplice rilancio della medesima console: supporta l'uscita HDMI a 50 o 60 Hz e vanta 5 porte USB, alle quali è possibile collegare joystick, gamepad di terze parti, tastiere e penne USB, su cui caricare le ROM, così da ampliare il bacino di titoli, composto inizialmente da 25 giochi pre-installati.

Il sistema confezionato da Retro Games Limited, che è basato su Linux, è assolutamente plug-and-play e consente anche di salvare la partita in uno dei quattro slot messi a disposizione, e presenta anche la funzionalità di riavvolgimento, che appunto permette di riavvolgere fino a 30 secondi di gioco, una manna dal cielo considerando la difficoltà dei titoli di una volta.

Il Joystick

Prima di buttarci sul funzionamento della console, vale la pena aprire una parentesi sul joystick, cioè il THECXSTICK, una riedizione del CX40, caratterizzato dal collegamento via cavo (1,8 m) con ingresso USB, rinunciando dunque all'attacco proprietario.

Se da una parte è sostanzialmente l'originale, nel feeling duro e nell'estetica, dall'altra si possono apprezzare nuovi pulsanti, per un totale di 8 tasti e una leva centrale con assi autoraddrizzanti. 

I pulsantini extra sono i piccoli ed inediti HOME e MENU, celati intelligentemente sulla parte superiore della base del joystick: uno vi rimanda al carosello dal quale poter scegliere i giochi, l'altro invece evoca un menu dal quale scegliere diverse opzioni. Insomma, se credevate che l'aggiunta dei bottoncini potesse in qualche modo intaccare quello che di fatto è un simbolo importante quanto lo stesso logo di Atari, potete dormire sonni tranquilli, perché sono ben nascosti ed integrati.

La pressione combinata di questi pulsanti extra, poi, va ad attivare altre funzioni aggiuntive, come il già citato riavvolgimento o la tastiera virtuale, che può servire per digitare con più facilità il nome per salvare i propri i punteggi.

Esperienza d'uso

Atari THE400 Mini nasce certamente come una console plug-and-play, ma include molte chicche per gli appassionati di retro gaming più smanettoni. Tuttavia, non appena la si accende, si viene accolti da un carosello ben organizzato, tutto tradotto in italiano, attraverso cui è possibile scegliere il gioco desiderato: basta un tasto per essere subito in partita in un batter d'occhio, null'altro.

I 25 titoli pre-installati, seppur numericamente non stupefacenti, in realtà offrono una buona varietà di esperienze e di storia del videogioco: perle come Asteroids, Centipede e il seguito Millipede sono lì, in prima linea, pronti per soddisfare la vostra sete di pixel e spari, mentre Basketball è un ottimo modo per mettersi alla prova, da soli o insieme ad altri tre amici, con uno dei primi esperimenti dello sport competitivo, in tutta la sua totale leggerezza. 

C'è persino Berzerk che, con la sintesi vocale utilizzata per dare voce ai robot, riesce ancora ad inquietarmi.

E poi fanno capolino altri classici quali Boulder Dash, Star Raiders II (manca il primo, però) e BattleZone, titoli che i cultori dovrebbero almeno provare per una volta nella loro carriera. In ogni caso, sul sito ufficiale potete esplorare tutti i titoli e i loro dettagli.

La difficoltà è ovviamente per molti casi molto alta, ragione per la quale la funzione di riavvolgimento può darvi una grande mano, sebbene non sia esente da difetti. Sia chiaro, l'opzione rende i giochi più accessibili ai neofiti, visto che offre la possibilità di tornare indietro in qualunque momento, quando, ad esempio, si perde una vita. L'atto del riavvolgere non è però istantaneo, perché bisogna attivarlo premendo il tasto HOME più freccia sinistra e scegliere il punto dove si desidera tornare indietro, muovendosi col cursore di 10 secondi in 10 secondi: una volta scelto, è necessario attendere un contatore di ulteriori tre secondi prima di poter riprendere il controllo.

Insomma, non la più comoda delle implementazioni.

Il vero potenziale della console lo si sblocca con una semplice chiavetta USB, visto che potrete caricare tutti i giochi della libreria Atari e giocarli anche con i controller di terze parti, che saranno riconosciuti in automatico. Per dire, io ho provato un Dualshock e ho giocato diverse partite con mio papà senza problemi di sorta.

In linea generale, il funzionamento dei giochi via USB è molto semplice ed è ben spiegato nel manuale completo reperibile in rete, e si basa sull'inserimento delle ROM possedute legalmente sulla chiavetta. Dopo averla collegata nell'apposita porta posteriore, nel carosello apparirà una nuova schermata, una sorta di esplora risorse dal quale avviare i titoli aggiunti via USB. Ne ho provati a decine e funzionano senza inghippi, con l'eventuale possibilità di personalizzarne alcuni aspetti, come la mappatura dei controlli, le proporzioni o la grandezza della schermata.

In più, nelle impostazioni del menu principale, vi sono varie opzioni extra, dall'aggiunta di cornici mentre si gioca (12), fino all'aggiornamento della console, sempre tramite USB. 

Ecco, se c'è una cosa sulla quale si poteva fare di più, al di là di tutto, è nel lavoro di preservazione, anzi, di celebrazione del videogioco stesso. Una parentesi museale che contenesse curiosità sullo sviluppo e altro su tutti i titoli più importanti sarebbe stata gradita, anche in virtù del prezzo di lancio, che non è affatto basso.

Prezzo

Il prezzo di listino di Atari THE400 Mini ammonta a 129,99€. La cifra è indubbiamente alta, più salata rispetto ad altre retro-console, che sarebbe stata più giustificata se all'interno ci fosse stato un secondo controller.

Atari THE400 Mini - Foto

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Giudizio Finale

Atari THE400 Mini

Atari THE400 Mini è un'altra buona replica in miniatura che trasforma l'originale home computer in una retro-console pronta all'uso. I compromessi a livello di design faranno un po' storcere il naso ai puristi, gli stessi che poi gioiranno davanti alle varie funzioni "open-minded", come il supporto ai controller di terze parti e all'aggiunta dei giochi via USB. Il prezzo di lancio è alto, ma non gli si può dire che non faccia bene quello che promette.

Voto finale

Atari THE400 Mini

Pro

  • Il design è molto grazioso…
  • Funzione di salvataggio e di riavvolgimento…
  • 25 giochi pre-installati con possibilità di aggiungere altri via USB
  • Supporto alle periferiche di terze parti

Contro

  • ... ma è manchevole di elementi interattivi
  • ... il cui utilizzo è un po' macchinoso
  • Qualche contenuto extra in più sarebbe stato gradito
  • Prezzo di lancio elevato

Giorgio Palmieri

Giorgio Palmieri Da oltre 10 anni scrive sulle pagine del network di SmartWorld. Adora la tecnologia come Winnie The Pooh con il miele. Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.

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