Recensione CIDOO V87: tastiera meccanica TKL in metallo dal look retro

1 year ago 188

Vi ricordate di CIDOO V65? Forse no, visto che il formato 65% super compatto non è tra i più adatti per tutti. Nella sua recensione scrissi che sarebbe stato bello vedere altri formati nello stesso identico stile, e a quanto pare CIDOO li aveva già in programma. Ecco quindi che oggi vi parlo di CIDOO V87, una tastiera meccanica dal classico formato TKL che potrebbe fare gola sia a chi non disdegna prodotti dal look retro realizzati in chiave moderna, sia a chi cerca un prodotto affidabile privo di tastierino numerico. Anche questa è commercializzata in Italia da EPOMAKER.

La confezione di questa CIDOO V87 ha delle mancanze rispetto a quella della V65. Non ci sono switch o tasti extra, ma in compenso troviamo il classico manuale di riferimento, un cavo ricoperto in tessuto (peccato non a spirale), uno strumento unico per la rimozione di switch e keycap, un tasto arancione sostitutivo con il simbolo di un controller e una chiave a brugola per smontare con facilità la tastiera. Grandi assenti i light diffuser, gli inserti in policarbonato trasparente da applicare a ogni switch per aumentare la diffusione della luce. E non ci sono nemmeno i piedini di riserva. Il ricevitore USB è alloggiato in uno sportellino magnetico sul lato destro della tastiera.

CIDOO V87 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato TKL composta da 87 tasti. È priva di tastierino numerico, ma tutto il resto è lì, al suo posto. Il formato TKL infatti taglia via solo e soltanto la parte relativa al tastierino, lasciando le frecce direzionali in un'isola a sé stante con tutti i tasti classici al di sopra.

Ci sono quindi il tasto Print, Del, End, Home, PgUp e così via. Tra i tasti funzione (F1-F12) e l'ultima fila di tasti troviamo anche un piccolo ed elegante potenziometro in metallo dotato di superficie zigrinata, utile per la regolazione del volume di sistema.

Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il  tasto invio è più piccolo, e la u accentata (ù), se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto lungo posto subito sopra invio. Anche lo SHIFT di sinistra è diverso dal solito, ben più lungo e quindi anche più facile da premere.

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT Dye-Sublimination. Non sono tra i più resistenti, ma sono comunque superiori quelli in ABS. Non sono shine-through. Il colore dei tasti e il font contribuiscono a donare alla tastiera un look retro inconfondibile.

Il colore dei tasti principale, a detta della stessa CIDOO, è un grigio-beige, scelto per dare la sensazione di dispositivo vecchio che inizia a scolorire. Le stampe, ben leggibili, sono di colore nero. Ci sono 3 tasti colorati: Esc e Shift destro di un brillante colore arancione con stampe bianche, e la Barra spaziatrice in un blu tendente al grigio. Ctrl, Win e Alt presentano anche le diciture che rimandano all'ambiente macOS, a riconferma che la tastiera è compatibile anche con i dispositivi della mela.

Il profilo dei tasti è un classico Cherry, caratterizzato da linee più geometriche e da un'altezza dei tasti più contenuta degli altri profili. Perfetto per la digitazione, si adatta bene anche al gaming visto che è tra i profili più diffusi e utilizzati.Qui si vedono bene le differenze tra i principali profili. Nella foto seguente il profilo della CIDOO V87.

Gli switch della CIDOO V87 sono unici nel loro genere, e li avevamo già visti in azione sulla V65.

 Si chiamano Quark Matte, e sono switch meccanici a 5 pin di tipo lineare. L'unico dato reso noto da EPOMAKER e dalla stessa CIDOO sul suo sito ufficiale è la forza di attuazione, pari a 47 gf. Sono leggermente più duri dei rossi lineari classici, e hanno due particolarità da evidenziare: lo stelo con paratie anti-polvere, che tende a rendere anche un po' più stabile il tasto, e una fesura in cui andare a inserire i "Light Diffuser". Peccato che non siano inclusi in confezione, e che non siano nemmeno acquistabili a parte. A livello costruttivo lo stelo con paratie antipolvere dello switch è realizzato in plastica POM (poliossimetilene), la scocca è in nylon e molla e stelo sono già lubrificati a livello di fabbrica. Il suono di questi switch è meraviglioso, esattamente come quello prodotto dagli switch della V65. L'aggettivo che gli calza meglio è "cremoso". Tanto fa anche il modello costruttivo di questa tastiera di cui vi parlerò a breve, ma anche gli switch contribuiscono attivamente.

Ecco una clip audio della CIDOO V87 con switch Quark Matte in fase di digitazione.

Molto buoni gli stabilizzatori. Si tratta di un classico modello a piastra con steli dotati di paratie anti-polvere. Il rumore è ottimo, e non ci sono particolari risonanze o suoni metallici che potrebbero indurvi a cambiarli, tranne che nella barra spaziatrice. Per qualche motivo condivide lo stesso problema della V65, con un suono leggermente sgraziato della barra rispetto a quello degli altri tasti stabilizzati. Peccato, perché il resto della tastiera suona meravigliosamente. In confezione comunque c'è la chiave a brugola per smontare il tutto, e nulla vieta di provare a cambiare lo stabilizzatore della barra, a lubrificarlo o moddarlo.

La PCB è compatibile con switch a 3 pin o 5 di tipo MX. Ogni slot è dotato di LED orientato verso sud, ottimo considerata la particolarità degli switch. Purtroppo non è stato diffuso lo schema costruttivo, ma sono comunque stati diffusi sufficienti dettagli sugli interni da farsi un'idea solida di ciò che ha da offrire a riguardo.

V87 è una tastiera meccanica Gasket Mount (montaggio a guarnizione): ecco in parte spiegata la bontà delle sonorità. La piastra è in policarbonato, una scelta ponderata da parte di CIDOO. Si tratta di una materiale più flessibile dell'FR4 o dell'alluminio, ottimo quindi per le tastiere di tipo Gasket. E a renderla ancora più particolare ci sono varie fessure che la rendono ancora più leggera. Alle estremità troviamo delle guarnizioni adesive in schiuma PORON che rimangono chiuse a sandwich tra le due sezioni della scocca. In questo modo la piastra risulta più ammortizzata, e non c'è bisogno di viti che tengono insieme tutta la struttura. Difatti, rimuovendo tasti e switch, non si notano viti da rimuovere. Subito sotto la piastra troviamo uno strato fonoassorbente in schiuma PORON, ben visibile rimuovendo ad esempio il tasto della Barra spaziatrice. Troviamo poi un cuscinetto in IXPE subito sotto gli switch, la PCB hot-swappable e subito sotto un altro strato in schiuma per riempire il fondo.

La scocca esterna è in alluminio CNC. Un dettaglio che aggiunge preziosità al tutto su cui torneremo nella prossima sezione. Lo smontaggio, come già accennato, è piuttosto facile, vista la chiave a brugola inclusa in confezione. Le dimensioni sono in linea con quelle delle TKL classiche: 400 x 145 x 55 mm. Il peso è tutt'altro che classico: si arriva a circa 2.150 grammi. Inamovibile!

Non ci sono LED di stato. In compenso sono i LED dei tasti CapsLock e FN a farne le veci: quello del CapsLock si illumina di bianco in caso di pressione. Il led del tasto FN invece inizia a lampeggiare di rosso nel caso la batteria integrata da 3.000 mAh stia per terminare la sua autonomia residua; se invece lampeggia di verde significa che la tastiera è in fase di ricarica. C'è anche una striscia LED sulla parte destra, ma il suo scopo è puramente estetico. Lato connettività, CIDOO V87 può essere utilizzata in tre modi: cablata, grazie al cavo USB-C in dotazione (o qualsiasi altro cavo), via Bluetooth 5.0 e, a differenza del modello più compatto, anche via Wi-Fi tramite l'apposito ricevitore USB alloggiato in uno sportellino magnetico a destra delle frecce direzionali.

Si possono connettere fino a 5 dispositivi: uno via cavo, tre via Bluetooth e uno via Wi-Fi. Si passa poi da uno all'altro con lo switch fisico posto vicino alla porta USB e con combinazioni di tasti (FN+Q, W, E per i tre dispositivi Bluetooth). Un cenno anche alla porta: si trova, insieme all'interruttore, in una nicchia apposita nella scocca inferiore. Potreste avere problemi di compatibilità con alcuni personalizzati. Per quanto riguarda il polling rate, in modalità cablata dovrebbe ammontare a 1.000 Hz (valore confermato anche da test che è possibile eseguire su browser), ma non è specificato da nessuna parte. Per quanto riguarda la compatibilità, potete collegarla senza problemi a Windows, macOS e dispositivi mobili tramite Bluetooth. Il passaggio tra la modalità d'uso Windows e quella macOS è gestita tramite scorciatoia (FN+A, FN+S).

Estetica, costruzione ed ergonomia

CIDOO V87 è disponibile solo nella colorazione e nella configurazione di cui vi ho parlato finora.

Nulla vieta di cambiare i keycap, ma c'è da dire che il set scelto da CIDOO ha un suo perché, ed è coerente con quanto visto sul modello compatto. A livello estetico è sempre fantastica, ma ci sono due dettagli che mi hanno decisamente fatto storcere il naso. La scocca, i tasti e il potenziometro continuano a essere belli, eleganti e appunto dotati di fascino retro. A spezzare l'armonia però ci sono la striscia LED sopra le frecce direzionali e lo sportellino magnetico per il ricevitore Wi-Fi. Non ci sarebbe niente di male ad avere uno sportellino di questo tipo, se non fosse che sopra c'è incisa una testa di felino in stile logo di squadra di football americano che, non solo non ci incastra nulla con lo stile della tastiera, ma non ci incastra nulla nemmeno con il marchio CIDOO. Vi giuro che non sono riuscito a trovarne il senso, anche scavando nel passato dell'azienda.

Un vero peccato, visto anche il design pulito della V65 e l'intento di replicare un look retro. Idem la striscia LED. Può essere resa di colore uniforme o anche spenta del tutto, ma non è comunque coerente con il resto della tastiera. Un vero peccato, anche se dopo un po' che la si usa questi aspetti puramente estetici passano in secondo piano.

A riguardo della qualità costruttiva, dovrebbe oramai essere ovvio da quanto detto che anche questa CIDOO V87 è letteralmente indistruttibile. La scocca in alluminio è potenzialmente eterna, e gli interni sono curati quanto l'esterno: montaggio gasket, varie soluzioni fonoassorbenti, facilità di smontaggio, stabilizzatori a piastra. Ottimo anche il potenziometro in metallo, dotato di un feedback piacevole e privo di interruzioni. Sulla carta V87 è fatta per durare anni e anni.

Buona la retro-illuminazione. I tasti non lasciano passare la luce dei LED, ma i colori chiari e la brillantezza degli stessi LED aiutano comunque a vedere un minimo anche in situazioni di scarsa luminosità.

La luce passa meglio di altri modelli dalle fessure dei tasti anche per via del profilo ribassato. Peccato manchino i light diffuser che migliorano anche la situazione.

Sul retro ci sono 4 piedini in silicone di forma semi-sferica. Il grip è buono anche per via del notevole peso della tastiera. Non ci sono piedini per rialzare la struttura. Ecco una foto del retro.

Se nel look ci sono un paio di piccoli stravolgimenti, l'esperienza d'uso rimane invece la stessa identica della V65, ovvero a dir poco ottima. Non ci sono particolari soluzioni ergonomiche (come poggiapolsi o piedini per rialzare il tutto), ma abituarsi alla V87 è stata questione di un attimo. La struttura inclinata è molto alta, ma compensa con un profilo CHERRY dei tasti molto più basso della media. Scrivervi è comodo e richiede poco tempo di assestamento. La durezza degli switch permette di mantenere alta la velocità di scrittura, e il rumore emesso in digitazione è cremoso e piacevole.

Non è una tastiera gaming, ma il polling rate di 1.000 Hz la colloca a fianco della stragrande maggioranza delle tastiere meccanica. Occhio ovviamente al layout ANSI USA, ma superato questo ostacolo la strada è letteralmente in discesa.

CIDOO V87 non ha un software proprietario: sfrutta VIA, il celebre software di gestione delle tastiere per PC. Il file .json è reperibile sul sito EPOMAKER seguendo questo link. Una scelta che piacerà ai puristi delle tastiere meccaniche, che magari si fidano poco di software cinesi di terze parti. VIA ha un po' meno funzionalità di alcuni di questi software, ma il suo lo fa senza grossi drammi. Prima di analizzare queste funzioni però, vediamo cosa si può fare con la tastiera di CIDOO "out of the box".

Di base la tastiera è già programmata con alcune scorciatoie. Sono tutte raccolte nel manuale che trovate in confezione. La gestione della retro-illuminazione è affidata a un lungo elenco di scorciatoie che permettono tra l'altro di aumentare anche la saturazione dei colori.

Ci sono combinazioni per il passaggio tra la modalità Windows (FN+A) e quella macOS (FN+S) e le combinazioni per accoppiamento Bluetooth e passaggio tra i vari dispositivi (FN+Q, W ed E), e tutti i tasti funzione in combinazione con FN replicano le funzionalità classiche che troviamo anche sulle tastiere dei laptop (regolazione luminosità, avvio di app, regolazione contenuti multimediali). Il potenziometro di base regola il volume tramite rotazione e con la pressione muta o smuta il suono del dispositivo. Non si può riprogrammare il comportamento relativo alla rotazione, ma VIA vede il potenziometro come un tasto qualsiasi, e di conseguenza potete riprogrammare il mute in qualsiasi altra cosa.

Una volta installato VIA e importato correttamente il .json della CIDOO V87 avrete accesso alle funzionalità classiche del software. Ammetto di aver avuto qualche problema a far riconoscere il json a VIA, ma ho risolto sia attivando il flag "Use V2 Definitions" nel pannello Design sia ripristinando la tastiera ai valori di fabbrica (FN + Barra Spaziatrice per 3 secondi).

Riepiloghiamo cosa si può fare da VIA:

  • Cambiare l'associazione dei tasti, riprogrammandoli praticamente tutti, compreso il potenziometro (solo pressione). C'è di più: da qui si possono sbloccare anche gli "strati" (detti layer) aggiuntivi. Il layer 0 è composto dai tasti base. Il layer 1 è quello che si sblocca alla pressione di FN. Il layer 2 invece è quello che si ottiene premendo FN + Shift DX. Qui potete abbinare nuove funzionalità, come comandi per la gestione dei contenuti multimediali, macro, comandi di sistema e così via. Nulla vieta di metterli nel layer 1, ma fa comodo anche avere più strati. Vengono memorizzati tutti all'interno della tastiera. Ciò significa che una volta programmata potete anche disinstallare VIA e avere sempre a disposizione la programmazione.
  • Registrare macro, grazie a un'interfaccia estremamente elementare, che non prevede l'inserimento di eventi extra o ritardi. Occhio, che come al solito in digitazione prende il layout USA ANSI. Di conseguenza se avete bisogno di lettere accentate o simboli specifici dovrete guardare la tastiera o scoprire le eventuali combinazioni di tasti giusti. Occhio anche al fatto che l'editor di Macro di VIA è più potente di quanto possa sembrare a primo acchito. Digitando "?" si accede a una serie di codici per richiamare eventi e comandi di vario genere da aggiungere alla stringa che vogliamo creare, e volendo si può entrare nella modalità di digitazione del codice invece di digitare il tutto manualmente.
  • Impostare effetti di retro-illuminazione di vario genere e controllarne i parametri. Non c'è modo di crearne di personalizzati.

Se volete impostare un pattern unico di retro-illuminazione non si passa da VIA: con l'apposita combinazione indicata nel manuale cercate il pattern a colore unico, e poi con FN+Frecce Direzionali cambiate il colore.

La batteria è la stessa da 3.000 mAh che trovavamo sulla V65. Bene, ma considerato che ci sono molti tasti in più e addirittura una piccola striscia LED aggiuntiva, è ovvio che l'autonomia complessiva ne risenta abbastanza. Potete optare per spegnere la retro-illuminazione in modo da aumentare sensibilmente la durata della batteria, ed è una mossa che ha molto senso: la luce dei LED non va a illuminare lettere, numeri e simboli, e di conseguenza è un vezzo estetico che può appunto essere messo da parte per aumentare la produttività. Di base riuscite ad arrivare a concludere la classica settimana lavorativa, ma non di più.

Il prezzo è alto, ma a confronto di altre tastiere meccaniche di metallo non così tanto. Direttamente dallo store EPOMAKER si parla di 149$ a cui ci dovrete aggiungere 32$ di tasse e 28$ di spedizione. Si parla di conseguenza di circa 215$, non pochi. Fortuna che c'è anche su Amazon Italia!

L'investimento può sembrare alto, ma considerate che 150€ è il prezzo minimo che serve per acquistare un kit fai-da-te (privo quindi di tasti e switch) di metallo a cui di solito manca la connettività senza fili.

E anzi, si parla di kit che di solito non sono TKL, ma formati 65 o 75%. CIDOO V87 invece arriva pronta all'utilizzo, con connettività Bluetooth e Wi-Fi, switch custom davvero interessanti, ottime sonorità e possibilità di personalizzazione sia lato software che hardware. E ci sono anche potenziometro e possibilità di programmazione tramite VIA!

Se siete a caccia di qualche alternativa ce ne sono diverse sempre targate EPOMAKER, come ad esempio la TH80-X, la nuova Shadow-X e altri modelli niente male.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

CIDOO V87

In definitiva vale quanto detto all'epoca per la V65: anche CIDOO V87 è una tastiera speciale, che racchiude in un corpo in alluminio dal look retro tutto quello di cui si ha bisogno. Il prezzo è più alto, ovviamente, ma le tastiere in metallo sono di solito anche più care di così, e spesso non vantano connettività senza fili. E se il formato TKL non facesse al caso vostro, date un'occhiata anche alla V75, è la stessa identica tastiera nel formato 75%!

Sommario

Caratteristiche tecniche 9

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Pro

  • Hot-swappable, keycap PBT
  • Senza fili via Bluetooth o Wi-Fi
  • Corpo in alluminio con potenziometro
  • Programmabile tramite VIA
  • Look retro fantastico
  • Switch custom ottimi

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Prezzo non per tutti
  • Alcuni particolari estetici rompono lo stile retro
  • Stabilizzatore barra spaziatrice
  • Confezione meno ricca

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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