Recensione Fafrees F20 Max: fat bike all'ennesima potenza, anche troppa

5 months ago 103

Fafrees è un nome inedito sulle nostre pagine, ma si occupa da anni di bici elettriche e altri prodotti per la mobilità sostenibile. Per questo abbiamo deciso di provare uno dei modelli più peculiari di questo marchio, la nuova Fafrees F20 Max, una fat bike elettrica molto versatile e ricca di funzionalità. Se volete sapere tutto su questa bici, tuffatevi nelle prossime sezioni e date un'occhiata alla video recensione in apertura.

Unboxing

Fafrees F20 Max arriva in uno scatolone di cartone molto voluminoso e pesantissimo, oltre 40 kg. All'interno ci sono tutti i componenti della bici e gli accessori per il montaggio, ben protetti da generosi strati di materiale da imballaggio.

La bici arriva in forma piegata, con sella e manubrio smontati. In due scatoline a parte trovate i pedali, i poggiapiedi posteriori e pochi altri accessori da montare manualmente. Inoltre, ci sono un ampio manuale d'istruzioni (in italiano) e altri documenti per garanzia e certificazione.

Montaggio

L'assemblaggio della Fafrees F20 Max è relativamente semplice, visto che la bici arriva già montata al 80% per così dire, rendendo più facile la vita degli acquirenti finali. Se volete dare uno sguardo veloce al montaggio, trovate tutta la procedura in questo video.

Una volta tirata fuori dalla confezione, è necessario inserire l'asta del manubrio sulla parte frontale e la parte della sella sul posteriore.

Per entrambi gli elementi potete decidere voi l'altezza desiderata.

Volendo, potete aggiungere il portapacchi frontale, con le 4 viti fornite in confezione. Poi si passa al montaggio dei pedali sul blocco centrale e dei poggiapiedi sulla parte posteriore.

Fatto questo, potete dedicarvi a regolare la posizione del display sul manubrio e aggiungere anche il campanello, che potete collocare dove più vi aggrada.

Bisogna segnalare una cosa importante. Sul modello di F20 Max che abbiamo provato alcuni elementi sono installati in modo sbagliato. In particolare due di questi ci hanno provocato problemi di non poco conto.

La staffa che regge la batteria era montata troppo in alto e non permetteva alla batteria di essere inserita correttamente nel suo alloggiamento. I pin della base di aggancio non riuscivano ad entrare completamente nella batteria e questo causava la mancanza di alimentazione per il display. In parole povere, la bici non poteva essere accesa. Sistemando la staffa e spostandola più in basso abbiamo risolto velocemente il problema e abbiamo potuto avviare correttamente la bici.

Invece, il problema delle pedane poggiapiedi non abbiamo potuto risolverlo. Il telaio della ruota posteriore dovrebbe presentare due piastre poste sulle parti inferiori delle staffe che collegano la ruota posteriore al blocco pedali. Sul nostro modello le piastre sono saldate invece sulla parte alta delle staffe, dunque le pedane possono sì essere montati ma in posizione sbagliata.

Con buona probabilità, si è trattato solo di un caso sfortunato dell'unità che è arrivata a noi, ma come detto era giusto segnalare il difetto.

Caratteristiche Tecniche

  • Formato: fat bike pieghevole
  • Telaio: lega di alluminio 6061
  • Impermeabilità: IPX3
  • Pneumatici: 20" x 4"
  • Dimensioni aperta: 171 x 62 x 125 cm
  • Dimensioni piegata: 95 x 50 x 75 cm
  • Larghezza manubrio: 62 cm
  • Altezza manubrio (variabile): 120 -140 cm
  • Altezza sella (variabile): 86 - 102 cm
  • Altezza guidatore (consigliata): 165-200 cm
  • Portapacchi: posteriore e frontale
  • Peso bici: 31,5 kg
  • Peso massimo trasportabile: 150 kg
  • Motore: Brushless
  • Potenza motore: 500 W (sostenuta) / 690 W (picco)
  • Coppia: 54 Nm
  • Velocità massima: 25 km/h
  • Livelli pedalata assistita: 3
  • Batteria: al litio da 48 V 22,5 Ah (rimovibile)
  • Freni: FILEL a disco (anteriore e posteriore)
  • Display: LCD
  • Cambio: Shimano a 7 velocità
  • Autonomia: 100 - 120 km
  • Tempo di ricarica: 7 ore

Fafrees F20 Max è una fat bike pieghevole, dunque ha tutti i pregi e i difetti che questo formato comporta.

Come concetto somiglia molto alla Engwe Engine X, dalla quale riprende molti degli elementi più caratterizzanti: dimensioni, ruote grasse (20" x 4"), manubrio stretto e alto, ampio display, portapacchi integrato, motore potente.

Cambia molto, invece, il design del telaio, con uno stile step through (senza staffa centrale) che rende più comodo l'accesso alla sella. La strana curva a S della parte centrale è un po' il segno di riconoscimento della F20 Max e dà un tocco più sinuoso alla sua forma generale.

Nel complesso, però, l'estetica non è il massimo. Al netto dei gusti personali, gli elementi che compongono la F20 Max non sembrano essere molto in armonia tra loro, in particolare l'alloggiamento della batteria dietro alla sella. Sia chiaro, neanche la Engine X è una bici particolarmente bella, ma la batteria è nascosta nel telaio e gli elementi di design sono un po' più curati.

La qualità costruttiva è buona, con un telaio realizzato in lega di alluminio e certificato IPX3.

Un po' di delusione, invece, per i due parafango e per le piccole pedane sulla ruota posteriore, che sono invece in plastica dura.

Attenti al peso, perché è molto alto: siamo oltre i 31 kg, come altre fat bike ma ben più di una city bike, come può essere la Engwe P275 ST. Il motore potente riesce a far muovere la bici con agilità, ma se dovete spostarla a mano faticherete un po'.

Funzionalità

Ricchissima la dotazione di accessori e funzionalità. Per prima cosa, citiamo nuovamente la possibilità di regolare rapidamente l'altezza sia del manubrio che della sella, cosa sempre molto comoda. Sulla forcella anteriore è integrato un ottimo ammortizzatore idraulico, mentre sotto la sella c'è un altro piccolo ammortizzatore meno efficace.

Altra particolarità molto interessante della Fafrees F20 Max è il doppio portapacchi. Sul fronte c'è un piccolo cestello in alluminio, mentre sul retro c'è un vero e proprio sedile, utile per trasportare carichi e passeggeri (ne riparleremo).

Entrambi sono removibili se non vi servono.

Sulla parte posteriore del telaio sono presenti anche le due pedane poggiapiedi in plastica, una per lato. Come detto, sul nostro modello la posizione di montaggio non è quella corretta, quindi risultano scomode sia per il guidatore – che rischia di toccarle col retro dei piedi mentre pedala – che per l'eventuale passeggero, perché sono troppo in alto.

Molto comodi i pedali, forse un po' stretti per chi ha un piede grande, ma molto resistenti. In più, possono essere ripiegati così da occupare meno spazio, una funzione aggiuntiva che abbiamo adorato.

Lo stesso non si può dire per il cavalletto, ricoperto in gomma e molto spesso. La solidità non è eccezionale ma riesce comunque a reggere il peso (alto) della bici. Da notare che, quando si appoggia la bici al cavalletto, la posizione è molto inclinata.

Sul fronte c'è un bel faretto LED bianco e sul retro una luce rossa che indica la frenata, mentre sui raggi delle ruote troviamo i riflettori arancioni.

La chiave fornita in confezione (in doppia copia) serve sia per accendere la bici che per sbloccare la batteria e poterla rimuovere. Abbiamo dunque anche un modo semplice e veloce per proteggere la bici stessa, che non può essere accesa senza chiave.

Modalità di guida

Fafrees F20 Max ha due modalità di funzionamento: con pedalata assistita e con acceleratore (solo elettrico). Come sempre, va specificato che la modalità solo elettrico si può utilizzare solo in luoghi privati e non sulle strade pubbliche, quindi fate bene attenzione a questo divieto.

Il motore elettrico mozzo è posizionato sulla ruota posteriore. Ha un sensore di velocità e spinge fino a 25 km/h, limite di legge per l'Italia. La potenza tipica è di 500W ma si può arrivare fino a 690W di picco, con un valore di coppia di 54 Nm.

Usando la modalità con pedalata assistita potete avvalervi del cambio Shimano a 7 velocità, integrato sulla ruota posteriore.

Ci sono solo 3 livelli d'intensità dell'assistenza, che si differenziano sia per la velocità massima che per la rapidità dell'accelerazione.

Con la modalità solo elettrico è possibile usare l'acceleratore integrato sulla destra del manubrio. In questo caso, la bici si muove anche senza pedalare e funziona come fosse uno scooter elettrico. L'acceleratore è già attivo di default quando il prodotto vi arriva, ma è possibile disattivarlo nelle impostazioni del display.

Sempre dalle impostazioni del display potete anche sbloccare il limite di velocità massima della bici, andando oltre i 25 km/h. Grazie alla potenza del motore, la F20 Max riesce ad arrivare a circa 45 km/h in piano, una velocità molto alta e per certi versi anche pericolosa per un mezzo del genere.

Ancora una volta ricordiamo che è sia l'uso dell'acceleratore che il superamento del limite di 25 km/h è assolutamente vietato sulle strade pubbliche.

Potete usare tali modalità solo in aree private.

La grande possibilità di personalizzazione delle prestazioni è sicuramente uno dei vantaggi più grandi offerti dalla F20 Max, che mette a servizio del guidatore tutta la sua potenza, senza alcun limite.

Ultime due cose importanti: cruise controlwalk mode. Il primo si attiva in automatico quando si usa l'acceleratore e si mantiene la stessa velocità per alcuni secondi; può essere comodo ma è anche rischioso da usare in strada, soprattutto quando siamo in mezzo al traffico. il secondo può essere avviato tenendo premuto per qualche secondo il pulsante "-" e fa muovere da sola la bici a circa 6 km/h.

Display

Lo schermo montato al centro del manubrio della Fafrees F20 Max è un modello Yolin YL80C, lo stesso della Engine X, molto bello da vedere e comodo da usare. Ha un ampio pannello LCD a colori sul quale si vedono molto bene i numeri e le icone.

La scocca del display è impermeabile, non dovete avere paura di usarlo in condizioni di pioggia.

Per accendere il display bisogna prima inserire la chiave nell'apposita serratura sulla batteria e ruotarla in posizione ON. In questo modo attiviamo la trasmissione elettrica e tutte le funzionalità della bici.

I controlli non sono integrati sul display stesso ma su un controller separato, posto a sinistra sul manubrio. Sono disponibili 5 tasti fisici: due pulsanti "+" e "-" per aumentare e ridurre il livello di pedalata assistita e navigare nei menu, il tasto accensione/spegnimento, un pulsante per accendere i fari anteriori e il tasto informazioni.

Sul display potete leggere diversi parametri d'uso: lo stato di carica della batteria, la velocità attuale, il livello di pedalata assistita attivo e altre informazioni a scelta. Per cambiare le informazioni visualizzate basta premere il piccolo pulsante "i" sul lato destro.

Tenendo premuti insieme i pulsanti "+" e "-" è possibile entrare nel primo menu di configurazione della F20 Max.

Qui trovate alcuni settaggi per scegliere se azzerare il chilometraggio ogni volta che si spegne la bici, regolare la luminosità dello schermo, selezionare le unità di misura.

Entrando nel menu e tenendo premuto il pulsante "i" si accede alla seconda sezione, con le impostazioni avanzate. Potete modificare tanti parametri per le prestazioni della bici, come il limite di velocità, i livelli di assistenza, la potenza massima erogata e tanto altro.

Per maggiori informazioni sull'utilizzo del display e delle funzionalità di configurazione, potete leggere il manuale completo a questo indirizzo.

Autonomia

Fafrees F20 Max ha una grande batteria con celle Samsung da 48 V e capacità totale di ben 22,5 A. Un quantitativo d'energia molto elevato, superiore anche a quello delle Engwe Engine X (13 Ah) e P275 ST (19,2 Ah).

Tutto questo si traduce in una buona autonomia, che arriva fino a 120 km con la pedalata assistita, secondo i dati dichiarati dall'azienda.

Durante le nostre prove siamo riusciti ad arrivare a questo valore e anche a superarlo in alcuni casi. Possiamo dire che l'autonomia reale è dunque ottima con un livello di pedalata assistita medio, ma ovviamente dipende molto da quanto sforzate il motore. Con l'utilizzo della modalità solo elettrico, l'autonomia complessiva è più che dimezzata.

La batteria è removibile e può essere caricata separatamente dalla bici. Per rimuoverla dal suo alloggiamento è necessario utilizzare la chiave (girata in posizione sblocco), sollevare la sella con l'apposita levetta sul retro e tirare su tramite la leva integrata sulla batteria stessa.

Da notare che sulla parte alta della batteria è visibile un piccolo indicatore di carica, che si attiva tramite l'apposito tastino fisico. I livelli indicati sono solo tre ma è comunque una funzione comoda.

Il tempo di ricarica è di ben 7 ore, e questo non stupisce perché la batteria è molto grande.

Il caricatore incluso in confezione è da 54,6 V e 3 A e utilizza un connettore XLR maschio per l'ingresso nell'apposita porta sulla batteria, scelta davvero particolare.

Esperienza d'uso

Guidare la Fafrees F20 Max non è una delle esperienze più soddisfacenti che abbiamo avuto su una fat bike. La poca manovrabilità, la pesantezza e le peculiarità del motore sono ancora più accentuate su questo modello, che ha bisogno di un bel po' di esperienza (e chilometri) per poter essere guidato con fiducia su tutte le strade.

In particolare, è difficile fare la prima pedalata da fermo, quella che serve per poi avviare l'assistenza del motore elettrico, che poi si attacca istantaneamente e porta subito alla velocità massima del livello di assistenza scelto. Non c'è, dunque, quella morbidezza provata ad esempio su Engwe P275 ST, che ha un motore con sensore di coppia. Su F20 Max il motore (con sensore di velocità) è molto più brusco nel suo intervento e produce un'accelerazione improvvisa.

Per fortuna alcuni dei parametri di comportamento del motore possono essere modificati nelle impostazioni avanzate, scegliendo ad esempio una potenza erogata più bassa. Sono però settaggi per utenti esperti, che potrebbero non essere chiari per un acquirente alla sua prima fat bike.

Inoltre, bisogna dire che la F20 Max è una bici molto rumorosa, sia per il motore che per le ruote. Lo sono un po' tutte le fat bike e lo è anche la Engwe Engine X, per esempio, ma abbiamo notato che sulla Fafrees il suono prodotto dal motore è ancora più acuto e fastidioso.

I freni a disco sono un po' duri da premere, serve tanta forza per avere una frenata consistente. L'efficacia è però buona e con un po' di abitudine si riescono ad usare bene. Anche perché le manopole sono in metallo e sembrano molto resistenti.

Fatte tutte queste considerazioni, non tutte positive, bisogna dire che la Fafrees F20 Max ha alcuni aspetti eccezionali che migliorano molto il giudizio sull'esperienza complessiva.

Grazie alle ruote grasse da 20" la potete guidare ovunque, su ogni terreno, senza avere nessun problema di grip. Gli pneumatici CTS sono di buona qualità, hanno una tassellatura efficace e buona tenuta anche su sterrato, brecciolino, pavé o altre superfici. Avendo un manubrio alto, la posizione di guida è abbastanza eretta e più comoda di una normale bici.

L'ammortizzatore sulla forcella frontale non è regolabile però riesce a compensare le asperità del terreno, e anche quello sotto la sella dà un po' di aiuto. La comodità è sicuramente alta per una bici di questo tipo.

Inoltre, la potenza del motore rende questa bici un "mezzo da trasporto" di alto livello. Pensate che potete portare un carico massimo fino a 150 kg complessivi, guidatore incluso. Con i due portapacchi (frontale e posteriore) avete una grande versatilità di trasporto. In più, è possibile anche portare un passeggero, grazie al sedile e alle pedane poggiapiedi.

Attenzione, però, perché la legge italiana vieta di trasportare due adulti su una bici: se volete usare il sedile potete trasportare solo un minore, rispettando sempre il peso massimo di carico di 150 kg.

La possibilità di essere piegata a metà e di ridurre molto le sue dimensioni è ovviamente un altro fattore decisivo, soprattutto per chi vuole trasportarla in auto, camper o furgone. Attenzione però al peso, che come detto rimane comunque alto. Per spostarla si fa fatica, anche quando è piegata.

Prezzo e Acquisto

Fafrees F20 Max è già disponibile sul mercato internazionale al prezzo di listino di 1.299€ netti. Si può acquistare sia sul sito ufficiale di Fafrees che su Amazon Italia, come potete vedere dal box in basso.

Sono disponibili ben 6 colorazioni: nero, bianco, grigio, rosso, blu aurora, verde aurora (quello che abbiamo provato noi).

Il costo è in linea con quello della Engwe Engine X e di altre fat bike dalle caratteristiche molto simili.

La scelta va quindi effettuata a seconda delle vostre esigenze specifiche: se avete bisogno di una bici solida e con grande capacità di carico, dotata di due portapacchi e di un motore molto potente, prendere questa Fafrees può certamente avere senso.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Fafrees, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Fafrees F20 Max

Fafrees F20 Max è una fat bike all'ennesima potenza. Estremizza i vantaggi e gli svantaggi di questo formato, quindi non è adatta a tutti, anzi. Ha delle funzionalità particolari che la differenziano da altri modelli, come la batteria enorme e il doppio portapacchi. Può essere una buona scelta se avete bisogno di tanta capacità di carico (150 kg) e di un sedile posteriore per trasportare un bambino. L'alta potenza del motore vi fa viaggiare veloci e le ruote grasse vi permettono di andare su qualsiasi terreno. Per il resto, però, l'esperienza di guida non è molto soddisfacente, soprattutto per la scarsa manovrabilità, la pesantezza del mezzo e l'accelerazione brusca. Infine, seppur comodo per il telaio step through, il design non è dei più ispirati: di certo non passa inosservato, ma per il motivo sbagliato.

Voto finale

Fafrees F20 Max

Pro

  • Telaio step through ripiegabile
  • Doppio portapacchi
  • Ammortizzatori integrati
  • Guidabile su tutti i terreni
  • Autonomia molto alta

Contro

  • Peso elevato
  • Motore rumoroso
  • Manovrabilità scarsa
  • Accelerazione brusca
  • Design poco ispirato

Vezio Ceniccola

Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.

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