Recensione Google Pixel 6a: grande e equilibrio e tanta resa
21 Luglio 2022 2
In questa caldissima estate è arrivato anche il momento di Google Pixel 6a, annunciato durante il Google I/O e finalmente disponibile da oggi anche in Italia. Prezzo di listino ben calibrato, Google Tensor, fotocamera "alla Pixel" e un design moderno lo rendono uno degli smartphone meglio riusciti degli ultimi mesi, al netto di qualche compromesso su cui probabilmente si poteva fare qualcosa in più. Ma andiamo con ordine e scopriamo tutti i dettagli di Google Pixel 6a.
INDICE
DESIGN E QUALITA' COSTRUTTIVA
A vederlo il Pixel 6a è un Pixel 6 (e 6 Pro) in dimensioni più compatte, una differenza piuttosto importante che fin dal primo contatto ce lo ha fatto apprezzare maggiormente rispetto ai fratelli maggiori, seppur ovviamente si tratti di una considerazione soggettiva. Per la precisione le dimensioni sono di 71,8 x 152,16 x 8,85 mm, il peso è di 176 grammi.
Proprio come i cugini Pixel la qualità costruttiva è impeccabile ed è impreziosita dalla certificazione IP67 contro acqua e polvere. Dicevamo che il design rimane pressoché lo stesso, con la distinguibile "camera bar" e una scocca posteriore bicolore in plastica, bello anche il trattamento superficiale del frame in alluminio, opaco e leggermente ruvido, che rende lo smartphone meno scivoloso della media.
Frontalmente le cornici sono un po' più spesse di altri competitor, con il mento appena più pronunciato, in realtà non danno assolutamente fastidio e ben si sposano con il punch hole per la fotocamera frontale posizionato centralmente. Come per Pixel 6, tutto attorno al vetro anteriore c'è una cornice in plastica nera che funge da collegamento con il bordo metallico, un dettaglio che spesso si vede sulla fascia media e che rende un po' meno raffinato il look.
A livello costruttivo le differenze più importanti con i modelli superiori sono la back cover in materiale composito, che tuttavia messo a confronto con il vetro del Pixel 6 risulta praticamente indistinguibile, e la protezione del display che è affidata ad un Gorilla Glass 3, contro il Victus dei fratelli maggiori, anche la certificazione contro acqua e polvere si ferma al grado IP67 anziché IP68, poco male.
Sono tre le colorazioni previste, verde salvia, grigio chiaro e grigio antracite. Al di là del dato tecnico, il feedback trasmesso in mano dal Pixel 6a è quello di uno smartphone costruito bene e realizzato con materiali di qualità, e di questo bisogna dare un po' di merito anche al motore di vibrazione, davvero perfetto e puntuale nel dare fisicità alle interazioni con il touch screen.
DISPLAY
Il display di Pixel 6a è in assoluto la parte meno convincente dal punto di vista tecnico, si tratta di un OLED da 6,4 pollici a 60 Hz senza particolari spunti di interesse e con una qualità solamente discreta. La luminosità non è elevatissima e a risentirne è un po' la leggibilità all'aperto. C'è anche quale riflesso di troppo e una tendenza a variare i colori se si guarda con un punto di vista laterale, insomma è un classico display OLED di fascia media, ne abbiamo visti di migliori su smartphone decisamente più economici.
Per quanto riguarda il refresh rate il primo impatto è stato un po' spiazzante, ormai siamo abituati a valori superiori. In verità bisogna ammettere che dopo qualche ora il nostro cervello fa un bel reset e ci si dimentica del tutto dei vetusti 60 Hz, a conferma che si tratta più che altro di un fatto di abitudine e impressione, la velocità di un prodotto è data da altro.
Tutto bene con sensori di luminosità e prossimità, perfetto il trattamento oleofobico ed è una rarità ultimamente.
SOFTWARE
Google Pixel è l'essenza di Android, ma anche l'unico software che fa emergere le qualità del robottino verde per come le ha pensate Google. E' così che usare il Pixel 6a è un'esperienza sempre piacevole e snella, semplice ma mai banale. La grafica è curata, le animazioni fluide e consistenti, i suoni precisi e puntuali così come il feedback aptico.
Non mancano funzioni esclusive dei Pixel come Live Translate anche in italiano oppure il registratore con trascrizione automatica, ma anche l'assistente Google che risponde alle telefonate o rimane in attesa e un widget "at a Glance" che dinamicamente mostra le informazioni più utili all'utente durante la giornata, alle quali si aggiungono le feature dell'app Google Foto come la "gomma magica", il ritaglio del soggetto o la modifica del cielo.
A differenza dei Pixel 6 e 6 Pro che sono arrivati sul mercato con una marea di bug, qui le cose sono profondamente diverse. Abbiamo ormai avuto l'opportunità di provare il Pixel 6a per un mese e non abbiamo riscontrato malfunzionamenti importanti o bug fastidiosi, tutto fila liscio senza inciampi, evidentemente il lavoro di affinamento svolto sui due modelli superiori negli scorsi mesi, è servito come base per il nuovo arrivato.
In ogni caso Pixel 6a potrà giovare di un lungo supporto software, almeno 3 anni di aggiornamenti Android (13,14,15 idealmete) e 5 di patch di sicurezza aggiornate ogni mese, con in più i feature drop trimestrali e canali beta per testare in anteprima le nuove versioni software.
Il lettore di impronte digitali integrato nel display non è un fulmine ma non presenta particolari rallentamenti, per intenderci andiamo molto meglio che sul Pixel 6 dei primi tempi, ma non è comunque veloce come il lettore di Pixel 6 Pro, siamo cioè nella media.
Per quanto riguarda la sicurezza troviamo qui la stessa attenzione che Google ha riservato al resto della famiglia, è infatti presente il chip Titan M2 per la conservazione dei dati personali. Non mancano poi le funzioni di SOS, rilevamento incidenti, safety check e contatti di emergenza, che sono da poco state rinnovate e offrono un bel pacchetto di utility per l'utente.
SCHEDA TECNICA
- Schermo: OLED 6,1" Full HD+, formato 20:9, frequenza di aggiornamento a 60 Hz, center HIAA
- SoC: Google Tensor GS101
- Sicurezza: chip Titan M2, lettore di impronte per l'autenticazione biometrica sotto al display
- Memoria: 6 GB di RAM LPDDR4X, 128 GB di spazio di archiviazione
- Fotocamere:
- Anteriore wide: 8 MP (Sony IMX355), 84° FOW, fuoco fisso
- Posteriori: principale da 12,2 MP (Sony IMX363 DP) con OIS + 12 MP ultra grandangolare (Sony IMX386)
- Night Sight, Face Deblur, Magic Eraser, Real Tone
- Audio: stereo, 2 microfoni
- Connettività: USB-C 3.0 (no uscita video), 5G (SA/NSA), Wi-Fi 6E, Dual Chain Bluetooth 5.2, NFC, eSIM, NFC, GPS (solo L1)
- Sistema operativo: Android 12
- Batteria: 4.400 mAh con ricarica a 18W
- Dimensioni e peso: 71,8x152,16,x8,85 mm; sporgenza della fotocamera posteriore 1,08 mm; 178 g
- Spessore cornici: superiore 4,27 mm; laterali 3,935 mm; inferiore 5,71 mm
- Certificazione: IP67
ESPERIENZA D'USO
Guardando la scheda tecnica l'elemento che spicca maggiormente è la presenza del SoC Google Tensor, lo stesso processore del flagship Pixel 6 Pro che testimonia come Google abbia progettato un modello economico ma con precisi paletti entro cui rimanere. Si è infatti risparmiato sul display, sulla ricarica wireless e persino sul modulo GPS ma sulle prestazioni e dunque sulla fluidità dell'esperienza d'uso i compromessi non esistono.
Infatti il piccolino è un vero asso se si parla di prestazioni, per altro senza surriscaldamenti nonostante il periodo torrido che stiamo attraversando e tutto ciò si ripercuote positivamente nel gaming ma anche nella registrazione dei video che arrivano al 4K a 60 fps senza rinunce sulla stabilizzazione.
Sappiamo anche che il Tensor non è un chip che punta tutto sulla potenza bruta, ma si associa ad una particolare attenzione per i processi di machine learning, e infatti è così, Pixel 6a non teme rivali in tutte le situazioni in cui viene richiesta capacità di calcolo di AI, come l'anteprima degli scatti, le funzioni di HDR, o banalmente la gestione energetica delle risorse, che nel tempo migliora sempre di più aumentando l'autonomia in modo considerevole.
AUTONOMIA E RICARICA
La batteria è da 4410 mAh che non sono moltissimi in senso assoluto, ma nella prova sul campo si sono rivelati più che sufficienti per chiudere una giornata piena di utilizzo. In realtà, con un po' di attenzione, si coprono anche le due giornate e rispetto ai Pixel 6 e 6 Pro pare proprio che lo smartphone digerisca meglio le situazioni di stress come la navigazione GPS, oppure le giornate assolate con luminosità sparata al massimo.
In termini numerici siamo più o meno attorno alle 6 ore 30 min di display acceso spalmati sulla giornata, ma bisogna tenere conto che con il caldo e le giornate lunghe i risultati possono essere leggermente sottostimati.
La ricarica invece è deludente, appena 18 Watt con cavo e manca la ricarica wireless, si poteva fare qualcosa in più. Per la cronaca l'alimentatore non è incluso in confezione.
AUDIO E MULTIMEDIA
Google Pixel 6a si appoggia a due speaker stereo di buona qualità, non raggiunge i livelli del poderoso Pixel 6 Pro ma non ci si può certo lamentare. Manca il jack audio per le cuffie ma è ben sostituito dalla connessione Bluetooth in versione 5.2.
PARTE TELEFONICA E CONNETTIVITA'
Lo smartphone supporta una nano SIM fisica e una eSIM, la qualità audio in chiamata è molto buona, peccato invece che in modalità vivavoce venga sfruttato uno solo dei due speaker.
Altra considerazione non proprio positiva riguarda la ricezione, è buona ma non ottima, per cui ci è capitato di trovarci un po' in difficoltà nelle zone scarsamente coperte, laddove altri smartphone non presentavano problemi.
FOTOCAMERE
Parliamo del comparto fotografico, storicamente un punto forte dei Pixel e anche qui sicuramente all'altezza della situazione, nonostante l'adozione di un hardware oggettivamente datato. Rispetto al Pixel 6 e 6 Pro che sono equipaggiati con una fotocamera da 50 MP con sensore Samsung GN1, sul nuovo arrivato troviamo per l'ennesima volta una principale da 12 MP con Sony IMX363, accompangata da una ultrawide da 12 MP (la stessa del Pixel 6) e da una frontale da 8 MP con IMX355, cioè lo stesso sensore che ci portiamo dietro dal Pixel 3.
Analizzando solo l'aspetto tecnico le scelte di BigG potrebbero essere più che discutibili, poi però ci si scontra con la realtà dei fatti che ci mostra immagini favolose, con quella pasta "Pixel" che ahinoi si era un po' persa sui nuovi modelli di fine 2021. Ora come ora il Pixel 6 e 6 Pro hanno qualcosa in più, specialmente in termini di dettaglio, ma complessivamente anche Pixel 6a non li fa rimpiangere e anzi, dimostra tutta l'affidabilità dell'accoppiata hardware e software che ha lasciato il segno ormai da qualche anno. Bene anche sulla ultrawide e sui selfie, ma è inutile girarci attorno, qui è il software che fa veramente miracoli. I video sono di alto livello, ma vedrete presto un video sul nostro canale in cui gran parte delle clip sono state realizzate con lo smartphone, a testimonianza dell'affidabilità dimostrata nella prova sul campo.
IN CONCLUSIONE
Google Pixel 6a è in preordine da oggi, le prime consegne sono previste per il 29 luglio, si può acquistare sul sito ufficiale e anche su Amazon (link in basso), per altro con Pixel buds in regalo.
Il prezzo di listino è di 459 Euro, nell'unico taglio di memoria previsto 6/128 GB. E' un posizionamento a nostro avviso giusto, per un prodotto che non ha particolari guizzi ma che riesce a fare tutto maledettamente bene, dalle fotografie all'autonomia, passando per prestazioni da top e una qualità costruttiva impeccabile.
Casomai ci si potrebbe interrogare sul rapporto con il Pixel 6, 649 Euro solo sulla carta perché la stessa Google spesso lo sconta sotto i 600 Euro, per lui miglior display, migliori materiali, ricarica wireless, ricarica con cavo più veloce e migliore fotocamera principale. Per 100 Euro ne vale decisamente la pena, l'unica considerazione da tenere bene a mente è sulle dimensioni, perché su questo il Pixel 6a è un'altra storia.
Complessivamente dunque giudizio più che positivo, peccato solo per la scelta poco comprensibile sul display a 60 Hz, che intendiamoci, non rovina l'esperienza di utilizzo, ma per chi è più attento all'aspetto tecnico sicuramente lascerà un po' di amaro in bocca.
VOTO, PRO E CONTRO
VOTO FINALE: 8