Recensione Google Pixel Tablet
Vi ricordate tutti i vari esperimenti nel campo dei tablet di Google? Prima Motorola Xoom con Android Honeycomb (che nasceva proprio per tablet), poi i Nexus Tablet di vario genere per arrivare poi fino al Pixel Slate con processore Intel e Chrome OS. Tanti esperimenti e nessun vero successo. Ma ora l'azienda ci riprova, con questo nuovo Pixel Tablet, non ancora commercializzato in Italia, ma lanciato insieme agli ultimi smartphone Pixel e al Watch.
Nella confezione di questo Pixel Tablet troviamo, oltre ovviamente al tablet stesso, la dock di ricarica e che funziona anche da diffusore. In più è incluso anche l'alimentatore per la dock, che però è per qualche ragione proprietario e non USB-C. Scelta abbastanza insensata.
Pixel Tablet è realizzato interamente in alluminio, ma la finitura posteriore è "morbida" e questo fa sì che sia piacevole tenerlo in mano anche per lunghi periodi, anche grazie al peso di 493 grammi, non eccessivo per un tablet i questo tipo. È spesso solo 8,1 millimetri e si utilizza bene in ogni situazione. Peccato solo che non sia facilissimo intuire l'orientamento corretto al solo tocco e per questo a volte può capitare di sbagliare e non trovare al primo colpo il lettore di impronte digitali.
Dal punto di vista hardware questo tablet è abbastanza ben bilanciato. Troviamo lo stesso processore Google Tensor G2 dei suoi Pixel 7 e ben 8 GB di RAM.
La memoria interna è disponibile nei tagli da 128 e 256 GB e non è espandibile. Forse, visto la fascia per cui si propone questo tablet, avrebbe avuto senso proporre direttamente solo il taglio più capiente. Abbiamo il Wi-Fi 6, il Bluetooth 5.2 e la connettività ultrawideband. Manca invece un connettore jack da 3,5 millimetri per le cuffie (che su di un tablet multimediale ha ancora senso secondo noi), la possibilità di acquistare una versione 4G e l'uscita video attraverso la porta USB-C. In sostanza ha quindi l'hardware di un buon tablet, ma senza spunti particolari per risultare davvero migliore di tanti altri concorrenti in circolazione. L'audio stereo esce dai quattro speaker, ma questa numerosità non basta per rendere l'audio davvero godibile. Questo è invece totalmente privo di bassi e senza una qualità degna di nota.
Le fotocamere sono due scarse 8 megapixel ƒ/2.0. Utili comunque per scansionare qualche documento e soprattutto fare qualche videochiamata.
Molto comodo a mani libere quando è agganciato alla sua dock per videochiamare qualche parente mentre cucinate.
Lo schermo di questo tablet ha una scheda tecnica davvero poco emozionante. Si tratta di un pannello da 11 pollici in tecnologia IPS e con un refresh rate a 60 Hz. Sulla tecnologia non ci sentiamo di lamentarci: è comunque un buon pannello e per un display che deve rimanere sempre acceso forse la tecnologia AMOLED non era quella migliore. Il refresh rate "standard" invece è una vera occasione persa. Lo schermo è comunque luminoso e tutto sommato godibile anche per la fruizione di video e videogiochi.
Avete presente la piacevolezza d'uso del software Google sui Pixel? Ecco, con un po' di fluidità in meno dovuta allo schermo a 60Hz trasponetela sul display di grandi dimensioni di questo tablet. L'interfaccia è studiata bene e l'aggiunta di una dock in basso (a cui si accede scorrendo brevemente verso l'alto) fa sì che sia possibile accedere alle app preferite e al multitasking in un istante.
Il sistema è comunque molto reattivo e non mostra mai segni di vero rallentamento. Le app di Google sono poi ormai davvero tutte state ridisegnate per schermi di grandi dimensioni. Lo stesso non si può dire delle app di terze parti. Fra app che semplicemente si allargano ma rimangono pensate per piccoli schermi e quelle che invece rimangono "piccole" l'esperienza d'uso è ancora del tutto incompleta e il confronto con iPad viene subito naturale. Niente che Google avrebbe potuto sistemare direttamente, ma speriamo che faccia un po' di pressione sugli sviluppatori di terze parti affinché le app più usate vengano adattate.
Interessanti due app che Google preinstalla: Kids Space che permette di creare un ambiente sano e sicuro per i più piccoli e Google TV dove raccogliere in un unico spazio i contenuti dei servizi in abbonamento per lo streaming. Un punto vincente di Android rispetto ad iPadOS è poi la possibilità di aggiungere più utenti al tablet, fra cui anche un utente "figlio" oppure un ospite.
Quello che però davvero rende interessante questo Pixel Tablet è la possibilità di essere utilizzato in modalità dock, ovvero collegato alla base in dotazione. In questo modo all'apparenza sembra diventare un Nest Hub Max e in parte è proprio quello che vorrebbe diventare anche nella pratica. Il tablet si collega alla dock magneticamente è l'aggancio è saldo. Tanto saldo che è facile che sposterete leggermente la base quando andrete a scollegare il tablet. Questa dock funge anche da speaker, anche se non aggiunge particolare qualità all'audio del tablet, ma solo un po' di bassi. Parliamo di una qualità audio simile a quella di un Nest Hub. Ovvero non particolarmente alta.
Una volta agganciato nella dock parte una modalità Hub che può essere personalizzata nell'aspetto scegliendo fra un album di Foto, una galleria d'arte, il meteo o un orologio artistico. Si può poi scegliere anche se mostrare opzioni aggiuntive e il tasto per i controlli della casa.
Lo voci salvate nei preferiti di Google Home sono le uniche che si possono azionare senza sbloccare il tablet. Il modo migliore è usare il lettore di impronte digitali, ma non è un gesto così estemporaneo come potrebbe sembrare. Avremmo preferito di gran lunga un sensore di prossimità che risvegliasse il display e poi un buon riconoscimento con il volto che entrava in automatico nel profilo dell'utente corretto. Passare a un altro utente non è troppo tedioso, ma fatto molte volte potrebbe diventarlo. Ovviamente, come ogni Hub che si rispetti, supporta Google Assistant always-on con l'attivazione vocale e anche il casting da un altro dispositivo. Molto comodo. I problemi iniziano ad arrivare quando si chiede qualcosa di più, soprattutto se siete già abituati a un Nest Hub. Il multi utente è gestito molto male. Se un'altra persona della famiglia deve interagire con l'assistente questa deve prima scegliere l'utente dal menù in alto, poi usare l'impronta e infine parlare.
Dopo un certo timeout la modalità Hub ritornerà comunque all'utente principale.
Nest Hub poi mostra senza nessuna attesa (o quasi) comandi rapidi per il controllo della luce della stanza dove è installato, oppure la temperatura della stanza, gli ultimi video YouTube consigliati o i controlli multimediali. Su Pixel Tablet c'è sempre lo scoglio dello sblocco sicuro e poi di dover aprire l'app che vi serve. Pixel tablet doveva essere l'occasione per riportare in auge lo sblocco del volto 3D del Pixel 4 XL.
Avere un tablet sempre attivo e carico sulla dock è comodo. Ma se usate tanto Nest Hub e sognavate un Nest Hub Max velocizzato rimarrete molto delusi. Come me.
La batteria di questo tablet è da 7.020 mAh. In tutta onestà crediamo che sia quasi ininfluente parlare di autonomia su di un tablet che pensato per tornare in carica praticamente ogni volta che non lo si utilizza.
Ma se per qualche ragione pensate di non usare molto la dock in dotazione possiamo dirvi che l'autonomia di questo tablet è discreta, ma non sorprendente. Con un utilizzo medio intenso da tablet casalingo dovreste riuscire ad arrivare vicino al giorno e mezzo di autonomia. La ricarica è lenta a 15W, ma per come è concepito il prodotto è difficile consideralo un difetto. All'atto pratico Pixel Tablet sarà probabilmente sufficientemente carico ogni volta che vorrete utilizzarlo.
Pixel Tablet non è ancora disponibile in Italia. È possibile che vada in commercio nel nostro paese nei prossimi mesi ma non c'è nessuna conferma. In Francia e in Germania, da dove è possibile acquistarlo già ora, il prezzo di vendita è di 679€ dock inclusa. Il prezzo è decisamente alto per quello che offre questo tablet. Certo, non si dovrebbe ragionare così, ma potrete comprare un discreto tablet e un Nest Hub insieme ad un prezzo inferiore a questo.
E avrete un'esperienza migliore, soprattutto nel secondo caso. Qui si paga più la novità del prodotto che il prodotto stesso.
Foto
Giudizio Finale
Google Pixel Tablet
Google Pixel Tablet è una ottima idea, realizzata in modo solo parziale e proposta ad un prezzo decisamente alto. L'esperienza d'uso del tablet è appagante e se non siete degli assidui utilizzatori dell'esperienza hub è anche migliore di altri concorrenti. Ma l'hardware che non spicca e un'esperienza hub lacunosa lo rendono appunto una ottima idea, ma ancora completamente da sviluppatore. L'aspetto positivo è che buona parte dei suoi limiti potrebbe essere superato con degli aggiornamenti software. Altri però no, come l'assenza di sblocco 3D, l'audio sottotono o lo schermo a 60 Hz.
Sommario
Costruzione ed Ergonomia 8.5
Voto finale
Google Pixel Tablet
Pro
- Buon display
- Esperienza Pixel soddisfacente
- Buona qualità costruttiva
- Tablet sempre pronto e carico
Contro
- Esperienza hub incompleta
- Audio sottotono
- Ci voleva lo sblocco con il volto
- Prezzo alto
Emanuele Cisotti Vive nel mondo della telefonia dal Nokia 3210 e nel mondo di linux da Ubuntu 5.04. Se potesse vivrebbe anche in un mondo di Lego e in uno di musica elettronica.
Google Pixel Tablet
- Display 10,9" WQXGA - 1600 x 2560 PX
- Fotocamera 8 MPX ƒ/2.0
- Frontale 8 MPX ƒ/2.0
- CPU octa 2.85 GHz
- RAM 8 GB
- Memoria Interna 128 / 256 GB
- Batteria
- Android 13