Kobo Libra Colour è quel genere di dispositivo che attendevamo da tempo: non perché in assoluto mancassero gli ebook reader a colori (PocketBook e Onyx li fanno da tempo), ma perché mancava che una grande azienda come Kobo decidesse di abbracciare la tecnologia a colori E-Ink Kaleido per un prodotto davvero di massa, destinato al grande pubblico.
Per i suoi nuovi ebook reader, Clara Colour e Libra Colour, la società ha adottato una strategia che trovo davvero vincente: ha preso i suoi due modelli migliori (Clara 2E e Libra 2), ha rinnovato il processore e ci ha piazzato un pannello E-Ink Kaleido 3 a colori. In più, ha scelto dei prezzi assolutamente abbordabili e sul Libra, ha aggiunto anche il supporto al pennino Kobo Stylus 2, per non farsi mancare nulla.
Il risultato è un dispositivo praticamente impeccabile, che non potrà deludere chi cerca un ebook reader per leggere fumetti e contenuti a colori. Occhio al bianco e nero, però.
Prendendo in mano Kobo Libra Colour è facile scambiarlo per un Kobo Libra 2, e questo è bene: proprio come quest'ultimo, è un dispositivo davvero comodo da usare. Nonostante le di dimensioni generose (144,6 x 161 x 8,3 mm) il peso è abbastanza contenuto (199g) e ben distribuito: inoltre, grazie anche al design asimmetrico con l'impugnatura che ospita i tasti per cambiare pagina, si riesce a tenere saldamente anche con una mano sola.
Il display è leggermente incassato rispetto al telaio, e non a filo con la scocca: è una piccola ma notevole sbavatura in termini di estetica, che non ha grandi controindicazioni pratiche (se non un po' di polvere che si accumula lungo i bordi) ma che lo rende meno appagante alla vista rispetto ad altri modelli con un design più da tablet.
La scocca è realizzata interamente in plastica, con una piacevole trama sul retro che facilita l'impugnatura. Molto apprezzato il pulsante di accensione posizionato sul retro e leggermente incassato, che evita pressioni accidentali.
Ormai immancabile l'impermeabilità, con certificazione IPX8, che garantisce resistenza all'acqua anche per immersioni complete fino a 60 minuti e fino a 2 metri di profondità. Ma la vera chicca è la riparabilità: Kobo ha infatti annunciato una partnership con iFixit, che fornirà delle guide per riparare il dispositivo in autonomia, con la possibilità di acquistare i singoli componenti.
Al momento purtroppo non ci sono ancora informazioni precise su quali pezzi saranno acquistabili sul sito di Kobo, ma la partnership con iFixit e l'impegno verso una maggiore riparabilità è una novità che accogliamo con grande entusiasmo (e che abbiamo voluto premiare anche con il voto elevato di questa sezione).
Il Kobo Libra Colour è il primo ebook reader realizzato da Kobo con schermo a colori: il pannello è un E-Ink Kaleido 3, ossia l'ultima generazione di e-ink a colori. Il dislay è da 7", ha una densità di pixel di 300 PPI per i contenuti in bianco e nero che scende a 150 PPI per i contenuti a colori: il calo della risoluzione è fisiologico, ed è dovuto al modo in cui funziona questa tecnologia.
A scanso di equivoci, anche tutti gli altri modelli di ebook reader a colori funzionano così.
L'ottimo display è supportato dal consolidato sistema di illuminazione ComfortLight PRO, che utilizza LED bianchi e LED gialli per permettere di regolare la temperatura della luce, in modo da poter passare su toni di illuminazione più caldi nelle ore notturne per affaticare meno la vista. Inoltre, tra le specifiche del display, Kobo cita FastGLR, che dovrebbe essere una tecnologia di refresh che garantisce un refresh rapido del display, mantenendo però i colori vividi.
Rispetto al Libra 2 troviamo anche un processore rinnovato e più veloce (dual core da 2 Ghz), accompagnato da 32 GB di memoria interna. Non mancano Bluetooth (con cui collegare le cuffie per ascoltare gli audiolibri) e WiFi 802.11 ac/b/g/n.
Ancora una volta, personalmente non trovo molto interessante la spinta verso gli audiolibri (che trovo più comodi da ascoltare dallo smartphone), ma vale la pena specificare che, oltre gli audiolibri di Kobo, è possibile caricare anche i propri file audio (vanno copiati nella memoria di Kobo in formato mp3z).
La batteria è abbastanza generosa (2.050 mAh) e può durare diverse settimane: come sempre, è estremamente difficile fare una stima sull'autonomia, che varia davvero troppo in base a come si usa il dispositivo.
Kobo Libra Colour supporta la maggior parte dei formati disponibili: EPUB, EPUB3, PDF e MOBI per i libri, più CBZ e CBR per i fumetti. Ma, come per tutti i dispositivi dell'azienda, dà il meglio con gli ebook ottimizzati per Kobo, in formato kePub. Il formato proprietario permette di utilizzare tutte le funzionalità avanzate, come le statistiche di lettura e l'avanzamento rapido tra le pagine (che vi permette di dare un'occhiata veloce all'anteprima delle pagine per poi tornare indietro con un clic).
I libri acquistati dallo store Kobo sono tutti in formato kePub, ma nel caso abbiate acquistato ebook da terze parti e vogliate ottimizzarli per la lettura su Kobo, potete sempre ricorrere a una conversione tramite Calibre, ottimo software open source.
Per convertire in kePub è necessario installare il plugin KePub Output (sono consigliati anche KePub Metadata Reader e KePub Metadata Writer).
Kobo Libra Colour supporta Dropbox e Google Drive per il trasferimento di ebook e appunti: è una bella novità, non presente su Libra 2, che trovo risulti particolarmente utile e sensata per un dispositivo a colori, dove è più facile voler aver a disposizione manuali o testi di consultazione.
Per il resto, il software è il solito, ottimo software di Kobo: oltre a tutte le funzionalità tipiche di un ebook reader (tra cui sottolineare, anche con più colori!), spicca rispetto la concorrenza per il supporto a Pocket e ai libri protetti da Adobe DRM.
Pocket è un servizio che permette di conservare gli articoli che non avete tempo di leggere mentre navigate il web, che vengono salvati in un archivio personale. L'integrazione di Pocket su Kobo vi permette di fruire di questa libreria di articoli direttamente sull'ebook reader, e io apprezzo sempre molto leggere la sera, con calma e su un display e-ink a colori, gli articoli che mi incuriosivano e non ho trovato il tempo di leggere durante la giornata.
Il supporto agli Adobe DRM, invece, è importante per poter leggere gli ebook presi in prestito gratuitamente dalle biblioteche digitali del circuito MLOL.
Kobo Stylus 2 e appunti
Kobo Stylus 2 non è inclusa nel prezzo e va acquistata a parte (al costo di ben 69,99€). Si aggancia magneticamente al lato del dispositivo (o nell'apposito alloggiamento della cover) e si ricarica via USB-C.
Nel prendere appunti, il Kobo Libra Colour si comporta esattamente come tutti gli altri dispositivi con supporto al pennino dell'azienda: è possibile prendere appunti sui libri, scrivendo sui margini della pagina, oppure utilizzare il blocco note, per scrivere su un foglio bianco.
In merito agli appunti sui libri, troviamo gli stessi, ottimi accorgimenti che abbiamo già visto in passato, come ad esempio l'interfaccia che evidenzia la presenza di un appunto se modifichiamo font o margine.
Inoltre, è utile ricordare che i PDF mantengono le annotazioni: studiando su un libro in PDF, quindi, è possibile esportare il documento e mantenere le annotazioni a penna.
Per quel che riguarda il blocco appunti, ci sono due tipologie:
- Blocco note base, dove è possibile scrivere o disegnare senza vincoli; può essere esportato in JPEG, PNG o PDF;
- Blocco note avanzato, orientato al riconoscimento della grafia e alla conversione del testo in digitale; può essere esportato in txt, HTML o Doc.
In generale la risposta del pennino è molto buona e il riconoscimento del testo funziona sorprendentemente bene. Se volete saperne di più su tutte le funzionalità incluse, vi rimando alla recensione di Kobo Elipsa 2E, su cui mi sono soffermato di più sulle potenzialità del pennino.
C'è da dire, però, che le dimensioni relativamente contenute di Libra Colour si fanno sentire: il display da 7" è nettamente più piccolo dei 10,3" di Elipsa e le dimensioni ridotte implicano meno spazio per scrivere, sia che si parli di appunti sui libri, sia che si parli di blocco note.
La differenza è la stessa che passa tra scrivere su un quaderno A4 e scrivere su un taccuino con dimensioni A6 circa: si può scrivere bene su entrambi, ma il taccuino richiederà più "accortezza", bisogna fare più attenzione a contenere le dimensioni del tratto, si volta pagina molto più spesso e così via.
Anche per questo, su Libra Colour gli appunti sono un possibile valore aggiunto, ma sicuraemnte non il focus del dispositivo: se volete un "quaderno digitale" per studiare o prendere appunti all'università, megllio puntare a un dispositivo più grande.
Per parlare di come si legge su Libra Colour, bisogna fare due discorsi separati per contenuti in bianco e nero (ebook) e contenuti a colori (fumetti, riviste, etc).
In generale, l'esperienza di lettura è sempre molto buona: tuttavia, c'è da tener presente che chi è abituato a ebook reader con display E-Ink Carta probabilmente noterà la differenza col display E-Ink Kaleido.
Su questa tipologia di pannello, infatti, gli utenti più esperti potranno notare la matrice dello strato più esterno dello schermo, quello responsabile del colore: rispetto a Libra 2, l'effetto è di avere un display "granuloso", più "sporco". L'effetto si nota soprattutto in condizioni di scarsa luminosità, specialmente quando anche l'illuminazione dello schermo è bassa; inoltre, il display appare genericamente più scuro, specialmente quando l'illuminazione è disattivata. Potete farvi un'idea dalle foto della galleria qui sotto (Kobo Libra Colour ha il telaio nero, Kobo Libra 2 ha il telaio bianco).
Per quel che riguarda i contenuti a colori, invece, siamo davvero allo stato dell'arte: non saprei dire di preciso quali sono le ottimizzazioni da un punto di vista tecnico adottate da Kobo, ma su questo dispositivo i colori sono sorprendentemente vividi, considerando che parliamo sempre di un pannello E-ink. Mettendo il Libra Colour a fianco a un altro dispositivo con E-Ink Kaleido 3, le tonalità dei colori sembrano leggermente più accese, forse merito anche della miglior illuminazione.
Inoltre, anche nello sfogliare i fumetti Kobo Libra Colour è sempre molto fluido, proprio come negli ebook: considerando che parliamo di uno schermo e-ink, non è banale riuscire ad avere queste performance, garantendo sempre colori brillanti ed evitando completamente l'effetto ghosting (ossia lo spiacevole effetto di quando dei tratti rimangono "impressi" sul display, un problema comune negli ebook reader).
Il display da 7" è sufficientemente grande per leggere la maggior parte dei fumetti a schermo intero (anche se qualche pollice in più non avrebbe fatto male), ma non è abbastanza grande per leggere le riviste a pagina intera. A tal proposito, è davvero un peccato che non sia cambiato nulla nella gestione dei PDF, che rimane acerba a dir poco.
Altre aziende (come Onyx) hanno fatto grandi passi avanti nella gestione di questo formato, proponendo sistemi di zoom ed elaborazione della pagina peculiari (divisione in colonne, estrapolazione del testo), che facilitano la lettura: su Kobo Libra Colour non c'è niente del genere.
Il pinch to zoom, seppur più fluido che in passato, è comunque troppo lento e macchinoso per leggere comodamente gli articoli da una rivista e lo zoom con il doppio tap, che divide la pagina in quattro quadranti, a volte è impreciso e lascia fuori delle sezioni centrali della pagina, trasformando quindi la lettura di un articolo in un incubo di usabilità.
Una buona soluzione è quella di ruotare il dispositivo in orizzontale per avere la pagina del PDF spezzata in due (decisamente più leggibile) ma, lanciando un ebook reader a colori, Kobo dovrebbe davvero impegnarsi per sviluppare un software con più accorgimenti nella gestione dei PDF.
Sebbene non sia un prezzo basso di per sé, Kobo Libra Colour ha un costo relativamente contenuto: parliamo di 229,99€, ossia appena 30€ in più di Libra 2 (che ne costa 199,99€).
Anche se l'eventuale Kobo Stylus è da acquistare a parte (e con i suoi 70€ alza nettamente il costo finale), penso che il prezzo proposto per Kobo Libra Colour sia davvero molto aggressivo, probabilmente per convincere gli utenti a provare le ebbrezza di un ebook reader a colori.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Kobo, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.
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Giudizio Finale
Kobo Libra Colour
Kobo Libra Colour è un dispositivo perfetto per chi cerca un ebook reader per leggere i fumetti: il display E-Ink Kaleido 3, ottimizzato da Kobo, è in grado di offrire dei colori che sembrano sorprendentemente vividi, nonostante tutti i limiti della tecnologia E-Ink. Ottima la fluidità e ottimo il refresh dello schermo che non perde mai un colpo e non presenta fastidiosi effetti ghosting, neanche con i contenuti a colori.
Il supporto al pennino, venduto separatamente, è un valore aggiunto per chi ama prendere appunti a mano (specialmente sui libri) e sottolineare (anche con colori diversi!), ma non lo rende un vero taccuino digitale: per prendere appunti quotidianamente è meglio un display più grande.
Il costo è davvero ottimo, solo poche decine di euro in più rispetto a Libra 2, che continua a essere il modello consigliato per chi legge solo in bianco e nero: al contrario, il display a colori è una splendida risorsa per i fumetti, ma anche riviste e manuali (sperando che Kobo dia una svecchiata alla lettura dei PDF, però).
Sommario
Costruzione ed ergonomia 9.5
Voto finale
Kobo Libra Colour
Pro
- Finalmente i colori!
- Supporto a Kobo Stylus 2 per prendere appunti
- Impermeabile (certificazione IPX8) e riparabile
- Prestazioni migliorate
- Tasti per cambiare pagina
- Integrazione con Pocket, Dropbox e Google Drive
- Prezzo onesto
Contro
- Il display è "peggiore" per i libri in bianco e nero
- Kobo Stylus 2 da acquistare a parte
- Gestione dei PDF da migliorare
- Performance incostanti con blocco note avanzato
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.