Recensione MacBook Pro 16 M4 Pro: una bella tentazione, anche per chi ha già un MacBook

1 month ago 89

Apple ha recentemente aggiornato i suoi MacBook Pro con i processori M4. Si potrebbe pensare al classico aumento di prestazioni e nient'altro, ma invece questa volta non è così, intanto perché ci sono almeno un paio di altre novità molto interessanti, e poi perché, generazione dopo generazione, anche le differenze in termini di performance iniziano a diventare sensibili, soprattutto per chi sia ancora fermo alla serie M1.

Non è che è arrivato il momento di aggiornare? Scopriamolo nella nostra recensione di MacBook Pro 16 M4 Pro.

Unboxing

MacBook Pro 16 M4 Pro unboxing

Se c'è una cosa che non è cambiata è la confezione del MacBook Pro. In realtà un piccolo cambiamento c'è, ma in quella del modello da 14 pollici, che ora è interamente realizzato in fibre non plastiche, come quello del 16 pollici.

All'interno troviamo portatile, cavo in tinta con la scocca (anche se a ben vedere non sono proprio identici), e alimentatore USB-C a singola porta da 140 Watt (che per dirla tutta ci piacerebbe fosse un po' più piccolo).

A completare il tutto abbiamo manualistica, ma niente adesivi Apple. Al loro posto c'è però un graditissimo panno in microfibra Apple: non è esattamente questo, perché è più piccolo, ma avete capito l'antifona.

Qualità Costruttiva

MacBook Pro 16 M4 Pro costruzione

A livello di design non c'è alcuna differenza con le ultime generazioni di MacBook Pro. Stesse linee e stesse porte nella stessa posizione.

Si evolve, in linea con i suoi obiettivi, la sostenibilità dei prodotti Apple.

Il nuovo MacBook Pro ha una scocca al 100% in alluminio riciclato, mentre tutti i magneti impiegano il 100% di terre rare riciclate, oltre al 100% di stagno riciclato per le saldature, la doratura e il rame nei vari circuiti stampati.

Due le colorazioni, nero siderale e argento. La prima è oggettivamente la più bella, ma è anche quella che trattiene più impronte e che va "trattata meglio", perché più prona ai segni di usura. L'altra è il classico dei classici, ma resiste meglio. A voi la scelta!

In generale comunque non c'è alcuna criticità da segnalare: il MacBook Pro 16 4 è costruito come sempre in modo egregio, con grande attenzione anche al bilanciamento del peso e al fatto di poter sollevare lo schermo con un solo dito, come da tradizione. Peccato che il peso resti importante: i suoi 2.130 grammi si fanno sentire.

Tastiera e touchpad

MacBook Pro 16 M4 Pro tastiera e trackpad

ATastiera e trackpad sono sempre loro.

Si tratta di un duo collaudato e tra i migliori che ci siano, per quanto nessuno dei due sia letteralmente eccellente.

E soprattutto sul trackpad sono ormai anni che speriamo Apple implementi qualcosa di più a livello software, ma finora le nostre preghiere non sono state esaudite.

Scheda Tecnica

MacBook Pro 16 M4 Pro scheda tecnica

Ci sono tante configurazioni disponibili dei nuovi MacBook M4 Pro. La buona notizia è che tutte partono da un minimo di 16 GB di memoria unificata, mentre i modelli con M4 Pro e Max sono anche dotati di porte Thunderbolt 5 con velocità fino a 120Gb/s. 

Detto questo, il modello che abbiamo provato è un po' a metà strada, anche se sbilanciato vero la parte alta.

  • Schermo: 16,2" 3.456 × 2.234 pixel, 254ppi, contrasto 1.000.000:1, 1000 nit costanti (a tutto schermo), 1600 nit di picco in XDR, 120Hz, 100% P3, nanotexture
  • CPU: Apple Silicon M4 Pro (CPU 14‑core, GPU 20-core)
  • Memoria unificata: 48 GB
  • Memoria interna: 2 TB GB
  • Webcam: 1080p@30fps (12 megapixel)
  • Connettività wireless: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3
  • Porte: MagSafe 3, 3x Thunderbolt 5 USB-C, jack audio, SDXC, HDMI 2.1
  • Batteria: 100 Wh
  • Peso: 2.130 grammi
  • OS: macOS 15.1 Sequoia

Al netto del processore M4, le altre grandi novità sono su display e webcam, che vantano un bell'upgrade anche rispetto ai MacBook con M3.

La webcam in particolare non solo ha maggiore risoluzione (i video sono sempre in full HD comunque), ma la sfrutta a suo vantaggio per alcune funzioni peculiari, tra le quali center stage, che mantiene il soggetto sempre al centro dell'inquadratura, e Desk View, che consente di mostrare agevolmente ciò che abbiamo sulla scrivania, come se ci fosse una videocamera a riprenderci dall'alto.

desk view su macbook pro m4

L'immagine qui sopra dà un'idea di massima di cosa aspettarsi da Desk View, che non brilla per qualità tanto quanto per utilità. L'immagine è infatti sia un po' deformata che non ben definita e non è quindi adatta per condividere dettagli fini. 

Tutte queste (e altre) funzioni sono comunque attivabili o disattivabili al volo tramite un'icona che compare nella barra dei menu.

Chiudiamo con un cenno importante, che approfondiremo poi in seguito. Il nuovo processo produttivo a 3nm dei chip M4 porta benefici anche in termini di autonomia, che su questo MacBook Pro 16 raggiunge livelli davvero stellari.

Schermo

MacBook Pro 16 M4 Pro schermo

Un faretto a LED sparato in pieno monitor: qualsiasi altro portatile avrebbe avuto un'enorme macchia bianca, ma qui c'è la nanotexture

Il display è sempre stato uno dei fiori all'occhiello dei MacBook, ma nei nuovi modelli con M4 ha raggiunto nuove altezze.

Si tratta dello stesso Liquid Retina XDR display che già abbiamo apprezzato in passato, che ora raggiunge però i 1.000 nit di luminosità sostenuta a pieno schermo con contenuti in HDR (la temperatura ambientale deve però essere entro i 25 gradi, per ragioni di surriscaldamento).

Gli stessi 1.000 nit possono essere raggiunti anche in SDR ma solo in un ambiente molto luminoso (se rilevato dal sensore: non basta alzare manualmente la luminosità al massimo), laddove in precedenza il massimo era 600 nit. In ambienti bui invece la retroilluminazione può scendere fino ad appena 1 nit.

Se da un lato lo schermo è quindi più visibile grazie a queste novità, è con l'aggiunta del rivestimento in nanotexture che viene fatto il vero salto in avanti in termini di lotta ai riflessi.

Grazie a questa finitura anche una forte luce incidente viene come "mangiata", diventando al più un lieve alone, laddove sui modelli precedenti sarebbe stata un fastidioso fascio bianco. Guardate il video qui sopra per un "illuminante" (gioco di parole non casuale - NdR) esempio dal vivo. 

Usare il MacBook in mobilità, anche all'aperto in condizioni di luce difficili, non è mai stato così facile.

È molto elevato anche il rapporto di contrasto di 1.000.000:1. Sotto molti versi questo display si comporta quasi come un OLED in termini di resa dei colori e gestione della retroilluminazione. E sia chiaro che rimangono tutti i precedenti cavalli di battaglia, dalla copertura P3, al ProMotion a 120 Hz.

E qualora lo schermo del portatile non bastasse, i MacBook Pro con M4 ed M4 Pro possono gestire anche 2 monitor esterni contemporaneamente, oltre a quello principale, mentre M4 Max può arrivare fino a 4 monitor esterni.

Benchmark e Temperature

  MacBook Pro M4 Pro MacBook Pro M1 Pro Surface Laptop 7
Cinbench 2024 180 (single) / 1750 (multi) / 9120 (GPU) 115 (single) / 665 (multi) / 2270 (GPU) 120 (single) / 935 (multi)
Geekbench 6 3960 (single) / 22900 (multi) / 113000 (GPU) 2425 (single) / 10850 (multi) / 66500 (GPU) 2840 (single) / 14550 (multi) / 23630 (GPU)
BlackMagic Disk lettura 6750 MB/s 5200 MB/s 3630 MB/s
BlackMagic Disk scrittura 5400 MB/s 4500 MB/s 2520 MB/s

Ogni volta che Apple lancia un nuovo processore l'azienda di Cupertino si vanta, logicamente, dei progressi fatti rispetto a quando venivano impiegati i processori Intel. Il vero termine di paragone però non sono ormai gli x86, ma le stesse vecchie generazioni di Apple Silicon e, perché no, anche le soluzioni di Qualcomm per Windows on ARM, che proprio di recente sono tornate alla ribalta.

Ecco quindi che abbiamo deciso di affiancare a MacBook Pro M4 Pro proprio la prima generazione di Apple Silicon e il nuovo Surface Laptop 7 con Snapdragon X Elite (recensione in arrivo: stay tuned!).

E come potete vedere dai benchmark sintetici qui sopra, le differenze ci sono eccome tra M1 ed M3. +56% in single-core, +165% in multi-core e oltre il 300% sulla GPU secondo Cinebench 2024.

E anche la concorrenza di Qualcomm, per quanto offra comunque buone prestazioni, è nettamente indietro rispetto ad M4 Pro, che non è nemmeno il più potente dei processori Apple attualmente in circolazione.

Sia chiaro che non bastano certo un paio di benchmark per tirare le somme, ma quando le differenze sono così marcate è anche inutile stare a spaccare il capello. Chi abbia già un MacBook con SoC precedente saprà di potersi aspettare un certo aumento di performance, chi invece venga dal mondo Windows potrà facilmente fare un rapido paragone facendo girare lo stesso Cinebench, che è multi piattaforma, sul proprio dispositivo. 

Parliamo infatti di portatili che, è bene sottolinearlo, sono a pieno diritto nel mercato prosumer. Il "vecchio" MacBook Pro M1 Pro che è al centro della tabella qui sopra è il mio portatile personale da circa 3 anni a questa parte, e non ho mai avuto ragione alcuna di cambiarlo. E se questo nuovo MacBook si limitasse solo e soltanto alle maggiori performance, probabilmente non basterebbero da sole a convincermi.

Apple infatti sta lanciando nuovi SoC praticamente ogni anno, e ogni anno ci sono miglioramenti sensibili rispetto alla passata generazione, ma questa volta Apple ha fatto anche qualcosa di più, con differenze significative su display, webcam e in parte anche autonomia.

MacBook Pro 16 M4 Pro profilo

Ripetiamo infatti, ancora una volta, che la vera chiave di lettura di M4 sono le performance per Watt, grazie anche al nuovo processo produttivo a 3nm, che permettono a MacBook Pro di essere praticamente fanless nell'uso quotidiano, con le ventole che si fanno sentire davvero solo nel caso di stress test prolungato.

In questo caso dobbiamo dire che sono anche più udibili del passato, ma mai fastidiose, e come abbiamo già ribadito le prestazioni raggiunte sono al vertice del mercato mobile odierno.

Le temperature superficiali rimangono sempre basse, anche dopo carico intenso, e in una stanza a temperatura ambiente è molto difficile che superino i 40 gradi sulla tastiera. Un po' più calda la scocca inferiore del portatile, ma mai al punto da risultare proibitiva se volessimo appoggiarlo sulle ginocchia.

Questo ovviamente per quanto riguarda M4 Pro, ma c'è da dire poi che gli M4 non sono tutti uguali. Le CPU variano tra 10 e 20 core, e le GPU tra 10 e 40 core.

Allo stesso modo la memoria unificata può arrivare fino a 128 GB, ma solo su M4 Max e la sua banda disponibile sale di conseguenza, da un minimo di 120 GB/s fino a 546 GB/s.

In tutto ciò nulla da dire sulla velocità di lettura / scrittura dell'SSD, che tra l'altro può arrivare fino a 8 TB di capienza massimo, quindi con tutto lo spazio di cui anche un professionista esigente può avere bisogno.

Ci sono ovviamente progressi anche sul fronte del Neural Engine, che è a 16 core su tutta la famiglia M4, con una capacità di 38.000 miliardi di operazioni al secondo (3x rispetto ad M1).

Il Media Engine nei processori M4 supporta i codec H.264 e HEVC grazie a unità dedicate per l'encoding e il decoding presenti direttamente nel SoC, inoltre gli M4 sono dotati di acceleratori hardware specifici per il codec ProRes (su M4 Max ce ne sono due per ciascuno).

Per darvi un'idea, M4 Max può gestire fino a 66 flussi di video 4K o fino a 15 flussi di video 8K ProRes in parallelo, roba di livello estremamente professionale, riservata a una nicchia molto specifica di utenti.

Ciò che magari interessa alla maggior parte degli utenti è che tutti gli M4 supportano il decoding hardware accelerato AV1, il che significa che la riproduzione di video in streaming da YouTube, Netflix e altre piattaforme è particolarmente efficiente dal punto di vista energetico.

Esperienza d'uso

MacBook Pro 16 M4 Pro esperienza d'uso

Se c'è una cosa che non è cambiata sensibilmente, nel passaggio da un Apple Silicon al successivo, è l'esperienza d'uso complessiva. Sì perché, al netto delle prestazioni, il MacBook è sempre stato quello, e questo vale in buona parte anche adesso, ma non del tutto.

Intanto la nanotexture cambia davvero il comfort visivo.

Non è una banalità, è la differenza tra un riflesso intrusivo, che impedisce di vedere correttamente un contenuto e ti costringe a cambiare posizione, e un riflesso del quale nemmeno ti accorgi. Nell'uso in mobilità (del resto parliamo di un "portatile") è una comodità non da poco.

Secondariamente, un display che era già bello, lo è diventato ancora di più, e dato che lo schermo è letteralmente la nostra finestra sulle app che usiamo ogni giorno, ogni sua miglioria ha grosse ripercussioni sull'esperienza quotidiana.

Chi poi viva in perenne videoconferenza (sigh!) non potrà non apprezzare la nuova webcam e tutti i suoi effetti, facilmente raggiungibili dalla barra dei menu. Sia per qualità che per funzioni siamo al vertice della categoria, tanto che non ci sono altri portatili che offrano un pacchetto così completo.

E poi c'è la serenità di un'autonomia che davvero non ti lascia a piedi, adesso ancora di più perché in caso di bisogno è questione di un clic e possiamo attivare il massimo risparmio energetico.

Usare un MacBook M4 Pro è insomma a oggi un'esperienza soddisfacente sotto ogni punto di vista. È un portatile completamente silenzioso ma veloce e reattivo con il lavoro di base e al contempo è capace di raggiungere performance che rivaleggiano con un desktop, in caso di necessità. Ha uno schermo sul quale è un piacere navigare, modificare foto e guardare film; a suo agio in ogni situazione.

Ha tutte le porte che servono, ci si scrive bene, anche a lungo, e ha un trackpad enorme.

L'unica mancanza (stupida, perché non è il suo scopo) è l'assenza di giochi AAA che invece troviamo su Windows, perché ormai la potenza grafica qui ci sarebbe eccome. Non al livello delle ultime RTX, certo, ma c'è. Qualcosa si sta muovendo, per il momento con anni di ritardo rispetto all'uscita sulla concorrenza, ma speriamo che col passare del tempo questo gap possa essere colmato, perché dal punto di vista hardware non ha ragion d'essere.

Volendo essere cattivi potremmo definirlo l'unico tallone d'Achille dei MacBook, ma più che tallone è un talloncino, alla luce di tutto il resto.

Autonomia

L'autonomia è stata forse la singola caratteristica più rivoluzionaria degli Apple Silicon, e con i nuovi M4 raggiungiamo vette ancora più alte.

Con il modello da 16 pollici con M4 Pro in particolare è possibile fare anche 2 giorni di lavoro senza ricarica nel mezzo.

Parliamo di oltre 16 ore di autonomia, navigando con Chrome con almeno una decina di schede sempre aperte, Telegram, Skype e altre app occasionali.

La possibilità di cambiare al volo la modalità di risparmio energetico direttamente dalla barra dei menu è un ulteriore vantaggio, che consente di massimizzare l'autonomia in base all'utilizzo che stiamo facendo del portatile. 

Sia chiaro che sotto stress intenso la batteria cala vistosamente, ma comunque meno di quanto succedeva in passato. Con Cinebench 2024 multi-core in loop continuo si raggiungono quasi le 3 ore di autonomia, un traguardo non facile da superare.

Prezzo

MacBook Pro 16 M4 Pro prezzo

Il prezzo è spesso la nota dolente dei prodotti Apple, ma non necessariamente in questo caso.

Anzitutto i nuovi MacBook con M4 costano 100 euro in meno rispetto ai modelli precedenti, a parità di configurazione, e questo è già un ottimo punto di partenza.

Il MacBook Pro M4 da 14 pollici parte infatti da 1.949 euro, mentre quello con M4 Pro parte da 2.499 euro, e infine quello con M4 Max da 3.899 euro.

Il MacBook Pro da 16 pollici parte invece da 2.999 euro (già con M4 Pro) e da 4.199 euro per la versione M4 Max.

Non sono cifre basse di per sé, ma considerando che sono tutte workstation molto capaci e con hardware completo sotto ogni punto di vista, la concorrenza Windows non è che faccia meglio, anzi.

Inoltre, al netto di esigenze specifiche, è facile che non ci sia bisogno di aggiungere nulla alle configurazioni base di cui sopra, salvo magari la nanotexture sul display, che viene altri 170 euro.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Apple, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

MacBook Pro M4 Pro

MacBook Pro diventa una volta di più il portatile più piacevole da utilizzare che ci sia. Non c'è una sola sbavatura, un solo elemento stonato: è un'orchestra che suona in armonia per regalare prestazioni e autonomia, qualità visiva e intrattenimento, lavoro e svago. La sua capacità di essere a proprio agio in ogni situazione è sorprendente, tanto che non sarà facile per l'utente finale sfruttarlo in tutta la sua poliedricità. Se avete bisogno di una workstation al vertice sotto ogni punto di vista, sono anche soldi ben spesi.

Voto finale

MacBook Pro M4 Pro

Pro

  • Nano-texture davvero efficace
  • Una delle migliori webcam del mercato
  • L'aumento di performance c'è
  • Autonomia incredibile

Contro

  • Il nero siderale è bello ma sempre delicato
  • Gli upgrade hanno sempre prezzi esagerati
  • A pieno regime un po' la ventola si sente
  • Il gaming è ancora lontano da quello Windows

Nicola Ligas

Nicola Ligas Laureato in ingegneria informatica, con una specializzazione in sviluppo di applicazioni per il web. Dopo alcuni anni di progettazione e deploy di siti web ed e-commerce per varie PMI, sono entrato in AndroidWorld nel 2010, scrivendo inizialmente solo notizie di tecnologia ed elettronica di consumo. Dal 2011 al 2014 ho collaborato ad Android Magazine, un mensile cartaceo sul mondo Android. In oltre 10 anni di prove in prima persona su centinaia di dispositivi diversi ho sviluppato un forte know-how su notebook, TV e home cinema, action cam, monopattini elettrici, e tanti altri dispositivi sui quali ho scritto recensioni e guide di ogni genere, spiegando ai lettori in modo chiaro come usare la tecnologia odierna, e quale dispositivo comprare in base alle loro esigenze. Attualmente curo tutta la produzione editoriale di SmartWorld.it, e realizzo video recensioni e approfondimenti per YouTube, TikTok, Instagram, e Facebook.

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