Neato D10 è finalmente tra noi. Visto per la prima volta a IFA 2020 è arrivato da qualche settimana sul mercato con un aspetto che è impossibile non notare. Il prezzo di listino di 999 euro si è inoltre abbassato a cifre comprese tra 600 e poco più di 650 euro, ma più che una promozione sembra un’ammissione di responsabilità. Neato D10 un anno fa sarebbe stato uno dei top indiscussi nel mercato, ma ora si scontra in maniera inevitabile con prodotti più aggiornati, più innovativi e con tecnologie più moderne.
Parliamo di sensori 3D, di combo tra pulizia e lavaggio, di automazione. Caratteristiche viste negli altri robot che abbiamo provato nel corso del 2021. Neato rimane pur sempre Neato con la sua forma a D e per la prima volta una batteria mostruosa da ben 6200 mAh, un record del segmento, che offre fino a 300 minuti di pulizia continuativa. Rimangono poi i capisaldi che ormai ben conosciamo: controllo tramite app e mappatura tramite LIDAR, che ha però qualche limite.
DESIGN: LA FORMA A D ANCORA FUNZIONALE
Neato è stata la prima azienda a credere alla forma a D. Tale scelta permette al robot di avvicinarsi di più ai bordi delle varie stanze, a patto che i bordi siano liberi. In abbinamento a una grande spazzola dalla lunghezza di circa 28 centimetri permette inoltre di pulire una determinata area con meno passaggi rispetto a un aspirapolvere robot dalla forma rotonda.
Ma non ci sono solo vantaggi. La forma a D rende il robot spigoloso e nel caso di casa non perfettamente lineare, con mobili sporgenti, parecchio arredo e perché no, parecchi gadget sparsi, il bordo frontale così pronunciato rischia di urtare qui e là. Dunque il reale vantaggio si presenta solo in determinate case, ma non va generalizzato. Dipende, insomma, dalle esigenze di ciascun utente.
Nella parte superiore c’è la tradizionale torretta che nasconde il sistema LIDAR per la mappatura degli ambienti. Nonostante non ci siano altri sensori avanzati, come per esempio il sensore 3D di altre alternative sul mercato, riesce comunque a individuare bene anche gli ostacoli più piccoli, come gambe di tavolo e sedie e sgabelli evitando, nella maggior parte dei casi, il paraurti vada a collidere.
Specifiche tecniche
- Dimensioni: 33 x 34 x 10 centimetri
- Peso: 3,7 kg
- Capienza serbatoio: 0,7 litri
- Filtro HEPA
- Mappatura e navigazione LIDAR
- Autonomia: fino a 300 minuti (batteria da 6200 mAh)
- Modalità di pulizia: 3 velocità
- Spazzole: spazzola centrale da 28 centimetri e spazzola laterale
- Contenuto della confezione: Base di ricarica, due filtri di ricambio, Neato D10, alimentatore, accessorio pulizia.
APPLICAZIONE: IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE
L’applicazione per la gestione dei robot Neato è tutta nuova e si chiama MyNeato, disponibile sia per dispositivi Android che iOS. L’interfaccia è bella, semplice e intuitiva. Il Neato D10 permette di scegliere tra tre modalità di aspirazione: eco, turbo e max. La pagina principale consente di avviare o interrompere la pulizia e c’è anche un pulsante che consente di far emettere un segnale sonoro al robot nel caso in cui si incastri in un anfratto durante la pulizia.
Tramite le altre pagine si possono monitorare la cronologia delle pulizie effettuate e le statistiche, programmare la pulizia per data e ora, gestire le mappe e le impostazioni del robot. Al momento non è ancora arrivata la possibilità di creare mappe multipiano. La gestione delle mappe prevede di impostare non solo delle “No-Go Zones”, ovvero delle zone che l’aspirapolvere deve evitare, ma anche la suddivisione dell’area in stanze e la possibilità di scegliere di volta in volta quali stanze pulire.
È però arrivata la compatibilità con l’assistente vocale Alexa. Possiamo dire al robot di iniziare la pulizia, interromperla, oppure chiedere dove si trova (opzione “Trova il mio robot”).
PULIZIA, RUMORE, EFFICACIA
Al contrario di quanto visto con il Neato D8, di cui potete leggere la nostra prova tramite questo link, il Neato D10 si comporta decisamente meglio in tutte le situazioni. Lo abbiamo messo alla prova con tappeti di vario tipo, diverse aree e tipologie di sporco, dalla polvere alle piume passando per detriti più grandi (chicchi di riso).
La grande spazzola frontale in abbinamento alla forza aspirante, consente di raccogliere ogni singolo detrito senza incertezze. Lo sporco più pesante potrebbe però non essere raccolto con la modalità Eco, mentre abbiamo notato un funzionamento più efficiente con le due più potenti, sebbene aumenti il rumore generato. Poco male se si usa il robot aspirapolvere quando si è fuori casa, aspetto da considerare invece se lo si usa in un ambiente lavorativo o nel week end.
Sui tappeti adatta in automatico la potenza di aspirazione e la rotazione della spazzola laterale viene bloccata, per evitare che si attorcigli attorno alle frange. Il Neato D10 in prova ha avuto qualche problema solo con un tappeto dal pelo particolarmente lungo (oltre 3,5 centimetri) che inevitabilmente finiva per attorcigliarsi sulla spazzola.
Ottima la pulizia lungo i bordi, anche se in alcuni contesti abbiamo notato che alcune aree potrebbero essere ignorate dal robot durante la pulizia. Ciò dipende senz’altro dall’algoritmo di navigazione. L’area infatti viene correttamente indicata sulla mappa, ma il robot la ignora, nonostante non ci sia nulla che ne blocchi il passaggio. Il serbatoio per la raccolta della polvere è capiente 0,7 litri, mentre altri concorrenti si fermano a meno di 0,5 litri.
AUTONOMIA: PER GRANDI AREE
La principale differenza del Neato D10 rispetto al D8 e al D9, oltre alle 3 modalità di aspirazione e alla possibilità di scegliere le aree da pulire, è senz’altro l’enorme batteria. 6200 mAh sono tantissimi. Quest’anno la maggior parte dei robot testati aveva batterie da 5200mAh, mentre Neato ha voluto fare un passo in più.
Neanche a dirlo l’autonomia è davvero ottima, in quanto con due pulizie su un’area coperta di 40 metri quadrati si è scaricato solo del 25%. Ciò rende il dispositivo più adatto all’uso su grandi superfici, anche oltre i 150 metri quadrati.
CONSIDERAZIONI FINALI
Neato D10 non ha funzioni particolari, non si basa sull’intelligenza artificiale e non lava, anche se pulisce e aspira molto bene. Neato non ha previsto versioni con una base di svuotamento automatico e al momento non ci sono indiscrezioni su altre funzioni avanzate.
Perché diciamo tutto questo? Perché il prezzo incide tanto sulla scelta finale. Gli attuali 659 euro (prezzo Amazon) mettono questo robot in diretta competizione con Dreame Z10 Pro (499 euro), iRobot Roomba i7+ (699 euro), Ecovacs Deebot N8 PRO+ (599 euro). Robot che sebbene abbiano una forma circolare, garantiscono maggiore precisione durante la mappatura e anche un maggior numero di funzioni, senza rinunciare comunque a un’elevata potenza di aspirazione.
Neato D10 assomiglia a un prodotto concepito per un uso industriale. Non ha bisogno di tanta manutenzione, non ha bisogno che vengano installati o meno determinati accessori extra. Pulisce, molto bene, e basta. Per cui una volta programmato ci si può quasi dimenticare di averlo, eccezion fatta per lo svuotamento del serbatoio.