Recensione NuPhy Field75: la tastiera meccanica gaming che non ti aspetti

1 year ago 452

Dopo aver provato la NuPhy Halo96 e la sottilissima Air96 è il turno di un'altra novità sempre firmata NuPhy, la tastiera meccanica gaming e senza fili Field75. Un prodotto completamente diverso da quelli realizzati finora dal marchio cinese, orientato al gaming per via della presenza di tasti macro dedicati e di altre caratteristiche che le donano un look più aggressivo del solito. L'avrete già vista nella foto di copertina, per cui avrete probabilmente capito a cosa faccio cenno. Quindi bando alle ciance: gettiamoci insieme a capofitto nella recensione della NuPhy Field75!

La passione per gli anime del team di casa NuPhy si vede anche stavolta, con una confezione a tema che riprende quanto visto negli altri due modelli di cui vi ho parlato. All'interno, oltre alla tastiera ben protetta da un copri-tastiera rigido in plastica trasparente riutilizzabile, troviamo il ricevitore USB per l'uso senza fili, alcuni switch sostitutivi, tasti alternativi, cavo in corda e classico strumento unico per la rimozione di keycap e switch. Non manca il manuale, accompagnato stavolta da un manualetto aggiuntivo con le Q&A relative alla tastiera. Al solito in fase di acquisto potete optare per abbinare alla tastiera un Twotone Wrist Rest, un poggia-polsi rigido davvero unico nel suo genere. In tal caso, quest'ultimo viene riposto in una confezione a sé stante. Ve ne riparlo in uno dei prossimi paragrafi. Comunque è più o meno quello che troviamo anche nelle altre tastiere NuPhy, a riconferma della cura che il marchio imprime in tutti suoi prodotti.

NuPhy Field75 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO (confermato anche da test online) formato 75% composta da 83 tasti. Risulta un pelo più grande di una 75% classica per via dell'aggiunta a sinistra di ulteriore superficie che ospita una serie di comandi aggiuntivi: 4 tasti macro programmabili, uno switch a 3 stati per il passaggio tra le modalità di utilizzo, un ingranaggio premibile per gestire la retro-illuminazione e un potenziometro dotato di un feedback a dir poco favoloso. Subito sotto la barra spaziatrice ci sono altri 4 pulsanti macro programmabili. Gli 8 tasti macro non sono meccanici, ma vantano comunque un feedback cliccoso soddisfacente. Non solo: c'è persino una maniglia in metallo! A cosa serve? Non saprei: forse per bellezza, per poterla afferrare da lì, per potersi distinguere dalla massima. Decidete voi!

Mettendo da parte queste particolarità, ci troviamo di fronte a un classico layout ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti.

Il tasto Invio è più piccolo, e la u accentata, se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto leggermente allungato posto subito sopra invio. Anche lo Shift di destra è un po' più corto del solito, in modo da lasciare sufficiente spazio alle frecce direzionali. Tutto a destra troviamo 4 pulsanti con funzioni classiche (Home, End, PgUp, PgDn), e per la gioia di molti non manca il tasto Print, che si trova a destra di F12.

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT (polibutilentereftalato) double-shot, ovvero i più resistenti in assoluto per qualità della stampa e longevità. Non sono shine-through, di conseguenza la retro-illuminazione non va a illuminare lettere e simboli. E ammetto che stavolta l'illuminazione è addirittura più scarsa del solito, ma ci tornerò a breve. NuPhy Field75 è disponibile in 4 colorazioni: Electro (nera con accenti verdi), Etheral (beige con accenti grigi e bianchi), Noether (rosa chiaro con accenti blu e rosa shock) e Gravity (bianca con accenti viola e neri).

NuPhy ha optato per mandarmi quella che mi piace meno (sigh), ovvero l'Etheral. Diciamo che è un qualcosa di diverso dal solito che quasi sicuramente non avete visto altrove. Il font è ben leggibile e di stampo estremamente classico, e se volete dare un guizzo di colore al tutto vi merita ovviamente o cambiare keycap, rischiando però di fare abbinamenti di colori strani, o scegliere un'altra delle varianti disponibili.

Il profilo del set di tasti incluso è il classicissimo Cherry, perfetto per il gaming e per la digitazione. Il fatto che i tasti non siano troppo alti viene sicuramente incontro ai gamer. Nulla vieta come già accennato di cambiarli, ma sia per le forme della tastiera sia per quello che sarebbe il suo scopo quelli inclusi vanno benone. Potete vederlo nella seguente foto.

Gli switch della Field75 che ho avuto modo di provare con mano sono i nuovi Cherry RGB Ergo Clear, i primi di Cherry a essere lubrificati a livello di fabbrica, ovviamente Made in Germany.

Si tratta di switch meccanici di tipo MX a 3 pin di tipo tattile. Sono dotati di una forza di attuazione di 55, di una distanza di attuazione di 2 e di una corsa totale di 4 mm. Vantano tra le altre cose uno stelo in plastica POM e scocca traslucida in PA66. La molla è da 16 mm. Anche qui NuPhy mi ha voluto un po' male visto che di solito preferisco i lineari, ma devo dire che questi RGB Ergo Clear, per essere dei tattili, mi hanno davvero stupito. Si sente il feedback tattile in scrittura, ma il rumore è cliccoso al pari di alcuni lineari più rapidi. Premerli è piacevole, e si lasciano usare anche da chi preferisce appunto altre tipologie. Donano alla tastiera un rumore in digitazione diverso dal solito, rendendo il tutto ancora più atipico. E in ogni caso non sarebbe una tastiera NuPhy se non ci fossero switch alternativi: ce ne sono altri due lineari nuovi di zecca, Polaris e Cherry Speed Silver, e un'altra variante tattile, i Fleeting Gold.

Trovate tutti i dettagli nella scheda prodotto. A seguire test audio in digitazione della NuPhy Field75 con switch Cherry Ergo Clear tattili.

A dir poco ottimi gli stabilizzatori. Sono a piastra e dotati di paratie anti-polvere. Sono già lubrificati, non producono ping metallici o altri rumori fastidiosi, e anzi, sono ben piazzati e soddisfacenti da premere. E devo necessariamente riaprire una parentesi sulla barra spaziatrice, visto che anche la Field75 integra la così detta GhostBar. Per farla suonare al meglio la barra, NuPhy non è intervenuta solo sugli stabilizzatori, ma ha aggiunto dei classici cuscinetti in silicone nelle fessure della piastra e ha apportato anche delle modifiche al tasto stesso.

La parte centrale della barra spaziatrice vanta un aggancio a croce in silicone, che si attacca al tasto grazie a due ulteriori agganci in croce realizzati sempre in silicone. Anche i due agganci alle estremità presentano ulteriori paratie in PBT che contribuiscono insieme a tutte le altre soluzioni a rendere il suono ovattato e gradevole.

Talmente gradevole che non sembra nemmeno che sia tattile lo switch utilizzato!

Ottimi anche tutti gli altri stabilizzatori. In generale tutte le sonorità sono ricercate, e tra le tastiere già assemblate è davvero una delle migliori sotto questo punto di vista.

Addentriamoci un attimo nel modo in cui è assemblata questa NuPhy Field75. Non c'è un vero e proprio schema costruttivo, ma NuPhy ha rivelato nel dettaglio cosa si trova al suo interno, anche grazie a un render che trovate qui di seguito. Subito sotto tasti e switch troviamo una piastra in metallo, seguita da uno strato di schiuma poliuretanica e da un pad sulla PCB in schiuma IXPE. Sotto la PCB c'è silicone, tanto silicone. Queste soluzioni, unite a switch lubrificati, Ghostbar e stabilizzatori al top, fanno sì che anche la Field75 suoni divinamente. Vanta forse uno dei suoni più uniformi che abbia mai sentito nelle tastiere meccaniche testate.

 Tornando un attimo sulla PCB, ogni slot è compatibile con switch MX a 3 o 5 pin ed è dotato di LED RGB orientato verso nord. Il polling rate è pari a 1.000 Hz sia in modalità cablata che via Wi-Fi. Stavolta NuPhy lo specifica, visto che si tratta in teoria di un prodotto gaming. In Bluetooth ci si ferma invece a 125 Hz.

La scocca superiore è in plastica ABS di buona fattura. Proprio per via del materiale, trattiene un po' di più le impronte rispetto ai tasti (che sono in PBT). Il colore però fa sì che quasi sembri di metallo. La sezione inferiore è leggermente traslucida. Smontare il tutto potrebbe essere un po' più difficile del solito: non è la classica tastiera meccanica custom con viti a vista o montaggi tradizionali. In ogni caso come vi ho già detto la tastiera suona divinamente, e gli unici interventi che si potrebbe voler fare sono sui tasti o sugli stabilizzatori (quelli a piastra si smontano facilmente).

Veniamo alle dimensioni: 372,3 x 142,8  x 40,4 mm, non piccola quindi. È grande quasi quanto la Halo96 che è una tastiera dotata di tastierino numerico! Anche il peso, nonostante la scocca non metallica, si fa sentire: 1,27 kg. Sotto il cofano troviamo anche una ricca batteria da 4.200 mAh.

Lato connettività la NuPhy Field75 integra un chip Nordic NRF52833. La tastiera può essere utilizzata in tre diversi modi: cablata, grazie al cavo USB-C in dotazione (o qualsiasi altro cavo), via Bluetooth 5.0 o via Wi-Fi 2.4 GHz grazie all'apposito ricevitore che trovate in confezione. Purtroppo sulla tastiera non c'è un incavo per riporlo, di conseguenza c'è il rischio di perderlo. Si possono collegare fino a 5 dispositivi contemporaneamente: 3 in Bluetooth, 1 in Wi-Fi e uno via cavo. Vicino alla porta USB-C, che tra l'altro è compatibile con quasi ogni cavo personalizzato che possiate sfoderare dal cassetto della vostra scrivania, c'è anche uno switch fisico accendere o spegnere la tastiera.

Per passare tra le modalità di connessione c'è invece un selettore fisico a 3 stati subito sotto il potenziometro. Per quanto riguarda la compatibilità, la NuPhy Field75 è utilizzabile su sistemi Windows e macOS, e anche su dispositivi mobili tramite Bluetooth (o cablata su Android). Tra il tasto Del e Print ci sono 3 LED di stato: per CapsLock, stato della batteria e Scroll Lock. A sorpresa c'è anche una porta USB-A aggiuntiva che funge da Hub. Come vi ho detto non ci sono slot per conservare il ricevitore USB nel caso non vogliate perderlo, ma nella peggiore delle ipotesi potete piazzarlo lì. Il suo scopo però è un po' diverso: l'idea sarebbe quella di collegarci il ricevitore USB di un mouse senza fili. In questo modo il ricevitore è quanto più vicino possibile al mouse, riducendo interferenze o ritardi. 

Un'ultima cosa: dietro uno dei due sostegni posteriori per rialzare la tastiera si nascondono altri piccoli interruttori fisici.

Li vedete nella foto seguente.

Il loro utilizzo è spiegato nel manuale incluso in confezione. Mettendo lo switch 1 su ON e tutti gli altri su OFF sotto ambiente Windows si converte il tasto Windows di sinistra in un tasto FN. Mettendo lo switch 2 su ON si invertono il CapsLock e il Ctrl. Lo switch 3 invece trasforma il CapsLock in un altro tasto FN. Gli switch 4 e 5 non è chiaro a cosa servano. Utile? Beh, dipende dai vostri gusti!

Estetica, costruzione ed ergonomia

NuPhy Field75 è unica nel suo genere. Di conseguenza o vi piace o non vi piace. Non ci sono mezze misure. Non è tanto per i colori, che sono senza dubbio particolari (specialmente questo), quanto per tutti i dettagli aggiuntivi che la caratterizzano. Le dotazioni aggiuntive che troviamo sulla sinistra hanno un che di steampunk: l'ingranaggio per la regolazione della retro-illuminazione, il particolarissimo potenziometro in metallo con quella struttura laterale altrettanto peculiare, la maniglia in metallo, cose che difficilmente trovate in altre tastiere meccaniche di fascia alta.

Non è insomma la classica tastiera da ufficio, e a mio avviso è anche inutile stare troppo a discutere del lato estetico. Quello però che posso dirvi è che c'è una cura al dettaglio notevole. A riguardo del design, nato con la collaborazione di AKIRA40K, NuPhy ha dedicato un lungo blog post che potete recuperare qui. Non capita tutti i giorni di poter leggere qualcosa a riguardo di tutto il processo creativo che ha portato alla realizzazione di un oggetto del genere. Qui si scopre che il potenziometro è ispirato a quello dello speaker Muzen Wild, e che la maniglia in metallo vuole richiamare hardware "da guerra".

La retro-illuminazione, come spesso accade su modelli con tasti in PBT, lascia un po' il tempo che trova. Anzi, a dirla tutta sulla Field75 sembra anche peggio del solito. Sarà per i tasti ribassati, sarà per i LED orientati verso nord, o sarà per la combinazione di colori di questa variante, ma la luce è appena visibile, e anche al buio la situazione non migliora.

Peccato.

Da un punto di vista costruttivo, NuPhy Field75 è una roccia, così come gli altri modelli NuPhy che ho avuto modo di testare. Non fatevi ingannare dalla scocca in ABS: è solida e priva di scricchiolii o debolezze. A renderla tale ci sono anche gli interni: tanti strati fonoassorbenti che fanno sì che la struttura non suoni a vuoto. Come già detto però, smontarla potrebbe non essere banale, e anche se ci riusciste avreste da scollegare due porte USB e fare attenzione alle componenti aggiuntive. Stando a quanto riportato da NuPhy la tastiera è stata testata per usi tra i -10° e i 50°. Come già detto anche le sonorità sono ottime. Certo, il modello da me testato è cliccoso per via degli switch tattili, ma il suono è piacevole e ricercato.

Sul retro troviamo 5 piedini in gomma che assicurano grip su più o meno su tutte le superfici, anche perché la tastiera pesa 1,2 kg e già di suo è abbastanza inamovibile.

Di base l'inclinazione è pari a 3,5°, con i rialzi sul retro si sale a 8,5°.

Come di consueto ho usato la tastiera per scrivere questa recensione per intero, sfruttandola anche nelle sessioni di gaming con Overwatch 2 (e non solo). Cosa la rende una tastiera gaming? Mettiamola così: ha i requisiti per esserlo, ma per il gioco competitivo c'è chi potrebbe preferire strumenti diversi. Il polling rate di 1.000 Hz è più che sufficiente per giocare, visto che salire oltre questo range può anche "stressare" l'hardware del PC. Ci sono tanti tasti macro programmabili, il che torna utile in molte tipologie di giochi, e la scelta di un profilo ribassato, magari da abbinare a switch lineari rapidi, la rende più adatta di tante altre tastiere meccaniche. Anche l'aggiunta dell'hub USB torna molto utile in ambito gaming.

In tutto ciò, Field75 si comporta benissimo anche in ambito lavorativo, diventando quel classico strumento che usate in ogni momento della giornata, sia ludico che appunto di lavoro.

È veloce, affidabile e comoda. A tal proposito, come già accennato potete anche aggiungere in fase di acquisto un poggiapolsi Twotone. Non è magnetico, ma è pensato per accostarsi al meglio alla struttura della Field75. Non fatevi spaventare dal fatto che sia un poggiapolsi rigido: è davvero comodo, e la posizione in scrittura diventa ancora più naturale.

Al solito c'è da fare i conti sia con il layout ANSI USA che con il formato 75% leggermente diverso dal solito. Non solo: il fatto che ci siano tanti pulsanti a sinistra della linea del CapsLock può indurvi a sbagliare. Servirà un po' di tempo per abituarsi al formato esteso, e talvolta potresta sbagliare. Una volta preso il via però tornare indietro sarà estremamente difficile.

FINALMENTE. I difetti più grandi che avevo riscontrato nei due precedenti modelli di NuPhy erano da ricercarsi nel software. Quello dedicato alla Field75 fortunatamente funziona alla prima senza far impazzire l'utente.

Si chiama Field Console, ed è leggermente diverso da quello visto per la Halo96 e la Air96. Prima però qualche nota su cosa può fare la tastiera di base.

Come di consueto, la tastiera è programmata con tutta una serie di scorciatoie di base indicate anche nel manuale. Alcune sono stampate direttamente sui tasti, come potete vedere dalla gallery sovrastante. Altre le scoprite appunto grazie al manuale. La retro-illuminazione è gestita interamente dall'ingranaggio sotto il bilanciere del volume. Premendolo cambiate pattern, e ruotandolo aumentate o diminuite la luminosità. Può tornarvi utile anche per calarla al minimo e spegnerla. FN + i primi numeri servono a gestire l'alternanza tra i dispositivi Bluetooth collegati. Niente di nuovo sotto al sole insomma.

Il software offre funzionalità di base, tutte racchiuse in un'interfaccia che sa di già visto. Il suo utilizzo però è quasi indispensabile. Se acquistate una tastiera del genere vorrete sfruttare i pulsanti aggiuntivi, e per farlo dovete programmarli secondo quelle che sono le vostre esigenze.

Potete abbinarci macro, realizzabili tramite un classico editor integrato, o qualsiasi altra funzione che vi venga in mente da un'ampia scelta di comandi. Dal tab della retro-illuminazione potete anche impostare un pattern che va a tempo di musica. Grande assente un tab dedicato alle impostazioni di stand-by.

Niente di emozionante insomma, ma se non altro il software funziona alla prima senza problemi, e fa quello che deve fare, seppur senza particolari guizzi creativi. Nota negativa: potenziometro e ingranaggio non sono riprogrammabili. Peccato.

Nella media le performance della batteria da 4.200 mAh. NuPhy riporta i dati esatti di utilizzo da test di laboratorio, dati che hanno trovato riscontro nelle mie prove. Con tutti i LED accesi siamo in un intervallo compreso tra le 25 e le 42 ore. Nel mio caso ci ho fatto una settimana lavorativa senza grossi drammi. Se spegnete tutti i LED, consigliabile visto quanto vi ho detto sulle loro performance, si sale a oltre 160 ore.

Field75 è disponibile direttamente sul sito di NuPhy. In fase di acquisto si possono scegliere 4 diversi colori (Electro, Etheral, Noether e Gravity) e 4 diverse tipologie di switch meccanici. Dalla scelta dello switch dipende il prezzo finale. Il modello da me testato, così come quello dotato di switch Cherry Speed Silver, fa sì che la tastiera venga a costare 169,95$. Se scegliete gli switch fatti da NuPhy invece, il prezzo cala a 159,95$. Il poggiapolso Twotone Wrist Rest e disponibile anch'esso in 4 colorazioni, e viene a costarvi 35$ in più. A tutto ciò ci dovete aggiungere circa 26$ di spedizione. Si va quindi da un minimo di 185$ ad un massimo di 230$ circa. Se in fase di checkout usate il coupon "SmartWorld" avrete però il 10% di sconto sul prezzo della tastiera (non è inclusa la spedizione quindi).

Coupon "SmartWorld"

Non è a buon mercato, ma costa comunque meno di alcune tastiere meccaniche custom che talvolta offrono anche meno.

La Field75 mette molto sul piatto, e la qualità, si sa, si paga.

NuPhy Field 75 - Foto dal Vivo

Giudizio Finale

NuPhy Field75

Al netto di qualche difetto, NuPhy Field75 è un prodotto così originale che merita un voto alto. Una tastiera gaming diversa dal solito, con tanti tasti programmabili extra, potenziometro originale, una maniglia inutile ma bella, hub USB, switch di altissima qualità e tante accortezze a livello costruttivo. E finalmente il software funziona, seppur solo in inglese e solo sotto Windows. Come vi ho già detto, Field75 piace o non piace, non ci sono mezze misure. Se rientrate nella prima casistica, sappiate che non vi deluderà nemmeno a livello di performance o di funzionalità.

Sommario

Caratteristiche tecniche 10

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Voto finale

NuPhy Field75

Pro

  • Unica nel suo genere
  • Meccanica Hot-swappable, tasti in PBT
  • Anche Bluetooth o Wi-Fi via ricevitore USB
  • Suono smorzato e GhostBar
  • Potenziometro, comandi custom, tasti macro, maniglia

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Retro-illuminazione
  • Potenziometro e ingranaggio non programmabili

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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