Recensione Oppo Find X5 Lite: buona resa e poca grinta

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Recensione Oppo Find X5 Lite: buona resa e poca grinta

05 Maggio 2022 2

Non c'è due senza tre, recita il proverbio. Così, dopo aver visto all'opera il Pro e il modello base ci concentriamo oggi sul più economico, il Find X5 Lite. Cambia la piattaforma hardware e si passa da Qualcomm a MediaTek, e cambiano anche le dimensioni complessive, seppur di poco: diagonale da poco più di 6,4 pollici e caratteristiche da medio gamma purosangue.

Le differenze con gli altri due ci sono eccome, diciamolo subito, ma il posizionamento è ben diverso. Si tratta ovviamente del più economico dei tre e qualche compromesso lo si mette in conto, bisogna così mettere sulla bilancia ciò che c'è di buono e i suoi eventuali limiti. Una cosa è certa e la voglio dire subito: la distanza dal suo predecessore Find X3 Lite è piuttosto breve.

DISPLAY E MATERIALI

La strada intrapresa è la medesima, il "Lite" è infatti un po' più piccolo e leggero dei suoi fratelli ma comunque curato nei dettagli, a fronte di materiali meno ricercati come ad esempio il frame in policarbonato e non in metallo. Cornici visibili frontalmente, foro spostato in alto a sinistra come di consueto per la casa cinese e un retro "scintillante", con striature oblique ed una texture piacevole al tatto che non trattiene le impronte.

Sfumature che cambiano a seconda dell'angolazione e un modulo delle fotocamere che cambia rispetto allo scorso anno: dal classico semaforo verticale si passa infatti ad una piccola "mattonella" trasparente che mette bene in mostra le due fotocamere principali. Lo trovo gradevole e ben equilibrato, con soli 173g che lo rendono anche uno dei modelli più leggeri tra gli ultimi arrivi. Si sente tuttavia il frame in plastica, bombato e un po' scivoloso; visto il posizionamento mi sarei aspettato un po' più attenzione.

Il pannello è lo stesso Amoled da 6,43 pollici con risoluzione FHD+ dello scorso anno, non sembra esser cambiato molto se non la protezione del vetro che adesso è affidata ad uno strato di Gorilla Glass 5 (prima era GG3). La frequenza è poi impostabile fino ai 90Hz e frequenza di campionamento a 180Hz, esattamente come su Find X3 Lite.

PRESTAZIONI

Cambia la piattaforma ma non la reattività, Oppo sbaglia davvero poco ormai e anche la scelta fatta a questa tornata lascia spazio ad una doppia interpretazione. Da un lato c'è il chip Dimensity 900, potente ma non il più ricercato per la fascia media e capace comunque di far girare correttamente tutto ciò che deve, dall'altro un software aggiornato ma non con l'ultimissima distribuzione. Stranamente a bordo troviamo infatti la ColorOS 12 basata ancora su Android 11, un curioso connubio arrivati quasi a metà 2022.

Nell'esperienza di tutti i giorni non emergono particolari criticità, lo smartphone fila liscio e rapido, l'interfaccia non accenna a rallentare neanche se si esagera con il multitasking. Ottimo il comparto connettività con il supporto alle reti 5G e anche il WiFi 6E di ultimissima generazione (2,4/5,1/5,8GHz), oltre ai soliti Bluetooth 5.2, NFC, USB-C e jack audio da 3,5mm (sempre benvenuto).

SCHEDA TECNICA

  • display: AMOLED da 6,43 pollici 2.400 x 1.080 pixel, frequenza di aggiornamento 90Hz, protezione in Gorilla Glass 5
  • chip: MediaTek Dimensity 900
  • memoria: 8+256GB non espandibile
  • connettività: 5G dual SIM, Wi-FI 6E, Bluetooth 5.2, NFC, GPS, Glonass, Beidou, Galileo
  • lettore di impronte: in display
  • audio: speaker mono, ingresso per il jack da 3,5 mm
  • OS: ColorOS 12 basata su Android 11
  • fotocamere:
    • anteriore: 32 MP f/2,4 Sony IMX615
    • posteriori:
      • 64 MP principale, f/1,7, FOV 80,5°
      • 8 MP ultra grandangolare, f/2,25, FOV 118,9°
      • 2 MP macro, f/2,4, FOV 88,8°, fuoco fisso
  • batteria: 4.500 mAh con ricarica fino 65 W
  • impermeabilità: certificata IP54
  • dimensioni e peso: 160,6 x 73,2 x 7,81 mm per 173 g

Esperienza gaming buona, la GPU Mali-G68 MC4 regge qualsiasi titolo e il display risponde bene, peccato che ci sia un solo speaker e l'esperienza sonora sia limitata da questo fattore. Buona la vibrazione e la ricezione, si tratta di un dual-SIM che ho sempre utilizzato con entrambi gli slot occupati nelle settimane di utilizzo.

AUTONOMIA E RICARICA

Doppia batteria da 2.250 mAh per un totale di 4.500 mAh, leggermente più dell'anno scorso e stessa rapidità di ricarica a 65W con adattatore in confezione. Di certo uno dei punti di forza dell'intera line-up Oppo, che sia la serie Find o Reno, in più si è guadagnato qualche milliampere rispetto al modello precedente (4.300mAh). Per portarlo dallo zero percento al massimo bastano poco più di 30 minuti, con un boost iniziale a cui è difficile rinunciare una volta provato.

L'autonomia è adeguata alle risorse, il chip riesce infatti a garantire la giusta fluidità senza esagerare nei consumi complessivi. Sono riuscito quindi a terminare le mie giornate senza troppa difficoltà, arrivando a sera con ancora un cuscinetto di sicurezza a disposizione.

FOTO E VIDEO

Fotocamera principale da 64MP che non mostra particolari miglioramenti rispetto allo scorso anno: Oppo è stata molto conservativa sotto questo fronte, mantenendo di fatto invariato il comparto. Buona la messa a fuoco, abbastanza precisa e rapida, manca invece una stabilizzazione più curata che forse mi sarei atteso visto che non stiamo parlando di uno smartphone particolarmente economico.

Lo si nota per lo più nei video in 4K che, al massimo, possono essere registrati a questa risoluzione a 30fps. Per avere un supporto ai tremolii bisogna scendere al FHD 60/30fps, non consiglio poi di passare sulla grandangolare a meno di una condizione di luminosità eccellente.

Discreta di giorno e solo sufficiente di notte, quella a fianco è una fotocamera standard con ottica grandangolare da cui mi attendevo esattamente quanto dimostrato. Non chiedetele troppo e il livello di dettaglio risulta limitato, basta effettuare uno zoom per rendersene conto.


Sparisce il sensore monocromatico e resta la frontale da 32MP, certamente in grado di portare a termine il lavoro ma senza eccellere. Rimpiango un po' la fotocamera dei "vecchi" Oppo (vedi il Reno 2 giusto per citarne uno) che riuscivano già tanto tempo fa a portare sul mercato una anteriore super stabilizzata e precisa. Sarà che il modulo a "pinna" o popup faceva la differenza?

CONCLUSIONI

Questo Find X5 Lite svolge il compitino senza troppe sbavature ma risulta fin troppo ancorato alla scheda tecnica dello scorso anno e porge il fianco - visto il listino di 499 euro - alla diretta concorrenza che vanta un'artiglieria più fornita. Non è solo una gara di specifiche, intendiamoci, ma dopo averlo provato mi chiedo davvero perché mai preferirlo al Find X3 Lite del 2021 che online si trova quasi alla metà del prezzo.

Differenze risicate, nuova piattaforma hardware che non sfigura ma neanche fa segnare un deciso salto in avanti (anche perché parlar male di Snapdragon 765G viene difficile). L'upgrade di memoria che passa da 128GB (UFS 2.1) a 256GB (UFS 2.2 da 1020 MB/s in lettura e 850 MB/s in scrittura) non basta a mio avviso a renderlo così desiderabile come spererebbe la casa di Shenzhen che, a dirla tutta, deve anche pensare ad un veloce aggiornamento per portare sul Find X5 Lite almeno Android 12.

Oppo Find X5 Lite

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PRO E CONTRO

VOTO 6,9


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