Recensione Oppo Reno 13 Pro: sembra un top di gamma ma.. occhio al prezzo!

1 month ago 218

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Poco meno di un anno separa l'uscita del precedente Oppo Reno 12 Pro e l'attuale Oppo Reno 13 Pro, lo smartphone che andremo a recensire oggi. Lo sto testando da poco più di tre settimane e l'ho utilizzato approfonditamente durante alcuni viaggi per l'Italia. Parliamo di uno smartphone medio gamma dal costo (teorico) di circa 500€ per la versione 12/512GB, identico alla precedente generazione.

Oppo Reno 10 Pro ed Oppo Reno 12 Pro cercavano di portare l'esperienza fotografica di fascia alta a prezzi più abbordabili, ma fallivano poi in molti contesti come quello delle prestazioni, essenziale per ogni smartphone. Questo OPPO Reno 13 Pro continua a puntare molto sulla fotografia ma finalmente le prestazioni non vengono trascurate, grazie all'adozione del Mediatek Dimensity 8350, una versione leggermente overclockata dell'8300 originale.

NOTA BENE: il listino recita 800€ per la versione 12/512GB, questo perché viene proposto in bundle "obbligatoriamente" con l'OPPO Watch X2, lo smartwatch gemello del OnePlus Watch 3 che abbiamo recensito qualche giorno fa. Lo smartwatch è valido, ha un listino di 349€ (ma uno street price al day one di 250€ circa), ma alza decisamente molto, troppo, il costo per portarsi a casa questo Oppo Reno 13 Pro. Su questa fascia di prezzo due mesi fa si trovava l'OPPO Find X8 Pro in offerta, sarà difficile per questo smartphone ritagliarsi uno spazio in attesa di un calo di street price o prezzo "reale" scorporando i due prodotti.

Questo SOC lo abbiamo visto a bordo soltanto del POCO X6 Pro nell'arco del 2024, un fatto abbastanza clamoroso dal momento che parlavamo di una soluzione veramente ottimizzata e prestante per la fascia media. Rispetto alle precedenti generazioni qui abbiamo poi una batteria formidabile con ben 800mAh in più, arrivando quindi a quasi 6000mAh. Bene anche la ricezione, il display, gli speaker, la gestione termica e soprattutto le fotocamere.

Lo smartphone verrà aggiornato per 5 major update e ben 6 anni di aggiornamenti generici. Questa notizia ci giunge direttamente da OPPO Italia e ricordiamo che il software è molto completo e ricco di funzioni "IA" efficaci ed utili.

INDICE

DESIGN E QUALIT COSTRUTTIVA

OPPO Reno 13 Pro è uno smartphone più grande e pesante della scorsa generazione, ma non a caso: la batteria è ampiamente più grande, le fotocamere sono più performanti (e quindi ingombranti), c'è ora una certificazione IP68/IP69, il frame è in metallo (e uno di quelli di ottima fattura), il display è poco più grande e gli speaker sono più grandi.

Capite quindi che quel millimetro in più sia in altezza che larghezza e profondità è più che giustificato, come anche i 15 grammi di peso extra del nuovo modello. Rimaniamo comunque ampiamente sotto i 200 grammi! Top di gamma con specifiche simili a questo OPPO Reno 13 Pro spesso sfiorano i 230 grammi.


Al primo tatto questo OPPO Reno 13 Pro sembra uno smartphone decisamente più costoso e ben costruito rispetto alle due precedenti generazioni: il vetro posteriore ora è opaco e con una particolare texture che favorisce il grip ed il frame è in un metallo rigido che sembra resistere ad ogni tipo di impatto. Insomma in mano sembra di avere uno smartphone resistente e infatti Oppo ci parla di un "rugged feeling" rispetto alle precedenti generazioni.

Sul frame trovano spazio un sensore infrarossi, due microfoni, lo speaker principale, il carellino per le SIM (c'è finalmente la eSIM nativa), la type-c 2.0 ed infine i tasti funzione. Si notano anche sette inserti in plastica per le antenne della ricezione, essenziali su uno smartphone con questo tipo di metallo sul frame.

IL DISPLAY AMOLED E LO SBLOCCO

Il display, schede tecniche alla mano, non sembra un grande passo avanti rispetto alla precedente generazione. In realtà però qualche differenza la notiamo, come il vetro a protezione: Gorilla Glass 7i sulla nuova generazione contro il Victus 2 sulla precedente. Se preferite una resistenza ai graffi amerete il nuovo vetro 7i, viceversa per la resistenza alle cadute era meglio il precedente Victus 2.

Il nuovo display è anche più grande, 6.84", ovviamente AMOLED ma non LTPO. Il refresh rate arriva sì a 120Hz massimi ma con una classica scalettatura 60/90/120Hz quando viene impostato su dinamico. La luminosità di picco resta "limitata" a 1200 Nit ma si arrichisce di una nuova modalità "Sunlight" che accentua tantissimo i colori e schiarisce le zone scure per renderle ben visibili.


La risoluzione del pannello è poco superiore al FHD+, c'è il supporto alla temperature del colore D65, alla Tonalità Adattiva (tipo True Tone) e c'è la possibilità di forzare contenuti SDR in HDR con alcune app. In applicazioni come Netflix c'è il supporto all'HDR10 e all'HEVC!

L'impronta sotto al display è un semplice sensore per il riconoscimento di tipo ottico. Come su Find X8 Pro reputo il posizionamento un po' scomodo, troppo in basso, spesso per raggiungere questa zona con il pollice ci si sbilancia e si rischia di far finire il telefono a terra. Resta lo sblocco con il volto 2D, buono e rapido ma non sicuro. La selfie camera da primo della categoria aiuta molto ad avere uno sblocco rapido e qualitativo in ogni caso.

FOTO E VIDEO

A bordo del Reno 13 Pro troviamo tre fotocamere posteriori ed una selfie camera. Tutti i sensori sono da 50 megapixel ad esclusione della fotocamera ultragrandangolare che ne ha soltanto 8. Rispetto al precedente OPPO Reno 12 Pro cosa cambia? La fotocamera principale che passa dal LYT-600 con dimensioni 1/1.95" ad un IMX890 da 1/1.56" (IMX890 è la versione pre-rebrand del LYT-700).


Sia questo nuovo Reno 13 Pro che il precedente Reno 12 Pro sfruttano l'Isocell JN5, un sensore prodotto da Samsung, per la fotocamera tele e la selfie camera. C'è però un cambiamento per quanto riguarda la fotocamera zoom: si passa da un 2X ad un 3.5X, da 48mm a 85mm, un bel passo avanti e che avvicina di più questo smartphone ad un top di gamma. L'unico aspetto negativo di questo cambiamento è il passaggio da lenti f/2.0 a lenti f/2.8 come apertura focale.


Le foto in notturna saranno più critiche, è vero, ma uno zoom 2X ottico è davvero poco utile su uno smartphone, dal momento che è facilmente simulabile con la fotocamera principale ed un leggero crop del sensore. Lo zoom ottico è sempre preferibile, chiaro, ma se dovessimo scegliere tra l'avere un 2X ed un 3.5X credo tutti sceglieremmo l'ultimo, decisamente più utile. Come testimonia la foto caricata poco sopra anche a 7X abbiamo un dettaglio eccellente per un medio gamma, un qualcosa di inimmaginabile con le precedenti generazioni!


Per i selfie invece non cambia né il sensore né le lenti, quindi i risultati sono identici. Buone foto e buoni risultati. C'è l'autofocus e ci sono i video 4K/60fps. Quasi tutti i top di gamma in commercio non hanno la qualità fotografica, nei selfie, di questo OPPO Reno 13 Pro. Io ne scatto una manciata l'anno quindi sfrutto poco questa funzione ma sono certo che in molti fra il grande pubblico potrebbero amarla.


Per il resto le foto si arricchiscono di una fotografia computazionale sempre migliore e che restituisce sì colori vividi ma piuttosto reali. Le zone d'ombra sugli OPPO e OnePlus sono sempre un po' scariche ma perlomeno il contrasto non viene reso eccessivo. Una mancanza c'è, seppur su questa fascia di prezzo potrebbe non interessare a molti: non c'è modo di scattare in RAW, un peccato perché l'hardware lo supporterebbe senza problemi.


I video arrivano al 4K/60 fps ma attenzione: la fotocamera 0.6X e la 3.5X entrano in azione soltanto se scendiamo al 1080P/30fps, abbastanza ridicolo se pensiamo alla potenza e all'hardware che abbiamo a disposizione. Sulla carta la fotocamera 3.5X con periscopio è addirittura migliore di quella di un iPhone 16 Pro Max da 2000€. Non poterla però sfruttare né per i RAW né per i video 4K inizia a diventare un po' limitante.

Per il resto la ultragrandangolare da 8 megapixel è una di quelle classiche con sensore da 1/3.94", non eccezionale seppur dalle foto potete notare che comunque si difende decentemente anche in notturna (grazie al software).

RICEZIONE, MICROFONI E CONNETTIVIT

Come tutti gli OPPO l'azienda cinese pone grande attezione sulla ricezione: è presente anche qui il sistema di antenne a 360 gradi con alcune di esse dedicate soltanto al gaming, c'è un co-processore che si chiama "SignalBoost Chip X1" dedicato soltanto a migliorare la trasmissione e migliorare la copertura del segnale WiFi del 25% ed infine rimane la possibilità di fare chiamate "BeaconLink" ovvero tramite Bluetooth 5.4 ad altri dispositivi OPPO/Realme/OnePlus.


Bene anche i due microfoni che gestiscono ottimamente sia il parlato sia la cancellazione dei rumori. Da menzione anche il Wi-Fi 6E ed ovviamente il già citato Bluetooth 5.4. Sembra scontato menzionarlo ma ovviamente è presente anche l'NFC. Assente invece l'ultrawideband. In ogni caso uno smartphone che prima di tutto si può definire "telefono" e anche uno di quelli ottimi.

SCHEDA TECNICA

  • display: AMOLED 6,83" FHD+, rapporto schermo-scocca 93,8%, refresh rate 60/90/120Hz, campionamento tocco max 240Hz, 450ppi, 1.200nit picco, Corning Gorilla Glass 7i
  • processore: MediaTek Dimensity 8350
  • memoria:
    • 12GB di RAM LPDDR5X
    • 256/512GB interna UFS 3.1
  • connettività: 5G dual SIM, WiFi 6E, Bluetooth 5.4, NFC, GPS
  • OS: ColorOS 15.0
  • fotocamere:
    • anteriore: 50MP, f/2,0, FOV 90°, AF
    • posteriori:
      • 50MP principale, f/1,8, FOV 84°, AF, OIS
      • 8MP ultra grandangolare, f/2,2, FOV 116°, AF
      • 50MP tele, f/2,8, AF, OIS
  • batteria: 5.800mAh, ricarica rapida SuperVOOC 2.0 e 3.0
  • colori: Graphite Grey, Plume Purple
  • dimensioni e peso: 162,73x76,55x7,55mm per 195g

PRESTAZIONI, AUTONOMIA E RICARICA

L'ottima ricezione è anche data ovviamente dal modem di questo SoC, il Mediatek Dimensity 8350. Ultimamente le soluzioni dell'azienda Taiwanese sono paragonabili 1:1 a quelle americane di Snapdragon. D'altronde entrambi i chip vengono prodotti da TSMC, azienda sempre taiwanese e che ultimamente lavora sempre più a stretto contatto con Mediatek.

Questo Mediatek 8350 in realtà non è una grande novità, un grande passo in avanti, parliamo quasi di un rebrand del precedente 8300 ma con qualche "tweaks", miglioria insomma. Il processore continua ad essere un octa core con 4 Core A715 e 4 Core A510. Uno dei core A715 va a 3.35GHz mente gli altri tre arrivano a 3.20GHz. I Quattro A510 si fermano a 2.20GHz. La GPU è una Mali G615-MC6 rispetto alla G615-MC2 di precedente generazione.


A conti fatti abbiamo una minima miglioria in ambito gaming, ma nel quotidiano non si avverte alcuna differenza dall'avere un 8300. Rispetto però al Mediatek 7300 di scorsa generazione, quella dell'OPPO Reno 12 Pro, il salto in avanti è netto. Qui si ha una esperienza "quotidiana" quasi da top di gamma, senza intoppi, lag, freeze ed incertezze. Il vecchio modello aveva qualche scatto e rallentamento anche in operazioni semplici come operare nell'applicazione fotocamera.

Queste migliorie lato prestazioni non vanno poi ad intaccare troppo la batteria e le temperature: come si evidenzia dagli screenshot caricati, durante le nostre giornate di test abbiamo avuto temperature batteria sempre sotto controllo, anche durante l'uso in treno più intenso con molti cambi celle ed un 4G+ a dura prova sotto svariati tunnel fra Bologna e Roma.


BATTERIA E RICARICA

OPPO Reno 13 Pro ha forse il più grande miglioramento quando si parla di batteria ed autonomia. Entrambi gli aspetti migliorano, grazie sì ad una ottimizzazione software sopraffina ma soprattutto grazie agli 800mAh in più rispetto alla precedente generazione. I 5800mAh attuali son tanti e durano tanto. Nelle giornate più standard ho chiuso una giornata di utilizzo con più di sette ore di display attivo e ancora i 45% di autonomia residua. Nella giornata più stress in viaggio ho totalizzato le stesse ore di display attivo con il 16% di batteria residua a fine giornata.


Scaricare questo smartphone in un giorno è pressoché impossibile e con un utilizzo standard si fanno quasi sempre le due giornate di batteria. Con un uso blando è pensabile anche andare per i tre giorni. E se poi serve una ricarica al volo nessun problema, c'è la SuperVOOC da 80W via cavo ma c'è anche il supporto al PD 2.0. Assente invece la ricarica wireless, seppur con queste autonomie non se ne sente poi troppo il bisogno.


SPEAKER STEREO E VIBRAZIONE

L'OPPO Reno 13 Pro ha due ottimi speaker stereo a supporto. Il meccanismo è sempre quello dello speaker inferiore principale e della capsula auricolare a supporto (con due forellini superiori per far fluire meglio l'audio). I miglioramenti rispetto alla precedente generazione ci sono, abbastanza netti. Diciamo che non siamo poi tanto lontani da un Find X8 Pro. La vibrazione è buona ma inferiore a quella di un Find X8 Pro che mantiene l'esclusivo O-Haptics.

AGGIORNAMENTI ED INTELLIGENZA ARTIFICIALE

OPPO Reno 13 Pro si aggiornerà per 5 Major Update (Android 20) e 6 anni di aggiornamenti generici (metà 2031). Questi valori non sono assolutamente male per uno smartphone di fascia media e tra le altre cose potrete notare come sia OPPO Reno 12 Pro che OPPO Reno 10 Pro si sono già aggiornati alla stessa versione di ColorOS 15 con Android 15. Non è scontato ma l'azienda cinese sta facendo un ottimo lavoro con il supporto dei vecchi e nuovi smartphone.


Quasi tutte le novità che troviamo a bordo di questo Reno 13 Pro sono disponibili anche per la precedente generazione, anche perché quasi tutte le funzioni di "IA" sono basate sul Cloud quindi non avrebbe senso fare discriminazioni software, vero Apple?

Chiaramente le funzioni di intelligenza artificiale sono abbastanza classiche e nulla che rivoluzioni davvero l'uso quotidiano: possiamo generare delle risposte automatiche ai messaggi (piuttosto strampalate e poco reali), sbobinare delle note vocali (ma con nomi stranieri e termini tecnici quasi sempre errati) ed infine ottimizzare le nostre foto grazie a vari tool AI come la Gomma Magica (una delle migliori disponibili su Android, gratuitamente).


C'è ovviamente anche la possibilità di rimuovere lo sfocato da alcuni dettagli delle foto, aumentare la nitidezza o rimuovere dei riflessi. Tutte cose utili all'evenienza ma non essenziali. Divertente invece AI Studio con la quale si possono generare immagini, perlopiù ritratti, partendo dal nostro volto. Per qualche foto profilo ilare o per qualche scherzetto agli amici è un buon passatempo.


Il software per il resto è come sempre ricchissimo di funzioni, la ColorOS è sullo stesso piano della OneUI di Samsung per livello di feature offerte dal sistema. Le app stock sono ben fatte, minimali ma con una grafica riconoscibile. C'è però un po' di bloatware da menzionare: in fase di configurazione ci è stato chiesto per ben due volte se volessimo installare delle applicazioni di dubbio gusto.


Ok, bene che ci sia la possibilità di evitare queste app semplicemente disattivando le spunte ma nel caso delle app consigliate dal "market proprietario" di OPPO vi faccio notare come il tasto "Salta" sia in grigio, quasi invisibile, così da invitarvi a cliccare sul tasto Installa. D'altronde in fase di configurazione non vediamo l'ora di iniziare ad usare lo smartphone ed è molto facile che voi cadiate in questo "tranello". Una bella furbata.

CONCLUSIONI E PREZZO

Cosa dire quindi in conclusione per questo OPPO Reno 13 Pro? Uno smartphone di ottima qualità, completo, con giusto la mancanza della ricarica wireless, assente giustificato considerando il resto delle specifiche e la batteria che dura comunque due giorni. Qui e lì c'è qualche assenza come l'LTPO, gli scatti in RAW, una ultrawide di basso livello, ma tutto sommato sono compromessi più che accettabili considerando i tanti "pro" messi sul piatto.

La fotocamera selfie, principale e tele, rivaleggiano tranquillamente con quelle di tanti top di gamma come S25, iPhone 16 Pro, Xiaomi 15, OnePlus 13 o Pixel 9 Pro, valutando soltanto l'hardware alla base. Peccato per i video Selfie 1080p. La batteria è fantastica, la ricezione e la connettività ottime e finalmente anche le prestazioni non deludono.

Il prezzo, in "promo" bundle è l'unica cosa che stona leggermente al day one. Per chi aveva intenzione di acquistare un OnePlus Watch 3 o OPPO Watch X2 (sono la stessa cosa) probabilmente amerà questa promozione e che permette di risparmiare circa un 100€ sull'acquisto complessivo.

Per tutti gli altri questa promozione non è granché: lo street price del watch è già attorno ai 250€ quindi difficilmente si potrà "rivendere" a più di 200€. Così facendo il guadagno non sembra poiché elevato, credo che molti avrebbero preferito uno sconto diretto di 100/200€ in fase di acquisto come è stato con il Reno 10 Pro ed il Reno 12 Pro.

La speranza quindi è tutta nello street price, anche perché, come detto in apertura, quella fascia di prezzo attorno agli 800€ è presidiata da tantissimi top di gamma "economici" che rischiano di tagliare le gambe a questo Reno 13 Pro. Banalmente un OnePlus 13R, ok con fotocamere meno prestanti ma più ottimizzate in video e scatto RAW, costa lo stesso se non meno. S25 e Pixel 9 costano meno. Una concorrenza agguerritissima insomma. E voi? Cosa ne pensate? Fateci sapere la vostra qui sotto nei commenti!

VOTO 7.7

Oppo Reno 13 Pro

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