Razer Kishi Ultra ha lo stesso scopo dei suoi illustri predecessori: trasformare gli smartphone in console di gioco portatili. Il modello Ultra arrivato in questo 2024 si spinge oltre: è compatibile con quasi tutti gli smartphone Android, a prescindere dalle dimensioni, con iPhone, addirittura con iPad Mini e con i tablet Android di piccole dimensioni, e, dulcis in fundo, anche con PC. Ma non è questa l'unica miglioria apportata. Non ci rimane che scoprire insieme quali sono le caratteristiche di questo controller speciale e come si comporta all'atto pratico.
Unboxing Razer Kishi Ultra
Unboxing Razer Kishi Ultra
Ancora più universale
Così come il suo diretto predecessore, il Kishi Ultra è un controller composto da un pezzo unico che, con un sistema di molle e binari, si allunga per adattarsi a quanti più smartphone possibile. Con l'avvento dell'USB-C anche sugli iPhone, Razer è riuscita a rendere più universale il suo dispositivo. Come accennato nell'introduzione, la lista compatibilità si è infatti drasticamente allungata. Sulla porta USB, posta a destra guardando il controller frontalmente, e sul lato opposto, sono collocati dei gommini dove poggia lo smartphone quando lo collegate. Se il vostro dispositivo è più grande o se la porta USB non è posta centralmente potete cambiarli con altri gommini presenti in confezione. Nulla vieta di rimuoverli del tutto. Per far stare il mio fido Pixel 7 Pro con cover inclusa li ho rimossi, e il controller si è adattato senza problemi di sorta, questo nonostante lo spessore della cover e il camera bump così pronunciato.
Per un iPad Mini invece, vista l'assenza di camera bump nelle zone di appoggio sul controller, ho dovuto impiegare una coppia dei gommini inclusi in confezione.
Considerato insieme che potete abbinarlo a un iPad Mini, non ci sono più limitazioni di dimensioni per quanto riguarda gli smartphone. Teoricamente anche se il vostro dispositivo avesse la porta USB-C decentrata, potreste trovare il modo di farcelo stare ugualmente. Alla lista compatibilità si aggiungono anche tablet Android fra i 7 e gli 8 pollici (a meno che non abbiano cornici enormi) e, tramite cavo USB, anche PC Windows. Certo, fa strano usarlo su PC vista la sua forma allungata pensata appunto per ospitare un dispositivo nel mezzo. Ciò nonostante lo abbiamo trovato più comodo del previsto e anche sufficientemente solido. Il carrello centrale non deve infatti darvi idea di delicatezza: è bello piazzato, e resiste sufficientemente bene anche a torsioni decise. Ci sono comunque dei requisiti minimi:
- Dispositivo mobile o PC con porta USB-A o USB-C
- Dimensioni massime: 12,32 mm di spessore, 208,9 mm di lunghezza
- iOS 17 / Android 12 o superiori
- Windows 11 64-bit
- Dispositivi mobili testati: iPhone 15 Pro Max, iPhone 15 Pro, iPhone 15 Plus, iPhone 15, iPad mini, Razer Edge, Samsung Galaxy S23 (tutta la serie), Google Pixel 6/7/8 e tanti altri smartphone Android
Insomma, non dovete temere nemmeno nel caso il vostro smartphone sia più compatto, visto che funziona correttamente anche su iPhone 15 liscio o sui Pixel non Pro.
Le differenze con il predecessore non terminano qui. Uno dei contro che segnalavamo sulla recensione del Razer Kishi V2 era l'assenza del jack audio, visto che di fatto il controller tappava quello eventualmente presente sugli smartphone. Razer deve averci ascoltato, visto che sull'Ultra c'è. Non serve a nulla vista la diffusione degli auricolari Bluetooth? Non proprio, visto che cuffie e auricolari Bluetooth sono affetti da un minimo di latenza audio, cosa che non avviene con modelli cablati classici. Nel caso vogliate usare Kishi Ultra sfruttando gli speaker del dispositivo, ci sono delle fessure che lasciano passare l'audio degli speaker. Gli speaker stessi risiedono in una sorta di "mini-camera" che lascia spazio alle onde sonore per passare fuori. E stavolta queste fessure sono anche sul lato sinistro, comodo per quei tablet dotati di speaker stereo con più di 2 tweeter. La porta USB-C, posta sull'impugnatura destra, serve sia a collegare il controller a un PC, sia alla ricarica passthrough, molto utile visto che di fatto occupate quella dello smartphone o del tablet in uso.
Cambia di fatto anche tutta la dotazione di pulsanti. Le levette analogiche sono più grandi, più alte e decisamente più comode. Il posizionamento asimmetrico è stato ripensato, e rispetto al modello precedente la differenza si vede eccome. Anche la qualità degli altri pulsanti è cambiata: il d-pad è cliccoso e soddisfacente, idem dicasi per il quartetto X/Y/A/B, dotati di un feeling decisamente più premium. Ai bottoni classici si aggiungono R4 e L4 accanto ai dorsali, programmabili tramite app Razer e già visti sul Kishi V2, il pulsante dedicato alla cattura di screenshot o video (funziona bene sia su Android che su iOS), e quello per l'apertura di Razer Nexus. E stavolta ci sono anche i LED e la vibrazione! I primi sono attivi su tutte le piattaforme, e possono essere personalizzati tramite combinazione di tasti indicata sul manuale. Una semplice aggiunta estetica, che comunque, in ottica gaming, ha il suo perché.
Razer SENSA HD Haptics, questo il nome che Razer dà al suo sistema di vibrazione, è una gran bella aggiunta, che però funziona solo in casi specifici. Per cominciare, non è supportata né su iOS né su iPadOS. Gli utenti Apple quindi non possono contare sul feedback aptico mentre giocano, e la colpa, a occhio, non è tanto di Razer quanto più di Apple stessa. In teoria poi la vibrazione non funziona neanche con i servizi di gaming in streaming, come banalmente il Remote Play di Xbox, o con gli emulatori, anche se potete provare ad attivare la modalità Xinput che cerca appunto di aggiungerla anche in questi ambiti. Nel nostro caso non ha funzionato un granché, ma dipende molto dalle esperienze o dagli emulatori che intendete usare. Nei giochi Android in cui funziona e su PC va alla grande.
Razer Nexus è nuovamente il punto di riferimento per la gestione del controller, anche su iOS.
Si tratta dell'hub ufficiale da cui è possibile non solo mettere mano alle impostazioni del Kishi Ultra, compresa intensità di vibrazione, zona morta delle levette analogiche (sia mobile che PC, ottima cosa quindi) e tanto altro. C'è anche la modalità Controller Virtuale per i giochi non compatibili, che permette di rimappare i controlli del touch screen direttamente su quelli fisici del Kishi Ultra. Nexus raccoglie anche automaticamente i giochi installati compatibili, oltre a suggerirvi decine di altri titoli con cui intrattenersi. È davvero ben organizzato, e permette realmente di scoprire passatempi che magari non conoscevate. Non dovrebbe essercene bisogno, ma gli usi di un controller del genere su smartphone (e tablet) sono molteplici, e può valere la pena elencarli per i più scettici:
- Giochi compatibili nativamente, fra cui Warframe (iOS, iPadOS), Call of Duty: Warzone Mobile e Call of Duty: Mobile, Vampire Survivors, Dead Cells, Genshin Impact, GRID Autosport, Diablo Immortal, Alien Isolation, Disney Speedstorm, League of Legends Wilf Rift, Tower of Fantasy, Rocket League Sideswipe, Albion Online, Honkai: Star Rail e tantissimi altri.
- Servizi di streaming: oltre a Xbox Remote Gaming, forse il più accessibile e facile da usare, ci sono GeForce NOW (che funziona da Dio, a patto di pagare), Steam Link, PS Remote Play. Ci sono anche Boosteroid e Chiaki.
- Emulatori: è Razer Nexus stesso a suggerirvene un bel po', come DuckStation, PPSSPP, RetroArch, Citra e altri.
Razer insomma ha davvero pensato praticamente a tutto. Di fatto con il giusto smartphone e il Kishi Ultra avrete un'esperienza gaming davvero pro e ottimizzata. Certo, con i controller classici e gli accessori da applicarci sopra, potete ottenere risultati simili, ma avere i controlli a destra e a sinistra del display rende il tutto più bilanciato. Se con le edizioni precedenti si poteva attaccare caratteristiche quali le dimensioni delle levette, il feedback dei tasti o l'assenza del jack audio, con questa edizione il brand ha cercato di rendere praticamente perfetto il suo controller. C'è un solo problema, e ne parliamo nel prossimo paragrafo.
Prezzo
Facile indovinare di quale problema parliamo. Kishi Ultra è migliore in tutto, e di conseguenza il prezzo non poteva che aumentare. Si passa dai 119€ di listino del V2 a 169,99€ del Kishi Ultra. Tanti soldi per un controller per dispositivi mobili, per alcuni davvero troppi, ma viste le sue caratteristiche ci troviamo di fronte a una periferica unica nel suo genere.
C'è chi usa lo smartphone come principale piattaforma di gioco, e un controller del genere trasformerà radicalmente l'esperienza videoludica. Per quanto riguarda l'acquisto potete rivolgervi allo store ufficiale Razer od ordinarlo su Amazon.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Razer, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.
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Giudizio Finale
Razer Kishi Ultra
Visto il prezzo c'è chi potrebbe avere da ridire sul voto finale, ma se non fosse per questo "piccolo" particolare, Razer Kishi Ultra sarebbe un prodotto praticamente del tutto inattaccabile. Il brand ha migliorato tutto quello che c'era da migliorare, rendendo l'esperienza d'uso quanto più vicina possibile a quella di un controller premium per PC e Console. Non contenta, ha fatto sì che la struttura del pad supportasse dispositivi anche più grandi, come i tablet da 7 o 8 pollici e gli iPad mini di Apple, e stavolta funziona persino PC Windows in modalità cablata. Per chi non ha problemi di budget, o per chi vuole investire una cifra considerevole per uno strumento professionale, Razer Kishi Ultra è una delle scelte più ovvie.
Voto finale
Razer Kishi Ultra
Pro
- Supporta dispositivi più grandi (e con cover)
- Pulsanti premium
- Levette analogiche più grandi e alte
- Vibrazione, LED e compatibilità PC, Android e iOS/iPadOS
- Razer Nexus funziona bene
Contro
- Prezzo alto
- Dispositivi più grandi un po' più difficili da collegare
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.