Recensione Razer Stream Controller X: non compratelo per le live, ma per lavorare meglio!

7 months ago 86

Il vero cuore dell'esperienza di Razer Stream Controller X è nella parte software. Proprio su questo fronte scopriamo una cosa fondamentale: il dispositivo è realizzato in collaborazione con Loupedeck, azienda finlandese specializzata in controller e console professionali, dedicate in particolare al mondo della produzione audio e video.

Per questo motivo, il software di gestione di Stream Controller X non è la classica suite Razer Synapse, bensì il software Loupedeck. In realtà questa è un'ottima notizia, perché permette di sfruttare un ecosistema software già molto maturo e super funzionale.

Tramite il software Loupedeck è possibile programmare il funzionamento di ciascuno dei 15 pulsanti di Stream Controller X. Ovviamente le possibilità sono tantissime: è possibile assegnare una funzione istantanea (es: apri un certo programma), una macro multi-azione, l'apertura di una pagina web, l'attivazione di una shortcut, la regolazione di un parametro e tanto altro ancora.

Ovviamente non siamo limitati a soli 15 pulsanti, ma è possibile creare varie pagine di pulsanti, navigabili con le frecce a destra e sinistra direttamente sul controller.

Potete dunque ampliare moltissimo le vostre possibilità, configurando le pagine come desiderate, magari per aree tematiche o applicazioni specifiche.

Attenzione, però, con le pagine: le frecce per la navigazione rubano due spazi sull'interfaccia, quindi per la prima e l'ultima pagina avrete 14 pulsanti programmabili e una freccia, mentre per quelle in mezzo solo 13 pulsanti e 2 frecce.

Tutto è personalizzabile: dal nome del tasto alla sua icona visualizzata, che può essere sia un logo che una GIF. Usando l'interfaccia del software su PC è molto semplice gestire ogni funzione, spostare i pulsanti e creare le schermate. Inoltre, dallo store integrato in Loupedeck è anche possibile scaricare icone, suoni, plugin e altri contenuti, andando a personalizzare ancora meglio ogni componente.

Loupedeck ha un ottimo supporto per i servizi e le applicazioni più usate per lo streaming. Programmando i tasti potete usare tantissime funzioni per OBS, Streamlabs e Twitch: ad esempio, potete controllare con pochi semplici tocchi le scene attive in live, le donazioni, la chat, i volumi, la registrazione e altro.

La cosa che ci ha più colpito è però la compatibilità nativa con tanti software professionali per la produzione audio e video, in particolare quelli del mondo Adobe: ai pulsanti di Stream Controller X potete assegnare il controllo di parametri molto specifici di Photoshop, Premiere, Audition o Lightroom, creando anche macro complesse.

C'è anche la compatibilità per gli ecosistemi d'illuminazione smart come Razer Chroma, Nanoleaf e Philips Hue, ma anche il supporto per i bot dedicati allo streaming, per i software di posta elettronica, per i PowerToys di Windows e per tantissimi altri applicativi, anche quelli più di nicchia.

Una delle funzionalità più interessanti di Loupedeck è la gestione dei profili. In parole semplici, è possibile creare profili diversi per applicazioni diverse: ad esempio, un profilo per lo streaming su Twitch, uno per Photoshop e uno per PowerPoint. Potete cambiare profilo direttamente dalla home di Loupedeck, o ancora meglio attivare il Dynamic mode, che riconosce in automatico il software aperto e cambia istantaneamente il profilo di Stream Controller X quando è necessario.

Una funzionalità strepitosa che funziona molto bene.

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