Lo scorso anno, Samsung aveva lanciato la sua prima gamma di smartwatch con Wear OS, il sistema operativo di Google per gli indossabili. Dodici mesi dopo, eccoci qui con la versione successiva di quel dispositivo, il nuovo Galaxy Watch 5.
Se quello del modello precedente era stato un passo importante nella direzione di un sistema più aperto e in grado di offrire una buona esperienza d'uso anche agli smartphone non Samsung - pur mantenendo un'interfaccia e una qualità in continuità con quelle della casa sudcoreana - la proposta di quest'anno prosegue in quel solco senza rotture, con l'intenzione di migliorare quanto di buono già era stato fatto.
La gamma degli smartwatch presentati da Samsung all'evento Unpacked 2022 infatti è composta da due dispositivi: il top di gamma Galaxy Watch 5 Pro pensato per le attività outdoor e il Galaxy Watch 5, diretto discendente del Galaxy Watch 4. Per una quindicina di giorni ho potuto provare il secondo, che a fronte di un design conservativo ha introdotto alcune novità come il sensore a infrarossi per la misurazione della temperatura e una batteria leggermente più grande. Ecco com'è andata.
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DESIGN ELEGANTE E OTTIMA QUALIT COSTRUTTIVA
Dire che il design del Galaxy Watch 5 sia in linea con il predecessore sarebbe un understatement, visto che mettendoli l'uno accanto all'altro, a una prima occhiata, si fatica a distinguerli. Questo non è necessariamente un male, visto che ritroviamo gli aspetti positivi che avevamo già apprezzato l'anno scorso, dalle linee minimali all'ottima qualità costruttiva.
I materiali trasmettono una sensazione di solidità, e in queste due settimane d'uso hanno resistito alle sollecitazioni di un uso abbastanza intenso senza riportare alcun graffio. La cassa è realizzata in Armor Aluminium, lo stesso sviluppato da Samsung per aumentare la resistenza dei suoi dispositivi pieghevoli come il Galaxy ZFlip4 (qui la nostra recensione) e il Galaxy ZFold4, e segue delle linee pulite che rendono il Galaxy Watch 5 adatto a tutte le occasioni.
Due le misure disponibili, da 40 mm o 44 mm, proprio come per il Galaxy Watch 4; io ho testato la più piccola, che calza bene sul mio polso abbastanza esile, nella colorazione grigia; le altre disponibili sono argento e lilla.
I pulsanti fisici sono solo due, posti sul lato destro del quadrante, con funzioni personalizzabili tramite app. È scomparsa invece la ghiera che in una delle versioni del Galaxy Watch 4 permetteva di navigare nei menù, sostituita da un sistema digitale che sfrutta il feedback aptico; una scelta di cui alcuni affezionati potrebbero dolersi, visto che permetteva di utilizzare più agilmente lo smartwatch anche sotto la doccia o in condizioni che non permettono di utilizzare il touchscreen.
Un'altra modifica riguarda anche la forma della parte inferiore della cassa, quella che ospita il sensore, che è diventata più bombata per aderire meglio al polso e rilevare i parametri con più accuratezza; osservando con attenzione si nota anche il sensore a infrarossi di nuova introduzione. Le modifiche non inficiano l'ergonomia, che rimane ottima. A ciò contribuisce anche il cinturino in gomma morbida con fibbia ad ardiglione classica senza passante, davvero comodo.
Il design conservativo ha permesso di mantenere un peso in linea con il predecessore - si parla di 33,5 grammi per la versione da 40 mm, cioè 3 grammi in più di prima - e tornano la resistenza fino a 5 ATM e la protezione IP68, quindi bene per lo sport.
DISPLAY BRILLANTE, HARDWARE CONFERMATO
Ottima resa quella del display super AMOLED da 1,2'' (altra conferma rispetto al Galaxy Watch4), che rimane ben visibile in tutte le condizioni di luce ed è protetto dal nuovo vetro in cristallo zaffiro come il fratello maggiore, il Galaxy Watch 5 Pro, dove le dimensioni dei display salgono a 1,4''.
La resa cromatica è vivida, con neri profondi - dimenticate quei display dal nero un po' posticcio - e colori vibranti; ottima la presenza del sensore per la regolazione automatica della luminosità che funziona in maniera efficiente (ma se preferite regolarlo manualmente vi basterà scorrere la tendina con uno swipe down dalla cornice superiore del display).
Come sul precedente troviamo l'Always On display e l'attivazione tramite rotazione del polso; dato che la seconda funziona in modo puntuale ho usato praticamente solo quella preferendo disattivare l'AoD e risparmiare un po' di autonomia. Interessanti le nuove watchface, da quella con l'animale "guida" che rappresenta il tipo di sonno dell'utente a quelle con gli orsi e i giardini fioriti, tutte personalizzabili nella grafica e nei dati da mostrare sul quadrante.
Per quanto riguarda l'hardware, il Galaxy Watch 5 e il 5 Pro condividono lo stesso cuore, con un processore Exynos W920 Dual core a 1,8 GHz che lavora in combo con 1,5 GB di RAM e 16 GB di memoria interna. Anche qui, la dotazione è la stessa della generazione precedente, e continua a svolgere il proprio compito egregiamente: lo spazio di archiviazione interno permette di scaricare le playlist di Spotify per poter ascoltare la propria musica preferita associando le cuffiette bluetooth direttamente allo smartwatch - lasciando a casa lo smartphone - e anche installare parecchie applicazioni direttamente dal Play Store.
Il resto della dotazione comprende accelerometro, giroscopio, barometro, geomagnetico e GPS per la localizzazione (Galileo, Glonass e Beidou), mentre lato rilevazioni c'è il sensore biometrico 3 in 1 che misura la frequenza cardiaca, l'ossigenazione del sangue, effettua l'ECG e valuta la composizione corporea, a cui è stato aggiunto anche un sensore ad infrarossi per la misurazione della temperatura cutanea che al momento del lancio non è ancora entrato in uso ma si pensa di sfruttarlo più avanti anche per una rilevazione più accurata dell'analisi del sonno.
Lato connettività oltre all'NFC per i pagamenti ci sono WiFi, Bluetooth 5.2 e LTE per le versioni che lo prevedono (nel mio caso, il modello in test ne era privo). Insomma, un hardware che fa di questo smartwatch un prodotto completo che offre buone prestazioni nella maggior parte delle situazioni. L'interfaccia gira in modo fluido, si è bloccata solo una volta in fase di configurazione quando avevo iniziato a scaricare molte app contemporaneamente causando il surriscaldamento dello smartwatch, ma l'occorrenza non si è più ripetuta, restituendo un'esperienza d'uso molto piacevole.
UTILIZZO FLUIDO, TANTE FUNZIONALIT
Il sistema operativo che gira in modo così fluido è Wear OS 3.5 di Google: Samsung ne ha introdotto l'uso a partire dallo scorso anno mettendo a punto un'interfaccia altamente personalizzata, la One UI Watch 4.5, che lo rende molto simile alla precedente Tizen. Ho apprezzato la presenza di parecchie funzionalità dedicate all'accessibilità, come la possibilità di impostare font ad alto contrasto e i filtri colore, che possono tornare utili a tutti gli utenti, considerate le dimensioni contenute del display.
La versione messa a punto da Samsung si conferma una delle più complete e soddisfacenti del mondo Android su smartwatch, la cui ricchezza sta nell'essere aperto alle applicazioni di terze parti disponibili sul Play Store e nell'integrazione coi servizi Google: si possono sincronizzare senza fatica le liste della spesa su Google Keep, ma anche gestire la posta elettronica di Gmail e sfruttare Google Pay. La navigazione svolta per svolta con Maps invece sarà riservata al Galaxy Watch 5 Pro.
Come c'era da aspettarsi, l'esperienza più completa è riservata agli smartphone Samsung (come ad esempio la misurazione della composizione corporea e dell'ECG), ma comunque anche per gli altri utenti Android il Galaxy Watch 5 si rivela un ottimo dispositivo proprio per via della sua duttilità. Oltre alle app sopracitate ho scaricato Strava, Calm e YouTube Music.
Una delle funzionalità che ho più apprezzato è stata la possibilità di scrivere sfruttando diverse modalità, dalla piccola tastiera commisurata alle dimensioni del display (sorprendentemente precisa!) alla dettatura, senza dimenticare la scrittura di una lettera alla volta sfruttando tutta la superficie del touchscreen. Molto soddisfacente anche l'otturatore che apre direttamente l'app fotocamera sullo smartphone e vi permette di vedere cosa state inquadrando, inserire o disinserire l'autoscatto e visualizzare le foto scattate.
Mentre la musica si può ascoltare solo nelle cuffie bluetooth che deciderete di associare, le chiamate possono essere gestite anche direttamente dallo smartwatch tramite il piccolo speaker integrato, ma è una soluzione che userei solo in emergenza perché la resa risulta un po' metallica (e le persone attorno ascolterebbero le vostre telefonate!). Le notifiche sono perfettamente sincronizzate con lo smartphone e c'è anche la possibilità di scegliere se mostrarle sempre o solo quando lo smartphone non è in uso.
In generale, il menù interno è molto chiaro e ben fatto, con tante possibilità avanzate che permettono di personalizzare moltissimi aspetti del dispositivo. La navigazione all'interno del sistema avviene sia tramite swipe che con i tasti fisici. Quello superiore, bordato di rosso, serve per tornare alla home, mentre premendo quello inferiore si torna alla schermata precedente.
Il pulsante Home ha delle funzioni personalizzabili, ad esempio cliccandolo due volte si apre un'app a scelta, mentre la pressione prolungata attiva l'assistente vocale (il Bixby di Samsung o quello Google, che al momento però non è supportato in italiano) o il menù di spegnimento.
Il tasto inferiore invece non ha funzioni associate al doppio click, mentre la pressione prolungata apre Samsung Pay. Quest'ultimo comando non può essere personalizzato, il che è un po' scomodo per chi come me preferirebbe usare Google Pay avendolo già configurato sullo smartphone. Se proprio volete averlo a portata di mano, potete assegnarlo alla doppia pressione sul tasto superiore di cui sopra.
L'unica cosa che ho trovato un po' farraginosa è il fatto che per gestire il Galaxy Watch 5 sono necessarie ben due app sullo smartphone. Una è Galaxy Wearable e riguarda strettamente il dispositivo: permette di scaricare quadranti, ordinare le schede dei menù e la schermata delle applicazioni e impostare lo smartwatch secondo le proprie preferenze in termini di notifiche, suoni e funzioni avanzate.
La seconda è Samsung Health, che invece raccoglie le rilevazioni effettuate dallo smartwatch in merito ai passi, la frequenza cardiaca, lo stress, l'ossigenazione del sangue, l'ECG, la composizione corporea; ma propone anche allenamenti fitness e la possibilità di allenarsi con i propri contatti con la funzione Together, che propone delle sfide mensili.
Se si vuole effettuare l'ECG o misurare la pressione arteriosa - funzione non disponibile in tutti i Paesi ma nel nostro sì - bisogna scaricare un'altra app che si chiama Samsung Health Monitor (solo per smartphone Samsung), che però fortunatamente si può richiamare direttamente da dentro l'app di Samsung Health. Sono tutte app complete e ricche di menù, ma generalmente trovo più immediato avere un'unica app per gli indossabili, con una schermata riepilogativa che mi dia tutte le informazioni necessarie al primo colpo d'occhio.
MONITORAGGIO ATTIVIT
Anche da questo punto di vista ci sono delle conferme: il Galaxy Watch 5 riprende tutti gli strumenti dei modelli precedenti e così permette di tenere d'occhio i passi, la frequenza cardiaca, l'ossigenazione del sangue, ma anche di valutare la composizione corporea, la pressione arteriosa ed effettuare l'ECG (queste tre a richiesta, non in modo continuativo).
Come anticipato, le ultime due funzionalità sono riservate a chi ha uno smartphone Samsung, il che è un peccato perché sono un valore aggiunto, anche se bisogna sempre ricordare che lo smartwatch non è un dispositivo medico. A questo proposito, mentre la rilevazione dei passi e della frequenza cardiaca è in linea con gli altri indossabili che ho in uso, la misurazione dell'ossigeno nel sangue tende ad essere sottostimata, soprattutto di notte quando probabilmente lo smartwatch aderisce meno al polso.
A proposito di monitoraggio del sonno, dovrete indossare lo smartwatch per almeno sette notti (di cui cinque infrasettimanali e due nel finesettimana) per avere un quadro del vostro riposo da parte dell'app Health. Devo dire che - misurazione dell'ossigeno nel sangue a parte - le rilevazioni dei periodi di sonno e di veglia mi sembrano accurate, ma mi sarebbe piaciuto poter interagire di più con il grafico di queste fasi per avere più informazioni (ad esempio l'orario preciso in cui mi sono svegliata durante la notte).
Di nuova introduzione invece è il sensore a infrarossi per la temperatura, lo si nota sul retro: è un piccolo punto accanto al sensore principale. Al momento non è ancora attivo, ma dovrebbe essere una specie di implementazione future proof che entrerà in funzione più avanti e servirà anche a migliorare le rilevazioni del riposo notturno.
Per quanto riguarda la rilevazione sportiva mi sono trovata bene perché ci sono moltissime attività - tra cui le mie preferite, cioè i circuiti di allenamento, le camminate e lo yoga - quindi c'è l'imbarazzo della scelta; oltre alla possibilità di personalizzare gli obiettivi, le attività principali hanno anche varie opzioni interessanti, dall'impostazione della lunghezza della vasca per il nuoto al calcolo del ritmo e alla rilevazione dell'asimmetria del passo.
Il GPS funziona bene ma l'aggancio ai satelliti non è immediato, motivo per cui capita di iniziare l'attività quando la geolocalizzazione non è ancora avvenuta, e ritrovarsi così con un pezzo di percorso mancante sulla mappa. Una soluzione per evitare che accada è bloccare il conto alla rovescia che segna l'inizio dell'attività entrando nelle impostazioni, per dare tempo allo smartwatch di trovarci, e poi rientrare nell'allenamento a geolocalizzazione avvenuta. Certo questo aspetto andrebbe migliorato, visto che il resto funziona così bene.
Una funzionalità che mi ha positivamente stupita invece è la rilevazione automatica della camminata. È veramente precisa, ha rilevato anche le passeggiate brevi in cui non mi sarei ricordata di attivarla e non appena ci si ferma si sospende; se dopo dieci minuti non avete ricominciato a camminare considera l'allenamento concluso. Molto comoda, ben fatta.
AUTONOMIA LEGGERMENTE MIGLIORATA
Una delle novità introdotte rispetto al Galaxy Watch 4 è la batteria, che è stata leggermente ingrandita arrivando a 276 mAh sulla mia versione da 40 mm, e a 398 mAh su quella da 44 mm. Questa scelta ha portato a un moderato miglioramento dell'autonomia, ma molto dipende dall'utilizzo che se ne fa e dal numero e dalla frequenza delle funzionalità attivate. D'altronde per tutti gli indossabili di questo tipo il tema dell'autonomia è sempre cogente: maggiori le funzionalità, minori le ore d'utilizzo a disposizione.
Dunque, se il Galaxy Watch 4 permetteva di arrivare mediamente a un giorno e una notte di utilizzo completo, il Galaxy Watch 5 da 40 mm aggiunge una decina di ore a questa stima, permettendo di arrivare al pomeriggio del giorno successivo, il tutto con AOD disattivato e un utilizzo light. Gli allenamenti con GPS rimangono parecchio energivori e consumano circa il 10% ogni ora, e qualcosa in più se si decide di ascoltare anche la musica mentre ci si allena.
Insomma, per non rimanere a piedi sarebbe saggio metterlo in carica a giorni alterni, così che possa seguirvi anche di notte per tracciare il vostro riposo. La cosa positiva, da questo punto di vista, è che la ricarica è diventata un po' più rapida: il caricatore wireless proprietario da 10W (con usb C) permette una ricarica completa in un'ora circa.
PREZZO E CONCLUSIONI
Come suggerisce anche l'aspetto, il Galaxy Watch 5 è un'iterazione migliorativa del suo predecessore: l'avevamo definito la scelta migliore per Android e mi sento di confermare questo parere per il nuovo arrivato. Guardando al panorama degli smartwatch con Wear OS, questo Galaxy è l'alternativa più valida per chi cerca connettività, app di terze parti, funzioni di monitoraggio benessere e tracking sportivo non professionistico .
Il fratello maggiore Galaxy Watch 5 Pro (da 499 euro) non l'abbiamo ancora testato ma guardando al portafoglio, il Galaxy Watch 5 che ho provato è anche l'alternativa più conveniente come rapporto qualità/prezzo per chi cerca uno smartwatch completo da associare al proprio smartphone Android. Il prezzo di listino è di 299 euro (349 euro con LTE), anche meno del corrispettivo Apple Watch 7 per il mondo della mela, o in linea con quest'ultimo se si prende in considerazione la versione da 44 mm che costa 329 euro (379 euro con LTE).
Considerate le differenze, a chi ha un Galaxy Watch 4 probabilmente non conviene fare l'upgrade al nuovo modello, mentre la questione è diversa per i modelli precedenti. Questa la valutazione ad oggi, ma il panorama degli smartwatch Android va incontro a un periodo interessante: bisognerà vedere se il Pixel Watch di Google sarà in grado di cambiare le carte in tavola.