Recensione Samsung Galaxy Z Fold 6: l'esperienza più completa tra i pieghevoli

4 months ago 156

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Quando nel 2019 abbiamo tenuto per la prima volta tra le mani un Samsung Galaxy Z Fold di prima generazione, al netto dell'entusiasmo, eravamo tutti concordi che si trattasse ancora di un prodotto molto acerbo, a tutti gli effetti poco più di un prototipo. Ecco, con il passare degli anni e delle generazioni le cose si sono evolute parecchio e, oggi giorno, consigliare l'acquisto di un pieghevole non ci espone più a chissà quali rischi, almeno dal punto di vista dell'affidabilità. Ora, da qui a dire che siamo giunti alla democratizzazione di questa categoria di smartphone ne passa di acqua sotto i ponti, specialmente perché il costo è ancora proibitivo per molti. Ma già solo il fatto di poter dire che l'esperienza d'uso offre realmente un valore aggiunto rispetto agli smartphone classici (per chi sfrutta davvero la presenza di un display più grande), è un traguardo che solo 5 anni fa non ci saremmo probabilmente nemmeno sognati di raggiungere.

Da qualche giorno ho tra le mani il nuovo Galaxy Z Fold 6 di Samsung e quello che ho appena scritto è sostanzialmente il riassunto della mia esperienza. Con questa generazione di pieghevoli l'azienda coreana consolida la sua posizione e porta sul mercato uno smartphone che non stravolge quanto visto negli ultimi anni ma porta diverse migliorie nel segno della continuità. Piccoli cambiamenti, all'apparenza quasi invisibili, ma che nell'utilizzo di tutti i giorni contribuiscono a rendere tutta l'esperienza d'uso ancora più piacevole. Ma vi racconto tutto meglio nelle prossime righe.

DESIGN, MATERIALI E COSTRUZIONE

Ad una prima occhiata è davvero molto complicato distinguere questo nuovo Z Fold 6 dal suo predecessore. Il design è davvero molto simile, al punto che anche diversi addetti ai lavori incontrati in questi giorni mi hanno chiesto se fosse "quello nuovo". Samsung ha deciso di lavorare nel segno della continuità, senza stravolgere il suo progetto ma migliorando comunque alcuni aspetti non di poco conto. Una strategia secondo me corretta per poter continuare a garantire una certa affidabilità su un prodotto che tutto è, meno che semplice da ingegnerizzare.

Analizzandolo un pochino più nel dettaglio notiamo come gli angoli siano un pochino più accentuati e spulciando la scheda tecnica salta all'occhio anche una riduzione dello spessore, di mezzo millimetro, e del peso, con 14 grammi in meno rispetto a Z Fold 5. Anche il form factor del display esterno, e di conseguenza anche di quello interno, è leggermente diverso; si parla di 22:9 contro i 23:9 precedenti. Sparisce completamente l'effetto "telecomando"? No, non del tutto, ma pian piano stiamo migliorando. Anche con un pannello leggermente meno allungato, ad esempio, resta il problema della larghezza della tastiera. Mi ci sono voluti alcuni giorni per riuscire a digitare con una velocità accettabile.

Ma anche dopo qualche giorno il mio consiglio è quello di affidarvi a una tastiera tipo SwiftKey che, con il suo sistema di predittività, tende a perdonare gli errori in maniera più efficace rispetto alla classica Google Keyboard. Inutile nascondersi dietro un dito: sul mercato ci sono soluzioni che fanno meglio da questo punto di vista. Utilizzare Honor Magic V2 o OnePlus Open da chiusi è molto più agevole. La loro impronta è sostanzialmente quella di uno smartphone classico, e quindi anche la dimensione della tastiera.


A livello di costruzione e materiali questo Z Fold 6 rimane però il primo della classe. Per quanto tutta la categoria resti di livello premium, qui abbiamo una costruzione che sin dal primo istante ti dà la sensazione di avere tra le mani uno smartphone robusto ma allo stesso tempo elegante. Fronte e retro sono protetti da Gorilla Glass Victus 2 e posso dirvi che, nonostante lo stia utilizzando senza cover e come mio smartphone principale, non ho ancora nemmeno un graffiettino. Tra l'altro le colorazioni satinate di quest'anno sono davvero molto belle, soprattutto quella grigio chiaro in nostro possesso e quella blu notte.

Anche la cerniera è stata rinnovata per poter raggiungere lo scopo di ridurre lo spessore di qualche millimetro senza rinunciare ad altri aspetti come l'impermeabilità. Rimane a mio parere la migliore cerniera tra quelle provate fino ad oggi. Resistente al punto giusto all'apertura e in grado di mantenere lo schermo aperto a praticamente qualsiasi angolazione, caratteristica ancora esclusiva dei Fold di Samsung. Come appena detto rimane quindi la certificazione di resistenza alle infiltrazioni di acqua e polvere, che passa però da IPX8 a IP48. In sostanza viene aggiunta la certificazione di grado 4 per le infiltrazioni di particelle solide fino a 1 mm, che prima non era garantita.

DISPLAY E AUDIO

Ovviamente trattandosi di un pieghevole non possiamo non parlare dei display, che sono uno degli elementi fondamentali di questa categoria di prodotti. Ho già detto sopra che il form factor dei due pannelli è leggermente differente e, per quanto riguarda quello esterno, abbiamo anche una misura leggermente superiore. Si passa infatti da 6,2 a 6,3 pollici, nulla di stravolgente ma è comunque giusto sottolinearlo. Per entrambi i pannelli resta invece identica la tecnologia alla base. Parliamo ancora di due soluzione Dynamic Amoled 2x, con una risoluzione leggerissimamente differente per via del nuovo form factor ma una densità di pixel e una definizione che restano sostanzialmente invariate.

Il dato che subisce la variazione maggiore con questi due nuovi pannelli è quello della luminanza massima. Ora abbiamo infatti un valore massimo tipico di 1750 nit, con un picco che può arrivare fino a 2600 in esterna con la luce diretta del sole e i contenuti in HDR. Valori generalmente molto buoni che sono in grado di garantire un'ottima visibilità in tutte le situazioni. In questi giorni la luce del sole non è certo mancata, ma posso dirvi di non avere mai avuto problemi nel visualizzare le informazioni su questi pannelli.


Può sembrare scontato ma entrambi i pannelli sono anche dotati refresh rate dinamico da 1 a 120Hz. Sono display di tipo LTPO e la gestione di questa frequenza di aggiornamento è buona, con variazioni rapide che garantiscono un'esperienza di utilizzo sempre ottimale. A livello di qualità dei display non si può dire nulla, Samsung ha fatto come sempre un ottimo lavoro e fruire di contenuti multimediali su questi pannelli è davvero una goduria. Ancora di più se parliamo del display interno che offre una superficie di visione molto maggiore, anche escludendo i bordi neri.

La piega? Alla sesta generazione non dovremmo più nemmeno citarla, abbiamo capito che è impossibile da eliminare completamente. Con la luce incidente a determinate angolazioni sarà sempre e comunque visibile, ma posso dirvi che con la luminosità ad un livello medio alto display acceso ci si dimentica in fretta della sua presenza.


Restando in tema multimediale due parole anche a proposito di audio, che è stereo, con due speaker veri che sono in grado di riprodurre un suono di volume alto e una buona qualità complessiva. Le frequenze sono tutte riprodotte bene e anche i bassi sono meno sommessi di quello che capita solitamente negli smartphone. Stesso discorso per l'audio in chiamata che è di ottimo livello sia in capsula che in vivavoce.

FOTOCAMERE

Continuo la mia analisi parlando di fotocamere, uno degli aspetti nei quali questo Galaxy Z Fold 6 è cambiato meno nelle ultime generazioni. Ritroviamo infatti il trittico di fotocamere della versione precedente, sostanzialmente invariato. Il sensore principale rimane da 50 megapixel ed è abbinato ad una lente con apertura f/1.8, la ultrawide da 12 megapixel offre invece un sensore rinnovato e, teoricamente, con pixel di dimensioni maggiori. E per finire abbiamo la fotocamere Tele con zoom ottico 3x e sensore con risoluzione 10 megapixel, anch'essa identica rispetto allo scorso anno.

Inutile analizzare questo set di fotocamere nel dettaglio: le prestazioni non sono molto diverse da quelle del modello che lo ha preceduto, nonostante Samsung abbia dichiarato che anche qui, l'AI porta il suo contributo nell'ottimizzazione degli scatti. All'atto pratico abbiamo tre fotocamere che scattano foto molto buone di giorno, ricche di dettagli, con un contrasto ottimo e ben bilanciate dal punto di vista della temperatura colore ma anche della gestione dell'HDR. Il tratto distintivo di questo set di ottiche è però, a mio parere, la brillantezza dei colori, a volte forse anche eccessiva. L'effetto è indubbiamente d'impatto e se avete apprezzato in passato la scienza del colore Samsung vi ci ritroverete in pieno.

Di notte, o comunque in presenza di poca luce i risultati sono differenti. Restano buoni per la fotocamera principale, che grazie al suo sensore di dimensioni maggiori e ad una lente più luminosa riesce comunque a catturare immagini abbastanza nitide e caratterizzate da una buona gestione di tutti gli aspetti, dalle luci al contrasto, passando per la riduzione del rumore di fondo. Bene anche la messa a fuoco che rimane rapida e in generale non ci sono grosse criticità da segnalare.

Non si può invece dire lo stesso della altre due fotocamere, che soffrono la presenza di sensori più piccoli e lenti meno luminose, con prestazioni che, secondo me, non riescono a pareggiare quelle di altri top di gamma recenti. Le immagini catturate sono caratterizzata da un po' di rumore di fondo di troppo e da dettagli che tendono ad essere poco nitidi se ingrandiamo le foto al 100%. Intendiamoci bene, non sono assolutamente da buttare, restano foto ottime da condividere sui social o da scambiare con gli amici su Whatsapp, ma non aspettatevi chissà quale miracolo, ecco.

Anche lato video nulla di nuovo da segnalare. La risoluzione massima è di 8K a 30fps ma, come sempre, io vi consiglio di rimanere sul 4K 60 per ottenere le migliori prestazioni in termini di nitidezza e stabilizzazione. I risultati sono godibili, tutto funziona come deve e pur non essendo il migliore in assoluto da questo punto di vista, si difende senza sfigurare. La stabilizzazione ottica della camera principale fa il suo dovere, la messa a fuoco è rapida e anche l'adattamento dell'esposizione resta preciso in ogni situazione. Di notte si soffre maggiormente ma, del resto, se per le foto gli algoritmi riescono a risolvere molti problemi, nei video la poca luce resta un problema per sostanzialmente tutti gli smartphone.

in generale comunque, considerando anche le due selfie camera, è un comparto fotocamere sufficiente, ma da uno smartphone top di gamma da oltre 2000 euro probabilmente mi aspetto un salto di qualità maggiore da una generazione all’altra, anche perché la concorrenza porta sui pieghevoli dei set di fotocamera da veri top di gamma.

HARDWARE E PRESTAZIONI

Spendo giusto due parole a proposito di hardware perché anche qui non c’è nulla di particolare da segnalare, se non il fatto che è uno smartphone che va generalmente molto bene. Sotto la scocca abbiamo uno Snapdragon 8 Gen 3 for Galaxy, il chipset Qualcomm top di gamma con una serie di ottimizzazioni sviluppate in sinergia tra le due aziende. Nulla di nuovo, era già successo in passato anche sugli ultimi S24. A questo si affiancano 12 GB di RAM LPDDR5x e 256, 512 Gb oppure un 1 tb di storage a seconda della versione scelta, in tutti i casi su memorie UFS 4.0.

La novità maggiore quest’anno risiede nel sistema di raffreddamento, con una camera di vapore che è stata raddoppiata in dimensioni rispetto allo scorso anno. Questo porta, insieme a tutto l’hardware, a prestazioni ottime sotto tutti i punti di vista e a temperature che sono sempre sotto controllo. L’unico momento in cui ho sentito lo smartphone scaldarsi, anche parecchio, è stato in occasione di un download di un file di oltre 20 GB durante una sessione di utilizzo. Insomma, una situazione abbastanza anomala.

SCHEDA TECNICA GALAXY Z FOLD 6

  • Display:
    • Schermo Principale: 7,6", QXGA+ (2160 x 1856), Dynamic AMOLED 2X, 374ppi, 120Hz adattivo
    • Schermo Esterno: 6,3", HD+ (2376 x 968), Dynamic AMOLED 2X, 410ppi, 120Hz adattivo
  • Dimensioni e Peso:
    • Chiuso: 68.1 x 153.5 x 12.1mm
    • Aperto: 132.6 x 153.5 x 5.6mm
    • Peso: 239g
  • Fotocamera:
    • Anteriore: 10 MP, F2.2
    • Sotto Display: 4 MP, F1.8
    • Posteriore: Tripla (12 MP ultra-grandangolare F2.2, 50 MP grandangolare F1.8, 10 MP teleobiettivo F2.4, Zoom ottico 3X)
  • Processore: Snapdragon 8 Gen 3 Mobile Platform for Galaxy
  • Memoria e Archiviazione: 12 GB RAM con 256 GB, 512 GB o 1 TB di memoria interna
  • Batteria: 4.400 mAh, ricarica rapida cablata e wireless
  • Ricarica:
    • Cablata: fino al 50% in 30 min con adattatore da 25 W
    • Wireless: rapida 2.0, condivisione batteria senza fili
  • Resistenza all’acqua: IP48
  • Sistema Operativo: Android 14 con One UI 6.1.1
  • Rete e Connettività: 5G, LTE, Wi-Fi 6E, Bluetooth® v5.3
  • Sensori: Lettore di impronte digitali laterale, accelerometro, barometro, giroscopio, sensore geomagnetico, sensore Hall, sensore di prossimità, sensore di luminosità
  • Sicurezza: Samsung Knox con Samsung Knox Vault
  • SIM Card: Fino a due Nano SIM e Multi eSIM
  • Colori: Silver Shadow, Pink, Navy, Crafted Black, White (esclusivi online)

In generale l'esperienza d'uso è però assolutamente appagante, nell'utilizzo di tutti i giorni è uno smartphone molto reattivo, difficilmente si notano micro lag e tutto funziona come dovrebbe funzionare su un top di gamma, anche e soprattutto la gestione del multitasking che è il vero fiore all’occhiello di questo smartphone. A questo proposito si riescono a tenere aperte diverse applicazioni in background, tanto che, fatto salvo rari casi, non vi capiterà mai di dover attendere il caricamento di un'app aperta in precedenza.


Ma dato che stiamo pur sempre parlando di un telefono, direi che è giusto spendere due parole anche a proposito di ricezione e qualità audio. Anche qui non cambia molto rispetto al passato, la ricezione è buona, forse non la migliore in assoluto ma comunque soddisfacente. Il segnale viene agganciato velocemente, anche all'estero quando dobbiamo sfruttare il roamnig. C’è il supporto eSIM ma volendo, per abilitare il dual-SIM potete utilizzare anche due SIM fisiche. E da questo punto di vista Samsung fa meglio di molta concorrenza che ormai accetta una sola SIM fisica.

ESPERIENZA D'USO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L'ho già accennato sopra ma lo devo ribadire qui assolutamente, il multitasking da mobile è il vero motivo per cui dovreste preferire questo smartphone a qualsiasi altro prodotto in commercio. Se per voi lavorare con più applicazioni su una sola schermata è fondamentale, allora non c'è prodotto che possa darvi più vantaggi di questo. Bastano pochi giorni di utilizzo per capire come funziona la divisione dello schermo e diventare padroni del sistema di ordinazione e ridimensionamento delle finestre. Z Fold è l'unico che ti permette di gestire fino a 4 applicazioni contemporaneamente, tre fisse ma ridimensionabili, e una flottante.

Quello che offre questo smartphone è un'esperienza d'uso totalmente personalizzabile. Il numero di opzioni di modifica del layout delle schermate è davvero elevatissimo. Avete la possibilità di attivare e disattivare la barra delle applicazioni laterali, la visualizzazione delle app recenti, di muovere le finestre nello spazio della schermata e di nascondere e richiamare la finestra flottante in ogni istante. Flessibilità è la parola d'ordine, che sembra un gioco di parole se pensiamo che stiamo parlando di uno smartphone pieghevole, ma è esattamente così. Tanto da potervi dire con una certa disinvoltura che questo è senza ombra di dubbio lo smartphone pieghevole che offre la più grande libertà di personalizzazione all'interno del panorama attuale, qualsiasi alternativa si prenda in considerazione.


E a tutto questo Samsung ha attaccato anche il suo pacchetto di funzioni AI, e lo ha fatto con piena cognizione di causa, andando ad adattare al formato pieghevole gli strumenti già lanciati. Rispetto alla concorrenza non c'è proprio partita, l'azienda coreana è l'unica che offre una implementazione così concreta e, in alcune situazioni, anche utile. Al punto da poter diventare irrinunciabile, cosa che mai avrei pensato quando si è iniziato a parlare di AI su smartphone.

Non voglio ovviamente andare di nuovo ad analizzare tutti gli strumenti e le applicazioni che sfruttano l'AI; già presenti nativamente nella serie S24 e arrivati poi anche sui pieghevoli di precedente generazione. Voglio però sottolineare l'utilità di un paio di funzioni che sono state riviste per adattarsi al meglio al formato differente di questo tipo di prodotti. La prima è la gestione delle note e dello strumento di riepilogo. Come già accadeva potete creare una nota, scrivendo, dettando, registrando una conversazione, o anche sfruttando la funzione OCR della fotocamera. Dopodichè potete chiedere all'AI di elaborare un riepilogo di quanto presente nella nota e grazie allo schermo interno del Fold potrete ora visualizzare questo riepilogo direttamente nella stessa schermata, modificarlo, oppure inserirlo al termine della nota stessa.

Ma non finisce qui, grazie allo strumento di IA generativa per le immagini è anche possibile inserire delle immagini partendo da uno schizzo creato direttamente all’interno della nota, che può essere sostituito con i risultati della generazione tramite AI. Uno strumento che è disponibile anche in versione stand-alone e a cui si ha accesso tramite il menu laterale. Ricordiamo che per tutte le applicazioni che sfruttano l'IA generativa è necessario essere connessi.

L’altra novità è legata alla funzione interprete, anch’essa aggiornata per poter sfruttare il display esterno in modo che l’interlocutore possa vedere le frasi tradotte nella sua lingua madre mentre noi vedremo a nostra volta la traduzione nella nostra sullo schermo interno. La traduzione è istantanea e anche se non sempre accuratissima rimane comunque uno strumento molto utile per abbattere le barriere linguistiche. E tra l'altro, dovendo scaricare i pacchetti di lingua in locale è una funzione che può essere utilizzata anche senza connessione dati.


Non possiamo poi non citare portrait studio che crea una serie di ritratti con stili differenti partendo da un selfie o da una foto ritratto. Nulla di nuovo ma i risultati sono molto carini e sicuramente è qualcosa con cui ci si può divertire passando un po’ di tempo, per quanto rimanga forse la meno utile tra quelle presenti su questo Fold.

E infine anche la funzione di composizione automatica dei messaggi è stata resa più efficace e i testi generati sono sempre più ricchi di informazioni e attinenti alle richieste che vengono espresse. Insomma, una intelligenza artificiale sviluppata su strumenti tangibili e che possono diventare realmente utili nella vita di tutti i giorni.

AUTONOMIA E RICARICA

E siamo a parlare di autonomia. La batteria che troviamo dentro a questo Galaxy Z Fold 6 offre esattamente la stessa capacità del modello dello scorso anno: 4400 mAh. Sicuramente non un record, nemmeno per gli smartphone pieghevoli, ma comunque sufficienti per mantenere una autonomia sufficiente a portare a termine una classica giornata di utilizzo senza troppe paranoie, anche considerando un utilizzo abbastanza frequente del display interno.

La nota dolente riguarda però la ricarica, che, come anche per le altre soluzioni Samsung delle ultime generazioni si ferma a 25W di potenza massima in caso di ricarica cablata, scende a 15W per quella Wireles e a 4,5 per quella inversa. Per caricare completamente la batteria di Z Fold 6 occorre quindi oltre un'ora anche se per il primo 50% sono sufficienti 30 minuti.

CONSIDERAZIONI

Infine eccoci al momento di tirare le somme. Questo Z Fold 6, come già detto nel corso della recensione, è un prodotto che non stravolge quanto visto fino ad ora ma porta una serie di piccole novità che comunque migliorano l'esperienza d'uso. Se dovessimo guardare alla sola affidabilità e usabilità del prodotto potremmo tranquillamente dire che questo è uno smartphone assolutamente consigliabile e che ormai tutti i dubbi legati a form factor e qualità delle componenti, in particolare del display interno, sono stati sciolti. Ma la realtà è che comunque rimane un prodotto di nicchia. Le persone che realmente possono trarre vantaggio dall'avere a disposizione un display così grande e un multitasking più avanzato rispetto ad un telefono classico sono poche, e per chi guarda a questo genere di dispositivi solo per poter avere un pannello di dimensioni maggiori non ha senso guardare all'ultimo modello uscito.

Anche perchè il prezzo è comunque decisamente importante. Il modello base da 256 GB di memoria parte da 2099 euro, ma si sale fino a 2219 per quello da 512 Gb e 2459 per quello da 1Tb. Al netto di sconti e promozioni sono prezzi oggettivamente alti in valore assoluto e restano il primo e principale ostacolo alla democratizzazione di questa categoria di prodotto. Tuttavia, se avete a disposizione questo budget e siete incuriositi dal formato Fold 6 è probabilmente la soluzione che è in grado di offrire l'esperienza d'uso più completa e coerente per questo tipo di prodotto.

PRO E CONTRO

VOTO: 8.5

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