Recensione Sony A9 III: da ora tutti avranno voglia di Global Shutter

1 week ago 64

Sony A9 III – nome in codice ILCE-9M3 – è una fotocamera rivoluzionaria, ma non per il motivo che pensate. Non ha un sensore con una mega risoluzione, dimensioni particolari, funzioni fuori dalla norma. Quello che la rende praticamente unica nel suo genere si chiama global shutter ed è una tecnologia che rischia di cambiare il modo in cui si scatta su mirrorless. In occasione di questa recensione completa abbiamo messo alla prova le capacità della A9 III in tanti contesti diversi, provando soprattutto la sua altissima velocità di scatto. Ecco dunque tutto quello che dovete sapere sulla nuova fotocamera Sony.

Non abbiamo ricevuto la confezione di vendita ufficiale della Sony A9 III, ma sappiamo che all'interno ci sono diversi accessori. Infatti, oltre al corpo macchina troviamo una batteria ricaricabile NP-FZ100, un caricabatterie BC-QZ1, un cavo di alimentazione, la protezione per cavo, la tracolla firmata A9 III e altre coperture per oculare e corpo.

Una confezione abbastanza ricca, dunque, per un modello di fascia altissima che di sicuro non accetta mezze misure. Segnaliamo in particolare la presenza del caricabatteria esterno, un accessorio ormai molto raro nelle confezioni di vendita delle fotocamere.

Insieme alla A9 III abbiamo provato anche il vertical grip VG-C5, quello realizzato appositamente per la A9 III che riprende gli stessi pulsanti. Come ottica invece abbiamo usato il Sony FE 24-70 mm F2.8 GM (SEL2470GM).

Sony A9 III è una macchina professionale, e lo si nota bene anche dai tanti tasti e ghiere che mette a disposizione. Più che il numero, però, è la qualità del feedback che sorprende: i pulsanti hanno una corsa profonda, le ghiere ruotano con un clic preciso e soddisfacente, il senso di solidità generale è ottimo.

A livello di ergonomia e qualità costruttiva, la A9 III è una delle migliori mirrorless che abbiamo mai provato, se non la migliore in senso assoluto.

Rispetto ad altri modelli Sony, sulla A9 III si fanno notare le due doppie ghiere delle modalità, che hanno due livelli (inferiore e superiore) per selezionare esattamente la funzione desiderata. Una bella comodità per arrivare subito dove si vuole, senza dover passare per macchinosi menu software.

Sono disponibili ben 5 pulsanti personalizzabili (C1-C5): due sulla parte superiore, due sul retro e uno sul fronte. Anche le 4 ghiere regolabili (due sulla parte alta, una sul fronte, una sul fronte) sono completamente personalizzabili e non hanno alcuna indicazione stampata.

Sul retro sono presenti sia la ghiera con D-pad integrato che uno stick analogico perfetto per spostare il punto di fuoco. Insomma, una dotazione completissima per una macchina che offre tanto spazio alla personalizzazione.

L'unico piccolo prezzo da pagare per tanta qualità è il peso: siamo oltre i 700 grammi con SD e batteria inserite, ben più di altri modelli simili.

Le dimensioni sono invece simili a quelle di altre Full Frame Sony, come la A7S III o la A7 IV.

  • Sensore: CMOS Exmor R Full-Frame (35,6 × 23,8 mm) da 24,6 MP con filtro passa-basso
  • Processore di immagine: BIONZ XR
  • Stabilizzazione: IBIS a 5 assi (8 stop)
  • Autofocus: AF ibrido rapido (759 punti fase) fino a EV -5
  • Sensibilità: 250-25.600 ISO (espandibile a 125-51.200 ISO)
  • Tempi di scatto:
    • ott. elettronico: da 30" a 1/80.000 di secondo
  • Raffiche: fino a 120 fps in modalità Hi+
  • Flash: non presente
  • Display: LCD TFT da 3,2" con 2.095.104 pixel
  • Mirino: elettronico OLED da 0,64" con 9.437.184 pixel (ingr. 0,90x)
  • Foto:
    • Formati: JPEG, HEIF, RAW (14 bit)
    • Risoluzione massima: 6.000 x 4.000 pixel (in 3:2)
  • Video:
    • Formati: HEVC/H.265, MPEG-4 AVC/H.264
    • Compressione: All Intra, Long GOP (4:2:2 a 10 bit)
    • Risoluzione: fino a 4K @ 120 fps, 1080p @ 120 fps
  • Connettività:
    • memorie: 2 x slot ibridi (SD-UHS II / CFexpress tipo A)
    • porte fisiche: USB-C 3.2 PD, HDMI, Ethernet 1000BASE-T, jack cuffie, jack microfono, foro a vite da 1/4"
    • wireless: Wi-Fi 802.11 ac (Dual Band), Bluetooth 5.0
  • Innesto obiettivi: Sony E mount
  • Batteria: NP-FZ100 da 2.280 mAh
  • Autonomia:
    • foto: 400 scatti (mirino) / 530 scatti (display)
    • video (riprese effettive): 95 minuti (4K)
  • Dimensioni: 136,1 x 96,9 x 82,9 mm
  • Peso:
    • solo corpo: 617 g
    • con batteria e scheda SD: 702 g
  • Colori: nero

Sensore e Processore

Il sensore di Sony A9 III è un Exmor RS full-frame di ultima generazione, con architettura CMOS a strati e memoria integrata.

La risoluzione non è altissima (solo 24 MP) e anche la gamma dinamica è un po' limitata.

Su questo sensore Sony punta tutto sulla velocità di scatto, per merito dell'innovativo sistema global shutter: non c'è un otturatore meccanico, ma un nuovo tipo di otturatore elettronico che si chiude nello stesso tempo su tutta l'ampiezza del sensore.

L'uso del global shutter porta notevoli vantaggi. Prima di tutto la velocità supersonica, perché si può scattare a raffica a 120 fps, usando l'autofocus continuo e senza blackout nel mirino.

Si possono usare velocità di scatto incredibili, fino a ben 1/80.000 di secondo (avete letto bene, uno su ottantamila). Molto interessante anche per la sincronizzazione con i flash esterni, che grazie al global shutter non soffrono problemi di banding o flickering. Attenzione però a selezionare la giusta latenza di scatto, che dovrete regolare a mano a seconda del vostro flash.

Proprio per via della natura tecnologica di questo sensore, nelle foto e nei video di A9 III sono praticamente inesistenti i problemi di rolling shutter.

Tutto questo è possibile anche grazie al rodatissimo processore d'immagine BIONZ XR, già utilizato su tutti gli ultimi modelli Sony di fascia alta. La potenza del processore e le ultime novità in termini d'intelligenza artificiale integrata nel software garantiscono ottime prestazioni generali per tutte le modalità.

Display e Mirino

Altro fiore all'occhiello della Sony A9 III sono gli elementi di visione, entrambi di qualità molto alta. Il mirino è lo stesso della A7S III ed ha al suo interno un pannello OLED da 0,64" con una definizione di ben 9,44 MP.

Il display invece è totalmente nuovo e super versatile. Ha un doppio meccanismo a 4 assi, dunque è sia basculante che completamente orientabile: in un colpo solo riesce ad accontentare sia i fotografi che i videomaker!

Alla prova dei fatti, il meccanismo è comodissimo in tante situazioni. Potrebbe diventare la soluzione definitiva per le mirrorless di fascia alta e speriamo che anche altre aziende prendano ispirazione da Sony per realizzare soluzioni simili.

Ma le buone notizie non finiscono qui, perché il display posteriore di A9 III ha anche un ottimo pannello LCD TFT da 3,2" con risoluzione di 2,09 MP. Come già accennato, è tra i migliori display integrati su una fotocamera che ci è capitato di vedere.

Connettività

Quante porte ci sono sulla Sony A9 III! Anche sotto questo punto di vista non si fa mancare nulla.

Sul lato sinistro (visto dalla parte frontale della macchina) troviamo due slot ibridi, gli stessi visti anche sulla A7S III: supportano sia le schede SD che le più veloci CFexpress A. Una bella comodità su una macchina di questo tipo.

Sulla destra ci sono ben 5 diversi pannelli apribili, con all'interno tanti connettori: due jack audio (per cuffie e microfono), USB-C 3.2 con PowerDelivery, micro-USB multifunzione, Ethernet 1000BASE-T, HDMI a grandezza standard, porta PC Sync. Insomma, una dotazione eccezionale, perfetta anche per l'uso professionale.

Ovviamente ci sono anche le connettività wireless: Wi-Fi 802.11 ac (Dual Band) e Bluetooth 5.0. Inoltre, potete collegare la A9 III al vostro PC tramite USB per usarla come webcam, oppure scaricare l'app Sony Creators' App sul vostro smartphone e accedere a tutte le funzionalità dedicate.

Sony A9 III ha uno slot per una batteria modello NP-FZ100 da 2.280 mAh, utilizzata anche su tutte le altre mirrorless Sony di fascia alta. Per una macchina di questo tipo, la capacità è però un po' bassa.

L'azienda dichiara che si possono scattare fino a 400 foto usando il mirino, oppure 530 foto con il display. L'autonomia per la ripresa video è pari a circa 95 minuti a risoluzione 4K.

Dalle prove che abbiamo condotto, questi dati sono un po' alti. Ovviamente molto dipende da come e quanto si utilizza la fotocamera e le sue funzioni più peculiari, ma l'impressione generale è che l'autonomia non sia eccezionale, solo ok.

Per fare un esempio, con una ricarica completa siamo arrivati a scattare circa 50 immagini in RAW (col mirino) e abbiamo registrato 50 minuti di video 4K (riprese effettive). Un valore complessivo che non è molto soddisfacente.

Proprio per questo esiste il vertical grip VG-C5, realizzato appositamente per la A9 III. All'interno è possibile mettere due batterie NP-FZ100, andando a raddoppiare l'autonomia totale della macchina.

Abbiamo provato la Sony A9 III con il nuovo firmware aggiornato alla versione 2.0 (rilasciata il 24 aprile 2024). L'esperienza software è ben progettata e ricalca in pieno la struttura vista su altri modelli recenti di casa Sony, come la A7C II.

I menu di Sony sono facilmente accessibili, con una buona organizzazione di tutte le voci, anche se rimane sempre un po' di confusione in alcune sezioni, sin troppo piene di parametri personalizzabili. Le pagine di riepilogo dei parametri di scatto o registrazione (chiamate "Principale") sono sempre una buona idea e permettono di regolare rapidamente le impostazioni più importanti.

Nel corso degli anni l'azienda giapponese è riuscita ad aggiungere grande valore alla parte software delle sue fotocamere e su questa A9 III i miglioramenti si vedono tutti. Non mancano, ad esempio, tutte le più importanti modalità avanzate per la gestione del fuoco e dalla qualità d'immagine, come Auto-Framing, Focus Map, Breathing Compensation e altro ancora.

Autofocus

Una delle funzionalità più migliorate delle ultime generazioni di macchine serie Alpha è l'autofocus, che su questa Sony A9 III raggiunge livelli di eccellenza. Il sistema ibrido ha ben 759 punti a rilevamento di fase, che coprono quasi interamente l'ampiezza del sensore. Ottima anche la sensibilità al buio, che arriva fino a EV -5.

La cosa che più colpisce di questo sistema è il tracciamento in tempo reale dei soggetti, mai così preciso e affidabile su una Sony. Grazie alla possibilità di scattare a 120 fps con supporto dell'autofocus continuo, è possibile avere un rilevamento velocissimo dei soggetti e delle scene, che vengono agganciati e tenuti a fuoco per tutto il loro movimento.

Grazie al supporto dell'AI Processing Unit dedicata, la A9 III permetti di fare il tracking continuo di umani (occhi, volto, corpo), animali (occhi, volto, corpo), uccelli (occhi), aerei, treni, auto, insetti e molto altro.

Abbiamo messo alla prova il sistema autofocus con raffiche alla massima velocità su uccelli in volo e altri soggetti in movimento rapido: le prestazioni sono state sempre eccellenti. Sia chiaro, il tasso di affidabilità del sistema non è del 100%, in alcuni scatti della raffica è possibile che il fuoco non sia perfetto, ma siamo comunque su percentuali elevatissime.

Stabilizzazione

Anche per la stabilizzazione sul sensore la Sony A9 III fa un piccolo passo avanti rispetto agli altri modelli di serie Alpha, visto che supporta un sistema IBIS a 5 assi che compensa fino a 8 stop.

Sulla carta è un valore altissimo e anche nella pratica le prestazioni sono eccezionali. Proprio per la natura di questa macchina, avere un sistema di stabilizzazione così ben realizzato è fondamentale.

Pensiamo, ad esempio, all'utilizzo con ottiche lunghe (200-600 mm) per la fotografia sportiva o naturalistica: avere uno stop di compensazione in più è molto utile.

Come da tradizione, Sony permette di usare diverse modalità SteadyShot, regolabili nelle impostazioni della macchina. Con la modalità "Dinamico attivo" si riescono ad ottenere riprese super stabili, al costo di un piccolo crop dell'immagine.

Partiamo da un assunto fondamentale: Sony A9 III punta sulla velocità di scatto, non sulla qualità d'immagine. Ciò non vuole dire che le foto siano scarse, ci mancherebbe altro, ma serve a dare la giusta indicazione per capire questa le valutazioni a seguire.

Come già detto, il sensore stacked con global shutter ha una risoluzione di 24,6 MP, che possono sembrare pochi per una Full Frame di fascia altissima. In effetti lo sono, in senso assoluto, e anche la gamma dinamica non è delle migliori, tant'è che la stessa Sony non la indica in maniera esplicita nelle specifiche della macchina.

Un dato importante ce lo fornisce, però, la sensibilità del sensore, che è molto più limitata rispetto ad altri modelli Alpha: l'intervallo nativo è di 250-25.600 ISO.

La gestione del rumore digitale è solo "buona", non eccezionale. Quando si scatta con poca luce la qualità inizia a degradarsi già intorno a 5.000 ISO, quando inizia a formarsi un po' di granulosità.

Detto questo, gli scatti di A9 III sono comunque di livello elevatissimo e non sfigurano a confronto con altre sorelle della gamma Sony. Non è certamente la macchina con la miglior definizione o quella che ha la massima resa cromatica, perché il suo mestiere è un altro: catturare gli istanti, anche quelli minimi, e produrre immagini piacevoli e a fuoco.

Su questo punto non ci sono dubbi che questa sia la Alpha giusta, più capace in assoluto. Ne parleremo meglio nella sezione dedicata alle raffiche, che trovate più in basso.

JPEG originali

RAW elaborati

Prova ISO

Raffiche

Nelle gallerie in basso trovate ben cinque serie di immagini a raffica scattate a 120 fps con la Sony A9 III. E vogliamo sottolineare una cosa: sono 120 fps veri, con autofocus continuo e riconoscimento dei soggetti attivati.

Se la qualità d'immagine non è al top, la possibilità di scattare a velocità così alta compensa qualsiasi altra lacuna, perché sblocca un nuovo livello per i fotografi sportivi e naturalistici.

Avere a disposizione una raffica così rapida è fondamentale per cogliere uno sportivo, un animale o una vettura da gara nell'istante preciso che desideriamo, cristallizzando il movimento. Le prestazioni dell'autofocus sono eccezionali nel tracciare i volti e gli occhi dei soggetti, con una grande affidabilità.

Nelle foto agli uccelli in volo abbiamo ottenuto risultati strepitosi: A9 III è riuscita a mettere a fuoco perfettamente l'occhio degli animali anche durante una planata velocissima verso terra o un movimento imprevedibile in aria.

Discorso simile per i canottieri in esercizio con i loro remi, colti perfettamente nell'atto.

Una funzionalità da citare in tema di raffiche è il salvataggio delle immagini in pre-scatto, che si attiva quando premiamo a metà il pulsante di scatto e/o il tasto AF ON. In questo modo, la raffica parte ancora prima che si prema fino in fondo il tasto di scatto (fino a 1 secondo prima) e permette di non perdersi l'inizio dell'azione del nostro soggetto.

Può sembrare una funzione secondaria, invece per noi è uno dei grandi vantaggi di una macchina come questa, che scatta ancora prima di averglielo chiesto.

L'unica cosa a cui dovete fare attenzione sono le memorie: scattando ad alti fps la macchina dovrà salvare centinaia di foto in poco tempo, dunque dotatevi di schede SD o CFexpress di ultima generazione con alta velocità di scrittura, altrimenti dovrete attendere troppo tra una raffica e l'altra.

Raffica 1

Raffica 2

Raffica 3

Raffica 4

Raffica 5

Dal punto di vista della registrazione video la Sony A9 III ha alcuni vantaggi indiscutibili: 4K a 120 fps senza crop e completa assenza di rolling shutter. Non male, vero?

A questo si aggiungono le tantissime modalità di registrazione proposte da Sony, l'ottima stabilizzazione, i nuovi tempi multipli di 24 (48, 96) e tante altre funzionalità interessanti. L'unica cosa che manca è la registrazione in 8K, che sarebbe stata davvero la ciliegina sulla torta.

Come detto per la qualità d'immagine delle foto, però, anche quella dei video non è al top assoluto. Altre Full Frame di Sony e delle marche concorrenti riescono a tirare fuori riprese dalla qualità pura più elevata, con un miglior livello di dettaglio e resa cromatica.

Anche in questo caso è necessario capire bene a cosa può servire una A9 III. L'uso del global shutter e l'assenza di rolling shutter permettono di ottenere riprese praticamente perfette per i soggetti in movimento, in particolare per le auto, le moto, i treni e altri mezzi veloci.

Se volete riprendere questo tipo di scene, allora una macchina come A9 III può essere la vera salvezza.

Non manca il supporto alla modalità LOG, con profili S-Log3 e S-Cinetone. Badate bene che attivando gli ISO flessibili il valore di base nativo è 2000 ISO, abbastanza alto per una Alpha. Tra l'altro, A9 III non ha un vero meccanismo dual ISO, quindi il rumore ad alti ISO può presentarsi in maniera molto pronunciata.

Sony A9 III è in vendita a partire da gennaio 2024 e ha un costo di listino di 7.000€. Si tratta di una macchina ultra professionale, dunque difficilmente la troverete sui classici store online per l'elettronica di consumo: si acquista più facilmente nei centri ottici specializzati in fotografia.

Il prezzo, come facilmente intuibile, la rende una macchina esclusiva, pensata per pochi eletti. Il target giusto per la A9 III sono i fotografi professionisti, specializzati in fotografia sportiva e/o naturalistica.

D'altronde, i vantaggi di questa fotocamera sono dedicati proprio a chi ha bisogno di grande velocità di scatto, lo abbiamo detto e ripetuto in tutte le salse, mentre sono praticamente inutili per altri tipi di fotografi.

Sulla carta, non esiste una vera concorrente che proponga caratteristiche comparabili alla A9 III. Grazie al global shutter è praticamente unica nel suo genere. Ci sono certamente altre macchine veloci e che tirano fuori scatti di qualità anche più alta della A9 III, ma nessuna gioca davvero nel suo stesso campionato.

Se avete bisogno di alta velocità ci sono, ad esempio, le concorrenti Canon R3 e Nikon Z9, entrambe molto affidabili, mentre sempre in casa Alpha troviamo l'ammiraglia Sony A1 che può ancora dire la sua, soprattutto in termini di qualità.

Resta il fatto che la A9 III sia un modello di nicchia, che probabilmente vedremo tra le mani dei fotografi alle Olimpiadi e nei grandi stadi, pronta ad immortalare le gesta dei grandi atleti.

Se siete semplici fotoamatori, dovete guardare altrove.

Giudizio Finale

Sony A9 III

Sony A9 III fa tante cose ma una sola è quella che la rende unica: la raffica a 120 fps, che coglie ogni istante, sempre perfettamente a fuoco. Una fotocamera iper professionale, pensate per una nicchia di professionisti specializzati in fotografia sportiva o naturalistica. Da questa super esclusività deriva il prezzo elevatissimo, da vera top gamma: giustificato per chi sa come sfruttarla davvero, inaffrontabile per tutti gli altri. La qualità d'immagine non è al top, ma è ben compensata dal supporto del global shutter, che da ora rischia di diventare la tecnologia più desiderata da tutti i fotografi del mondo. Se volete essere tra i primi a sperimentarla su Full Frame, allora la Sony A9 III vi aspetta.

Sommario

Software e Prestazioni 9.5

Pro

  • Sensore con global shutter
  • Raffiche a 120 fps
  • Autofocus eccezionale
  • Stabilizzazione a 8 stop
  • Ergonomia di alto livello

Contro

  • Autonomia solo ok
  • Qualità d'immagine non al top

Vezio Ceniccola

Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.

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