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A due anni dalla precedente generazione Sony rinnova le sue migliori cuffie around ear e lancia sul mercato le WH-1000XM5, modello di gran pregio che si va subito a posizionare sul gradino più alto della loro line up. Le sto provando dal giorno del debutto, un paio di mesi fa, e da allora ho potuto saggiare tutte le migliorie apportate (e anche qualche limite). Il passo in avanti pare evidente, soprattutto sotto il punto di vista tecnologico, ma la casa giapponese ha dovuto sottostare anche a qualche piccolo compromesso che manterrà ancora attuali i modelli precedenti.
Non cambia la denominazione, sempre complessa e certamente poco fluida, ma su questo fronte Sony sta facendo uno sforzo generale che punti alla semplificazione. Chissà che anche qui si arriverà alle cuffie "Mark Xxxx"...
SOMMARIO
LA CUSTODIA, I MATERIALI E IL DESIGN
Belle sono belle, un po' più minimal e legate ovviamente alle linee della famiglia, ma qualcosa è cambiato: per assurdo risultano un po' più "ingombranti" della precedente generazione per una precisa scelta costruttiva che non permette di piegare l'archetto.
La sensazione è di avere a che fare con delle cuffie di fascia alta, nonostante sia presente una forte impronta green che, anche qui, include plastica riciclata ed un packaging eco-friendly. Cuscinetti morbidissimi di nuova concezione e archetto ridisegnato: l'anima è infatti circolare, più minuta e meno rigida di quanto non fosse nelle generazioni passate, aumentando così il comfort senza alcun compromesso. Facile da allungare o accorciare per pareggiare le diverse misure del cranio, ed elastico quanto basta per non dare fastidio una volta che le si indossa.
Non c'è alcuna certificazione contro i liquidi, o almeno non è specificata dalla casa madre, e questo aspetto conferma la volontà di non spingere questo tipo di soluzione per le attività sportive. Nessuno me ne voglia, ma al giorno d'oggi trovo assurdo pensare a delle over-ear per qualsiasi attività che porta a sudore e stress fisico, soprattutto vista l'abbondanza di piccole e leggerissime true wireless (avete visto ad esempio le LinkBuds S sempre di Sony? Ve ne parlo qui).
Le WH-1000XM5 sono con tutta probabilità le cuffie around ear più comode che abbia mai provato (247g), cosa che mi è stata confermata avendo avuto la possibilità di "stressarle" in un lungo viaggio per svariate ore consecutive. L'archetto imprime la giusta forza sulle orecchie che permette l'aderenza necessaria, ma non va oltre. Peccato solo che, al collo, non si possano ripiegare con i padiglioni rivolti verso il basso ma solo verso l'alto, cosa che non ha molto senso.
Dai vecchi case tutti rigidi si passa ad uno semirigido, un po' più grande ma con i fianchi a fisarmonica, che permette di ridurre lo spessore e schiacciare così il tutto una volta riposto in borsa o in valigia. All'interno c'è soltanto un altro piccolo alloggio magnetico per il cavo jack e per quello type-C in dotazione.
UN PIACERE PER LE ORECCHIE
A distinguere le WH-1000XM5 è la tecnologia Sony, soprattutto quella di cancellazione del rumore di fondo. Una volta indossate, e saggiata una comodità già elogiata abbondantemente, si nota subito un netto salto in avanti nel ANC. Questo avviene grazie agli 8 microfoni (contro i 4 della 4° gen) disseminati tra i due padiglioni e al processore integrato V1 che si aggiunge al processore HD QN1 già visto due anni fa. Insomma più capacità di ascolto dei rumori circostanti, più potenza di elaborazione di questi dati e riproduzione attiva della gamma di suoni, uguali e contrari, che ci isolano a dovere anche in mezzo agli schiamazzi.
Altro fattore non indifferente, che un orecchio allenato percepisce subito, è la delicatezza con cui l'ANC effettua tutto questo: a differenza del passato, infatti, si ha meno pressione sonora ed un fastidio praticamente assente. A volte, pur di annientare i suoi esterni, le cuffie di nuova generazione ci "sparano" contro delle frequenze utili allo scopo, risultando un po' invasive. Il design e la scelta dei materiali infine giocano un ruolo da non sottovalutare: indossate le WH-1000XM5, da spente, si percepisce immediatamente un discreto isolamento dovuto ai cuscinetti. E quindi, se ci fosse una cosa esattamente immersa nel vuoto cosmico della situazione
La qualità del suono è stata ancora migliorata grazie ad un nuovo driver da 30mm progettato per l'occasione, è garantito lo standard Hi-res wireless via LDAC e non mancano tutte quelle chicche capaci di rendere l'esperienza d'uso più semplice. Penso alla solita e utilissima funzione "speak-to-chat" che riduce in un istante il volume di ciò che stiamo ascoltando non appena accenniamo una sillaba.
A proposito di conversazioni, sembra leggermente migliorata anche la qualità in chiamata, si passa così dai 2 microfoni beamforming ai 4 delle WH-1000XM5 con tanto di AI. Mi aspettavo qualcosa in più, sarò sincero, i suoni sono infatti ben distinguibili e apprezzabili ma restano leggermente sporchi e su questo Sony può sicuramente lavorare ancora per alzare l'asticella.
FUNZIONI E AUTONOMIA
Grazie alla solita applicazione Headphones, che consiglio vivamente di installare sia su Android sia su iOS, si entra poi in un mondo fatto di personalizzazioni e funzioni che espandono per davvero l'esperienza d'ascolto. Tralasciamo per un attimo le ovvie equalizzazioni e configurazioni, dall'App possiamo gestire rapidamente il "multipoint" e l'associazione a più dispositivi, così da usare le cuffie più liberamente. Si può attivare il "Quick Access" per entrare con un tap direttamente su Spotify senza passare dallo smartphone, e ancora attivare le impostazioni del "360 Reality Audio".
Lato connettività poco da lamentarsi se non la mancanza del chip NFC che, in passato, facilitava oltremodo il pairing. Mi spiace non averlo, ma è altrettanto vero che basta pigiare un po' più a lungo il tasto di accensione per attivare la modalità di associazione. Le gestures sono poche e chiare, tutti i controlli sono concentrati sul padiglione destro e con qualche swype permettono facilmente di mettere in play/pausa un brano, mandare avanti o indietro e attivare l'assistente virtuale scelto (Google o Alexa). Entrambi rispondono rapidamente alle richieste.
Confermata l'autonomia di lunga durata, Sony parla di 30h con carica completa e porta USB-C che supporta adesso lo standard Power Delivery (PD) per avere in pochi minuti l'equivalente di qualche ora di riproduzione. Secondo i miei calcoli quella reale si attesta attorno alle 27-28 ore, ma bisogna sempre considerare se l'ANC è attivo o meno. Non le ho certo portate per più di un giorno consecutivamente ma si ha la sensazione poter andare avanti delle settimane se si limita l'utilizzo giornaliero.
DISPONIBILIT E PREZZO
Sii posizionano al vertice ed è quindi prevedibile un listino alto a 420 euro nelle due colorazioni nera e beige, un pelo più in alto delle WH-1000XM4 che resteranno sul mercato (ufficialmente) a 380 euro. Inutile forse dire che per poche decine di euro avrebbe poco senso puntare sul vecchio modello, alla luce di tutte le migliorie che sono stata apportate in questi anni di sviluppo. Ma il vecchio modello non è da escludere completamente per due ottimi motivi: il prezzo online (attestato intorno alle 250 euro) e la maggior portabilità, soprattutto per chi viaggia tanto.
Le nuove WH-1000XM5 hanno ricevuto in rete un piccolo ritocco e sono adesso poco sotto la soglia dei 400 euro, ma anche nelle prime settimane sono andate ancora più giù e, per questo, consiglio di monitorarle per risparmiare qualcosa. Probabile che ritorneranno in sconto (più sostanzioso) non appena sarà terminato questo periodo estivo di viaggi, d'altronde sono delle cuffie pensate anche a questo scopo.
Di certo si scontrano nel mondo consumer con le AirPods Max, seppure queste ultime si possano apprezzare appieno soltanto se si possiede un altro dispositivo Apple come fonte e questo rappresenti un limite in generale. Se le AirPods Max, da una parte, possono risultare un passettino in avanti nella cancellazione del rumore e nella qualità del suono, bisogna considerare la maggior apertura dei Sony e delle sue WH-1000XM5 all'intera platea di potenziali utilizzatori.
PRO E CONTRO
VIDEO