Recensione Turtle Beach Stealth 500 Gen 3 e Stealth 600 Gen 3: risparmiare o investire 20€?

3 months ago 127

La differenza di prezzo che c'è tra le cuffie Turtle Beach Stealth 500 Gen 3 e le Stealth 600 Gen 3 è di circa 20€, stando ai costi di listino. Parliamo dei nuovi modelli di cuffie dell'azienda, pensate espressamente per il gaming: vale la pena risparmiare o investire quei 20€ di differenza? Ve le racconto nella (doppia) recensione, ma non prima di avervi ricordato che abbiamo recensito anche le nuove Turtle Beach Atlas Air.

Indice

Turtle Beach Stealth 500 Gen 3 vs Stealth 600 Gen 3

Nella tabella in basso potete visualizzare le principali differenze tra le Turtle Beach Stealth 500 Gen 3 e le Turtle Beach Stealth 600 Gen 3. Per un resoconto più completo sui due modelli, però, vi consiglio di leggere le disamine dei rispettivi modelli più in basso.

  Turtle Beach Stealth 500 Gen 3 Turtle Beach Stealth 600 Gen 3
Peso 233 grammi 599 grammi
Dimensioni 214 x 180 x 89 mm 218 x 198 x 95 mm
Driver 40 mm 50 mm Nanoclear
Risposta in frequenza 20 Hz - 20 kHz 20 Hz - 20 kHz
Connettività dongle a 2.4 GHz e Bluetooth 5.2 con QuickSwitch dongle a 2.4 GHz e Bluetooth 5.2 con QuickSwitch
Microfono Flip-to-mute Flip-to-mute con cancellazione del rumore
Batteria Fino a 40 ore di autonomia Fino a 80 ore di autonomia
Extra Multipiattaforma, archetto con banda elastica Multipiattaforma, cuscinetti con tessuto traspirante

Recensione Turtle Beach Stealth 500 Gen 3

Curiosa la scelta di Turtle Beach di commercializzare una variante leggermente più economica delle Stealth 600 Gen 3, per cercare di abbracciare più utenza possibile, ma vi metto già in guardia: le differenze rispetto al modello più costoso non così poche come potreste pensare. E, soprattutto, non sono tutte delle mancanze, anzi.

Quel che si apprezza fin da subito è il design, di certo più minimale e moderno rispetto alla precedente generazione. L'archetto è particolarmente interessante, poiché caratterizzato da un supporto in tessuto elastico che offre una distribuzione uniforme del peso sulla testa.

Tra l'altro pesano davvero poco, appena 233 grammi.

Il supporto è regolabile per adattarsi a diverse dimensioni, ma gli utenti con le teste più grandi potrebbero trovarlo un po' stretto, anche perché tendenzialmente vi è un po' di pressione sulle orecchie.

Le cuffie presentano padiglioni auricolari di forma rettangolare, in grado di fornire un discreto isolamento acustico. I cuscinetti sono morbidi ed in memory foam, ma tenete a mente che sono rivestiti in similpelle, non il migliore dei materiali, specie nei momenti più caldi. Il resto della costruzione è del tutto in plastica che trattiene un po' le impronte.

Sul lato sinistro della cuffia troviamo il microfono integrato, che può essere facilmente sollevato per essere silenziato. I controlli per il volume e altre funzioni sono posizionati sul padiglione auricolare, inclusi i pulsanti per l'accensione, la modalità audio (programmabile via software Swarm II), la sincronizzazione Bluetooth e il QuickSwitch, per il cambio da wireless a Bluetooth.

Ci sono poi due rotelline, uno per il ritorno del microfono in cuffia, l'altro per il volume. Questi controlli sono facilmente accessibili e intuitivi da usare, come da tradizione.

L'unità in test è quella per PlayStation, che funziona anche su PC, Nintendo Switch e in generale sui dispositivi dotati di Bluetooth. Nonostante supporti sia la connettività via Bluetooth, sia quella tramite ricevitore wireless, non è possibile utilizzarle in contemporanea.

Per quanto riguarda la qualità sonora, abbiamo a bordo dei driver da 40 mm con una classica risposta in frequenza 20 Hz - 20 kHz. La qualità d'ascolto non è lontana da quanto visto in altri headset dell'azienda, come nelle Stealth 600 Gen 2 Max: buona per i videogiochi competitivi o in cui l'audio ambientale e spaziale è vitale, ma la resa degli alti, medi e bassi rimane comunque abbastanza piatta, quindi non sono l'ideale per l'ascolto di musica.

L'autonomia è di circa 40 ore, un valore non da record ma senz'altro molto buono, anche perché mi ha permesso di fare una settimana lavorativa senza mai caricarle.

Sottolineo però che, come le Atlas Air, sfruttano la dissolvenza del suono: non appena si comincia ad ascoltare un qualche tipo di contenuto, se le cuffie sono state inattive per qualche manciata di secondi, l'audio rientra in cuffia, appunto, con una piccola dissolvenza. È come se le cuffie andassero in standby per preservare la batteria, opzione che avrei preferito fosse disattivabile: non è un problema per il gaming, anche perché in tal caso sarebbero sempre attive, ma lo potrebbe essere se desiderate utilizzarle anche per la produttività.

Turtle Beach Stealth 500 Gen 3 sono disponibili su Amazon Italia al prezzo di 89,99€ nelle versioni PlayStation e Xbox nella sola colorazione nera. A seguire, invece, è possibile ascoltare un test di registrazione del microfono, che è di qualità più che sufficiente, senza acuti.

Recensione Turtle Beach Stealth 600 Gen 3

Turtle Beach Stealth 600 Gen 3 non è un modello troppo diverso dalle Stealth 500 Gen 3, ma, come già anticipato, vi sono delle differenze che le rendono migliori in certi lati, e il cui investimento di 20€ potrebbe valere la pena, nel caso foste indecisi tra i due.

Si parte dal design, che purtroppo perde la banda elastica e più che raddoppia il peso (599 contro i 233 grammi delle Stealth 500), per un archetto comunque imbottito. Ne guadagnano i padiglioni, che qui sono ruotabili, così da poterli appoggiare sulle spalle: in più, i cuscinetti sono rivestiti in tessuto, materiale certamente più fresco della similpelle, oltre che più longevo. Nel complesso ho preferito la leggerezza delle 500, sebbene i padiglioni in tessuto siano indubbiamente migliori.

Malgrado la risposta di frequenza sia la medesima delle 500, queste Stealth 600 Gen 3 offrono un audio più potente grazie ai driver Nanoclear da 50 mm, contro i 40 mm del modello più economico. Nulla che possa sconvolgere troppo gli equilibri già descritti per le 500, ma i driver respirano sicuramente meglio e il suono che ne viene fuori è certamente meno sacrificato.

Migliore anche il microfono, sia nella qualità della cattura, sia nell'implementazione di un algoritmo di cancellazione del rumore.

Ho notato però che l'asticella è un po' più molla delle Stealth 500, personalmente preferisco la maggiore rigidità di quest'ultima. Deludente il ritorno in cuffia, il quale, anche se posto al minimo, restituisce un lieve rumore di fondo un po' fastidioso.

Chiudiamo con una segnalazione sull'autonomia davvero notevole, poiché possono tenervi compagnia fino a 80 ore consecutive (sempre con dissolvenza del suono). Un risultato eccezionale, tale per cui non le ho mai caricate durante i miei test, considerando che sono riuscito a fare più di una settimana di riproduzione continua.

Il prezzo delle Turtle Beach Stealth 600 Gen 3 è di 109,99€ nelle versioni PlayStation e Xbox nella sola colorazione nera, ma sul sito ufficiale potete acquistare anche la versione bianca.

Considerazioni sul software Swarm II

Per quanto riguarda il software, ovviamente fa capolino Turtle Beach Swarm II su PC Windows, Android e iOS, cioè l'hub che racchiude anche le altre periferiche da gaming del produttore, come il Turtle Beach Burst Air II, ed è lo stesso presente sulle Turtle Beach Atlas Air.

Da qui potrete impostare un po' di tutto, dall'equalizzazione a 10 bande, fino alla sensibilità del microfono e alla modalità Superhuman Hearing. Presenti poi all'appello le macro con le quali attivare o attivare alcune funzioni delle cuffie direttamente tramite la tastiera, come il ritorno in cuffia o la stessa Superhuman Hearing.

Segnalo però di aver avuto delle problematiche nell'aggiornamento del firmware sia con le Stealth 500 Gen 3, che con le 600 Gen 3, causata da alcune disconnessioni di troppo, circa quattro prima di portarlo a compimento. La situazione sembra essersi stabilita dopo il primo update, mi prende sottolinearlo per dovere di cronaca.

Altre cuffie gaming da considerare

Date un'occhiata anche alle altre cuffie gaming che abbiamo provato di recente, perché ci sono diverse soluzioni che potrebbero essere ancora più indicate per voi. A seguire trovate i link diretti per la pagina delle migliori cuffie gaming e per tante recensioni fatte dalla nostra redazione.

I sample sono stati forniti da Turtle Beach, che non ha avuto un'anteprima di questa recensione testuale e non ha fornito alcun tipo di compenso.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Turtle Beach Stealth 500 / 600 Gen 3

Si rivela meno scontato del previsto scegliere tra le Turtle Beach Stealth 500 Gen 3 e le Stealth 600 Gen 3. Le prime offrono una maggiore leggerezza e un maggiore comfort per teste non molto grandi, mentre le seconde garantiscono dei driver più grandi, dei cuscinetti rivestiti in tessuto, un'autonomia eccezionale ed un microfono con cancellazione del rumore. Sta a voi scegliere se risparmiare o investire i 20€ che le distanziano sulla base delle caratteristiche descritte: personalmente, opterei per le 600 senza esitazione. In ogni caso, entrambe rappresentano una buona evoluzione del precedente modello, che nel tempo potrebbero diventare più appetibili con le offerte.

Voto finale

Turtle Beach Stealth 500 / 600 Gen 3

Pro

  • Memory Foam e QuickSwitch per entrambe
  • La comodità della banda elastica delle Stealth 500
  • Autonomia eccezionale e cuscinetti in tessuto delle Stealth 600

Contro

  • Resa sonora nella media
  • Cuscinetti in similpelle per le Stealth 500
  • Stealth 600 meno comode delle 500

Giorgio Palmieri

Giorgio Palmieri Da oltre 10 anni scrive sulle pagine del network di SmartWorld. Adora la tecnologia come Winnie The Pooh con il miele. Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.

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