Recensione Ultros: un'esplosione di colori in un mondo troppo buono

5 months ago 154

Negli ultimi anni il genere dei metroidvania ha trovato nuova linfa, grazie soprattutto al successo di titoli che hanno inserito elementi roguelite e GDR per innovare il genere. Mi riferisco a capolavori molto celebrati come Hollow Knight, Ori and the Will of the Wisps ed ovviamente la serie Metroid, ma anche Dead Cells, Axiom Verge, il recentissimo Prince of Persia: The Lost Crown. Insomma, tanta roba, anche abbastanza variegata, in grado di accontentare palati differenti. In tale contesto, però, il protagonista di questa recensione rappresenta quasi un unicum.

Ultros è un gioco con caratteristiche peculiari, realizzato su una base molto solida e coerente, con elementi di design che lo rendono immediatamente riconoscibile. Una struttura ben definita, che per diventa quasi limitante in alcuni momenti. Ne parliamo insieme per scoprire uno dei metroidvania più speciali che potete giocare oggi.

Scheda videogioco

  • Publisher Kepler Interactive
  • Sviluppatore Hadoque
  • Genere Metroidvania, Platform
  • Numero giocatori Giocatore singolo
  • Lingua Italiano
  • Disponibile su

Cos'è Ultros

Ultros è un gioco indie sviluppato dal team Hadoque e pubblicato da Kepler Interactive. Come struttura appartiene al genere dei metroidvania in stile platform, con un mondo di gioco completamente interconnesso ed esplorabile a piacimento. Ha anche meccaniche da gioco di ruolo (albero delle abilità) e da roguelite (loop temporali), che rendono l'avventura ancora più intricata.

La prima peculiarità da notare è lo stile estetico curatissimo, frutto del lavoro di Niklas Åkerblad, meglio conosciuto con lo pseudonimo El Huervo. I colori accesi, le linee fluide e gli elementi organici sono i segni distintivi dell'artista svedese, e in questo gioco si ritrovano in ogni angolo.

Altro concetto fondamentale da chiarire subito è l'attenzione al mondo naturale, che in Ultros è onnipresente. Il gameplay è molto influenzato da elementi di fauna e di flora, dalla linfa che scorre e s'infonde in ogni creatura. Una scelta non casuale, anzi voluta con decisione dal team di sviluppo.

Nel gioco non sono presenti dialoghi, solo effetti sonori.

La parte testuale è completamente tradotta in italiano.

Storia e Atmosfera

La storia di Ultros inizia dal nulla. La protagonista Ouji si risveglia dal sonno in un ambiente brulicante di vita vegetale, il Sarcofago, subito pronta all'esplorazione. Non sappiamo nulla di lei, né del mondo in cui siamo stati catapultati.

Ben presto facciamo la conoscenza di alcuni personaggi che ci accompagneranno per gran parte del gioco: Wallet, Gardner, Vasa, Qualia e poi altri ancora. Ad ogni incontro capiamo un pezzo in più della loro storia e del mondo di gioco, ma bisogna stare attenti, perché non tutti saranno amichevoli.

Il ruolo di Ouji si fa chiaro solo nelle parti avanzate della storia: bisogna intervenire pesantemente nell'ambiente del Sarcofago, affrontare i suoi mostri più pericolosi e sconfiggere il demone finale, che si chiama appunto Ultros. Un destino abbastanza scontato per un'eroina di questo tipo, anche se in un gioco simile niente è mai scontato.

Il tempo, infatti, non viaggia in senso lineare, ma ciclico.

La storia si sviluppa attraverso i loop temporali, che possono essere anche rivissuti all'occorrenza. Il cammino non è tracciato, possiamo scegliere di vivere l'avventura in modi molto differenti. Non è una storia facile da interpretare, dunque, nè semplice da seguire.

L'atmosfera del Sarcofago è vivacissima, popolata da un gran numero di animaletti e mostriciattoli, ma soprattutto da piante, alberi, organismi vegetali. Sullo sfondo di alcune ambientazioni si riconoscono strutture particolari, che danno il contesto dell'ambiente in cui ci troviamo.

Il concetto di fondo gira intorno al rispetto per la natura e per gli esseri viventi, anche se a volte fatica ad uscire fuori, sommerso dalla rapidità del gameplay. Anche perché la narrazione vera e propria avviene solo tramite i rari dialoghi testuali e le memorie dei personaggi, che si trovano sotto forma di "collezionabili" nei punti più nascosti della mappa. Insomma, per capire fino in fondo la trama bisogna proprio impegnarsi.

Gameplay

Il cuore del gameplay di Ultros non viene svelato subito al giocatore.

Nelle prime ore di gioco, infatti, sembra un classico metroidvania con una protagonista agile e battagliera, in grado di saltare ovunque e combattere con la sua spada affilata. I movimenti di Ouji sono fluidi, coreografati, danno grande soddisfazione quando si effettuano combo con la spada o salti acrobatici.

Il set di attacchi è molto ampio: ci sono attacchi leggeri e pesanti, combo, attacchi dall'alto e in salto, contrattacchi, scivolate e schivate in aria. Il sistema di controllo è sempre reattivo e dinamico, molto piacevole da usare.

Esplorando l'ambiente del Sarcofago è possibile trovare delle capsule in cui salvare la partita. Quando si sta all'interno della capsula, si può anche entrare nella Corteccia e sbloccare nuove abilità speciali, che influiscono sia sul movimento che sul combattimento, oltre che su altri elementi di gioco.

Non esiste una vera e propria "moneta di gioco". Le abilità della Corteccia si sbloccano usando punti nutrimento, divisi in quattro categorie, e si ottengono mangiando la carne dei nemici uccisi o i frutti prodotti dalle varie piante che troviamo in giro.

Molto interessante la meccanica di "rarità" delle parti dei nemici sconfitti: i resti saranno di qualità migliore (e forniranno più punti) se useremo una maggior varietà di attacchi.

La missione principale del gioco è di sconfiggere il demone Ultros, eliminando i 7 sciamani che lo tengono rinchiuso e aprendoci la porta per entrare nel suo antro. Ogni sciamano si trova in una regione diversa della mappa, e questa sarà la scusa per farci visitare tutte le ambientazioni di gioco.

Dopo aver eliminato ogni sciamano avremo un premio: un nuovo estrattore. Grazie a questi strumenti potremo utilizzare abilità speciali, come il doppio salto, il taglio delle piante, lo scavo nel terreno e altri ancora. Ottenere questi poteri è fondamentale per poter accedere a nuove zone della mappa.

Più andremo avanti e più capiremo che la meccanica fondamentale di Ultros non sta né negli attacchi né nei poteri dell'estrattore. La cosa più importante in questo gioco sono i semi e le piante.

In alcune zone del terreno è possibile piantare i semi che abbiamo nell'inventario e far crescere le piante riteniamo più giuste.

Possiamo piantare alberi con una larga piattaforma in cima, in grado di farci saltare più in alto, oppure un prato che rende più veloce il nostro movimento, o anche strani alberelli che spruzzano in liquido rosso e generano escrescenze sui bordi del terreno utili per i nostri salti. Le possibilità sono tante e sta a noi saperle sfruttare.

Quando inizieremo a padroneggiare le abilità da giardiniere e saremo arrivati oltre la metà del gioco, capiremo che le piante sono ancora più importanti del previsto. Sul fondo del Sarcofago c'è una pianta speciale, da cui scorre una linfa vitale in grado di diffondersi attraverso i fiori. Si tratta di una vera e propria rete di comunicazione vegetale, che può essere collegata a tutte le piante ma anche alle capsule per il salvataggio, alle statue e ad alcune creature particolari.

Una volta scoperta questa particolare dinamica della linfa vitale, lo scopo stesso del gioco subirà un netto mutamento: avrete a disposizione tre strade diverse per tre diversi finali e starà a voi scegliere.

A conti fatti, è un gameplay che funziona, che diverte, ma che alla lunga può appesantire. Nelle parti più avanzate del gioco, mi sono ritrovato più volte a non sopportare più alcune dinamiche di gameplay, che tendono ad allungare il brodo senza offrire nulla al giocatore.

Difficoltà

Ultros è un gioco impegnativo, ma non difficile. Proprio il livello di sfida è uno degli aspetti meno convincenti di questo titolo. La mia impressione è che gli sviluppatori abbiano voluto concentrarsi sulle meccaniche di intervento sul mondo e sulla storia, più che sul combattimento.

Grazie ai tanti strumenti messi a disposizione ai diversi attacchi possibili, combattere con i mostriciattoli che incontriamo sulla nostra strada è abbastanza semplice. I danni inferti sono relativamente bassi e possiamo recuperare salute mangiando i frutti o le parti di nemici che abbiamo nell'inventario.

Discorso simile per i veri boss del gioco, ben realizzati e divertenti da sfidare, anche se poco complessi. Di solito bastano pochi secondi per capire il loro schema d'attacco e indovinare il punto debole sul quale concentrarsi.

Essendoci tanto altro da fare in Ultros, una difficoltà generalmente più bassa per i combattimenti ci può anche stare. Questo però non piacerà agli esperti di metroidvania e giochi d'azione, che potrebbero soffrire per un livello di sfida troppo basso.

Longevità

La meccanica dei cicli temporali e la possibilità di riviverli rende Ultros un gioco perfetto per essere giocato e rigiocato più volte. In ogni partita si possono tentare approcci diversi, scegliendo strade meno battute e provando abilità meno utilizzate.

Detto questo, Ultros non è un gioco lungo, tutt'altro. La trama principale si può terminare in meno di 10 ore, mentre per arrivare ai finali più complessi e ottenere tutti i trofei di gioco bisogna più che raddoppiare questo tempo.

Molto dipende dall'abilità esplorativa che possedete, l'unica vera discriminante in un gioco in cui si passa la maggior parte del tempo a correre in giro per tutto il mondo di gioco.

Grafica e Sonoro

Il punto forte di Ultros è certamente lo stile estetico, che lascia a bocca aperta sin dai primi minuti di gioco. La fantasia di El Huervo si esprime in libertà sia nel character design che nello studio delle ambientazioni, estremamente ricche e dettagliate, ma anche molto diversificate.

V'invito a dare un'occhiata alle immagini e alle gallerie presenti in questa recensione per apprezzare lo stile vivido e psichedelico di questo gioco, ispirato dall'arte di grandi illustratori e fumettisti come Moebius. Ogni tratto, ogni scelta di colore e ogni contrasto è studiato per far esplodere l'immagine negli occhi del giocatore.

Laddove i metroidavania classici tendono ad avere un'estetica pulita e facilmente comprensibile, Ultros sprizza colore da ogni poro e a volte tende a creare ambienti confusi, disordinati, eccessivi.

Non è una scelta ottimale per l'esperienza di gioco, però si fa comunque amare per il suo lato così volutamente autoriale.

Sono molto belle anche le animazioni dei personaggi principali e dei boss, semplici ma ben curate. Contribuiscono a rendere ancora più fluido il sistema di movimento, che è una delle caratteristiche meglio realizzate.

Capitolo a parte per quanto riguarda musiche e resa sonora, molto più minimali e discrete rispetto all'impatto visivo. Gli effetti dei nemici, del movimento e delle piante sono realizzati perfettamente e rendono l'ambiente vivo nelle orecchie del giocatore. La colonna sonora originale (realizzata da Ratvader) si fa notare poco, tende semplicemente ad essere una compagna soffusa nel corso di quasi tutta l'avventura. Ci sono solo pochi ambienti in cui si sente più forte, e negli scontri con i boss inizia a martellare e salire d'intensità.

Ultros è uno spettacolo per gli occhi e anche per le orecchie. Potrei consigliarvi di provarlo anche solo per godere del suo stile e delle sue bellissime ambientazioni, potreste essere già soddisfatti per questo.

Prezzo e Uscita

Ultros è disponibile dal 13 febbraio 2024 con un prezzo di listino pari a 24,99€. Potete acquistarlo su due piattaforme diverse: versione PC (su Steam e Epic Games Store) compatibile con sistemi Windows e macOS, oppure versione console per PS5 e PS4.

Un costo da "fascia media", per così dire, che lo fa brillare ancora di più rispetto a titoli molto più costosi e che hanno un valore artistico ben più discutibile, soprattutto a livello estetico e concettuale.

Ultros - Immagini

La chiave digitale per questa recensione è stata fornita da Cosmocover Team, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.

Ultros è un gioco più bello da vedere che da giocare. Non perché il suo gameplay non sia divertente, ma perché tende a perdersi e appesantirsi col passare delle ore di gioco. Lo stile estetico eccezionale e le animazioni molto belle lo rendono uno spettacolo per gli occhi, e sono forse il motivo principale per provare questo gioco. Di fondo c'è una trama non sempre facile da seguire, basata su concetti importanti come il rispetto per la natura e per gli esseri viventi. Peccato per il bilanciamento della difficoltà, troppo bassa per la maggior parte dei combattimenti. Insomma, Ultros non è un gioco per tutti, ma sono sicuro che troverà la sua nicchia, anche perché dalla sua ha un livello artistico lodevole e un prezzo conveniente.

Pro

  • Stile estetico travolgente
  • Personaggi ben caratterizzati
  • Mappa grande e diversificata
  • Sistema di movimento fluido
  • Attenzione alla natura

Contro

  • Difficoltà troppo bassa per i combattimenti
  • Longevità limitata
  • Ambientazioni confuse in alcuni momenti
  • Trama difficile da interpretare
  • Meccaniche faticose alla lunga

Vezio Ceniccola

Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.

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