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Stiamo vivendo quella che potremmo tranquillamente definire come un'invasione di massa degli smartphone "a metà strada", quelli che galleggiano nel limbo della cosiddetta fascia media del mercato. Non passa settimana nella quale almeno uno dei vari produttori sul mercato non decida di sfornare un nuovo prodotto tra i 300 e i 500 euro, tanto che ormai facciamo anche fatica a ricordarceli tutti. One Plus Nord CE 2, Oppo Find X5 Lite, Redmi Note 11 Pro, un numero non precisato di Realme e via discorrendo: tutte soluzioni con un prezzo spesso molto simile e specifiche da "va bene ma non spicca".
In questo mare di prodotti si è recentemente tuffato anche il nuovo Xiaomi 12 Lite che, come detto sopra, offre tante buone caratteristiche e un'esperienza d'uso tutto sommato soddisfacente; tanto da poterlo definire un prodotto affidabile e concreto, per quanto non stupefacente. Ma non mi dilungherò in altre considerazioni, andiamo al sodo e vediamo come si comporta nel concreto.
SOMMARIO
DESIGN E MATERIALI
Inizio parlandovi di ciò che per primo salta all'occhio quando apriamo la confezione e prendiamo per la prima volta tra le mani questo smartphone. Xiaomi 12 Lite è un prodotto che fa il suo dovere, senza fronzoli, e lo fa bene. Anche con qualche rinuncia in termini di materiali, la costruzione appare comunque solida e non si ha mai la sensazione di avere tra le mani una soluzione cheap. Non è da dare per scontato; in questa fascia di mercato, tra bordi cromati e cover lucide, capita spesso di cadere nel tranello del look da "vorrei ma non posso".
Le cornici in plastica di questo Xiaomi sono invece comunque di buona qualità e fanno il paio con il vetro satinato della back cover che gli conferisce allo stesso tempo un aspetto maggiormente premium e una certa sobrietà. Sarà forse la nostra colorazione grigia un pochino piatta ma, a mio modo di vedere, quello che gli manca è proprio qualche accento di stile che lo strappi un pò fuori dall'anonimato.
Il display è invece protetto da un Gorilla Glass che promette un certo grado di protezione da graffi e rotture. Posso tranquillamente dirvi che dopo una decina di giorni di utilizzo, compresa una breve vacanza in montagna dove non ha potuto evitare un paio di voli senza paracadute, non ci sono segni evidenti di usura. Certo non è il caso di prenderlo a martellate ma per quello che è il normale utilizzo dovrebbe essere sufficientemente resistente. Tanto da fregarcene della cover? Lascio a voi la scelta, Xiaomi comunque ve la inserisce in confezione, per non sbagliare.
Venendo un attimo alle misure parliamo di 173 grammi di peso e 7,3 mm di spessore. Per capirci, pesa un grammo meno di iPhone 13 ed è un millimetro più sottile dello stesso. Tradotto, parliamo di uno smartphone assolutamente maneggevole e utilizzabile senza troppe complicazioni a livello ergonomico, anche con una sola mano.
A livello di sensori e porte non abbiamo sorprese; la USB-C sul fondo è una 2.0 senza uscita video, c'è il sensore a infrarossi, tipico degli smartphone Xiaomi ma assolutamente non scontato. A fianco della USB troviamo poi lo speaker e dall'altro lato il carrellino per la SIM, anzi per la doppia nanoSIM. Sul retro le fotocamere sono leggermente sporgenti, non a livello dei modelli più alti in gamma ma comunque abbastanza da rendere scomodo l'utilizzo con lo smartphone appoggiato sul tavolo.
Infine non c'è alcuna certificazione contro le infiltrazioni di acqua ma, per esperienza personale posso dirvi che qualche goccia d'acqua non crea problemi. Certo, eviterei le immersioni ma se finite sotto un acquazzone estivo (fatto!) non dovete preoccuparvene troppo.
DISPLAY E AUDIO
E siamo a parlare del display, quello dello Xiaomi 12 Lite è un AMOLED da 6,5 pollici di diagonale con una risoluzione di 2400x1080 pixel, un fullHD+ con una densità di pixel di 402 ppi, direi più che sufficiente per qualsiasi utilizzo. Siamo quindi di fronte ad un buon display, forse tra i migliori nella sua categoria per resa e visibilità in ogni condizione di luce. La luminanza massima raggiunge un picco di 950 nit in caso di riproduzione di contenuti in HDR, si scende intorno ai 600 nit in condizioni standard, comunque sufficienti per garantire la lettura anche sotto il sole.
Sufficiente il trattamento anti-riflesso, ho visto soluzioni migliori ma anche molto peggiori, mentre non mi ha deluso quello oleofobico. Diciamo che qualche impronta comunque rimane, come è normale che sia, ma non è quello smartphone che strofinerete sulla maglietta ogni 20 minuti per togliere la sporcizia. Buona poi la reattività del sensore di luminosità.
Non è poi un dettaglio impattante in termini di esperienza di utilizzo ma vi devo dire che non trattandosi di un display LTPO il refresh rate, che raggiunge i 120Hz, non è adattivo. Si può variare tra 60 e 120 Hz ma, una volta scelta l'impostazione lo stesso rimarrà fisso alla frequenza impostata.
Ho già citato lo speaker sul fondo dello smartphone che fa coppia con l'altoparlante della capsula auricolare per veicolare l'audio in configurazione stereo. La resa è discreta, il volume non è altissimo ma la qualità compensa con una buona nitidezza, specialmente su medi e alti. Ovviamente come su tutti gli smartphone mancano i bassi, ma sappiamo bene che si tratta di un limite dovuto principalmente alle dimensioni dei driver. L'audio è buono anche in chiamata, sia per quel che riguarda la capsula che in vivavoce.
SOFTWARE
Parlando di Xiaomi il software merita sempre un capitolo a parte perchè si tratta di un argomento che divide abbastanza le opinioni degli utenti. Ovviamente parliamo della MIUI, qui in versione 13, che come sempre ho molto apprezzato per alcune cose e devo invece ancora digerire per altre.
Da apprezzare c'è sicuramente la grande possibilità di personalizzazione. Se siete amanti di queste cose e vi piace passare il tempo a cambiare le icone, i temi, lo sfondo, le combinazioni di colori, Xiaomi con la sua MIUI offre veramente un numero di opzioni quasi infinito. Ma non solo, anche il menu delle impostazioni è davvero completissimo e permette di controllare ogni aspetto dello smartphone nel dettaglio, come solo poche altre aziende di permettono di fare.
E poi in generale è un software che non ti fa sentire la mancanza di una versione di Android più o meno aggiornata. Aggiornamenti su cui invece bisogna lavorare lato patch di sicurezza, soprattutto per quello che riguarda la costanza e le tempistiche.
Quello che mi piacerebbe vedere, specie da parte di una azienda che è ormai un colosso mondiale, è sicuramente un pochino meno di "ispirazione" e un po' più di iniziativa. La tendina dei toggle separata da quella delle notifiche è un particolare di chiara derivazione fruttariana (mele nello specifico), ma che onestamente ancora fatico a digerire nell'uso di tutti i giorni pur usando spesso iPhone. Ok, si può modificare e riportare alle origini ma molti utenti potrebbero rimanere spaesati al primo utilizzo.
Per finire non riesco proprio a mandar giù nemmeno la presenza di una serie nemmeno troppo ristretta di bloatware. Sinceramente, nel 2022 anche basta. Non sono un esperto in materia ma credo che ormai, nella sua posizione, Xiaomi non abbia più bisogno di queste cose per tirare avanti, anzi, sarebbe forse molto più utile fornire all'utente un software ancora più pulito.
ESPERIENZA D'USO
Tolti questi piccoli problemi l'esperienza d'uso è comunque molto buona, anche perchè alla base abbiamo un SoC assolutamente valido e una piattaforma hardware che è perfettamente in grado di supportare tutto quello che viene normalmente richiesto ad un prodotto di questo genere. Sotto la scocca abbiamo un Qualcomm Snapdragon 778G con GPU Adreno 642L accompagnato da 6 o 8 GB di RAM e da 128 o 256 GB di storage su memorie UFS 2.2 che non sono le più veloci in commercio ma sono comunque in grado di garantire prestazioni più che sufficienti.
E così è non solo per le memorie ma per tutto il comparto hardware. Lo smartphone risulta fluido e veloce nei caricamenti, tanto che difficilmente si può incappare in qualche lag, anche di piccola entità. Il merito, se così vogliamo definirlo, è anche della MIUI che, come ormai ben sappiamo, tende a chiudere le applicazioni in background in maniera abbastanza aggressiva. Un fatto che, da un lato permette di mantenere una certa reattività, dall'altro ci obbliga a qualche istante di attesa in più quando richiamiamo una applicazione messa in background non proprio di recente.
SCHEDA TECNICA XIAOMI 12 LITE
- display: AMOLED DotDisplay 6,55" FHD+, refresh rate 120Hz, AdaptiveSync 60/120Hz, Dolby Vision, HRD10+, sampling rate 240Hz, rapporto 20:9, 402ppi, 2RGB 100%, contrasto 5.000.000:1, luminosità fino a 950nit, modalità Reading 3.0, modalità Sunlight 3.0, Corning Gorilla Glass 5, tecnologia TrueColor, ΔE ≈ 0.31, JNCD ≈ 0.26, True Display, PWM dimming 1.920Hz
- piattaforma mobile: Snapdragon 778G
- memoria: 6/128GB, 8/128GB, 8/256GB (LPRRD4x/UFS 2.2)
- OS: MIUI 13 basato su Android 12
- audio: Dolby Atmos, 2x speaker
- dual SIM: sì, dual standby
- connettività: 5G, WiFi 6, Bluetooth 5.2, NFC, USB-C, GPS, Glonass, Galileo, Beidou, QZSS
- dimensioni e peso: 159,3x73,7x7,29mm per 173g
- sensore impronte: integrato nel display
- fotocamere:
- anteriore: 32MP, f/2,45, dual LED, selfie time-lapse
- posteriori:
- 108MP principale, sensore 1/1,52"
- 8MP ultra grandangolare, f/2,2, FOV 120°
- 2MP macro, f/2,4, FF (4cm)
- video fino a 4K @30fps
- batteria: 4.300mAh, ricarica 67W
- colori: Black, Lite Green, Lite Pink
Se devo però darvi un giudizio sintetico vi posso tranquillamente dire che siamo di fronte ad uno smartphone con cui non avrete problemi nell'utilizzo di tutti i giorni, anzi, la piattaforma è cucita a pennello per riuscire a coniugare le giuste performance e una autonomia più che sufficiente. Un dato assolutamente non scontato vista la capacità del modulo che troviamo dentro a questo Xiaomi 12 lite. Si parla di "soli" 4300 mAh che sono però sufficienti per portare a termine una giornata di utilizzo anche abbastanza intenso. Io nella mia giornata stress sono riuscito ad arrivare a sfiorare le 5 ore di schermo attivo, un dato che permette al 99% degli utenti di arrivare sempre al momento di andare a letto senza problemi.
Ma anche nel caso in cui vi doveste ritrovare in emergenza, il supporto alla ricarica rapida fino a 67 Watt vi permetterà di ricaricare il 50% della batteria in soli 13 minuti. Il tempo di una doccia e siete pronti per affrontare il resto della giornata in tutta tranquillità. La ricarica Completa, con il caricatore in confezione che è proprio da 67W, avviene invece in poco più di mezz'ora.
Giusto poi spendere due parole anche a proposito di connettività. Il modem supporta ovviamente il 5G, c'è il WiFi 6 e il Bluetooth in versione 5.2. Bene la ricezione, come vi ho già detto in precedenza l'ho utilizzato per qualche giorno in montagna e devo dire che anche in situazioni dove la potenza del segnale non è esattamente al top non ho avuto grossi problemi, o almeno non più di quanto mi sia capitato di verificare con altri smartphone anche di fascia più alta. La vibrazione è poi buona per precisione ma potrebbe essere un pochino più forte.
Purtroppo devo poi riprendere ancora una volta il discorso legato al sensore di prossimità che è anche qui virtuale, con tutti i problemi di sorta che già conosciamo molto bene e che portano il display ad attivarsi in alcune situazioni in cui dovrebbe essere invece spento. Dai Xiaomi, dall'anno prossimo torniamo ai sensori fisici che tanto ci piacciono.
FOTOCAMERE
E prima di tirare le conclusioni vi parlo anche delle fotocamere. La cover posteriore di questo Xiaomi 12 lite ospita in particolare 3 ottiche differenti. La prima, quella principale offre il classico sensore da 108 megapixel che abbiamo anche a bordo di molti altri prodotti Xiaomi, corredato da una lente con apertura f/1.9 e da una lente con una lunghezza focale equivalente di 26 mm. Il secondo modulo è quello ultra-wide, dotato di 120 gradi di angolo di visione e di un sensore da 8 megapixel con lente con apertura f/2.2. Infine abbiamo la macro da 2 megapixel che, onestamente, non ho avrei mai utilizzato se non fossi stato obbligato a provarla, insomma, è messa lì un po' per far numero, uno zoom ottico, anche solo 3x sarebbe stato certamente più apprezzato.
Parlando della fotocamera principale devo dire di aver riscontrato con piacevole sorpresa che le prestazioni del sensore da 108 megapixel sono migliori di quelle di molte alternative che condividono questa specifica. Sembra quasi che Xiaomi abbia utilizzato gli stessi algoritmi dei suoi top di gamma adattandoli a questo sensore per ottenere dei risultati più vicini alla serie 12 che alla famiglia Redmi. Ha assolutamente senso e siamo contenti che sia così.
Il risultato sono foto molto buone di giorno per quel che riguarda la gestione delle luci e dell'HDR, con una messa a fuoco abbastanza veloce e precisa e una buona nitidezza. Ma è soprattutto la sera che quest'ottica mi è parsa migliore rispetto al passato e ad alcune alternative di pari fascia. In generale ho notato un miglior bilanciamento del bianco e una soppressione del rumore di fondo più efficace e in grado di conservare qualche dettaglio in più rispetto al passato. Anche in questo caso, per quanto ancora non ottimale, abbiamo sicuramente una gestione delle alte luci che ha fatto dei buoni passi avanti.
Decisamente diverso, invece, il discorso riguardante la macro e la grandangolare che scattano foto discrete di giorno, comunque meno buone sotto diversi aspetti rispetto alla principale, ma che sono sostanzialmente da evitare di notte. Troppo rumore, dettagli spalmati e, in generale, immagini che risultano sufficienti per la condivisione sui social ma nulla più.
Bene invece la fotocamera frontale che, tra le altre cose, offre l'autofocus e il tracciamento degli occhi. Il sensore è da 32 megapixel e gli scatti risultanti sono molto buoni, sia per dettaglio che per qualità generale.
Si potrebbe invece migliorare qualcosa lato video dove la risoluzione massima per la fotocamera principale è di 4K a 30 fps. In generale abbiamo una buona velocità della messa a fuoco e una compensazione dell'esposizione sempre precisa. Non c'è stabilizzazione ottica e quella elettronica fa un lavoro discreto. I risultati migliori in questo senso si possono però apprezzare in fullHD a 30 fps. Non è un camera phone e questo lo diamo per assodato, ma comunque resta un prodotto con un comparto fotografico assolutamente in linea con la concorrenza e, in alcuni casi, anche un gradino sopra.
CONSIDERAZIONI
Ok, siamo al momento di tirare le somme. Xiaomi 12 Lite è, come detto all'inizio, un prodotto affidabile e concreto, ha quello che serve per inserirsi correttamente nella fascia di mercato dettata dal suo prezzo con alcune note di merito e, di contro, qualche dettaglio ancora da limare. Mi hanno convinto le prestazioni, l'autonomia in relazione alla capacità della batteria, le prestazioni della fotocamera principale e l'esperienza d'uso generica. Restano invece migliorabili alcuni aspetti come il solito sensore di prossimità, qualche app pre-installata di troppo e le fotocamere secondarie nella loro resa con poca luce.
Ma chiudiamo con il prezzo, a questo giro, Xiaomi, che è sempre molto attenta al posizionamento, ha secondo me caricato un 50-100 euro di troppo sul listino. A 399 o 429 sarebbe diventato presto un best buy per via dello street price, a 499, si scontra invece con alcuni prodotti che hanno non una, non due ma un bel mazzo di carte da giocarsi. Due nomi su tutti? Nothing Phone 1, piaccia o non piaccia e Google Pixel 6A. Ma non solo, con Xiaomi 12X ormai sotto i 500 euro anche sul sito ufficiale, la concorrenza è anche e soprattutto in casa. Staremo a vedere dove porterà il fisiologico calo di prezzo che per i prodotti Xiaomi è sempre abbastanza rapido. Diciamo che sotto i 400 euro è assolutamente da tenere in considerazione!
PRO E CONTRO
VOTO: 7,5
VIDEO
- Xiaomi 12 Lite disponibile online da Bpm power a 368 euro oppure da Unieuro a 485 euro.
(aggiornamento del 19 agosto 2022, ore 13:02)