“Regulatory Sandboxes”, scarica il white paper su AI e cybersecurity

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CyberSec2025

Libro Bianco sulla Regulatory Sandboxes: una guida per l’innovazione e la conformità normativa in Europa in tema di IA e Cybersicurezza.

Nel contesto di ITASEC25, la nona conferenza nazionale sulla cybersicurezza, è stato presentato un nuovo Libro Bianco dedicato al ruolo delle Regulatory Sandboxes come strumenti di innovazione e conformità normativa nel panorama digitale europeo. L’evento, promosso dal Cybersecurity National Lab del CINI e, per la prima volta, dalla Fondazione SERICS, con il patrocinio dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e dell’Università di Bologna, ha posto l’accento sull’importanza di questi ambienti di sperimentazione regolatoria per il futuro dell’innovazione tecnologica.

Regulatory Sandboxes: uno strumento per l’innovazione responsabile

Le Regulatory Sandboxes permettono alle aziende di testare nuove tecnologie in un ambiente controllato, riducendo i rischi associati a un’implementazione su larga scala e garantendo il rispetto delle normative vigenti. In particolare, il Libro Bianco analizza l’integrazione delle sandboxes nei principali regolamenti europei, tra cui l’Artificial Intelligence Act, il Cyber Resilience Act e l’Interoperable Europe Act.

“Le Regulatory Sandboxes sono uno strumento essenziale per promuovere l’innovazione e la crescita economica, soprattutto per PMI e startup che operano nel settore delle tecnologie emergenti”, hanno dichiarato Filippo Bagni e Fabio Seferi, editori del Libro Bianco. “Questo libro raccoglie contributi di esperti del settore e offre raccomandazioni operative per policy maker, autorità competenti e imprese, fornendo soluzioni concrete per una sperimentazione normativa efficace”.

L’importanza di un equilibrio tra innovazione e conformità

L’Unione Europea, con l’adozione di nuovi regolamenti per l’Intelligenza Artificiale e la sicurezza informatica, mira a stabilire elevati standard di protezione e responsabilità. Tuttavia, il rapido sviluppo tecnologico rende complessa l’applicazione delle normative senza limitare la capacità innovativa delle aziende. Le Regulatory Sandboxes emergono quindi come strumenti strategici per bilanciare la necessità di sperimentazione con la tutela degli utenti e la conformità alle regolazioni.

Il prof. Alessandro Armando, direttore del Cybersecurity National Lab e direttore scientifico della Fondazione SERICS, ha sottolineato il valore di questo lavoro: “Il Libro Bianco rappresenta il frutto di un’importante collaborazione tra competenze giuridiche e tecnologiche, fornendo un contributo significativo all’ecosistema della cybersicurezza e all’innovazione normativa”.

Verso un ecosistema regolatorio più flessibile

Grazie a un’analisi dettagliata delle basi giuridiche, delle responsabilità delle aziende coinvolte e delle interazioni con altri quadri normativi, il Libro Bianco offre una guida operativa per la creazione di Regulatory Sandboxes efficaci. L’obiettivo è favorire un ecosistema in cui l’innovazione possa prosperare all’interno di un quadro regolatorio chiaro e flessibile.

In un contesto in cui la regolamentazione digitale è in continua evoluzione, la possibilità di sperimentare soluzioni innovative in ambienti controllati rappresenta una strategia vincente per le imprese e le istituzioni. Il Libro Bianco presentato a ITASEC25 pone quindi le basi per un utilizzo più ampio e strutturato delle Regulatory Sandboxes, contribuendo a delineare il futuro delle politiche di innovazione in Europa.

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