Non arrivano delle belle novità per i clienti Vodafone, soprattutto per coloro che hanno attiva un'offerta di linea fissa con l'operatore rosso. Vodafone ha appena annunciato, anche un po' a sorpresa, delle nuove rimodulazioni contrattuali.
Tramite la sua pagina Vodafone Informa sul sito ufficiale, l'operatore ha annunciato delle nuove rimodulazioni unilaterali dei contratti per alcune offerte di linea fissa. Specifichiamo subito che Vodafone non ha comunicato quali saranno esattamente le offerte coinvolte nella rimodulazione.
La rimodulazione unilaterale dei contratti si tradurrà in aumenti delle tariffe mensili richieste ai clienti di rete fissa coinvolta. L'operatore ha riferito che gli aumenti consisteranno in 1,99 o 2,99 euro in più al mese. Non avendo specificato di quali offerte si tratta, rimane difficile capire l'entità dell'aumento per ogni offerta coinvolta.
Vodafone ha comunque specificato che tutti coloro che saranno coinvolti negli aumenti riceveranno una comunicazione in fattura dove sarà specificata la data entro cui poter recedere, sulla base del proprio ciclo di fatturazione, ma pur sempre garantendo un periodo minimo di recesso di 60 giorni.
Le comunicazioni arriveranno dunque nella prossima fattura emessa a partire da oggi, 6 febbraio. Se temete quindi di essere coinvolti nelle rimodulazioni, avendo un'offerta di rete fissa Vodafone attiva, allora vi suggeriamo di porre particolare attenzione alla lettura della prossima fattura che riceverete.
Vodafone ha giustificato gli aumenti come una scelta per "continuare a investire sulla rete e rispondere al meglio alle nuove esigenze di traffico". Come sempre, tutti i clienti coinvolti potranno non accettare la rimodulazione e recedere senza alcun costo dal contratto entro 60 giorni dalla comunicazione ricevuta da Vodafone.
Si potrà esercitare il diritto di recesso tramite il sito ufficiale Vodafone, nei negozi Vodafone, inviando una raccomandata A/R a Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10015 Ivrea (TO), scrivendo via PEC a [email protected], specificando la causale sopraindicata o chiamando il 190.