ROG Phone 6, il nuovo raffreddamento a liquido di ASUS sarà super

2 years ago 183

La caratteristica principale di uno smartphone da gaming è una: potenza, tanta potenza per elaborare senza tentennamenti anche i giochi più pesanti durante le sessioni più lunghe. La fisica però su un aspetto non ammette repliche: potenza uguale calore. Quindi è la storia del cane che si morde la coda, perché potenze elevate generano tanto calore, che non va a braccetto con le prestazioni.

La soluzione al cortocircuito sta nei sistemi di raffreddamento, tecnicamente di dissipazione del calore. Da quando gli smartphone hanno raggiunto valori di potenza assimilabili a quelle dei PC di qualche anno fa, i sistemi di raffreddamento miniaturizzati hanno cominciato a fiorire e ad evolversi, hanno imparato ad essere via via più efficienti a parità di volume occupato, un requisito cruciale nel panorama degli smartphone dov'è sempre difficile far quadrare i conti.

LA VAPOR CHAMBER CHE PORTER SU LE PRESTAZIONI

ASUS ha dichiarato di essersi esercitata proprio su questo aspetto durante la progettazione di ROG Phone 6 il cui lancio è in calendario a inizio luglio. E i risultati dovrebbero essere notevoli, a giudicare dalle anticipazioni ufficiali. L'azienda preannuncia un +30% per la camera di vapore e un +85% per il foglio di grafite, percentuali che non è del tutto chiaro a cosa si riferiscano (le dimensioni, sembra la risposta più plausibile), ma che comunque anticipano un netto miglioramento rispetto alla passata generazione.


La grafite è un materiale che tra le diverse doti ha anche quella di condurre molto bene il calore: aumentarne le dimensioni significherebbe dissipare una maggiore potenza termica. Lo stesso si può dire per la camera di vapore, che è l'elemento all'interno del quale avviene l'evaporazione di un liquido, generalmente acqua. Il passaggio di fase richiede energia, e quell'energia è proprio il calore generato dal chip e dalla componentistica dello smartphone, che così si raffredda.

Su ROG Phone 6 non conosciamo più di una manciata di dettagli, quelli anticipati da ASUS. Oltre al sistema di raffreddamento più efficace, l'azienda ha confermato l'adozione del chip ad alte prestazioni più recente di Qualcomm, lo Snapdragon 8+ Gen 1 da 3,2 GHz di frequenza massima, e di uno schermo da ben 165 Hz, tra le più alte frequenze di aggiornamento mai viste su un dispositivo tascabile come uno smartphone. Insomma, le performance non mancheranno: a tenere a bada una simile potenza di fuoco sarà il nuovo sistema di raffreddamento.


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