Oggi, martedì 11 febbraio, è il Safer Internet Day, la giornata internazionale dedicata alla promozione di un uso sicuro e responsabile di Internet, in particolare tra i giovani. L’iniziativa è nata per sensibilizzare sull’importanza della sicurezza online, promuovere un uso consapevole e responsabile del web e delle nuove tecnologie, combattere fenomeni come il cyberbullismo, l’odio online, la disinformazione e la violazione della privacy e coinvolgere scuole, istituzioni, aziende e famiglie per educare bambini e ragazzi all’uso corretto della rete.
I dati della nuova ricerca del telefono azzurro
Telefono Azzurro, in collaborazione con BVA-Doxa, ha presentato in occasione del Safer Internet Day 2025 un’analisi approfondita sul rapporto tra giovani e mondo digitale.
L’uso dello smartphone è in crescita a livello globale, con forti impatti sul comportamento sociale e sulla qualità delle interazioni tra i più giovani. Il 63% degli adolescenti dichiara di aver provato un’emozione significativa mentre navigava sui social: il 24% ha sperimentato invidia nei confronti della vita altrui, il 21% si è sentito diverso/a e il 19% inadeguato/a.
Le fake news rappresentano una delle maggiori preoccupazioni per i ragazzi, con il 40% che chiede più strumenti per riconoscerle e difendersi. Seguono timori legati a privacy e protezione dei dati personali (34%), cyberbullismo (32%) e adescamento online (31%). L’alta esposizione ai social media rende i giovani particolarmente vulnerabili alla disinformazione, spingendoli a cercare strumenti per riconoscerla e contrastarla. Questo bisogno evidenzia la necessità di una maggiore educazione all’informazione e alla consapevolezza digitale, per costruire una società più informata e resiliente.
Il ruolo centrale della famiglia e l’importanza dell’educazione digitale
Lo studio evidenzia il ruolo cruciale dei genitori nel supportare i figli nell’era digitale. La maggior parte degli adolescenti (76%) dichiara che, in caso di violenza sessuale online, si rivolgerebbe ai propri genitori, mentre solo il 40% denuncerebbe l’accaduto alle forze dell’ordine e il 14% agli amici. Quando si tratta di contenuti dannosi o episodi di cyberbullismo che coinvolgono altri minori, il 98-99% dei ragazzi segnalerebbe il problema, con oltre il 70% che lo comunicherebbe ai genitori.
Questi dati mettono in evidenza la necessità di un’educazione digitale efficace per le famiglie, affinché i genitori possano guidare i propri figli in modo consapevole e competente all’interno della rete.
Verifica dell’età sui social: tra protezione e necessità
Il dibattito sulla verifica dell’età per accedere ai social media continua a suscitare opinioni contrastanti tra giovani, genitori ed esperti. L’aumento dell’accesso precoce alle piattaforme digitali rende il tema sempre più centrale. Secondo i dati dello studio:
- Il 44% dei ragazzi considera la verifica dell’età un mezzo utile per proteggere i minori.
- Il 33% la reputa fastidiosa ma necessaria, mentre solo il 15% la ritiene inutile.
- Il 76% pensa che dovrebbe essere obbligatoria su tutte le piattaforme con contenuti potenzialmente inappropriati per i minori.
- Il 37% ritiene che l’età giusta per la verifica sia 16 anni.
La consapevolezza dell’importanza della verifica dell’età è ancora più alta tra i genitori, con il 71% che la considera uno strumento essenziale per la sicurezza online dei propri figli.
Frattasi (ACN): “Vogliamo stimolare una riflessione consapevole sull’uso delle tecnologie emergenti”
“La cybersicurezza è una sfida che riguarda tutti e non si può affrontare da soli: per questo è fondamentale educare i ragazzi, coinvolgere i genitori, gli insegnanti e tutte le realtà istituzionali che sono a stretto contatto con le nuove generazioni”, ha dichiarato il Direttore Generale di ACN, Bruno Frattasi. “Attraverso il tema scelto quest’anno – ha continuato – vogliamo stimolare una riflessione consapevole sull’uso delle tecnologie emergenti, promuovendo un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale e delle risorse digitali. Incoraggiare i più giovani a un uso critico della tecnologia senza esserne usati, serve anche allo scopo di formare i futuri professionisti e i decisori che con il frenetico ritmo dell’innovazione tecnologica dovranno confrontarsi.”
Nunzia Ciardi: “Impegno quotidiano”
“La sensibilizzazione sui temi della sicurezza online e sull’uso responsabile della rete – dichiara Nunzia Ciardi, Vicedirettore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – è per noi un impegno quotidiano, e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito è imprescindibile. Iniziative come quella della giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet celebrata ormai in oltre 170 paesi tra cui l’Italia – continua il Vicedirettore Ciardi -, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di persone, giovani e adulti, che a loro volta sono figure di riferimento centrale per orientare i più giovani ad un uso sicuro e responsabile della rete”.