Samsung citata in giudizio per la funzione che prevede la durata della batteria

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Si chiama K. Mirza LLC la società che si occupa della gestione di brevetti e che ha appena comunicato di aver intentato una causa contro Samsung lo scorso 20 maggio. La ragione? Una funzione che è decisamente comune nel mercato degli smartphone, ovvero l'algoritmo in grado di stimare la durata residua della batteria di un dispositivo.

Secondo la ricostruzione fornita da K. Mirza LLC, la soluzione adottata da Samsung costituirebbe la violazione di un brevetto registrato dall'istituto di ricerca olandese Nederlandse Organisatie voor Togepast Natuurwetenschappelijk Onderzoe (TNO). Le previsioni generate dalla funzione contestata si basano su algoritmi che analizzano il comportamento dell'utente e permettono così di ottenere dati decisamente più significativi rispetto a quelli ricavabili semplicemente dai test condotti dai produttori.

UNA SITUAZIONE POCO CHIARA

Non è chiaro esattamente quanti e quali dispositivi di Samsung rientrino all'interno della contestazione avanzata da K. Mirza LLC, che nel breve comunicato diramato sul proprio sito ufficiale (lo trovate al link in FONTE) usa una formula molto vaga per indicarli, limitandosi a precisare che la funzione di previsione della durata della batteria così com'è implementata nei dispositivi Samsung in versioni precedenti del sistema operativo Android (e anche qui non è esplicitato quale siano i riferimenti precisi) costituiscono una violazione del brevetto. Sembra quindi che gli smartphone Samsung più recenti abbiano implementato soluzioni per ottenere lo stesso risultato sfruttando altri algoritmi, e non siano perciò oggetto della causa, ma lo scenario in generale ha al momento margini ancora vaghi.

Un altro aspetto opaco della questione riguarda il fatto che la funzione in questione è in realtà stata integrata nel tempo da molti produttori: ma a questo punto è possibile che K. Mirza LLC abbia ravvisato solo nella versione di Samsung delle corrispondenze nel codice e nel funzionamento tali da citare il colosso coreano in giudizio. O che in futuro la rimostranza si estenderà fatalmente anche ad altre aziende. Staremo a vedere: al momento la vicenda è solo all'inizio, Samsung (che tra l'altro detiene il record di brevetti depositati nel 2021) non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito.


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