Samsung, il visore XR sviluppato con Google "arriver" entro fine anno
10 Luglio 2024 0
A ridosso dell’evento Unpacked in cui ha presentato la sua nuova generazione di smartphone pieghevoli e indossabili, Samsung ha anche condiviso una piccola anticipazione: il suo visore di realtà estesa (XR) “arriverà” (dal contesto e dalle parole esatte c’è un po’ di dubbio se sarà semplicemente mostrato o se sarà effettivamente lanciato sul mercato) entro la fine di quest’anno. Purtroppo non ci sono anticipazioni più sostanziose
Si sa che il colosso sudcoreano ci sta lavorando da qualche tempo: in effetti l’aveva annunciato ufficialmente a inizio 2023, poco prima che Apple presentasse il suo Vision Pro. A onor del vero, Samsung era stata tra le pioniere del settore già qualche anno fa, anche se poi aveva abbandonato, in un clima di interesse generalmente molto scarso da parte del mercato in cui sostanzialmente nessuno ha avuto successo (di fatto possiamo dire che è rimasta solo Meta con i suoi Quest e HTC con i suoi Vive, ma rimangono prodotti ancora di nicchia).
Secondo le indiscrezioni trapelate fin qui, il visore di Samsung eseguirà una versione particolare di Android pensata espressamente per i visori XR, e un chip Qualcomm a sua volta dedicato, lo Snapdragon XR2+ Gen 2 che è stato annunciato all’inizio del 2024. Già all’epoca Qualcomm aveva confermato che sarebbe stato alla base del dispositivo realizzato in partnership tra Samsung e Google.
Iniziative del genere tra i due colossi sono tutt’altro che rare: in effetti Samsung e Google hanno dimostrato che da alleate possono fare molto per Android - l’apporto della società sudcoreana nell’evoluzione di Wear OS, per esempio, è stato molto consistente. Samsung ha anche aiutato Google a far decollare il suo chip custom Tensor alla base degli smartphone Pixel più recenti. Resta da capire cosa succederà nello spazio della realtà aumentata/mista/estesa/virtuale [dovremmo davvero metterci d'accordo e usare tutti quanti un termine solo]: Apple, come dicevamo, è recentemente entrata nella partita con un dispositivo estremamente sofisticato e costoso, ma per ora rimane a sua volta molto di nicchia.