Samsung alzerà i prezzi dei sensori delle fotocamere nel 2024, e saranno rialzi abbastanza consistenti se le cose andranno come le descrive la testata cinese United Daily News. La decisione, combinata con gli aumenti che dovrebbero subire i prezzi delle memorie a causa del taglio alla produzione, si rifletterebbe inevitabilmente sui prezzi di listino dei prodotti che arriveranno dal prossimo anno in poi, dunque sul consumatore.
Ancora è solo un'indiscrezione, ma UDN fornisce già delle cifre: fonti del settore indicano che Samsung LSI, la divisione che si occupa dei sensori fotografici di smartphone e derivati, incrementerà mediamente del 25% i prezzi praticati alle aziende per i CIS, i Camera Image Sensors. Ciò significa che il costo di alcuni sensori Isocell, magari più richiesti e di fascia più alta, potrebbe aumentare da un anno all'altro anche del 30-35%.
Il sensore Isocell GNK da 50 MP annunciato da Samsung a inizio mese, con esordio previsto sui primi smartphone nel 2024, potrebbe dunque essere stato proposto ai produttori già con un prezzo superiore a quello che avrebbe avuto se Samsung non avesse deciso i rincari. Secondo l'indiscrezione che proviene da fonti industriali asiatiche l'aumento dei prezzi riguarderebbe in misura maggiore i sensori Isocell a risoluzione più alta, da 32 MP a salire, cioè quelli più impiegati sugli smartphone dalla fascia media in poi.
Secondo i rumor che ci sono arrivati finora a farne le spese potrebbe essere ad esempio Vivo, che per il teleobiettivo di X100 Pro+ (non ancora ufficiale a differenza dei "fratelli") avrebbe scelto dal catalogo Samsung un Isocell da 200 MP, e ciò significa che la fotocamera principale dovrebbe avere una risoluzione molto simile se non identica. Se i rincari incideranno in misura maggiore al crescere della risoluzione, Vivo (ma non solo Vivo) potrebbero subirne le conseguenze in termini di costi di produzione e di vendite, se, com'è prevedibile, i listini una volta di più andranno verso l'alto.