Google guarda con interesse i tracker Bluetooth, oggi rappresentati sul mercato soprattutto dagli AirTag di Apple, da Tile e dagli SmartTag di Samsung (ora anche in versione Plus) - e sembra intenzionata ad integrare la funzione di identificazione del tracciamento direttamente all'interno di Android. Alcuni segnali piuttosto inequivocabili arrivano dall'analisi eseguita da 9to5Google su Play Services, da cui emergono dettagli relativi all'esistenza - o allo sviluppo, perlomeno - di una funzione specifica nel sistema operativo.
SEGNALI DI SVILUPPO DELLA FUNZIONE
Le linee di codice dell'APK della versione 22.12.13 evidenziano infatti riferimenti a:
- Unfamiliar device alerts
- Unfamiliar Tag Detected Notification
E questi invece i tracker (i tag) a cui viene fatto riferimento:
- ATag
- Finder tag
- Tile tag
Sui primi non ci sono troppi dubbi: A sta per Apple o Air, dunque stiamo parlando degli AirTag di Cupertino. Per i terzi c'è assoluta certezza, visto che Tile è proprio la denominazione commerciale del tracker passato di recente nelle mani di Life 360. Resta da capire a quale dispositivo faccia riferimento la seconda riga. Fatto sta che il codice prosegue con il riferimento alla possibilità di far suonare il tracker una volta che il proprio dispositivo Android l'ha individuato.
SIAMO ANCORA INDIETRO
Come sottolinea 9to5Google, si tratta di un sistema di identificazione del tracciamento ancora molto acerbo e che tra l'altro sembra funzionare solamente in modalità manuale, e non automaticamente come su iOS. E sempre su iOS l'identificazione degli AirTag si basa su UWB (Ultra Wideband), tecnologia di cui non tutti gli smartphone Android sono provvisti.
Restano ancora molti dubbi sulla possibile soluzione di Google: innanzitutto è da vedere se a questa fase di sviluppo dietro le quinte seguirà qualcosa di concreto, e poi bisogna capire se eventualmente è in corso una collaborazione tra diversi produttori (Apple, Samsung e altri) per cercare di uniformare il sistema di riconoscimento. Certo è che affidarsi a una soluzione già integrata all'interno del sistema operativo (Android) semplificherebbe non di poco le cose rispetto alla situazione attuale: ad oggi bisogna rivolgersi a soluzioni di terze parti come Trova Tracker, app che consente agli utenti Android di identificare AirTag e altri tracker compatibili con Dov'è di Apple presenti nelle vicinanze.
Visti i sempre più frequenti casi di stalking correlati all'utilizzo dei tracker Bluetooth, una funzione integrata in Android sarebbe decisamente gradita.
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