
Per gli alieni atterrati su questo pianeta nell’ultima settimana, ecco la news: Donald Trump è stato nuovamente eletto presidente degli Stati Uniti d’America. L’evento è corrisposto in maniera quasi istantanea alla scelta da parte di Mark Zuckerberg, fondatore e proprietario di Meta (Facebook, Instagram) di “rivedere”, anche se sarebbe meglio dire “cancellare”, il programma di fact-checking che sulle piattaforme consentiva di controllare la qualità delle notizie.
Cosa c’entri tutto questo con il nostro blog e nello specifico con Linux è presto detto: sebbene la censura delle fake-news dovrebbe essere quindi oggi un retaggio del passato, qualcosa certamente è andato storto in termini della sua applicazione poiché, è notizia raccontata da Tom’s Hardware, Facebook si è messa a bannare i post che menzionano topic, siti o gruppi Linux.
Al centro di questa vicenda c’è il sito DistroWatch, che come saprete si occupa sostanzialmente di statistiche in merito all’utilizzo delle distribuzioni Linux.
Un post sul sito recita testualmente::
Starting on January 19, 2025 Facebook’s internal policy makers decided that Linux is malware and labelled groups associated with Linux as being “cybersecurity threats”. Any posts mentioning DistroWatch and multiple groups associated with Linux and Linux discussions have either been shut down or had many of their posts removed.
We’ve been hearing all week from readers who say they can no longer post about Linux on Facebook or share links to DistroWatch. Some people have reported their accounts have been locked or limited for posting about Linux.
The sad irony here is that Facebook runs much of its infrastructure on Linux and often posts job ads looking for Linux developers.
Unfortunately, there isn’t anything we can do about this, apart from advising people to get their Linux-related information from sources other than Facebook. I’ve tried to appeal the ban and was told the next day that Linux-related material is staying on the cybersecurity filter. My Facebook account was also locked for my efforts.
A partire dal 19 gennaio 2025, i responsabili delle politiche interne di Facebook hanno deciso che Linux è un malware e hanno etichettato i gruppi associati a Linux come “minacce alla sicurezza informatica”.Tutti i post che menzionano DistroWatch e più gruppi associati a Linux e discussioni su Linux sono stati chiusi o hanno visto molti dei loro post rimossi.
Abbiamo sentito per tutta la settimana lettori che affermano di non poter più pubblicare post su Linux su Facebook o condividere link a DistroWatch. Alcune persone hanno segnalato che i loro account sono stati bloccati o limitati per i post su Linux.
La triste ironia è che Facebook gestisce gran parte della sua infrastruttura su Linux e spesso pubblica annunci di lavoro alla ricerca di sviluppatori Linux.
Sfortunatamente, non c’è nulla che possiamo fare al riguardo, a parte consigliare alle persone di ottenere le loro informazioni relative a Linux da fonti diverse da Facebook. Ho provato a fare ricorso contro il divieto e mi è stato detto il giorno dopo che il materiale relativo a Linux rimane nel filtro per la sicurezza informatica. Anche il mio account Facebook è stato bloccato per i miei sforzi.
Cosa stia in realtà causando tutto questo è tutto da stabilire.
Come auspica l’articolo di Tom’s Hardware, è facile che questi ban siano il risultato di un malfunzionamento momentaneo o di qualche anomalia temporanea nei vari algoritmi, ma è certo come il conseguente blocco degli account di quanti chiedono spiegazioni sia in qualche modo inquietante.
Staremo a vedere come e se la situazione si sbloccherà, nel frattempo se volete parlare di Linux, rispetto a Facebook ci sono molti altri posti da scegliere 🙂
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.