Apple Vision Pro è arrivato sul mercato (statunitense), e i primi recensori hanno potuto decantarne le meraviglie e rilevare le (costose) limitazioni, ma tutto questo passa in secondo piano dopo aver visto cosa ha scoperto Ray Wong di Inverse (tra realtà aumentata e realtà virtuale è facile fare confusione: chiaritevi le idee con il nostro approfondimento).
A quanto pare infatti il cavo di alimentazione del visore di Apple si collega alla batteria esterna tramite quello che da qualcuno è stato definito il "boss finale dei cavi Lightning".
Perché "boss finale"? Perché non solo si tratta di una presa che assomiglia in maniera impressionante alla presa Lightning, ma è di dimensioni colossali, come potete vedere dalle immagini qui sotto che la mettono a confronto con una normale presa Lightning (a sinistra) e con una presa USB-C (a destra).
C'è da dire a "discolpa" di Apple che questa non è una vera e propria presa Lightning a 12 pin, ma un connettore che serve solo a collegare il visore con la batteria esterna.
D'altronde, come si può vedere dal post di Wong, il cavo è "fissato" alla batteria, e per rimuoverlo è necessario usare una graffetta, proprio come si farebbe per estrarre il carrellino della SIM del telefono (azione probabilmente da compiere solo in caso di danni).
Nondimeno, è una soluzione che ha dato il via a una serie di meme su Internet, anche perché in questo modo Apple si è assicurata di poter utilizzare il visore solo con le proprie batterie esterne e non con soluzioni di terze parti.
Certo, sarebbe stato carino trovare una porta USB-C, ma per quello c'è la porta di ricarica della batteria, quindi probabilmente Apple pensa che chi desidera aumentare l'autonomia può sempre collegare un powerbank a quello in dotazione.
O forse la casa della mela vuole solo ribadire la propria indipendenza mentale rispetto alle nuove regole UE che l'hanno obbligata a mettere la USB-C sugli iPhone? Ai posteri la sentenza, ma una cosa è certa: la presa Lightning ha un degno successore.