La tecnologia fa passi da gigante e questo molte volte va a braccetto con la medicina. Proprio in questo contesto apprendiamo di un'interessante quanto significativa innovazione: assistiamo infatti all'era in cui un visore come Apple Vision Pro può essere controllato dal cervello.
La novità della quale parliamo si riferisce a un'interessante applicazione neuroscientifica presentata da Synchron, un'azienda molto attiva nel settore e che è di fatto uno dei rivali di Neuralink, l'azienda di Elon Musk che si occupa proprio di neuroscienze applicate.
Come si fa a controllare Vision Pro con il cervello
Synchron ha appena presentato un dispositivo impiantabile che permette di controllare un visore come Apple Vision Pro con il proprio cervello, senza fare alcun gesto o proferire alcuna parola. Il concetto su cui si basa una cosa del genere viene studiato da anni in ambito di ricerca e di medicina riabilitativa. Parliamo delle interfacce cervello-computer.
Le cosiddette Brain-Computer Interface (BCI) permettono di sfruttare i segnali generati dal nostro cervello durante la sua attività per effettuare delle azioni nel mondo reale.
Ad esempio, immaginare di muovere un braccio implica la generazione di uno specifico segnale dal nostro cervello il quale, se opportunamente rilevato, può triggerare l'esecuzione di una specifica azione (come ad esempio il movimento di una protesi di braccio) nel mondo reale.
Ed è proprio per questo che le applicazioni BCI vengono usate molto in medicina riabilitativa. Persone che soffrono di patologie che impediscono i movimenti ma che non impattano sul funzionamento del cervello, come quelle neurodegenerative, possono quindi ottenere nuovamente la libertà di muoversi nello spazio, fare specifiche azioni e anche comunicare.
Questo è quello che ha realizzato Synhcron con il suo dispositivo impiantabile. Questo dispositivo viene veicolato nel cervello dei pazienti, sulla corteccia motoria, attraverso i vasi sanguigni. Inoltre, un'antenna viene impiantata nel torace per ricevere ed elaborare i dati cerebrali che vengono raccolti dal dispositivo.
Attraverso l'analisi di ciò che avviene nella corteccia motoria, quando ad esempio il paziente pensa di alzare il braccio destro, viene interpretato dal dispositivo di Synchron e inviato a Vision Pro.
In questo modo, il visore può essere controllato attraverso delle gesture che in realtà non avvengono nel mondo reale ma solo nella testa del paziente. Ma poco importa, perché il dispositivo di Synchron rende i movimenti reali.
Attualmente l'azienda ha riferito di aver testato il dispositivo su 6 pazienti in USA e 4 in Australia. L'approvazione da parte della FDA statunitense ancora deve avvenire. Quando questo passaggio verrà completato allora si passerà a una sperimentazione clinica più grande e significativa.
Synchron ha riferito di aver ricevuto notevole supporto da Apple per l'interfaccia tra il suo dispositivo BCI e il visore. E ha anche affermato che in futuro vorrebbe integrare la sua tecnologia anche con i visori di altri produttori. Qui sotto trovate un video dimostrativo realizzato da Synchron per mostrare come funziona il suo dispositivo con Vision Pro.
Per saperne di più su realtà aumentata e virtuale
Visto che siamo in tema di visori, qui sotto vi lasciamo una serie di approfondimenti che riguardano il mondo dei dispositivi AR e VR: