Sideload su iPhone e iPad: ecco come Apple non si farà ingannare

10 months ago 211

Manca sempre meno al giorno in cui Apple concretizzerà una mossa storica, quello in cui verrà abilitato il sideloading per iPhone e iPad. Il giorno scelto dovrà cadere entro il prossimo 7 marzo, quello in cui entrerà in vigore il Digital Market Act in Europa. Apple quindi si sta preparando per bene.

Nelle ultime ore infatti sono trapelati importanti dettagli su come Apple verificherà l'idoneità al sideloading per i modelli di iPhone e iPad. Prima di entrare nel dettaglio, è bene sottolineare che per sideload su iOS e iPadOS si intende la possibilità di installare app non presenti sull'App Store ma da store di terze parti.

Non si tratta quindi della possibilità di installare qualsiasi app da qualsiasi fonte, come avviene ad esempio per Android, dove gli utenti possono assumersi ogni rischio installando app da dove vogliono. Apple ha invece previsto che le app potranno essere installate da store di terze parti, i quali dovranno essere conformi a specifici vincoli imposti dall'azienda stessa.

Gli store di terze parti in questione vengono definiti da Apple App Marketplace. Questi dovranno certificarsi presso Apple per avere la possibilità di ospitare app compatibili con l'installazione su iPhone e iPad. Il primo vincolo, forse il più rilevante, consiste nell'avere una lettera di credito di almeno 1 milione di euro. Questo sarebbe necessario per Apple, in modo che sia garantito l'eventuale supporto a sviluppatori e utenti.

Altre funzionalità di questi App Marketplace dovranno essere compatibili con l'abilitazione di specifiche opzioni, come la possibilità di abilitare i pagamenti digitali tramite app senza passare da Apple Pay, oppure di creare nuove API per contenuti web che non passino dal WebKit di Apple.

Ma Apple effettuerà delle verifiche anche sui telefoni dei suoi utenti, in modo da verificare se sono idonei a effettuare il sideload dagli store di terze parti certificati. I dati che verranno controllati e combinati sono:

  • Indirizzo di fatturazione dell'ID Apple.
  • La posizione attuale dell'utente (la quale dovrebbe limitarsi al paese e non alla residenza esatta).
  • La regione geografica impostata nelle impostazioni iOS.
  • La classe del dispositivo (ovvero iPhone o iPad).

Combinando queste informazioni risulterà quindi molto affidabile la verifica di Apple.

In altre parole, sarà molto difficile ingannare Apple e abilitare il sideload se non ci si trova in una zona idonea.

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