Il mercato smartphone è in sofferenza, lo si è visto tanto a livello globale quanto europeo, complici una serie di fattori macroeconomici e di natura geo-politica che ne hanno compromesso la crescita. E il trend è lo stesso anche al di là dell'Oceano Atlantico: nel Nord America il calo è più contenuto, sì, ma comunque evidente con il -6% registrato nel secondo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
NEW ENTRY NEL NORD AMERICA
Dai dati pubblicati da Canalys si possono estrapolare interessanti informazioni relative ad un attore che non troviamo (ancora) all'interno delle statistiche trimestrali mondiali ed europee: il riferimento va a Google, che anche in USA e Canada rappresenta una sorta di new entry. Un dato significativo che sta ad indicare come pian piano il disegno dell'azienda di Mountain View stia iniziando a prendere forma. Ricordiamo infatti come con Pixel 6 e 6 Pro Sundar Pichai abbia espressamente manifestato la volontà di guadagnare quote di mercato in ambito hardware, e questo sembra effettivamente accadere proprio a partire dal mercato domestico di Google, ovvero il Nord America.
+230%
E proprio laddove Apple ha oltre il 50% di market share (il 52%, per la precisione, contro il 48% dell'anno precedente), Google guadagna terreno riportando un eccezionale +230% nelle spedizioni. Tradotto, dai 200.000 Pixel spediti nel Q2 2021 si è passati agli 800.000 del Q2 2022. Un risultato importantissimo per l'azienda, che tuttavia non deve stupire più di tanto proprio per la volontà più volte manifestata dal management di entrare prepotentemente tra i top brand del mercato mobile.
Il 2% di quote di Google è dunque un risultato che segna l'ingresso di un nuovo player nel panorama nord americano. Essere nella Top 5 è merito certamente di Pixel 6 e 6 Pro, ma anche di un 6a - annunciato a maggio - che per il suo rapporto qualità-prezzo non può che contribuire positivamente all'andamento delle spedizioni. In attesa di Pixel 7 e 7 Pro.
Resta da vedere ora quanto impiegherà ancora Google a comparire tra i Top 5 sugli altri mercati. La concorrenza in Europa è ancora più serrata, con molti brand cinesi ormai radicatisi con forza e poco intenzionati a lasciare preziose quote di mercato agli altri.
VIDEO