Solo Nintendo può rivenderti lo stesso gioco di 14 anni fa a prezzo pieno

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Il Nintendo Direct del 18 giugno 2024 ha evidenziato due facce di Nintendo: quella che cerca di capitalizzare su vecchi successi con il minimo sforzo, e quella che non smette mai di sorprendere e innovare.

E nel mezzo ci ha piazzato pure una comparsata di Yuji Horii, creatore della serie Dragon Quest, che ha annunciato degli splendidi remake dei primi tre capitoli della saga. Fa emozionare vederlo lì, seduto, mentre abbraccia il piccolo Slime, mentre dà tutto, tutto sé stesso, nonostante ci abbiano salutato i due suoi più cari colleghi, Kōichi Sugiyama e il mitico Akira Toriyama, padri di Dragon Quest.

Dunque, cosa ha rappresentato quest'ultimo Nintendo Direct? Da una parte ci sono delle novità assolute come il gioco di ruolo Mario & Luigi: Fraternauti alla Carica, già in uscita il 7 novembre 2024, che sembra l'evoluzione che questo filone del buon Mario chiedeva da tempo. Nintendo aveva tastato il territorio con il remake di Super Mario RPG, tanto delizioso, quanto limitato, ma adesso pare voler fare sul serio con un capitolo dai valori produttivi importanti.

Come poi non menzionare il nuovissimo The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, un titolo che ha catturato l'attenzione di tutti. In questo nuovo capitolo, i giocatori controlleranno la Principessa Zelda, che potrà generare oggetti per risolvere enigmi e persino chiamare i nemici in battaglia per farsi aiutare. Questa meccanica introduce un livello di creatività e strategia che promette di arricchire profondamente l'esperienza di gioco, prendendo in prestito alcune delle suggestioni che Breath of the Wild e Tears of the Kingdom hanno portato alla formula "zeldiana".

Echoes of Wisdom sembra inserirsi perfettamente nella tradizione di Zelda, continuando a innovare senza tradire le sue radici, l'esempio perfetto di come Nintendo sia ancora in formissima nella creazione di videogiochi e nella evoluzione delle proprie, storiche IP. Questo contrasto rende ancora più evidente il divario tra le operazioni commerciali meno ispirate, come il porting di Donkey Kong Country Returns.

Previsto per il 16 gennaio 2025, Donkey Kong Country Returns HD è l'emblema lampante dell'ardore di Nintendo nel proporre i propri classici a prezzi premium.

Nonostante sia solo un porting di un gioco di 14 anni fa, verrà venduto a 60€, un prezzo eccessivo per un titolo che non presenta significative migliorie grafiche rispetto all'originale uscito su Wii. Certo, saranno inclusi i livelli della versione per Nintendo 3DS, ma il valore aggiunto sembra limitato.

È difficile poi giustificare il fatto che si debba aspettare fino al 2025 per un porting, soprattutto quando altre aziende riescono a rilasciare remaster e remake in tempi più brevi e con miglioramenti sostanziali. Questa mossa vuole ovviamente capitalizzare sulla nostalgia, sfruttando il legame emotivo che i fan hanno con il titolo originale, e cercando di accaparrarsi chi non l'avesse mai giocato, ma senza offrire un reale incentivo oltre al fattore nostalgia per giustificare il prezzo pieno.

Sia chiaro, non c'è da stupirsi più di tanto. Non è la prima volta che Nintendo compie queste mosse, basti pensare a The Legend of Zelda: The Skyward Sword HD o altri ancora: praticamente tutto il catalogo di WiiU è stato riportato su Nintendo Switch.

Questa è Nintendo, c'è poco da fare. Solo lei può rivenderti lo stesso gioco di 14 anni fa a prezzo pieno, e sono sicuro che molti di voi ci cascheranno. Chissà, probabilmente ci cascherò anche io. E chissà, forse è questo il segreto per mantenere l'industria in salute. L'equilibrio tra operazioni commerciali e creatività è delicato, ma fondamentale per mantenere l'amore e la fiducia dei fan, oltre alle casse piene. E Nintendo si dimostra sempre maestra nel mantenerlo, perché se riesce a venderti Donkey Kong Country Returns HD a 60€, è perché ci sono giochi come The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom a controbilanciare tutto.

Nintendo Direct 18 giugno 2024

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