Anche Spotify cede al fascino degli NFT. La famosa app di streaming musicale, infatti, ha avviato i test per introdurre nuove funzionalità che permetteranno agli artisti di promuovere i propri Non Fungible Token direttamente sulla loro pagina.
Al momento solo un numero ristretto di utenti Android con base negli Stati Uniti avranno accesso alla nuova funzionalità in questa prima fase di sperimentazione. Anche il numero degli artisti che possono promuovere i propri NFT su Spotify è al momento limitato, come conferma un portavoce di Spotify:
Spotify sta effettuando un test in cui aiuterà un ristretto numero di artisti a promuovere le proprie offerte di NFT di terze parti tramite il profilo artista.
IL MARKETPLACE RESTA ESTERNO
Gli NFT presenti su Spotify saranno collegati a un marketplace esterno e saranno acquistabili esattamente come qualsiasi altro NFT in vendita online. La società fa sapere che al momento il servizio è reso disponibile senza costi aggiuntivi.
I test sugli NFT sono stati avviati da Spotify per due motivi: creare un rapporto più stretto tra fan e artisti, dall’altra per dare seguito alle richieste di alcuni partner industriali della società svedese fondata da Daniel Ek nel 2006.
Spotify non è l’unica piattaforma digitale ad aprirsi agli NFT. Instagram, sempre negli Stati Uniti, ha avviato la sperimentazione in questo settore consentendo ad alcuni utenti di condividere NFT sulle loro bacheche e lo stesso sta facendo Twitter, che con il servizio a pagamento Twitter Blue permette, già da gennaio di quest’anno, permette agli abbonati di usare NFT come immagini del profilo.
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