Spotify: utenti in crescita e stop a Car Thing: non tutto brilla nel Q2

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Spotify chiude un altro trimestre caratterizzato da un bacino di utenti che continua a crescere. Nel secondo trimestre 2022 la popolare piattaforma di streaming ha registrato 433 milioni di utenti attivi mensili (+19% su base annua) di cui 188 milioni sono abbonati Premium (+14% su base annua). Sono risultati anche superiori rispetto a quelli stimati da Spotify alla fine del precedente trimestre (nello specifico, 428 milioni di utenti attivi mensili e 187 milioni di abbonati premium).

STOP A CAR THING

Ma non ogni aspetto del bilancio convince come quello legato al numero di utenti attivi: il trimestre si è chiuso con una perdita operativa di 194 milioni di dollari a fronte di 2,87 miliardi di dollari di ricavi, e Spotify ha confermato di aver interrotto la produzione di Car Thing, l'accessorio pensato per semplificare l'utilizzo del servizio di streaming a bordo delle vetture più datate, una decisione che è costata alla società circa 31 milioni di dollari. In una dichiarazione rilasciata ai colleghi di TechCruch, un portavoce di Spotify precisa:

In base a diversi fattori, compresa la domanda del dispositivo e i problemi con la catena dei fornitori, abbiamo deciso di interrompere la produzione delle unità Car Thing. I dispositivi esistenti continueranno a funzionare come previsto. Questa iniziativa ci ha dato importanti insegnamenti e continuiamo a considerare l'auto un luogo importante per l'audio.

Se si esclude il (lungo) periodo in cui è stato possibile acquistare Car Thing solo su invito negli Stati Uniti, il prodotto arriva alla fine del suo ciclo di vita dopo soli cinque mesi dal lancio su vasta scala. Vero è che le vetture più recenti sono ormai sempre più frequentemente dotate di sistemi di infotainment che supportano Spotify, quindi in ottica futura mantenerlo non sarebbe la soluzione più conveniente, soprattutto se è necessario apportare dei tagli.

NON SOLO PODCAST, GLI AUDIOLIBRI SONO LA PROSSIMA SFIDA

L'aumento del numero di utenti suggerisce che, nel complesso, la piattaforma è riuscita a superare bene gli scossoni dei mesi scorsi. Il polverone mediatico generato dai contenuti dei podcast di Joe Rogan si è attenuato e, nonostante alcuni nomi noti abbiano deciso di lasciare la piattaforma - ved. il podcast degli Obama, intenzionati a passare ad Audible - i contenuti non mancano. Nel secondo trimestre Spotify ha pubblicato oltre 100 nuovi podcast Originali ed Esclusivi; in totale la piattaforma contava oltre 4,4 milioni di podcast a fine giugno.

Ciononostante appare evidente che Spotify abbia bisogno di diversificare ulteriormente i contenuti proposti: la prossima sfida dell'azienda coincide con gli audiolibri: durante il secondo trimestre Spotify ha concluso l'acquisizione di Findaway che fornirà importanti risorse per essere un protagonista del settore. E restando in tema di acquisizione non si può trascurare che a giugno scorso Spotify ha annunciato quella di Sonatic, l'azienda specializzata nel campo della voce e dell'intelligenza artificiale che è recentemente passata agli onori della cronaca anche per aver ridato voce a Val Kilmer in Top Gun Maverick. L'operazione finanziaria si è definitivamente conclusa il 15 luglio scorso. Spotify deve ancora precisare come intende usare le risorse di Sonatic, perché sino ad ora ha genericamente parlato di potenziali opportunità legate alla tecnologia text-to-speech.

LE PREVISIONI DEL Q3

Anche Spotify, come molte altre aziende tech, mette in conto altri mesi difficili determinati dalla situazione macroeconomica. Per questo ha deciso di ridurre del 25% il ritmo delle assunzioni, almeno sino a fine anno. Le previsioni ufficiali per il prossimo trimestre invece fanno riferimento a:

  • utenti attivi mensili: 450 milioni
  • utenti Premium: 194 milioni
  • ricavi: 3 miliardi di dollari
  • perdita operativa: 240 milioni di dollari

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