Apple da sempre è sinonimo di sicurezza software, sia per quanto riguarda i suoi MacBook che per quanto riguarda iPhone e iPad. Questo grazie ai suoi sistemi operativi, progettati per essere centrati in maniera netta sull'infrastruttura Apple.
Ed è anche per questo motivo che i dispositivi iOS, e in particolare gli iPhone, non hanno mai permesso di effettuare il sideload in maniera ufficiale. Quando parliamo di sideload, intendiamo una pratica molto comune su Android sin dalla sua nascita: in sostanza, si tratta della possibilità di scaricare e installare app anche da fonti terze, non necessariamente dallo store ufficiale del produttore.
Questa operazione è possibile su Android dal suo debutto. Nel tempo sono stati implementati dei controlli di sicurezza, proprio per scongiurare rischi per gli utenti, ma la funzionalità è rimasta disponibile anche per coloro che non svolgono operazioni di modding. Al contrario, sui dispositivi Apple questo non è mai stato possibile.
Ma proprio come Apple ha dovuto cedere sull'implementazione della USB-C, la casa di Cupertino dovrebbe cedere anche sull'aspetto del sideloading.
L'Europa infatti sta spingendo affinché anche Apple apra alla possibilità di installare app sugli iPhone da fonti terze, diverse dall'App Store dell'azienda.
Questo chiaramente rappresenta una possibilità in più per gli utenti, i quali saranno liberi di scegliere dove scaricare le proprie app, ma anche un rischio in più per Apple, visto che aprire alle app installate da terze parti potrebbe introdurre potenziali rischi per il sistema operativo.
La novità è che nell'ultima beta di iOS 17 sono stati scovati dei riferimenti che fanno proprio pensare alla possibilità di effettuare il sideload delle app. Tra le righe di codice sono stati scovati dei riferimenti che vi sarà il supporto all'installazione e addirittura all'aggiornamento delle app da fonti terze.
Inoltre, sono stati scovati riferimenti che indicano anche la possibilità di restringere a specifiche aree geografiche il sideload delle app su iOS. Questo ha senso se pensiamo che al momento solo l'Unione Europea, tramite il Digital Market Act, sta spingendo su questo aspetto.
A livello di tempistiche, ci aspettiamo che il supporto ufficiale al sideload non arrivi prima del 2024. Vi terremo ovviamente aggiornati sui prossimi sviluppi.