Telegram, l'app di messaggistica creata da Pavel Durov, ha recentemente annunciato una significativa modifica alla sua politica sulla privacy.
Secondo quanto dichiarato da Durov stesso in un post sul suo canale Telegram, la piattaforma potrà condividere informazioni personali, come indirizzo IP e numero di telefono, degli utenti sospettati di crimini con le autorità competenti, previa richiesta legale valida.
E se la soluzione al male fosse un male essa stessa?
Modifiche nella politica sulla privacy di Telegram
Le novità introdotte sono di particolare rilievo perché segnano un cambio di rotta nella gestione dei dati personali.
In passato, Telegram era nota per la sua ferma opposizione a qualsiasi forma di condivisione delle informazioni degli utenti, limitando la cooperazione con le autorità solo a casi eccezionali come il terrorismo.
Con questa modifica, la piattaforma si allinea a normative più rigide in materia di sicurezza pubblica, con l'obiettivo di dissuadere i criminali dal fare uso del servizio per attività illegali.
Pavel Durov ha chiarito che queste misure sono state introdotte per evitare che la piattaforma venga sfruttata da individui malintenzionati, ma è chiaro che il suo recente arresto sia stato il catalizzatore di tutto.
Telegram, ha dichiarato Durov, è nato per permettere agli utenti di comunicare in sicurezza e non per facilitare la vendita di beni illegali o promuovere attività illecite. Telegram Search, uno degli strumenti della piattaforma, era stato infatti abusato per attività di questo tipo, ma la società ha recentemente potenziato il sistema di moderazione attraverso l'uso di intelligenza artificiale.
Le novità arrivano in un momento delicato per la piattaforma, che negli ultimi anni ha attirato numerose critiche per la sua scarsa moderazione.
Secondo un'indagine del New York Times, su Telegram esistono migliaia di canali collegati a traffici illegali, inclusi il terrorismo, la pornografia infantile e il traffico di droga. Questo ha messo Telegram sotto la lente di ingrandimento delle autorità di vari paesi, costringendo l'azienda a rivedere le sue politiche per garantire maggiore trasparenza e sicurezza.
Come cambia Telegram
Secondo la nuova versione della politica sulla privacy, Telegram si impegna a fornire dati degli utenti solo se riceve una richiesta formale da parte delle autorità giudiziarie che confermi il coinvolgimento dell'utente in attività criminali che violano i Termini di Servizio della piattaforma.
In tali circostanze, l'azienda analizzerà il caso e, se ritenuto appropriato, procederà alla consegna dei dati alle forze dell'ordine.
Queste modifiche si inseriscono in un quadro più ampio di rafforzamento della sicurezza da parte di Telegram, che recentemente ha anche disabilitato alcune funzionalità considerate suscettibili di abusi.
Tra queste, la funzione "persone vicine" è stata temporaneamente sospesa, mentre il sistema di caricamento dei contenuti tramite il blog anonimo Telegraph è stato bloccato per evitare potenziali usi impropri.
L'obiettivo dichiarato da Durov è di mantenere la piattaforma sicura per i quasi un miliardo di utenti attivi, proteggendo allo stesso tempo la privacy degli utenti rispettosi della legge.
Tuttavia, resta da vedere come reagirà la comunità a questa apertura alla condivisione dei dati con le autorità. Molti utenti scelgono Telegram proprio per la sua attenzione alla privacy e alla crittografia, e potrebbe esserci il rischio di un calo di fiducia nel servizio.
Telegram ha inoltre annunciato che i progressi in termini di trasparenza saranno resi noti tramite report trimestrali, in cui verranno riportati i casi in cui la piattaforma ha condiviso informazioni con le autorità.
Questa mossa sembra essere un tentativo di recuperare la fiducia degli utenti, offrendo al contempo una maggiore chiarezza su come vengono gestite le richieste governative
Moderazione dei contenuti con IA
Parallelamente alle modifiche nella gestione dei dati, Telegram ha intensificato i suoi sforzi per identificare e rimuovere contenuti problematici grazie all'uso di algoritmi di intelligenza artificiale.
Durov ha sottolineato che tutti i contenuti ritenuti pericolosi o inappropriati sono stati rimossi dalla funzione Search. Inoltre, gli utenti possono ora segnalare direttamente i contenuti illeciti attraverso il bot @SearchReport, rendendo il processo di segnalazione più rapido ed efficace.
Telegram sembra quindi intenzionato a rinnovare il proprio impegno per garantire una maggiore sicurezza e trasparenza, bilanciando al contempo la tutela della privacy.
Nonostante le nuove misure, la strada per Telegram rimane al momento in salita, data la cattiva reputazione accumulata negli ultimi anni agli occhi di molte autorità.
Al contrario la community ha sempre sostenuto l'app, e ci auguriamo che le modifiche in atto non vengano accolte male, perché in fin dei conti sono volte a tutelare la sicurezza di tutti.
Impariamo a usare Telegram
Al netto dei suoi problemi legali, Telegram è una delle app di messaggistica più ricche di funzioni che ci siano al mondo. Ecco quindi alcuni spunti per approfondire le opzioni più utili.