TikTok sotto l'occhio vigile di Oracle: negli USA si evitano sorprese su dati e algoritmi

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Tra TikTok e gli utenti USA c'è un garante: Oracle. Nessuna acquisizione della divisione americana dell'app, come paventato due anni fa per evitare il ban dell'allora presidente Donald Trump, ma più semplicemente una collaborazione che permetterà alla Casa Bianca di avere la certezza che i dati personali non finiscano nelle mani del governo di Pechino.

Il progetto si chiama Texas - dalla sede di Oracle, ad Austin - ed è stato avviato di fatto lo scorso giugno con il trasferimento dei dati sui server dell'azienda americana: "Oggi, il 100% del traffico degli utenti USA viene instradato verso l'infrastruttura di Oracle Cloud", diceva la proprietaria ByteDance. E ora viene fatto un passo in più, come riporta Axios:

Oracle è chiamata a controllare gli algoritmi e i modelli di moderazione dei contenuti di TikTok per assicurarsi che non vengano manipolati dalle autorità cinesi.

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ALGORITMI E MODERAZIONE

Con il filtro ed il sistema di controllo di Oracle dovrebbero (potrebbero) essere finiti i problemi per ByteDance negli Stati Uniti, perlomeno dovrebbe esserci maggior fiducia da parte delle istituzioni americane sull'operato della piattaforma social più famosa del Paese (e non solo degli USA). L'intenzione di affidarsi ad una società terza per il controllo degli algoritmi era stata già espressa in precedenza da ByteDance per la sua TikTok: Oracle altro non deve fare che convalidare gli algoritmi ed effettuare un controllo approfondito dei sistemi affinché non risultino manipolati. In più, l'azienda americana porrà attenzione ai sistemi automatizzati ed alle attività delle persone chiamate a moderare i contenuti.


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