Tutti pazzi per Wordle: cos'è e come funziona il rompicapo del momento | Video

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Tutti pazzi per Wordle: cos' e come funziona il rompicapo del momento | Video

21 Febbraio 2022 0

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Ci sono infiniti modi per fare una dichiarazione d'amore. Josh Wardle, ingegnere britannico residente a New York, ha scelto le parole. Non una banale lettera, una sonetto o un brano neomelodico, ma un gioco enigmistico sviluppato apposta per la sua compagna Palak Shah, fervida appassionata di cruciverba, per ingannare insieme il tempo durante il lockdown. Si chiama Wordle - di giochi di parole, quindi, il fondatore se ne intende - ed è un puzzle game che dalle mura di un appartamento di Brooklyn prima e da una chat familiare di WhatsApp dopo, è approdato in Rete lo scorso ottobre diventando un vero tormentone. Tanto da aver fatto breccia anche nel cuore (e nella carta) del New York Times, che l’ha di recente acquisito per una cifra non dichiarata a sette zeri.

In questo articolo vi raccontiamo l’ascesa, le regole e le prospettive future del rompicapo del momento.

L'ASCESA DI WORDLE

Come dicevamo in apertura, Wordle nasce da un atto di amore in piena pandemia. Dopo mesi trascorsi a duellare a colpi di parole e ingegno, i Wardle hanno lanciato la sfida ad amici e parenti utilizzando come campo di battaglia una chat di gruppo di WhatsApp. Poco dopo, la geniale intuizione: con la scelta di trasferirlo online, aprendo a chiunque la possibilità di giocarvi gratuitamente, l'ingegner Wordle ha fatto scacco matto. Dopotutto, il suo passato in Reddit aveva già dato i suoi frutti con gli esperimenti sociali The Button e Place.

L'ascesa è stata fulminea e, in soli tre mesi, quello che era nato come un regalo personale si è trasformato in un fenomeno virale in grado di intrattenere il mondo intero: lo scorso novembre, a distanza di circa trenta giorni dal suo approdo sul web, contava 90 giocatori, schizzati a quota 300.000 i primi di gennaio. Oggi sono circa 10 milioni.

Per non parlare del tam tam mediatico che ha riscosso dal primo istante catalizzando l'attenzione del popolo di diversi social network, in particolare Twitter: nel periodo sono stati pubblicati 1,3 milioni di tweet dedicati al rompicapo, dove appariva come un agglomerato di mattoncini colorati per non svelare la soluzione del giorno.

IL GIOCO

Per giocare a Wordle basta avere uno smartphone, un tablet o un pc e accedere al sito web dedicato da browser. Avete letto bene: il gioco non si basa su un’applicazione, dunque non sarà necessario verificare la compatibilità con il proprio software per potevi giocare, né perdersi nei meandri degli store digitali nel vano tentativo di scovarlo al primo colpo. I nostalgici degli anni Ottanta e Novanta saranno felici di apprendere che è possibile giocare a Wordle utilizzando anche il gameboy. I meriti vanno all'intuizione di un utente e alla semplicità della struttura del gioco, che riesce ad adattarsi senza intoppi alle capacità di calcolo dello storico dispositivo.

Al momento Wordle esiste soltanto in lingua inglese, ma per giocare in italiano basta scaricare dai vari App Store uno dei suoi cloni non ufficiali disponibili per iOS e Android.

COME FUNZIONA

Il funzionamento di Wordle è molto semplice (purché si parli discretamente inglese, a meno di conversioni alle suddette versioni non ufficiali). Ogni giorno viene selezionata una parola di cinque lettere da un repertorio di 2.500 vocaboli anglofoni - tra i più comuni del dizionario - nascoste dalle corrispettive caselline grigie di una griglia: l’obiettivo è indovinarla entro sei tentativi, senza poter contare su alcun indizio da cui partire. Quel che ne deriva è una sorta di ibridazione tra l'impiccato (sprovvisto di disegnino dietro cui affannarsi) e il sudoku.

Per iniziare a giocare, l’utente deve immettere una parola casuale che rientri nella spaziatura e sperare di azzeccare più lettere possibili per raggiungere più facilmente l’obiettivo con i tentativi successivi.

Al termine di ogni prova, attenzione ai colori: le lettere si colorano di verde se sono corrette e immesse nella giusta posizione, di giallo se sono presenti all’interno della soluzione ma se si trovano nel posto sbagliato e di grigio scuro se non fanno proprio parte della parola del giorno (e non devono quindi essere riutilizzate nei tentativi successivi). La tastiera virtuale si colorerà al pari della griglia, in modo da agevolare la composizione delle parole successive.

Ci sono diverse strategie da mettere in atto per tentare di avvicinarsi il più possibile alla soluzione finale. C’è chi sceglie come prima opzione una parola composta da più vocali, ad esclusione delle quali si restringe il ventaglio di possibilità, c’è chi invece utilizza ogni giorno la medesima parola di partenza nella speranza di indovinare la soluzione al primo colpo. E poi ci sono i furbetti che tentano di estorcere la soluzione a chi l’ha già indovinata o che vanno a caccia di spoiler in Rete (in redazione ne abbiamo parecchi). A ognuno il suo, insomma, basta che si centri l’obiettivo.

PERCH HA SUCCESSO

Uno dei punti forti di Wordle è il senso di compartecipazione e di sfida che accomuna tutti i suoi giocatori: la parola da indovinare ogni giorno è infatti la stessa per l’intero bacino d’utenza, il che rende ancora più goliardica e competitiva la condivisione del punteggio sulle piattaforme social al termine di ogni partita. Il fatto che tutti i giorni, allo scattare della mezzanotte, cambi la chiave del cruciverba, immette inoltre una viziosa (ma sana) ritualità nelle abitudini di gioco degli utenti, smaniosi di fare progressi e di scoprire la nuova soluzione con largo anticipo rispetto a conoscenti e amici. Nell'era dell'istantaneità e delle grandi abbuffate elargite dai servizi di streaming, l'attesa conserva ancora il suo fascino.

Un altro vantaggio è legato alla sua natura intrinseca: la possibilità di giocare accedendo semplicemente a un sito web, senza dover effettuare download o iscrizioni - ergo immettere dati - lo rende più accessibile, immediato e sicuro.

E poi nessuna invasione dei fuorvianti banner pubblicitari sulla schermata di gioco, né la comparsa di pop-up che propinano iscrizioni a newsletter o re-indirizzamenti a siti terzi: l’utente si trova di fronte a una semplice, intellegibile pagina web bianca che quasi commuove per la sua essenzialità, specialmente se confrontata con qualsiasi sito attivo al giorno d'oggi.

Penso che le persone apprezzino che ci sia qualcosa online che sia semplicemente divertente - ha spiegato al NYT il fondatore in un'intervista - Non cercare di fare qualcosa di losco con i tuoi dati o i tuoi occhi. E’ solo un gioco che diverte.

Una volta assunta la propria "dose quotidiana" di Wordle, gli utenti non verranno nemmeno subissati di notifiche push che li intimano di tornare a giocare sulla piattaforma, al contrario di quanto accade con la quasi totalità delle applicazioni di gioco.

L'ARRIVO DEL NEW YORK TIMES E I PRIMI DUBBI

Dopo settimane di rumor insistenti, a inizio febbraio il New York Times ha acquisito Wordle per una cifra non rivelata, che secondo voci vicine al gruppo editoriale conterrebbe ben sette zeri. Si tratta di una mossa che infoltisce il portafoglio di quiz e rompicapi del gruppo - che da novembre ha superato il milione di abbonati - e diversifica il business, anche a fronte di previsioni sul 2022 meno rosee rispetto agli anni precedenti.

Per adesso, come ha dichiarato lo stesso NYT, si potrà continuare a utilizzare il gioco gratuitamente, ma il timore è che Wordle possa a breve diventare un servizio esclusivo dedicato agli abbonati del giornale al pari degli altri giochi in sua orbita, come Letter Boxed o The Crossword (nel 2021 sono stati utilizzati 500 milioni di volte).

Il fondatore di Wordle ha commentato l'operazione sottolineando che la sezione giochi del quotidiano ha ricoperto un ruolo ispirazionale di rilievo nella fase di creazione di Wordle, motivo per cui si tratta di un passaggio “assolutamente naturale”.

Dal momento dell’acquisizione, il sito di Wordle risiede in una nuova URL. Le scorse settimane, tuttavia, sono stati riscontrati alcuni problemi legati al trasferimento delle statistiche dei giocatori, che il gruppo editoriale starebbe tentando di risolvere. È bene accertarsi che i propri dati di gioco siano al sicuro, dunque, a maggior ragione se si è forti.

L'operazione ha inoltre sortito un altro effetto poco gradevole in merito al tracciamento dei dati dei giocatori. Pare che negli ultimi giorni, alcuni utenti abbiano rilevato dei tracker all'interno del gioco, che secondo Gizmodo proverrebbero proprio dal New York Times. I sistemi di tracciamento permetterebbero all'azienda di captare i dati degli utenti che giocano per fini commerciali.

Se l'arrivo del New York Times abbia macchiato l'illibatezza originaria del gioco o meno, non è ancora chiaro. Bisognerà quindi attendere per capire se questa storia d'amore avrà un lieto fine, oppure no.

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