Twitter, Elon Musk contro Apple per pubblicità, censura e commissioni

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Twitter, Elon Musk contro Apple per pubblicit, censura e commissioni

29 Novembre 2022 0

"Apple" e "pubblicità" sono le parole chiave degli ultimi sviluppi relativi a Twitter: come spesso accade ultimamente, tutto è partito da una serie di tweet del nuovo proprietario Elon Musk, che ha accusato la Mela di aver praticamente interrotto ogni forma di investimento sulla piattaforma. Secondo un'inchiesta del Washington Post, che dice di aver visionato documenti interni pertinenti, Apple è stata la principale inserzionista di Twitter nel primo trimestre del 2022, con ben 48 milioni di dollari di budget, pari al 4% degli interi introiti della piattaforma.

Tuttavia, i documenti mostrano anche i primi segnali concreti di un drastico cambio di rotta subito dopo l'arrivo di Musk: nella settimana dal 10 e il 16 novembre, si stima che Apple abbia speso circa 131.600 dollari in pubblicità, mentre la settimana prima la finalizzazione dell'acquisizione, dal 16 al 22 ottobre, aveva speso circa 220.800 dollari. Due settimane isolate, per quanto significative di per sé, non permettono certo di farsi un'idea completa e precisa della situazione, ma diciamo che i dati sembrano essere validati da Musk in persona.

Apple has mostly stopped advertising on Twitter. Do they hate free speech in America?

— Elon Musk (@elonmusk) November 28, 2022

"A corredo", diciamo così, ci sono varie informazioni condivise da Musk stesso: intanto, vale la pena notare la chiave polemica usata, che insinua che Apple non supporti la libertà di parola se non compra pubblicità su Twitter, e poi in un Tweet successivo viene direttamente chiamato in causa Tim Cook, amministratore delegato di Apple e che twitta con ragionevole frequenza (diciamo ogni qualche giorno, giusto per dare una vaga idea dell'ordine di grandezza). Per ora Cook non ha risposto, ed è difficile immaginare che lo farà.

In un altro tweet, Musk ha detto che Apple ha "minacciato" di rimuovere l'app di Twitter dall'App Store senza fornire spiegazioni sul perché. Per il momento non sono state condivise prove a riguardo. Per contesto vale la pena precisare che da quando Musk è proprietario di Twitter Apple ha approvato cinque aggiornamenti dell'app ufficiale, ma anche che storicamente ha ricevuto segnalazioni e ammonimenti - sia dall'App Store sia dal Play Store, tra l'altro - per via dei contenuti che ospita.

Entrambi gli store impongono che le app con contenuti generati dagli utenti abbiano dei sistemi di moderazione adeguati: ricordiamo per esempio la storia di Parler, social network con policy di moderazione estremamente rilassate diventato rapidamente un "rifugio" per estremisti di destra e altrettanto rapidamente rimosso da entrambi i market virtuali.

 se Twitter fuori da App e Play Store, far

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A questo proposito, è opportuno segnalare che gli attivisti che osservano più da vicino Twitter hanno già osservato un incremento di contenuti che incitano all'odio. E recentemente Musk ha avviato il processo di riattivazione degli account che in precedenza erano stati bannati, spesso proprio per violazioni su questo argomento: prima con alcuni account individuali, tra cui quello dell'ex presidente Donald Trump, e in un secondo momento, in seguito a un sondaggio pubblico, con un'amnistia pressoché plenaria che dovrebbe essere eseguita nei prossimi giorni.

Musk ha poi tirato in ballo l'annosa questione delle commissioni del 30% che Apple trattiene su ogni acquisto in-app fatto sull'App Store, riprendendo tra l'altro la parodia del famoso spot "1984" prodotto da Epic Games quando ha a sua volta combattuto questa battaglia (in relazione a Fortnite) trascinando peraltro la Mela in tribunale, e ha indetto un sondaggio proponendo che Apple renda pubbliche tutte le azioni di censura che ha intrapreso e che hanno avuto un impatto sugli utenti. Infine, ha detto che presto pubblicherà un resoconto di tutte le iniziative eseguite contro Twitter per sopprimere, a suo dire, la libertà di parola.


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