Twitter tra novit e "bug": per il social di Elon Musk una settimana cruciale
15 Novembre 2022 0
Twitter è in ristrutturazione, Elon Musk ha fretta di ribaltare l'azienda per tornare a renderla redditizia. In questi primi giorni da proprietario ha licenziato metà del personale e fatto tantissima confusione tra spunte blu e dollari (8) da pagare, avvisando utenti e investitori che la piattaforma rischia seriamente la bancarotta se non si rivoluzionerà il suo business in tempi brevi.
Se Twitter Blue resta per il momento in standby in attesa di capire il suo corretto funzionamento, altrettanto non può dirsi per altre funzionalità presenti sul social. Anzi, in questo caso sarebbe più corretto dire "non presenti", visto che d'ora in poi non sapremo più da quale dispositivo viene scritto e pubblicato un tweet.
É quasi un peccato, perché in passato non sono mancati casi divertenti come quello in cui Samsung è stata pizzicata twittare da un iPhone. Gli esempi si sprecano, è comunque vero che ormai questo "strumento" - meglio, questa informazione - non è più utile a nessuno se non per curiosità. Era stata sviluppata per riconoscere da quale piattaforma venivano pubblicati i tweet, se direttamente da Twitter o da client di terze parti, ma ora viene considerata solo un elemento di disturbo e di rallentamento dell'app.
Sì, rallentamento, perché Musk si è soffermato su questo aspetto specificando che
- sarà spento il bloatware dei "microservizi". "Meno del 20% è effettivamente necessario per far funzionare Twitter!"
- negli USA il refresh di Twitter ha una durata di 2 secondi ("troppo lungo"), in India addirittura di 20 secondi. "I dati effettivamente utili trasferiti sono pochi"
E la dicitura: "inviato da xxx" viene considerata inutile, prolissa e causa di ulteriori rallentamenti.
SICUREZZA A RISCHIO
Torniamo sul tweet in cui Musk annuncia di spegnere il bloatware dei microservizi. Gli utenti del social network hanno cercato di interpretare questa frase incrociandola con altri due "eventi":
- il licenziamento in pubblico (su Twitter) di un dipendente che si occupa(va) dello sviluppo dell'app Android del social: le risposte date alla domanda formulata da Musk sul perché l'app Android sia così lenta non devono essere state gradite (né i toni, evidentemente). Il battibecco è proseguito sino al tweet definitivo: "É licenziato".
I have spent ~6yrs working on Twitter for Android and can say this is wrong. https://t.co/sh30ZxpD0N
— Eric Frohnhoefer @ 🏡 (@EricFrohnhoefer) November 13, 2022- la disconnessione di alcuni account e l'impossibilità di riaccedervi con la autenticazione a due fattori
Forse Musk quando parlava di spegnimento dei bloatware dei microservizi non si riferiva solo alla dicitura "Twitter for iPhone" (o simili) ma anche a questioni strettamente legate alla sicurezza come la F2A? O forse semplicemente si sono creati problemi non voluti su questo aspetto mentre gli sviluppatori stavano mettendo mano sul codice per apportare modifiche?
Nello specifico, gli utenti che hanno riscontrato questo problema (bug?) dicono di non aver mai ricevuto il messaggio con il codice da inserire per il secondo passaggio di verifica. Un modo per non avere problemi sarebbe quello di disattivare la funzionalità del controllo a due fasi, ma a perderci sarebbe la nostra stessa sicurezza. Un'ipotesi alternativa sarebbe quella di configurare l'account non con il messaggio di testo ma con un'app di autenticazione che genera OTP.
Tutto ciò che sta accadendo in Twitter non fa bene alla piattaforma, tant'è che la più grande società pubblicitaria al mondo GroupM ha avvisato i suoi clienti che l'acquisto di spazi pubblicitari sul social di Musk è da considerarsi "ad alto rischio". Diverse aziende hanno già annunciato di essersi ritirate dal media per le crescenti apprensioni sulla moderazione dei contenuti.
Il pericolo sarebbe dovuto alle preoccupazioni sui licenziamenti del management e sull'utilizzo scorretto della famigerata spunta blu. Per tornare ad essere considerata una piattaforma su cui investire è necessario che Twitter torni ad investire in sicurezza (forza lavoro inclusa), ad abbassare i toni nei tweet, ad essere più trasparente e a dimostrare impegno sulla moderazione dei contenuti.