Un mese "da creator" con un notebook leggero con GPU integrata: come è andata?

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Ho passato i mesi di maggio e giugno costantemente in viaggio, con giusto qualche giorno di intermezzo a Roma tra una tappa e l'altra. Bello vedere sempre posti nuovi, ma lavorare da remoto con il minimo indispensabile è sempre stata una problematica per me. A casa ho un notebook "da gaming", uno di quelli enormi da 17", che compri con tante belle intenzioni ma poi non sposti mai dalla scrivania. Qualche volta ci ho provato, come durante il MWC 2024, ma alla fine era così scomodo e pesante che finivo per non portarlo neanche in fiera, preferendo la sofferenza di montare i video con lo smartphone.

Recensione Asus Zenbook S13, l'alternativa Windows a MacBook Air

Windows 27 Set

Apple 14 Apr

Anni fa ho avuto un fantastico MacBook Pro da 15.6", l'ultimo con la touchbar, macchina che mi permetteva di fare tutto e divinamente, fin quando mi sono trovato davanti al muro della RAM e dello STORAGE e non potevo fare un semplice upgrade, poiché tutto saldato.

Poco male, mi bastava venderlo per comprare una nuova versione, con più RAM, e tra l'altro avendolo comprato in super offerta non ci avrei perso nulla, no?. No, perché con le politiche di Apple mi sarei trovato a spendere una cifra folle per un semplice upgrade di RAM.

Ad oggi, per esempio, per avere un 16" con più di 18GB di RAM, per quanto ormai si parli di Memoria Unificata, dovrei spendere 3600 euro o 4349 euro, dove su una configurazione Windows è molto probabile che alla tua configurazione preferita aggiungi una centinaia di euro ed ecco lì che hai la tua RAM in più.


Sono quindi passato a questo ASUS Rox Strix, con un nome dalle sigle impossibili da ricordare, con a bordo un Core i9-12950HX e RTX3070, notebook del 2022. Una versione aggiornata di questo portatile ad oggi può toccare anche oltre i 3000 euro e stare in offerta a circa 2500-2700 euro. Abituato al MacBook Pro con Intel i9, un vero fornetto, questo mi sembrava silenzioso e un blocco di ghiaccio, in confronto. Serviva però una alternativa da usare in mobilità, qualcosa di comodo in viaggio.

GROSSO E' MEGLIO?

Felicissimo della mia scelta ho vissuto parecchi mesi con questo notebook "fisso", come lo chiamo io, in casa, e per le giornate al volo in mobilità sfruttavo il PixelBook con ChromeOS che tra dimensioni compattissime, tastiera piacevole da usare e touchscreen era perfetto per scrivere in mobilità, modificare qualche foto con Lightroom o spingersi anche nell'editing non troppo impegnativo con Photoshop, per qualche copertina youtube al massimo.

C'era un grosso limite però in tutto ciò: se dovevo montare un video era più facile ed immediato farlo con l'iPad che con ChromeOS. Non per la potenza, che comunque era più che a disposizione, ma per il sistema operativo privo di applicazioni come Premiere Pro ma anche banalmente un CapCut ottimizzato che non ti costringa a passare per la sua versione web. Proprio riguardo all'iPad ho spesso provato a renderlo un mini pc, ma per il carico di lavoro più pesante multifinestra e editing video diventava semplicemente una odissea. Perfetto per montare un reel, meno un video più strutturato con 4-5 tracce video, 3-4 tracce audio e vari FX da applicare.


Arriviamo quindi alla svolta, che mi ha portato a scrivere questo articolo e a girare il video collegato: l'Asus Zenbook S13 OLED (anche qui seguito da sigle incomprensibili e 50 modelli diversi). Ero in partenza per Taipei e farmi 12h all'andata e 21h al ritorno in economy a montare video col il portatilone da 17" proprio non ne avevo voglia, ancor meno di girare la città tra gli eventi vari del COMPUTEX con 4-5KG nello zaino tra notebook, alimentatore e accessori (sì, è un 17" e non ha uno slot per la scheda SD).

Non ho mai preso in considerazione l'acquisto di portatili leggeri e compatti ad alte prestazioni, ho sempre pensato che investire 800-1200 euro, ovvero la cifra media per queste soluzioni, fosse uno spreco ed una esagerazione. Questo perché nella mia testa c'è sempre stata l'associazione che senza GPU dedicata stai comprando un computer usabile solo per word, browsing web e per mandare due email. L'aver usato soluzioni simili super economiche cinesi, alla Chuwi o Teclast, non mi ha poi aiutato a migliorare questa reputazione di queste soluzioni che potremmo definire ultrabook.

UN CAMBIO DI IDEA COSTOSO?

Qualche anno fa però un Honor Magicbook pagato circa 500 euro mi fece cambiare idea, grazie ad un Ryzen 5 che assieme alla sua GPU dedicata mi permetteva addirittura in quarantena di poter giocare a League of Legends e streammare il tutto a in qualità sorgente ai miei amici su Discord, con anche le varie webcam attive. Le prestazioni di quel notebook erano incredibili e mi hanno permesso di ricredermi un minimo sulle soluzioni senza effettive GPU come le RTX o GTX del passato.

Un conto però è spendere 500 euro, che tra l'altro ho perfettamente riottenuto vendendo poi il portatile circa un anno dopo, un altro è spenderne 1000 e passa. Il prezzo medio di una soluzione come l'Asus S13 OLED su Amazon è di circa 850-1250 euro. Curioso quindi di provare una soluzione simile e di provare il mio primo display OLED, fuori da uno smartphone, ho contattato ASUS che mi ha mandato questo notebook in prova (grazie!) per questo mese di viaggi, senza richiedermi alcun contenuto a riguardo.

Essendomi arrivato proprio qualche ora dalla partenza non ho fatto in tempo a scartarlo che ero già sull'aereo per Taipei, senza neanche sapere di preciso che hardware avesse al suo interno. La mia richiesta era stata quella di un notebook leggero, comodo per viaggiare e in grado di montare video, nel mio caso che potesse gestire delle clip Cine4K in .MOV e V-Log della Lumix S5 II che ho recensito qualche settimana fa.

Appena ho scoperto, in volo, che non era la versione Ryzen ma Intel ho sudato freddo, terrorizzato dall'idea che non sarei riuscito neanche a montare un video senza lag, che l'autonomia sarebbe stata un problema e che alla fine grazie al display OLED lo avrei sfruttato giusto per vedere qualche film e serie tv. Ho però deciso di mettere da parte questi pregiudizi, anche perché non avevo altre possibilità, e ho iniziato ad utilizzare il mio nuovo notebook con Intel Core Ultra 7 155U.

PRESTAZIONI SORPRENDENTI

Odio i benchmark. Non scherzo, li reputo decisamente inutili poiché si discostano troppo spesso dalla realtà. Nel campo smartphone, che seguo più da vicino, è pieno di telefoni che raggiungono punteggi immensi ma poi nel quotidiano, nella vita di tutti i giorni, hanno un comportamento completamente differente.

Lo stesso spesso accade nei computer, anche per merito o colpa delle varie ottimizzazioni di specifiche app. Nel mio caso avevo bisogno di un notebook reattivo e che mi permettesse di far girare Premiere Pro senza scatti e tempi di rendering estremi. Anche avere una buona fluidità su circa 500MB di progetto Photoshop in .PSD era un qualcosa di gradito.


A bordo di questo Asus S13 mi trovavo quindi un Intel Core Ultra 7 155U, 16GB di RAM LPDDR5 (ma c'è anche una versione da 32GB stock), 1TB di SSD NVMe 4.0 con anche uno slot di espansione extra per lo storage SSD M.2 2280 PCIe 4.0x4. La "GPU" è una Iris Xe "Intel Graphics". Sulla carta in realtà non è neanche malissimo tutto ciò, ma i ricordi dei pessimi SOC Intel montati su soluzioni simili di anni fa mi avevano scottato tanto da essere decisamente prevenuto. In realtà sulla carta avevo una soluzione decisamente più potente, sia lato CPU che GPU, di quel famoso MagicBook con Ryzen 5 5500U.

AUTONOMIA ECCELLENTE IN USO BLANDO

Le prime operazioni che ho svolto durante il primo volo e tutti i seguenti sono riconducibili a scrittura di articoli, lunghi circa come questo, ascolto musicale e visualizzazione di serie TV. Sorprendentemente con questo scenario di utilizzo la batteria da 63WHrs mi ha permesso circa 8-10h di utilizzo continuo o discontinuo, una vera sorpresa. Mi sarei aspettato dei consumi elevati anche nelle operazioni più semplici ed invece qui ho avuto la prima rivelazione, l'esperienza era simile a quella che ricordavo del Mac.

Spingendomi allora, meno restio di prima, su un utilizzo più intenso ho notificato quanto segue: 50% di consumo batteria con il montaggio video riguardante la recensione della 70Mai, esportazione video ed infine scrittura della riprova di S24. Una recensione di quel calibro non è troppo impegnativa da gestire su Premiere, rubando circa un 40 minuti esportazione esclusa. In pratica con una singola carica potrei scrivere due recensioni e montare due video, non male.

Non male anche perché la ricarica a disposizione è rapidissima a 65W: raggiungiamo il 70% in 50 minuti ed il 100% in poco meno di due ore. Ciò è essenziale soprattutto pensando al fatto che posso portare in viaggio un singolo caricatore per notebook e smartphone. Già perché la ricarica avviene tramite type-c e quindi viaggiando col mio solito caricatore con 4-5 porte posso caricare tutto, avere un ingombro ridottissimo e quindi viaggiare leggero. Ho sempre tenuto attivo il profilo "Prestazioni", per la cronaca.


MONTAGGIO VIDEO APPROVATISSIMO!

Prima di provare Premiere Pro in realtà ho sfruttato i primi giorni CapCut Desktop. Avevo il terrore che Premiere Pro, già di suo non il programma più ottimizzato in commercio, non sarebbe andato molto d'accordo con il SOC Intel, e ho quindi optato per un programma più semplice e con grafiche come le transizioni più leggere. Esclusi i limiti dell'applicazione non ho avuto il minimo problema con i file sia .MOV della Lumix S5 II sia della Olympus EM-1 II. Con CapCut riuscivo ad avere addirittura l'anteprima video in 4K senza scatti.


Passando allora fiducioso a Premiere Pro mi sono trovato di fronte ad uno scenario simile, se non identico. In questi casi per abitudine tengo l'anteprima ad 1/2 di qualità, ma sorprendentemente il flusso video non aveva scatti, ritardi audio o simili, anche andando ad aggiungere elementi grafici semplici, scritte o transizioni come le solite che trovate nei nostri video. Anche con le clip di iPhone HDR, dove su Premiere va aggiunto una LUT per ripristinare al meglio i colori, zero problemi ed una fluidità pazzesca. Tutto ciò con il notebook scollegato dalla corrente.

I tempi di export mostrati da Premiere Pro spesso sono un po' ottimistici, parlando magari di 5-7 minuti per una recensione di circa 12 minuti che occupa circa 8000Mb in H264 formato .MP4 ed esportazione con massima profondità e qualità. Nella realtà siamo più vicini ai 10 minuti di export scollegati dalla ricarica mentre con alimentazione collegata ed addirittura un monitor ulteriore connesso tramite HDMI ho notato come i tempi di export scendano a 5-7 minuti effettivi.

L'unico limite del montaggio video a conti fatti resta l'uso di molte grafiche extra, transizioni particolari, sfocature ed ombre e via dicendo che appesantiscono inevitabilmente il tutto e possono fare più carico sulla GPU limitata. Soltando dopo un uso molto intenso di circa 1h ho notato come durante l'export si possa verificare qualche micro-lag e lag durante ad esempio la navigazione su chrome del nostro sito web.

SILENZIOSO E SENZA SCALDARE

Abituato alle ventole simil trattore dei notebook da gaming quando vengono spinti al massimo ho trovato queste dell'Asus S13 decisamente silenziose e poco invadenti. Soltanto nell'uso estremo come il montaggio video si sono attivate e ad alta intensità, mentre nel quotidiano sembra avere di fronte una macchina fanless. All'interno del video vi faccio ascoltare come in un ambiente come l'aereo neanche si riesce ad avvertire la ventola, poiché si va a confondere coi rumori ambientali.

Le temperature seguono lo stesso discorso: col portatile spesso poggiato sulle gambe o tenuto su una mano non ho mai avvertito tali temperature da risultare sgradevole l'uso del notebook. Se mi dovessi basare soltanto sui benchmark dovrei avere paura di ogni soluzione simile ma nella vita reale poi mi ritrovo una soluzione ideale, piacevole e ben ottimizzata. Non ho provato a videogiocare, non avendo proprio tempo materiale per farlo, ma immagino che un uso intenso come quello potrebbe cambiare la situazione in peggio.

MEGLIO UN MACBOOK?

Dipende. Il discorso è lo stesso iniziato prima ovvero che i prezzi spesso sono proibitivi e quelli più abbordabili sono riguardanti macchine fanless e magari con storage/ram ridotti all'osso, senza possibilità di upgrade. Un progetto registrato dalla GH7 che sto usando in questi giorni arriva a pesare anche 100GB. Il Macbook Air base con due progetti sarebbe saturo e mi costringerebbe a vivere con un SSD esterno perennemente attaccato, scomodissimo. La versione 16/512GB di Air da 13" ad oggi mi costerebbe quindi 1780 euro, quasi il doppio dell'Asus da 14" gemello di quello provato, essendo in perenne sconto, e 500 euro in più di questo specifico.


Sul Macbook tra l'altro non avrei il display OLED, un upgrade sottovalutato seppur quello del Mac sia di altissimo livello. Con la modalità Target ad esempio spesso ho potuto focalizzare la luminosità soltanto sulla finestra in primo piano, abbassando drasticamente quella dello spazio inutilizzato, risparmiando quindi molta autonomia e allo stesso tempo ci permette di concentrarci su ciò che è vitale. Non solo perché la luminosità minima è da record ed in ogni caso è meno invadente in ambienti come può essere un aereo con molte persone attorno.

Anche l'ecosistema Apple ormai non è più un qualcosa di unico. AirDrop era un'esclusiva ma ad oggi posso affermare che QuickShare di Android spesso è più affidabile. Non scherzo, passare file di grandi dimensioni (più di 10GB) da iPhone a Mac è sempre stata un po' una odissea, col rischio che il trasferimento rimanesse appeso. Con QuickShare, su 7-8 telefoni diversi sia di fascia bassa che alta, non ho avuto mai la minima noia di trasferimento, anche di file enormi.

Con le ultime versioni di Windows poi il telefono è perfettamente integrato, tanto da poter addirrittura lanciare applicazioni "in streaming" dal telefono al computer. Anche l'avere una HDMI standard, senza necessità di usare adattatori tramite la type-c, è un qualcosa che prende molto valore per me sia in casa che in viaggio. Per quanto riguarda l'integrazione di un tablet come secondo monitor alcuni produttori come Lenovo offrono questa possibilità, ma tanti altri no, Apple in questo resta un passo avanti.


Sicuramente il Mac rimane più semplice, con alcune cose come l'ottimizzazione dei microfoni e della webcam migliori, una batteria potenzialmente migliore ma neanche così tanto. Un M1 Max, su un 14", ricordo mi permetteva 4h di editing Premiere quindi un risultato non lontano da quello ottenuto da questo S13. Insomma a conti fatti più di due video e due articoli non potrei fare sia con un Mac che con una soluzione Windows. Se poi parliamo di fissare lo schermo, scrollare giusto Gmail e guardare video su YouTube è vero che il Mac dura molto di più, ma se dovessi spendere 1000-2000 euro per fare soltanto ciò forse basta un iPhone o un iPad o un ChromeBook da 200-300 euro.

CONCLUSIONI E WINDOWS ON ARM

Seppur come avrete capito utilizzo il notebook come mero strumento per portare a termine i miei lavori, ignorando totalmente quanti core abbia una cpu e simili, non posso che pensare al futuro dei notebook Windows: Snapdragon X Elite per ora è sembrato deludente. Dopo anni finalmente ho avuto un'esperienza pienamente soddisfacente con una soluzione "standard" e con Lunar Lake alle porte la situazione può solo che migliorare, e di molto.

Snapdragon X Elite dall'altra parte ha la strada tutta ancora in salita, tra confusione ancora alta tra le versioni in commercio, la gestione dei produttori e le applicazioni ancora non pienamente compatibili. Una cosa però è certa: con un uso reale e comune come può essere il montaggio video, edit photoshop pesante ed export lightroom (200-300 foto a sessione), la famosa differenza di autonomia ad oggi è pressoché ignorabile.

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Microsoft 04 Giu

 Snapdragon X Elite

Windows 18 Giu

E L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE CON COPILOT+?

Ad oggi non mi farei in ogni caso prendere dalla FOMO di avere un notebook ARM. Investire soldi nella speranza che la situazione migliori, seppur sembra scontato che così sarà, può essere una grossa perdita di tempo. Anche l'intelligenza artificiale secondo me è un argomento trascurabile: vi serve davvero Copilot+ per disegnare coniglietti AI su Paint? Google Gemini, Perplexity AI e simili non vi bastano già per avere una esperienza ottimale nel pratico?

 gli Snapdragon X non sono uguali. Ecco tutte le differenze

Asus 20 Giu

 alcune funzioni AI potrebbero arrivare pi

Windows 07 Giu

Ad oggi ogni l'AI on device funziona spesso così così ed è pressoché incomparabile alla controparte in cloud. Non solo perché le funzioni che vengono garantite sono comunque poche e non rivoluzionarie, ma è certo che se ne usciranno di più evolute e vi verranno chiesti più TOPS dei 40 suggeriti. Insomma secondo me è meglio aspettare un attimo.


OCCHIO AL PREZZO IN DISCESA

Mentre aspettiamo di capire che direzione prenderà il mercato, macchine come questo Asus potrebbero verosimilmente avere cali di prezzo importanti, considerando le tante novità di questi e dei prossimi mesi. Se state quindi cercando un notebook simile a quello provato, il periodo che ci aspetta potrebbe essere quello giusto per prendere al volo un ottimo affare.

Con molta sincerità vi dico che ad oggi 1000 euro o poco più per una soluzione di questo tipo, vivessi sempre nelle condizioni di questi due mesi, li spenderei senza troppe remore. Nel mio caso infatti sarebbe il notebook secondario, che mi porterebbe quindi ad una spesa complessiva tra notebook/computer principale e notebook da viaggio comunque inferiore a quanto avrei dovuto spendere per un Macbook Pro, comunque non equipaggiato al massimo. Anche per chi cerca un notebook principale per fare un po' di tutto e anche iniziare a fare del video editing, non posso che consigliare almeno di prendere in considerazione qualcosa di simile.

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