Eccoci con un nuovo HDrewind, l'appuntamento in cui vi raccontiamo in chiave diversa le notizie più significative e le curiosità della settimana. Siamo alla decima settimana del 2023. Nonostante si tratti di un riassunto, l'articolo che ne vien fuori spesso non è breve. Ecco quindi un indice per destreggiarsi comodamente fra i diversi argomenti.
'GUERRA 2.0' CONTRO LA CINA, SI COMBATTE CON CHIP E... TIKTOK
Per molti anni ho sentito dire - e ho detto anch'io a mia volta - che nel ventunesimo secolo le guerre tra i cosiddetti Paesi avanzati non si sarebbero più combattute con i cannoni e i missili, ma che il controllo sulla tecnologia e al più le restrizioni alle merci in un mondo globalizzato erano sufficienti. Il progresso avanza, e anche le guerre evolvono, ci si diceva. Non fosse che, ahinoi, un anno fa le ostilità della Russia in Ucraina hanno ricordato a tutti, anche ai Paesi che ormai da decenni non investivano più quote considerevoli nella difesa, che le guerre "vecchio" stampo esistono eccome.
Ed eccoci quindi alla cruda attualità, in cui l'amaro traguardo dell'anno di guerra è stato superato e si cerca di scongiurarne altre, di guerre. Ma la tensione internazionale fatica a calare, occidente e oriente si guardano da una fessura sempre più piccola. La Cina, Ucraina esclusa, sembra nella posizione più difficile di tutte, in bilico com'è tra l'unione d'intenti con la Russia e le necessarie attenzioni, che mi auguro mantengano a lungo, per evitare una terza guerra mondiale di cui francamente non sentiamo il bisogno. Ma una guerra tra Cina e Occidente, non ci prendiamo in giro, è già in atto, solo che avviene con droni e carri armati spenti. Fa parte di quelle guerre 2.0 che citavo all'inizio.
TikTok è a un nulla dal ban totale in USA: oltreoceano c'è un disegno di legge bipartisan che autorizza il segretario al Commercio a bloccare le operazioni di aziende straniere se queste attentano alla sicurezza nazionale, e tra i Paesi citati esplicitamente ci sono Cuba, Iran, Corea del Nord, Venezuela, e dulcis in fundo il duo Russia - Cina. Il disegno di legge permette agli americani di fermare TikTok e qualsiasi altro soggetto, ZTE e Huawei in testa (con quest'ultima che ha fatto notizia in negativo anche il Mobile World Congress, e non ne aveva certo bisogno). Nel frattempo il social cinese tenta di tener buona almeno l'Europa, dove non è in posizione più comoda che negli States, giurando qualsiasi cosa gli si chieda sul trattamento dei dati degli utenti.
La guerra 2.0 tra l'Occidente e la Cina però è nel vivo. In settimana ha avuto risonanza mondiale il provvedimento con cui l'Olanda ha bloccato le vendite alla Cina dell'alta tecnologia per le super stampanti 3D, le macchine con cui si realizzano i chip. USA ed Europa, insomma, sono insieme, e secondo gli osservatori non servirà loro molto tempo per convincere il Giappone a chiudere a sua volta i rubinetti dell'alta tecnologia alla Cina, e di aziende che possono supplire non ce ne sono tante nel mondo. A quel punto il Paese di Xi Jinping sarà privato dei macchinari di ultima generazione necessari a tenersi all'avanguardia sul fronte del nuovo oro, di quei semiconduttori che sono "materia prima" non solo per la tecnologia tascabile ma anche per quella che viaggia su quattro ruote.
BATTERIE INNOVATIVE, HONOR SI METTE IN GIOCO CON MAGIC5
Geopolitica a parte, dalla Cina qualche notizia interessante arriva. Honor ha ufficializzato Magic5 Ultimate nel mercato di casa: rispetto al modello annunciato al MWC 2023, il Magic5 Pro, cambia il design e un pizzico di sostanza. Quadro tecnico sostanzialmente inalterato ma con l'interessante novità della batteria Qinghai Lake da 5.450 mAh invece dei 5.100 mAh di Magic5 Pro, il tutto a parità di dimensioni.
Il segreto è nella batteria che utilizza un anodo in silicio carbonio, un'innovazione su un fronte che negli anni si è rivelato piuttosto statico al di là di annunci e proclami (vedi quello di settimana scorsa di Xiaomi sullo stato solido). Bisognerà capire se rispetto alle tradizionali agli ioni di litio resistano meglio all'usura chimica dovuta ai cicli di carica e scarica, sarebbe un aspetto forse più interessante della maggiore capacità a parità di volume. Ah: difficilmente Magic5 Ultimate arriverà in Europa.
Gli ex vicini di stanza di Huawei (proprietari di Honor fino a qualche tempo dopo il ban USA del 2019) hanno distribuito un po' di hype nei confronti di P60 Pro, che secondo rumor dovrebbe arrivare in Cina entro fine mese. Il presidente Richard Yu ha pubblicato su Weibo uno scatto notturno che ha dell'incredibile per equilibrio complessivo, gestione dei colori e soprattutto delle luci, dell'esposizione. Guardare per credere, anche se credere sarà difficile finché non lo avremo tra le mani e saremo certi oltre ogni lecito dubbio del valore di Huawei P60 Pro. Le aspettative sono alte e pure credibili, per quanto potenzialmente straordinarie: lo spirito e le capacità d'innovazione che Huawei ha dimostrato negli anni (tanti) non sono in discussione.
MICROSOFT FESTEGGIA BING, MAI VISTI NUMERI COS
Nel frattempo a Redmond si gongola (finalmente, avrà urlato qualcuno da quelle parti) accompagnati dal suono dei traguardi raggiunti da Bing grazie al traino di ChatGPT (e ai miliardi investiti da Microsoft): dopo anni di vacche magre all'ombra di Google, Bing ha raggiunto i 100 milioni di utenti attivi giornalieri, con un incremento su mobile - udite udite - del 600%! Tra le informazioni contenute nel post "celebrativo" anche quella sul numero di sessioni Bing Chat avviate dal lancio: sono state oltre 45 milioni.
ChatGPT viaggia a passo da watusso, e nei giorni scorsi con un po' di inventiva degli appassionati è approdato prima su Android poi su Apple Watch. Mentre Microsoft e la community si godono il chatbot, OpenAI ha già pronto un ulteriore step per la sua creatura che sarà in mostra la prossima settimana attraverso Bing Chat: Andreas Braun, CTO della divisione tedesca di Microsoft, ha anticipato l'arrivo di GPT-4, definito un punto di svolta nell'IA in direzione di una più accurata interpretazione del linguaggio umano.
Se la crescita di ChatGPT sembra inarrestabile, si augurano che inverta prima possibile la rotta i produttori di elettronica. Il 2023 non poteva iniziare peggio per le vendite, e rimangono serie anche le espressioni in Apple dove qualche ragione per sorridere, invece, l'avrebbero pure. L'ultimo report degli analisti di Counterpoint ha evidenziato come dei 10 smartphone più venduti nel 2022 otto siano iPhone: Apple è il primo brand a piazzare in top 10 ben otto smartphone, uno in più di quanto fece nel 2021. Il più venduto, indovinate un po', è stato iPhone 13 "base", evidentemente per il compromesso ideale tra dimensioni, prestazioni e prezzo.
Proverà a replicare la formula vincente Apple anche quest'anno, con la prossima generazione di iPhone in arrivo a settembre. Raccogliere l'eredità spetterà a iPhone 15, sul quale i rumor continuano a insistere. Questa settimana è arrivata una conferma ulteriore sul fatto che quest'anno quattro iPhone su quattro avranno l'isolotto dinamico nello schermo che a Cupertino chiamano Dynamic Island, mentre non ci sarà omogeneità in gamma per quanto riguarda i display: ancora niente 120 Hz a causa del fatto che su iPhone 15 ci sarà un pannello sì di fascia alta ma non super raffinato come quello dei Pro, e nemmeno un LTPO a basso consumo che permetterebbe di avere l'always on. Per Apple son caratteristiche "Pro".
LA SETTIMANA DI HDMOTORI
Grazie al "polso" di Filippo Vendrame per la selezione.
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