Vivo guarda oltre: ecco X Fold, Watch 2 e il tablet Pad

L'occasione è di quelle che capitano di tanto in tanto, soprattutto con quei produttori come Vivo che si stanno affacciando da poco al mercato italiano e vogliono muoversi con la giusta cautela. Nei giorni scorsi ho avuto l'opportunità di incontrare l'azienda e toccare con mano alcuni interessantissimi dispositivi che, al momento, non vedremo in vendita dalle nostre parti. La tecnologia c'è, l'interesse anche, a volte bisogna tuttavia attendere le giuste tempistiche.

In questo articolo vi voglio raccontare brevemente le impressioni avute a contatto con Vivo X Fold, Watch 2 e il tablet Pad. Tre soluzioni che ampliano la vista della casa cinese e anticipano quello che sarà, probabilmente, il loro prossimo futuro oltre i "semplici" smartphone.

Specifiche da primo della classe e piattaforma hardware da pieghevole di ultimissima generazione con Snapdragon 8 Gen 1, ben 12GB di RAM e 256/512GB di storage (qui tutti i dettagli tecnici). Ad impressionare non è certo la scheda tecnica, quanto la cura costruttiva e il livello di maturità raggiunto con questi pieghevoli che strizzano l'occhio ai tablet (per rubargli il posto). La cerniera è stata ideata con una struttura a goccia che permette di appiattire perfettamente i due lembi del display centrare quando si richiude.

Zero gap ed un elemento che sostiene la piega da sotto una volta aperto. Il che non significa che la piega non si veda, per chi se lo stesse chiedendo. A livello costruttivo sembra davvero impeccabile, una cura estrema per i dettagli, una finitura in simil pelle per il retro. Fantastico display Amoled (Samsung) flessibile HDR10+ da 8,03 pollici Schott UTG con un picco di luminosità dichiarato di 1.500nits e pochi riflessi (per la categoria). Le dimensioni sono quindi importanti, lo si evince anche dal display esterno (sempre Amoled) da 6,52 pollici e dal peso sostenuto di 310 grammi.

Con questi pieghevoli non si scherza, si va dritto al sodo offrendo diverse modalità di utilizzo che elevano l'esperienza d'uso rispetto a tutti gli altri smartphone. Mi è piaciuta la cerniera, precisa e delicata nelle chiusure/aperture, capace oltretutto di offrire svariati gradi per l'utilizzo a "libretto". Non ho potuto saggiare le funzioni realizzate ad hoc per questo formato, come sappiamo è una delle vere chiavi di volta per i pieghevoli che cambiano le regole di approccio. Chissà se da noi arriverà la prossima versione, in quel caso mi piacerebbe vedere anche una variante più piccolina, ma parlo per puro gusto personale.

Più classico il Watch 2, presentato poco prima dello scorso Natale in Cina in una sola versione con display OLED da 1,43 pollici (326ppi e refresh rate di 60hz) e cassa da 46mm, uno smartwatch che non passa proprio inosservato al polso. Ha la funzione Always-on e due speaker laterali che permettono di effettuare anche chiamate vocali.

Una delle cose più interessanti di questo indossabile è però l'autonomia, con Vivo che dichiara dai 7 ai 14 giorni di operatività a seconda dell'utilizzo, questo grazie alla batteria da 510 mAh e un doppio chip che divide i compiti tra le operazioni comuni e la connettività. Naturalmente non ho avuto modo di appurare la durata in così poco tempo, ma se fosse confermata anche solo la metà di quanto raccontato dall'azienda sarebbe già un successo (per uno smartwatch).

A chiudere il terzetto di novità il Vivo Pad, a mio parere uno dei tablet Android più interessanti per qualità costruttiva. Elegante e funzionale, in Cina è arrivato corredato dalla Pen e da tastiera con cover magnetica. Bello nel design con display da ben 11 pollici e potente a sufficienza con Snapdragon 870, 8GB di RAM e 128/256GB di memoria interna. Forse eviterei il taglio più piccolo vista la sua natura.

Il feedback in mano è assolutamente positivo, si ha la sensazione di un tablet premium e sul mercato non c'è poi tantissima scelta. Quindi cara Vivo, facci un pensierino e portalo anche in Italia senza farci attendere il 2023!