Nelle scorse ore sono emersi gli stress test di Vivo X100, uno dei primi smartphone a montare il nuovo chip top di gamma Mediatek, il Dimensity 9300. Sono interessanti soprattutto perché il processore è estremamente atipico rispetto al resto della concorrenza: mancano i core ad alta efficienza in favore di una configurazione tutta ad alta potenza - che può portare a ovvi vantaggi prestazionali nei benchmark ma anche a complicazioni significative nello smaltimento del calore.
I test preliminari comparsi su Twitter evidenziano che durante uno stress test della CPU la frequenza dei core scende da 3,2 GHz a 1,5 per uno dei quattro Cortex-X4, e da 2,85 a 1,2 GHz per gli altri tre, per una riduzione di circa il 46% della capacità di elaborazione complessiva del chip dopo appena un paio di minuti. Vivo X100 sfrutta un sistema di dissipazione basato su vapor chamber; lo stesso vale per la variante Pro.
Mediatek Dimensity 9300 #VivoX100Pro pic.twitter.com/Zi3k4Wmeib
— Sahil Karoul (@KaroulSahil) November 23, 2023Sono dati poco incoraggianti, ma non ancora sufficienti né per contestualizzarli né per fare paragoni significativi. Tra le poche indicazioni di massima possiamo dire che uno Snapdragon 8 Gen 2 può mantenere l’80% della propria potenza dopo una decina di minuti. Tuttavia, è vero che Dimensity 9300 al proprio picco può totalizzare risultati davvero sorprendenti. Forse l’indicazione principale che possiamo trarre in questa fase è semplicemente che dagli smartphone Dimensity 9300 ci si deve aspettare una fluttuazione più significativa delle prestazioni rispetto a quelli basati sui chip della concorrenza.
Finché non ci saranno più dati da analizzare, però, tutto va preso con le dovute cautele. Di sicuro si può dire che MediaTek ha tentato una strada originale e particolare, semplicemente ancora non è chiaro se la scelta pagherà o no. Lo smartphone per ora è disponibile solo nei mercati asiatici e non abbiamo informazioni sull’eventuale suo lancio in Occidente.