Volkswagen Taigo (2022): prova su strada del SUV coupé compatto | Video

2 years ago 195

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Volkswagen Taigo è una nuova possibile scelta per chi cerca un SUV coupé compatto, un'auto che entra in una gamma che sembra non aver spazio per ulteriori modelli a ruota alta tra il segmento B e il C. In realtà, tra T-Roc e T-Cross, il crossover si ritaglia il suo spazio proprio grazie al suo look. Non è altissima da terra, è basata sulla piattaforma MQB-A0 ed è lunga 4,26 metri.

Il pianale è quindi lo stesso di T-Cross, ma in un segmento florido (specie in Italia) come quello dei B-SUV/C-SUV, può avere senso proporre al mercato un'auto che è 15 cm più lunga della sorella minore e facile da produrre perché condivide moltissime componenti con quella già in casa all'interno del gruppo.

Chi conosce l'automotive internazionale potrebbe riconoscere in Taigo i tratti della Nivus, un'auto che nasce in mercati meno restrittivi di quelli europei. Proprio a causa delle normative e dei gusti diversi del pubblico del Vecchio Continente, però, non bisogna incappare nell'errore di pensare che non ci sia stato un lavoro di modifica sulla piattaforma. Taigo è fatta in Europa (a Pamplona), condivide il pianale con Polo e T-Cross e ha dotazioni assolutamente Europee.

SOLO MOTORI BENZINA

Figlia dei tempi che corrono e del mercato in cui si presenta, Taigo esiste solo con i motori benzina. Nulla di nuovo: Volkswagen sceglie la via dei tre e quattro cilindri ormai rodati all'interno della gamma.

Il primo è un 1.0 disponibile nelle versioni da 95 e 110 CV, quest'ultimo anche con cambio DSG. Il secondo è invece il TSI 1.5 da 150 CV, quello che la rende un'auto più versatile e affronta meglio i viaggi a pieno carico. Per tutte, ed è anche questo il motivo per cui è più corretto definirla un crossover, la trazione è solamente anteriore.

INTERNI: ABITACOLO E BAGAGLIAIO

Come è fatta? La qualità non è eccelsa a livello di materiali, pur restando valido l'assemblaggio che non presenta difetti o criticità percettibili al primo approccio.

Si vede, però, che è una segmento B "vecchia scuola", di quelle che ancora rinunciavano alle bocchette posteriori per il climatizzatore, alle maniglie al tetto e con finiture altalenanti che sono sì accettabili nella parte alta, ma non certo esclusive in quella più bassa. Nulla a cui non siamo abituati con le ultime produzioni.

Qualcuno potrebbe lamentarsi; guardando però al quadro generale si può ipotizzare che le generazioni a cui quest'auto è rivolta (Millennial e gen Z) siano meno attente all'estetica e preferiscano avere accessori più pratici, specie se questa scelta permette di mantenere bassi decenti i costi (non si può dire bassi in generale visto l'aumento diffuso in tutto il mondo auto) includendo quello che i più giovani cercano: interni digitali, Android Auto Wireless, Apple CarPlay Wireless, il look sportivo.

Finché stiamo intorno ai 20.000€, magari come street price con gli eventuali sconti, il discorso può avere senso. Avvicinandosi alla configurazione top da 29.000€, però, bisogna ammettere che la situazione si fa più complicata da digerire.


Dietro si sta abbastanza comodi: il passo è stato leggermente allungato, quasi 2,56 metri. Non è enorme come le elettriche dello stesso segmento, ma con un'altezza di 177 cm riesco a sedermi dietro me stesso.

Per quattro adulti la comodità è assicurata, almeno finché non si superano gli 1,8 metri. Nel bagagliaio ci sono invece 440 litri (fino a 1.222) e il fondo è regolabile su due altezze.

PROVA SU STRADA

Al volante del mille a benzina (110 CV) con cambio DSG, un piccolo lusso che oggi è sempre più ricercato, Taigo si difende bene. I motori sono già stati utilizzati da tutti i brand del gruppo VAG e qui il taglio intermedio è correttamente dimensionato. Non brilla nella coppia, solo 200 Nm tra 2.000 e 3.000 giri, ma sfrutta bene l'automatico doppia frizione per compensare qualche cambiata in più che altrimenti saremmo costretti a fare manualmente.

Il risultato è una guida fluida, piacevole anche se non è una trasmissione sportiva e fulminea. Nell'extra-urbano è valido, in città e in salita fa sentire la mancanza di quello spunto in più ai 1.500/1.800 giri (se siete carichi di bagagli e passeggeri), ma fortunatamente l'auto è leggera:1.260 kg in ordine di marcia.

Convince un po' meno la reazione in frenata: l'auto non è un bisonte e l'impianto è dimensionato, nessun problema sugli spazi d'arresto. Un primo contatto su strada, però, ha visto l'esemplare in prova scomporsi leggermente quando si va a pinzare simulando (più volte) una situazione d'emergenza sull'asciutto. Rivaluteremo meglio in fase di recensione, ma va detto comunque che la facilità di guida, la buona leggibilità della strada e la massa non eccessiva permettono facilmente di compensare questo comportamento un po' ballerino.

L'assetto è classico, quello che intercetta i gusti di tutti: morbido in assorbimento e tipico da crossover moderno. Il rollio c'è, ma Taigo si fa guidare con piacere, non si corica troppo e ha uno sterzo preciso. D'altronde la nuova Polo aveva già dimostrato di essere cresciuta tanto nella qualità della guida, e qui il trattamento è lo stesso con un leggero rialzo del corpo carrozzeria.

SCHEDA TECNICA VOLKSWAGEN TAIGO 1.0 TSI

TECNICA

  • MOTORE Euro 6d, 1.0 TSI, 3 cilindri
  • GUIDABILE DA NEOPATENTATI? No
  • POTENZA: 110 CV (81 kW)
  • COPPIA: 200 Nm tra 2.000 e 3.000 giri
  • TRAZIONE: anteriore
  • CAMBIO: automatico DSG 7 (o manuale a 6 rapporti)
  • SOSPENSIONI: anteriore MacPherson, posteriore a ruote interconnesse


DIMENSIONI

  • LUNGHEZZA 4.266 mm
  • LARGHEZZA: 1.757 mm (1.995 con specchietti)
  • ALTEZZA: 1.518 mm
  • PASSO 2.554 mm
  • LUCE DA TERRA: xxx mm
  • BAGAGLIAIO: 438-1.222 litri
  • CERCHI: 16"-17"
  • PNEUMATICI: 205/60 R16 o 205/55 R17
  • PESO: 1.242-1.260 Kg (in ordine di marcia)

PRESTAZIONI

  • VELOCITÀ MASSIMA: 189 km/h
  • ACCELERAZIONE 0-100 Km/h: 10,9 secondi
  • CONSUMI: 5,8-6,1 l/100 km (WLTP combinato)
  • EMISSIONI CO2: 133-139 grammi al km (WLTP combinato)
  • RAGGIO DI STERZO: 5,5 metri

PREZZO: da 23.150€

PREZZO E ALLESTIMENTI

Che sia un'auto furba e azzeccata per il mercato e il momento storico ce lo confermano anche gli allestimenti scelti per l'Italia. In tempi di crisi della produzione, anche i tedeschi sono costretti a ridurre il ventaglio delle scelte ed è più facile raccogliere gli optional in pacchetti e versioni. Due allestimenti: Life e R-Line.

Life 1.0 TSI (95 CV) parte da 23.150€ di listino: c'è il cruscotto digitale, ormai immancabile e ci sono dotazioni che guardano più ad offrire di serie la sicurezza attiva. Al prezzo d'acquisto troverete quindi il cruise control adattivo, frenata automatica d'emergenza, mantenimento di corsia (Travel Assist combina cruise attivo e centra in corsia) e airbag centrale. Oltre a queste, di serie CarPlay e Android Auto wireless, cerchi in lega da 16", clima manuale, digital cockpit da 8", retrovisori elettrici riscaldabili, regolabili e ripiegabili, infotainment da 8" e volante in pelle.

R-Line parte da 26.350€, ma di base ha il 110 CV. È l'allestimento più ricco e anche quello che risponde a chi cerca una soddisfazione estetica maggiore: sedili più sportivi (nulla di estremo comunque), cerchi in lega da 17", vetri oscurati, strumentazione digitale da 10,3" (Digital Cockpit Pro), fendinebbia con cornering, LED ambientali interni, tetto in vetro, infotainment da 8" senza navigatore integrato, tanto ci sono Android Auto e Apple CarPlay e sono quelli che - verosimilmente - il pubblico di quest'auto utilizzerà di più. Il climatizzatore è manuale, con 400€ si può acquistare il bi-zona automatico, ma ci sono di serie i sedili di parcheggio anteriori e posteriori e il supporto lombare manuale per i sedili davanti.


Potete renderla più costosa, e il vantaggio è che pur essendo un B SUV ha nel catalogo tutti gli optional che erano un tempo dei segmenti superiori: fari LED matrix, sedili riscaldabili, keyless, ricarica wireless per gli smartphone, sensori, retrocamera. Non sono di serie proprio perché la scelta è stata di puntare tutto sugli ADAS, facendo pagare il resto.

Il tech pack per Life costa 1.150€ e aggiunge sensori di parcheggio davanti e dietro (da soli costano 510€), navigatore e climatizzatore bi-zona. Il Tech Pack per R-Line costa 1.000€: fari LED Matrix, clima automatico bi-zona, tetto nero a contrasto e calotte degli specchietti nere.

Configurandolo per renderlo completo, Taigo si può acquistare ad un listino di 25.800€, sconti e promozioni escluse. La top di gamma resta comunque sotto la soglia psicologica dei 30.000€.

LE ALTERNATIVE

Proviamo a dare uno sguardo al mondo dei piccoli SUV coupé. Arkana lo è per definizione, ma è più lunga e sale al segmento C. Il suo quattro cilindri 1.3 TCe benzina da 140 CV ha la coppia giusta: 260 Nm che arrivano poco sotto i 1.800 giri, ma non è forse l'avversaria diretta di questo Taigo perché parte da più di 31.000€, cifra che in casa Volkswagen non si raggiunge neanche con la top di gamma 1.5 TSI DSG R-Line.

Puma potrebbe essere più a fuoco per il confronto: il taglio più sportivo nelle linee del posteriore c'è, è una segmento B, è più corta (4,18/4,20 metri in vece dei 4,26 della tedesca), ma ha un motore termico che perde qualcosina nella coppia, caratteristica però compensata dal boost elettrico dell'ibrida che ci mette 40 Nm in basso, dove servono. Infatti l'americana è solo Mild Hybrid e parte da 125 CV e 25.750€ di listino, anche se ci sono sempre i soliti sconti che abbassano sotto ai 23.000€.

 convince in tutto...ma l'ibrida

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