A cercar bene in rete si trovano segnalazioni su un costante e apparentemente immotivato utilizzo del microfono da parte di WhatsApp su Android che risalgono anche al mese scorso, ma il tweet di Foad Dabiri, ingegnere di Twitter con trascorsi in Google, e il retweet di Elon Musk - con commento, "Di WhatsApp non ci si può fidare", è un sostenitore di Signal - lo hanno reso di dominio pubblico.
"WhatsApp sta usando il microfono in background, mentre dormivo e fino a quando mi sono svegliato alle sei del mattino (ed è solo una parte della timeline). Cosa sta succedendo?", ha scritto. Il messaggio ha avuto una forte eco, tanto che dopo poche ore è intervenuto direttamente sulla vicenda anche il profilo Twitter dell'app di messaggistica:
Ci siamo messi in contatto con l'ingegnere di Twitter che ha segnalato un problema con il suo Pixel e WhatsApp. Crediamo che alla base ci sia un bug di Android che attribuisce in maniera erronea le informazioni nella Dashboard della privacy, quindi abbiamo chiesto a Google di investigare e risolvere il problema.
Over the last 24 hours we’ve been in touch with a Twitter engineer who posted an issue with his Pixel phone and WhatsApp.
We believe this is a bug on Android that mis-attributes information in their Privacy Dashboard and have asked Google to investigate and remediate. https://t.co/MnBi3qE6Gp
Lo screenshot di Dabiri dal suo Pixel 7 Pro, in effetti, ha un che di inquietante, ma il team di WhatsApp assicura di non avere intenzione di spiare nessuno, ricorda che "Gli utenti hanno pieno controllo sul loro microfono, WhatsApp una volta ottenuto il permesso di utilizzarlo lo fa solo quando si fa una chiamata o si registra un video o una nota vocale".
Meta insomma non ha dubbi che il problema sia stato generato da un'attribuzione errata (solo su Pixel?) di Dashboard della privacy sull'utilizzo del microfono (a proposito, se volete dare un'occhiata andate su Impostazioni, Privacy, Dashboard della privacy), Google sembra esser stata presa alla sprovvista e non ha confermato né smentito: "Siamo a conoscenza del problema e stiamo lavorando a stretto contatto con WhatsApp per capirne di più", ha detto un portavoce in una nota.
Yeah.
Or that WhatsApp founders left Meta/Facebook in disgust, started #deletefacebook campaign & made major contributions to building Signal.
What they learned about Facebook & changes to WhatsApp obviously disturbed them greatly.
Questa la ricostruzione dei fatti, al momento è impossibile aggiungere altro. Qualcosa però nei giorni seguenti dovrebbe venir fuori data la risonanza mediatica che ha avuto e sta avendo la cosa, per cui vi terremo aggiornati.