Vi ricordate di Windows 8.1? Questa versione del sistema operativo di Microsoft è stata pubblicata ad ottobre del 2013, solo un anno dopo il suo predecessore, per mettere una pezza alle varie problematiche che gli utenti riscontravano con Windows 8: tra le novità della release 8.1, ricordiamo sicuramente il ritorno del pulsante Start e la migliore integrazione con OneDrive (che troviamo ancora oggi nei sistemi operativi moderni dell'azienda).
In ogni caso, sia Windows 8 che 8.1 non hanno avuto il successo che Microsoft si aspettava: l'ultima release pubblica dei due OS risale infatti rispettivamente al 2014 e ora l'azienda di Redmond si sta preparando a interrompere completamente il supporto di Windows 8.1. A partire dai primi giorni del prossimo anno, in particolare dal 10 gennaio 2023, Windows 8.1 non riceverà più alcun aggiornamento di sicurezza (i cosiddetti Extended Security Update o ESU).
Microsoft ovviamente avviserà gli utenti che ancora utilizzano Windows 8.1 di tutto ciò tramite una notifica a partire già da luglio, e inviterà dunque tutti a passare ad una versione più recente del sistema operativo: Windows 8.1 infatti, non ricevendo più alcun update di sicurezza, diventerà sempre meno sicuro e affidabile, cosa che invece farà felici hacker e criminali informatici. Questo è quello che ha dichiarato Microsoft in merito all'aggiornamento dei PC (tradotto dall'inglese):
La maggior parte dei dispositivi Windows 8.1 o Windows 8 non soddisfa i requisiti hardware per l'aggiornamento a Windows 11. In alternativa, i PC Windows 8 e 8.1 compatibili possono essere aggiornati a Windows 10 acquistando e installando una versione completa del software.
Se si vuole continuare ad utilizzare un sistema operativo Microsoft, la scelta ricade ovviamente su uno tra Windows 10 o Windows 11. Sicuramente l'ultima release è più consigliata ma, come dichiarato dalla stessa azienda, difficilmente i PC con Windows 8.1 potranno effettuare l'aggiornamento a Windows 11, visti i requisiti minimi decisamente elevati di quest'ultimo OS (e che l'azienda difficilmente abbasserà in futuro).
Windows 11 richiede infatti:
- CPU Intel Coffee Lake o Zen 2 di ottava generazione e versioni successive
- Almeno 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna
- Supporto a TPM 2.0 (Trusted Platform Module)
C'è poi Windows 10, che invece risulta compatibile con praticamente tutti i PC che eseguono Windows 8.1 e resta ancora il sistema operativo della casa di Redmond più apprezzato e utilizzato. In questo caso, gli aggiornamenti saranno garantiti fino al 14 ottobre 2025, data che dovrebbe coincidere con la fine del supporto di Windows 10 da parte di Microsoft. Per tutte le informazioni riguardanti l'aggiornamento dei sistemi operativo Microsoft, vi rimandiamo a questa pagina di supporto ufficiale.